Il 15 giugno 2013 si svolgerà la 7^ edizione della Supermaratona dell'Etna 0-3000, organizzata dall'Unione Sportiva Mario Tosi di Tarvisio, con partenza da Marina di Cottone, proprio sul livello del mare e arrivo sul punto sommitale dell'Etna: ecco di seguito un po' di storia della manifestazione podistica unica nel suo genere, edizione per edizione.
Giugno 2004 - prima edizione
Alla prima edizione (quasi sperimentale e ad inviti) della SuperMaratona dell'Etna partecipano in tre: Franco Plesnikar (maratoneta di ottima valenza), Gino Caneva (atleta azzurro e terzo ai mondiali di corsa in montagna in Malesia) e l'outsider Fabio Lenarduzzi. Le condizioni climatiche e meteorologiche nel corso della visita di approccio al percorso, soprattutto per la parte terminale, destano alcune titubanze negli atleti. In particolare l'ultimo chilometro dove troviamo vento forte, temperatura sotto zero e nebbia fitta. Il giorno della gara, un sole meraviglioso accompagna i concorrenti per buona parte della gara poi, al Piano delle Concazze, gli atleti trovano ancora neve e nebbia che rendono tutto ancor più emozionante. Tutti e tre gli "audaci" friulani concludono l'impresa: Caneva e Plesnikar fermano il cronometro a 4h12'17", Lenarduzzi giunge a quota tremila dopo una fatica durata 4h56'56". Un vero successo.
Primo e vero test con cui ci dobbiamo confrontare. Se nel 2004 - infatti - si parlava di impresa riservata a pochi, nella seconda edizione capiamo davvero quali sono le prospettive di riuscita della SuperMaratona dell'Etna. Intanto il numero di iscritti sale a 52, il record viene abbassato di oltre sei minuti e tanto, tanto pubblico lungo il percorso. Ma andiamo con ordine. Degli atleti iscritti, giungono al traguardo in 47 tra cui tutte e tre le donne partite. I nuovi record, però, non si fermano qui. Come detto, infatti, Franco Plesnikar - giunto al traguardo tenendosi per mano con Rachid Chlikhj - riesce ad abbassare il tempo di circa sei minuti portando il nuovo record a 4h05'40". Ottimo il risultato anche di Clara Granata che chiude in 6h18'40". E nel 2005 si accorge di noi anche la televisione. La prima edizione aveva avuto spazio in alcuni servizi sulla Rai regionale Friuli Venezia Giulia e Sicilia, sulla rubrica "Costume&Società" del Tg2, in alcune tv locali e sui giornali di settore. Nel 2005, oltre a tutto ciò, possiamo contare anche su uno speciale di 15 minuti andato in onda su Sportitalia. Allo stesso tempo inizia l'interesse anche da parte del mondo accademico, grazie ad alcuni studi portati avanti dalle Università di Udine e Catania sotto la direzione del professor Pietro Enrico Di Prampero.
Un primo dato importante: viene sfondata quota 100 partecipanti. Tanti, infatti, sono gli iscritti a quella che è ormai già diventata una classica, a questo si aggiunge il grande risultato di ben quindici le donne iscritte (tutte concluderanno la gara). Dopo un primo fuoco di paglia, le posizioni di testa si delineano: davanti, ancora una volta, Franco Plesnikar. Dietro di lui due nomi importanti: Damiano Cortinovis e, soprattutto, il campione del mondo 2003 e 2004 della 100km del Passatore: Mario Fattore. Tutto sembra essere già scritto, ma le condizioni meteo variano nel corso della gara e passano da un tiepido sole alla partenza; a pioggia e vento prima; nevischio, nebbia e temperatura sotto lo zero poi. È un un brutto scherzo per il vincitore delle prime due edizioni che va in crisi. Gli ultimi due chilometri sono di grande impatto: si corre sulla neve! Fattore, forte della sua esperienza, recupera e va a vincere con il nuovo primato (3h59'04"), secondo Cortinovis (4h19'43") e terzo uno stremato Plesnikar (4h21'54"). In campo femminile, leader incontrastata ancora Clara Granata, decima assoluta, che bissa il successo del 2005, abbassa il suo personale e il record femminile di oltre un'ora (5h14'57"). Dietro di lei Jane Kachenge, che non aveva mai calpestato la neve (5h27'07") e Giuliana Amarù (6h10'12"). La manifestazione, che nel frattempo si è conquistata tre ore di diretta satellitare su MediterraneoSat, è sempre più epica, a tal punto che - tra lo scoramento degli atleti - il Comitato Organizzatore, viste le difficili condizioni meteo, ritiene opportuno abbassare l'arrivo a quota 2800 metri, portandolo in prossimità del chilometro 41. A quel punto sono giunti al traguardo in 22, tra cui le prime due donne.
