I "cairn" in lingua inglese sono i nostri ometti di pietra che indicano il sentiero, come è il simbolo colorato della Compagnia dei Cammini.
Nella sua accezione più generale il "cairn" è un tumulo artificiale di pietre a forma di cono che, da sempre, l'uomo ha uitilizzato, senza barriere di tempo e spazio, non solo come segnavia, ma anche come contrappunto e punto di riferimento nel paesaggio e, ancora, per motivi funerari e celebrativi. I cairn sono stati costruiti fin dalla preistoria come monumenti funebri o commemorativi, o anche per altri scopi quali la delimitazione di confini.
Essi sono anche usati come segnavia, specialmente nelle zone montuose, nel qual caso prendono il nome di "ometti", ma il riscontro di zone montane in cui gli omini di pietra sembrano affollarsi in nutrite adunanze, toglie loro la spiegazione finalistica di "segnavia" e ne fa qualcsoa d'altro, legato anche a miti e a leggende che rimandano a popoli "segreti", di cui l'uomo non ha conoscenza diretta,se non attraverso questi manufatti.
Davide Sapienza, guida trekking e grande anima de "La Compagnia dei Cammini", ha scritto un racconto intitolato "Cairn. Il segnavia del non ritorno".
Eccone un piccolo estratto:
"Lassù solo tu, Uomo, puoi capire la rete del tuo cammino e anche se in cima a ogni quota troverai uno di noi, ricorda che la nostra vocazione è quella di farti comprendere una distanza più che darti la certezza della meta. Noi Cairn non ci facciamo mandare via da nessun vento e nessuna tempesta può spazzarci lontani nel volgere di una stagione. Siamo dove siamo perché osserviamo le vite di voi umani che ci avete creati. Ogni pietra raccolta e messa in relazione con un'altra si risveglia e ricorda. E la memoria delle pietre, unita nel Cairn, crea lo svolgimento del gioco che diventa l'ambizione della mitologia che voi sapete creare e perseguire."
Per leggere, tutto il racconto, cliccate qui.
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