Carlo Tapella (Polisportiva Dimensione Sport Turbigo - Milano) ha partecipato alla 36^ Pistoia-Abetone, chiudendo al traguardo di Abetone in 5h42'35, 241° in classifica generale e 166° in graduatoria maschile.
Ecco di seguito il suo breve racconto.
Non sono certo un top runner, ma anche io sono arrivato in cima in condizioni accettabili e ne sono fiero.
Prima di tutto arrivo a Pistoia e, visitandola vedo una città ancora a misura d'uomo, carina. Mangiare, come al solito, senza rinunciare a niente: per me, è il secondo scopo delle gare e devo dire che la Fiorentina della vigilia era davvero buona.
Ma ora passiamo alla gara.
La mattina si prospetta molto calda e, quindi, metto la mia canotta e vado a farmi la mia colazione a base di barrette dato che, sfortunatamente, di solido non riesco ad ingerire mai niente prima di una gara, a causa del mio stomaco.
Sono le 7.30 e si parte tutti pressati, come al solito. Non si può sorpassare, perchè le strade sono strette e non voglio forzare. La strada è lunga e il clima molto caldo, sin da subito.
Dopo un po' di saliscendi, si attacca con la salita che porta a Le Piastre, ridendo e scherzando: il clima è amichevole e fatto di allegria - e devo dire che tale resterà per tutta la gara.
La salita per Le Piastre è davvero tosta e il mio socio Dario [Castagna] comincia ad essere in difficoltà: lui non ama le salite continue e odia il caldo, un mix micidiale per lui che già pocoprima de Le Piastre comincia a restare indietro.
Le Piastre finalmente passano e si ricomincia a rifiatare, con un po' di saliscendi, ma agevoli nel complesso. Così posso riprendere fiato fino al 23# km, dove si riprende a salire un poco. Il mio socio mi abbandona, momentaneamente.
Intanto, faccio varie amicize che mi accompagnano nel percorso e finalmente nella discesa da San Marcello a Lima, prima della grande salita continua sino all'Abetone, mi ricongiungo col mio socio Dario fino al 35° km.
Ed ecco che arriva il momento cruciale della gara e Dario, guardandomi con gli occhi pallati, mi comunica che camminerà tutta la salita.
Io gli dico che, per quanto mi riguarda, proverò a correre e che ci vedremo dopo, al traguardo.
Comincia la scalata e mi chiedo come facciano i top runner a correre a 4' al km, quando io a 7'30" al km mi sento letteralmente svenire.
Arrivo fino alla maratona correndo, dopodichè comincia l'elastico della corsa alternata a camminata fino al 48° km, punto dal quale corricchierò intrepido fino alla fine.
Risultato: 5h40'. Niente male, devo dire.
Dopo il meritato finale trovo Di Cecco con la coppa che mi dice che è arrivato secondo ed è raggiante. Io gli dico "Niente male per un vecchietto" e lui si sganascia dalle risate.
Meno male che, al ritorno, non ero io a dover guidare l'auto, con tutta quella stanchezza accumulata, scendere con tutti quei tornanti è stato fastidioso.
La sttoria finisce qui.
Un grosso complimento all'organizzazione per l'ottimo servizio in gara, ma anche pre- e post-gara e, arrivederci presto per l'ennesima grande fatica che a noi ultra maratoneti ci appaga tanto.
Un ringraziamento enorme a Maurizio per le foto e la sua simpatia.
A presto e un abbraccio a tutti gli ultrarunner.
241 TAPELLA CARLO M 03/06/70 ITA POL. DIMENSIONE SPORT TURBIGO (MI) 5.42.35 Maschile 166
Nella foto (di Maurizio Crispi): in alto, Dario Castagna e Carlo Tapella sono ansiosi di correre e già alla vigilia si danno da fare, dimostrando di essere più che pronti alla grande fatica dell'indomani; in mezzo, l'arrivo di carlo Tapella all'Abetone; in basso, la meritata ricompensa finale, dopo l'arrivo nella forma di un bicchierone di birra...
Le classifiche al traguardo dell'Abetone
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