Sono profondamente addolorato e incredulo per quello che è successo a Brindisi: lo scoppio dell'ordigno e la scampata strage di tanti ragazzi innocenti, ma già il bilancio è gravissimo con una studentessa morta subito sul colpo, al momento dell'esplosione, e nove i ragazzi feriti di cui una - gravissima - lotta tra la vita e la morte (ed è in atto sottoposta a complicati interventi chirurgici che tentano di porre riparo alle lesioni riportate). Alle 7.40 si è verificata davanti al'Istituto professionale per i servizi sociali, moda e turismo di Brindisi intitolato a Francesca Laura Morvillo Falcone l'esplosione di tre bombole di gas, collocate all'interno di un cassonetto (appositamente spostato dalla sua sede originaria) e probabilmente armate con un timer, predisposto per causare l'esplosione alle 7.55, l'orario di maggiore afflusso dei ragazzi pendolari. L'ordigno è esploso anzitempo e ciò ha fatto sì che si sia evitata una strage di maggiori proporzioni, ma non è di minore impatto il bilancio attuale di un morto e di nove feriti gravi.
L'Istituto secondario, preso di mira dall'attentato, significativamente reca il nome di "Falcone Morvillo", mentre il giorno predisposto per la strage è quello dell'anniversario dell'attentato in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie e i loro uomini di scorta e ancora, ultima delle coincidenze gravide di significato, nello stesso giorno era previsto l'arrivo a Brindisi della "Carovana della Legalità" guidata da Don Luigi Ciotti e dell'Associazione "Libera". Coincidenze che farebbero pensare ad una matrice mafiosa dell'atto, che tuttavia a detta degli inquirenti sarebbe anomale, per cui - nelle prime ore, quelle immediatamente successive alla deflagrazione - tutte le piste d'indagine sono considerate aperte.
Rimane aperta dunque la possibilità di un gesto compiuto da un attentare solitario (un folle? un fanatico?), ma non si può esclucere nememno l'ipotesi terroristica.
Pare che l'orario scelto per la deflagrazione fosse stato determinato scientemente per poter colpire prevalentemente quel gruppo di studentesse che già si sarebbero trovate a scuola nell'orario predisposto (sulla base degli orari di arrivo dei bus), cioè in particolare quelle residenti in un centro della Provincia di Brindisi dove in questo momento ci sono arresti perchè sta parlando un pentito, collaboratore di Giustizia.
Non si può restare che attoniti e sgomenti davanti a tanta efferatezza e a tanta crudeltà premeditata.
Sarebbe bello, se in segno di solidarietà e per esprimere la propria indignazione civica per quanto è successo, in occasione di tutti gli eventi che si celebraranno tra oggi pomeriggio e tutto domani, venisse rispettato un minuto di silenzio.
Lancio questa proprosta, nella speranza che chi legge questa nota, soprattutto organizzatori di eventi sportivi, voglia accoglierla e farsi promotore dell'iniziativa.
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