Continuano i record. Ormai si viaggia tranquillamente oltre i cento atleti iscritti: 123 per l'esattezza tra uomini e donne, anche se al via si presenteranno in 114. Tra loro anche i top runner nel panorama delle ultramaratone italiane: è l'ulteriore consacrazione per la SuperMaratona dell'Etna che entra di diritto tra le gare che contano. Andrea Bernabei (vincitore della Maratona di Bologna in quell'anno e primo atleta italiano della storia capace di vincere - nel 1999 - una tappa della Marathon des Sables), Mario Fattore (campione del mondo nel 2002 e 2003 della 100km), Mario Poletti (vincitore nel 2007 della Volcano Trail Skyrunning), Lorenzo Trincheri (2° quest'anno nella 100km del Sahara), senza dimenticare Giorgio Calcaterra (vincitore dell'ultima 100 km del Passatore ed nazionale azzurro di ultramaratona) e Giuseppe Minici (quest'anno terzo alla maratona di Fano). Tra le donne, assente Clara Granata dominatrice delle due precedenti edizioni, gradita ospite è l'azzurra Monica Casiraghi recente medaglia d'argento agli europei della 24 ore di corsa individuale su pista. Sono questi gli altisonanti nomi scorrendo l'ordine di partenza; assenti sia Franco Plesnikar per scelte di preparazione atletica sia Damiano Cortinovis fermato all'ultimo momento da un problema di salute. Pronti, via. Calcaterra prende subito la testa della corsa e non la mollerà più fino a quota tremila, nello sterrato troppo elevato il rischio di concedere il fianco agli specialisti della corsa in montagna e allora meglio mettere molti minuti tra lui e tutti gli altri prima dell'ultimo tratto, spiegherà alla fine il tassista volante. Dietro il vincitore è continua bagarre con le posizioni che continuano a cambiare. Alla fine a spuntarla sarà Trincheri che precede lo specialista Zanchi. Non c'è storia neppure tra le donne, dove la Casiraghi scaverà un abisso tra lei e le altre, non lasciando il minimo spazio a nessuna. Anche quest'anno gli atleti trovano l'incognita, che è ormai più che una certezza, della neve nell'ultimo tratto, ma - a differenza del 2006 - questa volta il meteo non fa i capricci e quasi tutti riescono ad arrivare alla tanto agognata quota tremila. Una situazione, quella di dover correre sulla neve che, seppur poco congeniale, non impedisce di abbassare per l'ennesima volta i record maschile e femminile. Giorgio Calcaterra conclude in 3h48'02" a un soffio da quelle 3 ore e 45 minuti indicate come limite da Caneva nella prima edizione; impresa nell'impresa anche per Monica Casiraghi che polverizza il precedente primato di Clara Granata abbassandolo di circa trenta minuti e portandolo a 4h45'18". Ma la quarta edizione non è quella dei record solo per questo: lo è anche per il numero di società partecipanti (ben 61) e - soprattutto - per l'interesse verso questa gara unica al mondo che inizia a spingersi al di là dell'Italia. Sono ben otto, infatti, gli atleti stranieri che si presentano sulla spiaggia di Marina di Cottone: la SuperMaratona dell'Etna è ormai un'emozione senza confine.
Linguaglossa (CT), 15 giugno 2008 – Tutto come da pronostico alla 5^ Super Maratona dell’Etna: Giorgio Calcaterra e Monica Casiraghi bissano il trionfo dell’anno scorso. I due specialisti abbassano nuovamente il tempo sul percorso. Continua il successo della gara che quest’anno ha sfondato il muro dei 130 iscritti.
Erano i più attesi della 5a Super Maratona dell’Etna e non hanno deluso: il "tassista volante" Giorgio Calcaterra e la "wonder woman" Monica Casiraghi hanno confermato la vittoria fatta registrare l’anno scorso abbassando nuovamente il record del percorso che quest’anno aveva la novità della mancanza della neve nella zona del traguardo.
