Come segno della crescita del movimento delle Ultramaratone in Sicilia, ben cinque atleti siciliani hann preso parte alla 39^ edizione della Pistoia-Abetone Ultramarathon 50 km che si è svolta lo scorso 29 giugno 2014.
Nel gruppo dei cinque, di cui in clace vengono annotate le prestazioni, Michele D'Errcio che negli ultimo due anni, in particolar modo,è divenuto uno dei più attivi ultrrunner dell'isola e che, per la cronaca, è stato quello tra i conterranei a chiudere la gara con il miglior crono (5h13' ed una manciata di secondi). Un ottimo crono da amatore considerando le difficoltà intrinseche della gara che - adetta di alcuni ultramaratoneti - è persino più dura della 100 km del Passatore, soprattutto per via del dislivello altimetrico da superare.
Michele D'Errico ha scritto brevemente della sua esperienza, massacrante ed intensa.
(Michele D'Errico) Ho iniziato a pensare alla Pistoia-Abetone e ad una mia possibile partecipazione mesi prima e, più si avvicinava , più pensavo: "Ho portato a termine per due volte la 100 km del Passatore, una volta la Torino Saint Vincent e due volte la Supermaratona dell'Etna da 0 a 3000, che vuoi che sia la 50 km di Pistoia Abetone?".
Sentivo dire a tutti che il percorso era micidiale, più lungo di una maratona, più duro di una cento chilometri. Tutti mi dicevano che la Pistoia-Abetone è una corsa dalle mille difficoltà e dalle salite infernali, alternate da discese da brivido, ma anche gara di paesaggi stupenti e di profumi forti.
Ebbene io ho partecipato e la mattina della partenza mi sono ritrovato in quella meravigliosa Piazza del Duomo a Pistoia in compagnia dell'ultramaratoneta Salvo Piccione, che ha sulle spalle ben 115 maratone, Alfonso Sciaratta, Salvatore Crudo e Salvatore Milotta, tutti e cinque alla prima esperienza di questa difficile prova e consapevoli di quello che ci aspettava. Cosi, poco dopo, ci siamo salutati ed ognuno ha atteso il via.
Difficile trasferire uno stato d'animo, raccontare quelle che per me sono state cinque ore di gara durissima, che ogni maratoneta ed ultra dovrebbe avere a cuore di correre almeno una volta nella vita; eppure, le interminabili salite sotto il sole, gli ultimi 17 chilometri di pura, infinita, ascensione, rappresentano emblematicamente "LA CORSA", durante la quale ad ogni metro, ad ogni passo devi fare i conti con la testa, le gambe ed il cuore,
insomma una gara in cui devi dare tutto, perchè ti chiede tutto: non la si può improvvisare, altrimenti, ti annienta metro dopo metro.
Malgrado la migliore preparazione, tuttavia, non ci si sente mai pronti per gare del genere.
L'arrivo nella piazza di Abetone e quasi davanti alle due piramidi di pietra è da brividi; la gente applaude e, nei pressi del traguardo, forze insospettabili mi sono ritornate dandomi la possibilità di scattare verso il gonfiabile d'arrivo, con le braccia al cielo e gli occhi lucidi di gioia.
Con questo entusiasmo ho vissuto questa mia gara che reputo tra le più massacranti delle ultra.
- D'ERRICO MICHELE 5:13:13;
- SCIARRATTA ALFONSO 5:59:12
- PICCIONE SALVO 06:07:26
- CRUDO SALVATORE 06:18:53
- MILOTTA SALVATORE 07:38:03
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