Si è svolta il 9 febbraio 2014 la 4^ edizione della Mezza Maratona Città di Enna che ha avuto, di nuovo, dopo 6 anni, come location il Lago di Pergusa il cui territorio (autodromo compreso) costituisce una Riserva Naturale Speciale, collocata quasi esattamente nel centro geografico della Sicilia. Unalocation prestigiosa non tanto perchè i runner che hanno partecipato alla Mezza si siano potuti sentire come piccoli bolidi in corsa con tanto di fumi di scarico, quanto piuttosto per le sue particolarità ambientali e per l'interesse mitografico.
La riflessione di Adriana Ponari è proprio relativa a questo punto: alla divaricazione tra i podisti che "corrono soltanto" e tra quelli che sono influenzati dall'ambientazione e che ne traggono nutrimento per lo spirito e la mente.
Ma se esiste questa divaricazione, non è soltanto per colpa o per limitatezza di vedute dei runner: a volte, è la superficilaità di chi organizza e che non si perita di dare alla location in cui si svolge l'evento la giusta valorizzazione.
Forse questa è una delle grandi differenze tra il podismo su strada e la corsa in natura di cui il trail rappresenta la massima espressione: là, sì, si percepisce e si tocca con mano che i partecipanti, pur essendosi raccolti per correre uno specifico evento, sono spinti da ben altre motivazioni e che hanno cchi per vedere e cuore per sentire... laddove il runner stradaiolo spesso indossa degli occhialacci di legno che gli impediscono di vedere al di là del suo cronometro o del suo garmin.
Ed ecco il pezzo di Adriana Ponari.
(Adriana Ponari) E c'è anche il lago... appunto: c'è soprattutto il Lago a Pergusa che rientra nella Riserva Naturale Speciale omonima; sito di interesse ambientale per l'UNESCO: ma, di ciò, quante persone sono a conoscenza?
Se si facesse un'indagine fra la gente, il 100% risponderebbe: "E' dove c'è l'Autodromo"!
Il Lago di Pergusa è l'unico lago naturale esistente in Sicilia e gli Antichi che lo conoscevano per la ricchezza ambientale e per la bellezza dei Miti che raccontavano il volgere delle Stagioni, lo chiamavano l'Ombelico della Sicilia, perché posto lì proprio al centro.
Onfalos, l'ombelico, a ricordo del nutrimento vitale che scaturiva dal grembo della Terra,la nostra Terra, per costruire la Nostra Storia e quella di coloro che decisi ad essere di passaggio vi rimasero, alla fine, per sempre.
Tornare o andare per la prima volta a disputare una corsa podistica intorno a questo anello naturale e non accorgersi quasi che vi sia, credo che non sia una pecca di chi va a correre ma la "distrazione" di chi ve li porta; quale occasione perduta non saperne di più del nostro patrimonio ambientale e culturale o non fornirne le tracce per conoscerlo meglio!
Spulciando per cercare notizie del lago riporto a mo' di test due notizie...
Una, sicuramente, bene o male conosciuta, l'altra assolutamente intrinseca alla storia naturale del lago così poco conosciuto da lasciare sbalorditi.
La prima notizia: nel 1997 vi si svolse il Ferrari Day (con la partecipazione di piloti ospiti di livello come Schumacher) al quale parteciparono 100.000 fan! (Povero lago,direi)
La seconda notizia: d'estate, un piccolo ospite delle acque lacustri, un gamberetto dal nome difficile (Arctodiaptonus salinus), presente in colonie vastissime, per ripararsi dai raggi solari (il lago non è molto profondo) si tinge di rosso, trasformando le acque in un "lago di sangue"!
Non so se succeda ancora, ma mi "corre" obbligo porre una domanda a chi Domenica ha corso: la prossima volta, girando intorno al lago di Pergusa,a passi veloci, non sarebbe più bello, più gioioso sapere che si sta correndo dentro una grande e vivace fucina naturale, facendone parte?
E... non sarebbe più bello e più coinvolgente sapere che non si sta percorrendo soltanto un circuito fatto di grigio asfalto e inanimati cordoli?
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