Come da tradizione gli atleti (131 iscritti, record della manifestazione, tra cui 13 donne) sono partiti dalla spiaggia di Marina di Cottone (Fiumefreddo di Sicilia, bandiera blu 2008), per giungere sull’Etna a quota tremila poco sotto il cratere di Nord-Est e a poca distanza in linea d’aria dall’eruzione in corso nella Valle del Bove. Memore dell’esperienza dell’edizione del 2007 e complice anche il caldo che ha accompagnato gli atleti per buona parte del percorso, Calcaterra – reduce dalla vittoria nella 100 km del Passatore due settimane fa – ha tenuto un ritmo non troppo alto per non pagare troppo a partire dal 34° km quando il percorso passa dall’asfalto allo sterrato lavico.
Il portacolori della Running Club Futura ha percorso i primi 13 km a una media di 4 minuti e 30 secondi circa, transitando sotto il traguardo volante di Linguaglossa in testa, staccando il compagno di avventura Massimo Lisitano (GS Indomita) di una quarantina di secondi. L’atleta siciliano ha poi deciso di abbandonare la gara lasciando la piazza d’onore a Lorenzo Trincheri (US Maurina Olio Carli) che già l’anno scorso si era piazzato al secondo posto. Dietro i battistrada, staccati di quasi 4 minuti il trio composto da Gianluigi Martinelli (Marathon Club Alta Quota Livigno), Mario Fattore (Atletica Bruni Vomano d’Oro) e Robertino Bellanca (Maratona di Palermo). "È sempre una grande soddisfazione vincere una gara così dura, racconta Calcaterra. Vista l’esperienza dell’anno scorso l’ho presa con un po’ più di calma e forse per questo ho migliorato il tempo. Fino all’ultimo ho pensato che Lorenzo avrebbe potuto davvero arrivarmi sotto, poi lui ha avuto un po’ di problemi e questo mi ha agevolato". Presa la salita della strada Mareneve che conduce fino a Piano Provenzana, Trincheri ha provato a tornare sotto allo specialista delle ultramaratone, riuscendo a diminuire il distacco e a raggiungere Calcaterra. I due hanno proseguito appaiati per diversi chilometri, tanto da dare l’impressione che l’atleta ligure potesse davvero impensierire il romano. "Ho perso alcuni secondi a causa di un gel che mi è andato di traverso – spiega Trincheri – e sono giunto a Piano Provenzana, a quota 1800 metri, con circa 40 secondi di distacco da Giorgio".
In molti hanno pensato che proprio sullo sterrato potesse esserci l’attacco decisivo: "L’intenzione era proprio quella di attaccarlo, ma giunto sulla prima rampa ha iniziato a girarmi la testa. Ho atteso che scollinassimo per vedere se le cose miglioravano, così però non è stato e quindi ho iniziato a pensare a chi poteva giungere da dietro".
Calcaterra ha continuato a incrementare il suo vantaggio lungo la temibilissima strada con 1200 metri di dislivello a tal punto da giungere al traguardo a quota 3000 metri con quasi 15 minuti di vantaggio sul suo inseguitore, limando altri quattro minuti al vecchio record del percorso stabilito sempre da lui l’anno scorso e facendo fermare il cronometro a 3 ore 43 minuti e 44 secondi. Trincheri ha amministrato il vantaggio sul terzo chiudendo in 3 ore 58 minuti e 15 secondi, mentre al terzo posto si è classificato la "new entry" Gianluigi Bellanca con 4 ore 4 minuti e 24 secondi.
"Ho patito un po’ la mancanza di assistenza sullo sterrato dove ho avuto anche un po’ di crampi - ha dichiarato Trincheri -, ma è stata un’emozione unica. Davvero una gara emozionantissima".
Al quarto posto il palermitano Robertino Bellanca in 4 ore 13 minuti e 4 secondi, quinto il vincitore dell’edizione 2006 Mario Fattore con il tempo di 4 ore 16 minuti e 18 secondi, sesto Andrea Bernabei (Atletica Imola Sacmi Avis) in 4 ore 22 minuti e 3 secondi e settimo il friulano Ivan Cudin che – nonostante un problema fisico patito intorno al trentesimo chilometro, è giunto a quota 3000 in 4 ore 25 minuti e 25 secondi.
