Paolo Chiarino è un nuotatore di endurance che ha compiuto grandi imprese natatorie, tra le quali la più celebrata è stata la traversata del Lago di Garda da Riva a Desenzano (un percorso di 54 km in soluzione unica).
Ricordiamo anche i tentativi di traversata del lago Maggiore (66 km) ed ha partecipato all'ultraironman.
In queste imprese natatorie condotte in solitaria, Paolo Chiarino per rendere più pura e "assoluta" la competizione con se stesso rifuggiva dall'appoggio alla barca di supporto durante le soste per alimentarsi.
In un'intervista che gli ha fatto Virgilio ottaviani per EthicSport è stato definito il "nuotatore in giacca e cravatta", poichè nella vita lavorativa è il Responsabile amministrativo di una grande azienda.
L'Associazione Teseo ha organizzato con lui un incontro per il 25 maggio sera alle 20,30. Il tema della serata sarà “I principi dell’alimentazione per gli sportivi che intendono preparare gare di grande durata”.
La partecipazione avrà un costo di 10 euro (dovuto ai costi di organizzazione).
L'argomento è, ovviamente, d'interesse per tutti coloro che praticano le discipline sportive di endurance.
via Serio 8/b
24050 Zanica
(per chi dovesse utilizzare i navigatore, attenzione perchè c'è il N°7, ma non l'8.)
michelefortis@virgilio.it
Di seguito, l'intervista a suo tempo rilasciata a Virgilio Ottaviani di EthicSport
(Ottaviani) L’Italia è per tanti motivi il “Belpaese” ma forse il motivo vero del suo fascino è il fatto che partorisce personaggi veramente incredibili. Il lavoro mi aveva portato alla sede centrale di Ottavio Capriolo, azienda leader nel settore della comunicazione e del direct marketing oltre che di stampa finanziaria dove avrei conosciuto la prima persona che ha violato le acque del lago di Garda da Riva a Desenzano, il primo uomo sulla terra che ha nuotato per 54km entrando così nella storia del nuoto di fondo. Giacca e cravatta, un aspetto tranquillo, il responsabile amministrativo di questa grande azienda ritaglia spazi nel suo tempo libero per solcare grandi spazi blu in completa solitudine.
La prima domanda, Paolo, è: ma come ti è venuto in mente? Perché hai voluto attraversare tutto il Garda a nuoto?
Paolo Chiarino: E’ nato tutto da una scommessa con un mio collega. Dopo aver letto delle traversate precedenti fatte con muta e pinne ho scommesso che io ci sarei riuscito solo con cuffia, costume e occhialini.
Tu non sei nuovo a queste imprese, raccontaci un po’ il tuo curriculum sportivo.
Paolo Chiarino: Ho giocato per 12 anni a pallanuoto, sono poi passato al triathlon. Ho partecipato a più di 100 gare. Ho corso l’Ultraman in Canada (10 km. di nuoto + 450 km. in bicicletta + 84 km. di corsa), il Trans Swiss Triathlon e due prove di ironman. Ora mi diletto nel nuoto di gran fondo. Nel 2004 ho vinto la traversata del lago di Zurigo (26.04 km.), ho attraversato lo Stretto di Catalina (34 km.) in California nel 2005, sono stato il primo italiano a partecipare alla Manhattan Island Marathon Swim nel 2007 ed ho partecipato alla Tampa Bay Marathon nel 2008.
Chi o che cosa ti ha spinto a questa attività?
Paolo Chiarino: Fin da piccolo con mio padre nuotavo in mare. La passione è nata allora. Dopo il triathlon non avendo più tempo per allenare le tre discipline ho scelto quella che mi appassionava di più.
Il nuoto di fondo ha la necessità di effettuare molti allenamenti lunghi, come riesci a conciliare questa esigenza con il tuo lavoro?
Paolo Chiarino: Non è semplice bisogna sfruttare ogni attimo libero. Io mi alleno la mattina prima del lavoro alle 6.45 e durante l’ora di pranzo. L’importante è tenere sempre presente qual è la scala di valori: prima la famiglia poi il lavoro ed infine lo sport che è una passione e tale deve restare.
E la tua famiglia? Cosa pensano i tuoi parenti di questo tuo “aquatic bug”?
Paolo Chiarino: In famiglia sono ormai rassegnati. A parte gli scherzi per fare quello che faccio ho bisogno dell’appoggio di tutta la famiglia. Tutte le mie scelte vengono condivise con mia moglie che è la mia prima sostenitrice.
Che ruolo ha l’alimentazione nella preparazione e nella realizzazione di queste imprese titaniche?
Paolo Chiarino: Durante la preparazione non seguo un’alimentazione particolare. Cerco invece di programmare l’alimentazione e l’integrazione durante la traversata . E’ molto importante impostare un piano di integrazione da seguire nella traversata per evitare grossi cali di forza.
Ed EthicSport? Come l’hai conosciuta? E’ utile l’uso di integratori nelle tue traversate?
Paolo Chiarino: EthicSport l’ho conosciuta grazie al fortissimo triathleta Ivan Risti che mi ha consigliato alcuni prodotti. Grazie ai vostri prodotti (PRE GARA ENDURANCE sembra fatto apposta per me) ed alla tua consulenza ho programmato benissimo la traversata del Garda che almeno da un punto di vista alimentare/integrativo non mi ha creato alcun problema.
Se ti va di svelarcelo: che cos hai in programma per il futuro? Dove nuoterà Paolo Chiarino nel 2009?
Paolo Chiarino: Tenterò due traversate. La prima, in Aprile, in Sud Africa da Robben Island a Città del Capo. La traversata, che è lunga 10 km. circa, ha un valore simbolico in quanto a Robben Island si trova il carcere, ora fortunatamente chiuso, dove è stato imprigionato per 18 anni Nelson Mandela. La traversata è molto difficile a causa dell’acqua molto fredda (da 10 a 14 gradi) e per la presenza di squali bianchi e squali tigre.
A Luglio vorrei tentare la traversata del Bodensee (Lago di Costanza). Il lago, lungo 64 km., segna il confine tra tre nazioni (Germania, Svizzera e Austria). Fino ad oggi è stato attraversato da una donna e con la muta. Io vorrei provare senza.
Mentre parliamo Paolo risponde al telefono, coordina il lavoro dei suoi colleghi e le foto tratte dai giornali alle sue spalle che lo ritraggono in costume all’uscita del Lago di Garda a Desenzano lo rendono veramente ammirevole: spesso molte persone portano a giustificazione della loro pigrizia e inerzia il fatto che lavorano e non hanno tempo per fare altro; Paolo dimostra giorno per giorno che anche una persona normale, con lavoro e famiglia normali può compiere imprese straordinarie!
Intervista di Virgilio Ottaviani su EthicSport
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