La partenza della 7^ edizione della Supermaratona dell'Etna da 0 a 3000 (promossa dalla Unione Sportiva Mario Tosi di Tarvisio) ha avuto luogo, secondo tradizione, il 15 giugno 2013, alle prime ore del mattino, proprio sul livello del mare, dalla bellissima spiaggia di Marina di Cottone (Fiumefreddo di Sicilia) con il sole da poco sorto che accendeva d'oro il mare in calma piatta.
Circa 150 gli atleti alla partenza, con il favore di una giornata che si preannunciava calda. Presenti allo start molti campioni di ultramaratona in una gara che sta diventando sempre di più il battesimo del fuoco di molti tra i più valenti ultramaratoneti e trailer italiani, dal momento che, pur essendo la distanza da correre solo di poco superiore ai 43 km, rientra a pieno titolo nel novero delleUltra, pur trattantosi di una distanza anomala e ancora non statisticabile dalla IAU (International Association of Runners). Alla distanza superiore ai classici 42,195 della maratona (che a diritto la colloca nel novero delle Ultra), si aggiunge l'importantissimo e pressocchè unico dislivello altimetrico di 3000 metri spalmati sui 43 km in un percorso che, quanto a dislivello positivo, non dà mai requie, offrendo in compenso panorami mozzafiato ed incredibili emozioni.
Con il suo percorso difficile e durissimo che nei primi trentadue chilometri è su asfalto, negli ultimi nove su sterrato con fondo sabbioso o ghiaioso, a tratti ertissimo e con il suo maxi-dislivello altimetrico, la Supermaratona dell'Etna si presenta come una splendida sintesi tra Ultra su strada e Trail.
Ed è questo il motivo per cui tanti campioni ci si vogliono cimentare tentando l'impresa di lasciare impresso il proprio nome nell'Albo d'Oro della corsa.
E, indubbiamente, la gara si presenta come un unico ed irripetibile test.
La Supermaratona dell'Etna è accessibile a molti runner, tuttavia, e non solo ai top runner: ma è molto selettiva. Infatti, con 8 ore di tempo massimo per arrivare ai 3000 metri di quota (km 43,100 circa), gli organizzatori hanno posto una porta cronometrica a Piano Provenzana (32° km), dove i runner che non sono transitati entro le 5 ore, vengono tutti indistintamente fermati.
E' stata cura degli organizzatori, sin dalle precedenti edizioni, provvedere alla omologazione FIDAL del percorso di gara: per questo motivo, essendo applicato ilregolamento delle corse su strada, non era possibile l'uso dei bastoncini, di comune uso nelle gare trail.
Grande assente il super-campione Giorgio Calcaterra, vincono questa edizione 2013 Lorenzo Trincheri (già azzurro nel campionato del mondo trail) che ha così fatto il bis (è stato il vincitore dell'edizione 2012, battendo proprio il suo diretto avversario Giorgio Calcaterra), mentre la gara rosa è stata vinta dall'Azzurra di ultramaratona Francesca Marin, seguita da un'incredibile Lara La Pera che ha nettamente migliorato il suo crono rispetto all'edizione 2012 di cui è stata vincitrice.
(Fonte: sito uffciale della Supermaratona dell'Etna) Il Re dell’Etna è ancora l’ultratrailer Lorenzo Trincheri che, con una gara praticamente identica a quella del 2012, bissa il successo della passata edizione della SuperMaratona dell’Etna, manifestazione da Guinness unica nel suo genere, capace di portare gli atleti – dopo 43 chilometri di fatica – dal mare al cratere di Nord-Est del vulcano attivo più alto d’Europa.
La vittoria di “Super Trink”, nella gara organizzata dall’Unione Sportiva Mario Tosi di Tarvisio (Udine), è giunta al termine dell’ennesima entusiasmante rimonta che – passo dopo passo – lo ha portato a raggiungere la testa della gara quando mancavano circa tre chilometri all’arrivo. Il recupero, una volta lasciato l’asfalto per passare sullo sterrato, è stato praticamente costante e lo ha portato prima a raggiungere Carmine Buccilli (Atletica Casone Noceto) e quindi a superarlo.
