Venerdì 22 gennaio 2013, se ne è andato - dopo aver lottato come un leone contro gli assalti della malattia - Simone Grassi: se ne è andato, lasciando un vuoto profondo nelle fila del popolo che corre.
Si è spento con la grinta di un runner che corre la sua gara, pensando al traguardo che vuole tagliare e sognando dei molti altri traguardi che lo aspettano.
Non ho conosciuto personalmente Simone Grassi, purtroppo. Non ho avuto il tempo per farlo: quindi mi mancano i ricordi di un incontro o di una conversazione telefonica.
Qui, su Ultramaratone Maratone e Dintorni, a lui ho dedicatto un post, quando egli rese disponibile - ancora soltanto per l'acquisto online (poi, successivamente anche in versione cartacea - il suo libro (Lo zen, la corsa e l'arte di vivere con il cancro: leggi la recensione), scaturito dalle sue riflessioni e dalle sue esperienze di corsa e di confronto con la malattia che sono presentate in un'intima ed inestricabile fusione, poichè Simone fu capace, aiutato proprio dalla sua grinta di corridore di travasare il suo modo di porsi nel rapporto con la corsa in un positivo atteggiamento di lotta e di confronto con la malattia che, a fasi alterne, avanzava ineluttabilmente.
Il suo modo di essere davanti al cancro rimarrà di esempio e di incoraggiamento per tutti noi: un insegnamento profondo che ci è impartito sul fatto che anche gli eventi più tragici possono essere affrontati a testa alta, così come si corre una gara podistica di lungo corso, quando ci si muove con fede incrollabile verso il traguardo che ci attende, superando la sofferenza, la fatica, le crisi.
Tutti noi, adesso, possiamo pensarlo che corre sereno nei campi verdi del Cielo.
Simone, corri ancora con noi e per noi!
Ultramaratone Maratone e Dintorni lo ricorda ed è vicino ai familiari e ai tantissimi amici di corsa e della vita che lo stanno piangendo accorati.
Seguendo il link si potrà leggere un accorato ricordo di lui scritto da Stefano Morselli e pubblicato su podisti.net.
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