Come da programma, gara senza storia in campo femminile dove a fare il bello e il cattivo tempo è stata la fuoriclasse lecchese Monica Casiraghi capace di arrivare al traguardo in 4 ore 39 minuti e 18 secondi, ben 6 minuti in meno rispetto al suo record fatto registrare nel 2007.
L'atleta della Fila Equipe del dottor Rosa è giunta decima nella classifica assoluta, infliggendo distacchi pesantissimi alle sue avversarie: quasi un’ora a Fernanda Mirone (Barocco Running Ragusa) che ha chiuso in 5 ore 37 minuti e 6 secondi e un’ora e dodici a Maria Manuela Di Stefano che ha confermato il terzo posto dell’anno scorso. "Come sempre una gara stupenda – il commento della Casiraghi -, sono andata bene e mi sono divertita. Sono davvero contenta di aver battuto il record anche se sono convinta che potevo fare meglio".
Grande soddisfazione da parte dell’organizzazione come spiega Mariano Malfitana: "Siamo soddisfatti di aver portato a termine anche questa edizione. È per noi un grande orgoglio nonostante l’impegno che dobbiamo metterci visto che ci caliamo nelle difficoltà organizzative che si trovano con gli enti pubblici che in questo periodo sono impegnati in cose più importanti rispetto lo sport. Un grande ringraziamento di cuore a tutti i volontari che ci hanno dato una mano".
86 gli atleti che sono giunti a quota tremila, mentre altri 4 sono stati fermati a quota 1800 dove era stato allestito un cancello da oltrepassare entro le cinque ore di gara.
Al terzo tentativo l’ultratrailer Lorenzo Trincheri riesce a mettere il sigillo sulla SuperMaratona dell’Etna, manifestazione da guinness ritornata in Sicilia dopo tre anni di assenza e organizzata dall’Unione Sportiva Mario Tosi di Tarvisio. La vittoria del “Trink” è giunta al termine di una entusiasmante rimonta che – grazie a un ritmo non troppo alto per non pagare la fatica a partire dal trentaquattresimo chilometro quando il percorso passa dall’asfalto allo sterrato lavico – lo ha visto recuperare prima sul “tassista volante” Giorgio Calcaterra (Running Club Futura) e quindi sull’ultramaratoneta Emanuele Zenucchi (Gruppo Città di Genova). L’atleta della G.S. Roata Chiusani è giunto a quota tremila, poco sotto il cratere di Nord-Est, in solitaria andandosi a conquistare una vittoria che lo inserisce di diritto nel novero dei superman capaci di aggiudicarsi la corsa dal mare all’Etna.
In campo femminile, podio tutto siciliano con la vittoria che è andata alla palermitana Lara La Pera (Polisportiva Nadir) alla sua prima esperienza con la “da zero a tremila” davanti a Maria Emanuela Di Stefano (Runner Team Mascalucia) e Graziella Bonanno (Podistica Messina).
NEL 2012 RECORD DI ISCRITTI, DI PARTITI E DI ARRIVATI - Dei 178 iscritti di cui 19 donne, ben 109 sono coloro che hanno tagliato il traguardo di quota Tremila, un altro dei tanti record stabiliti da questa sesta edizione della SuperMaratona dell’Etna. Hanno retto, invece, i primati stabiliti nel 2008 da Giorgio Calcaterra che in quell’occasione aveva fermato il cronometro a 3h43’44”e da Monica Casiraghi capace di vincere con 4h39’18”.
I RISULTATI – La sesta edizione della SuperMaratona dell’Etna ha riproposto, in campo maschile, il duello tra Giorgio Calcaterra “il tassista volante” vincitore delle ultime due edizioni della gara da guinness e Lorenzo “Trink” Trincheri. Questa volta, come detto, a spuntarla in 3h50’38” è stato l’atleta della G.S. Roata Chiusani, secondo Giorgio Calcaterra (Running Club Futura) staccato di 8’39”, terzo Emanuele Zenucchi (Gruppo Città di Genova) a 32’12”. Tra le donne vittoria per Lara La Pera – nona assoluta – in 5h22’06” davanti a Manuela Di Stefano (Runner Team Mascalucia) staccata di 7’37” e Graziella Bonanno (Podistica Messina) a 16’14”.
Albo d'Oro delle prime edizioni
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