Così come accaduto lo scorso anno, l’atleta della G.S. Roata Chiusani è giunto a quota tremila, poco sotto il cratere di Nord-Est, in solitaria con un crono praticamente identico a quello della passata edizione (3h50’37”) andandosi a conquistare la seconda vittoria consecutiva davanti a Buccilli (3h55’00”) e a Gianluigi Martinelli (Marathon Club – Alta Quota Livigno) giunto terzo come accaduto nel 2008 (4h18’48”).
In campo femminile, invece, dominio incontrastato di Francesca Marin (ASD Runners Bergamo) capace di infliggere distacchi pesanti alle inseguitrici: la bergamasca ha chiuso in 4h 45’18” davanti alla palermitana Lara La Pera (Polisportiva Nadir) in 5h09’40” e la lombarda Giovanna Confortola (Marathon Club – Alta Quota Livigno) che ha terminato la sua fatica dopo 5h18’47”.
Partecipazione-record per le donne. Sfiorato il record degli iscritti - Nella settima edizione si è sfiorato il record di iscritti con gli atleti che hanno toccato quota 164, ma ancora una volta, la SuperMaratona dell’Etna si dimostra gara da guinness: sono ben 21, infatti, le donne che hanno preso il via facendo segnare il nuovo record della manifestazione.
Hanno retto, invece, i primati stabiliti nel 2008 da Giorgio Calcaterra che in quell’occasione aveva fermato il cronometro a 3h43’44”e da Monica Casiraghi capace di vincere con 4h39’18”.
La storia della gara – La gara, così come accaduto dodici mesi fa, si è aperta con una fuga del “neofita” Carmine Buccilli che, approfittando delle sue caratteristiche di maratoneta da strada, fin dai primi metri ha imposto un ritmo molto alto. Dopo otto chilometri il vantaggio su Trincheri era di circa un minuto. Il vantaggio è via via aumentato anche lungo le rampe che hanno portato al traguardo voltante di Linguaglossa dove Buccilli è transitato con quasi quattro minuti di vantaggio.
Quella che sembrava la cavalcata del giovane atleta è poi continuata lungo la Mareneve. A quel punto sembrava che per Trincheri fosse quasi impossibile raggiungere il battistrada che è transitato ai 34 km di Piano Provenzana in 2h28’04” con ancora oltre tre minuti e mezzo di vantaggio sul campione ligure. Chi conosce Trincheri, però, sapeva che proprio da quel momento si sarebbe iniziato a correre sul tracciato che più piace a “Super Trink”. È iniziata così una rimonta che si è conclusa intorno al 40° km quando il vincitore dello scorso anno ha raggiunto e superato il fuggitivo andando a vincere in solitaria.
«Questa è una gara che bisogna saper gestire. - così ha dicharato all'arrivo Trincheri - Io l’ho fatto in maniera accorta anche perché sapevo che sull’asfalto sarebbe stato davvero impossibile tenere il ritmo di Carmine che sulla maratona è nettamente più forte di me. Sono contento di aver bissato il successo dell’anno scorso perché questa è una gara che porto nel cuore, che mi piace a cui non voglio assolutamente mancare».
Soddisfatto, seppur classificatosi secondo, anche Carmine Buccilli: «Tutti diranno che sono partito troppo forte, ma io vi assicuro che meglio di così non avrei potuto comunque fare. Sono partito bene e sono arrivato bene a quota 1800, a quel punto sapevo che sarebbe iniziato il pezzo che non si adatta a me e quindi ho solo stretto i denti. Negli ultimi 10 km ho camminato tanto e corricchiato nei punti in cui spianava di più. Ma meglio di così non potevo chiedere al mio fisico».
«È un’emozione indescrivibile – il commento di Gianluigi Martinelli, che in lacrime ha tagliato il traguardo piazzandosi al terzo posto - anche perché fino a 15 giorni fa ero addirittura in dubbio se partecipare o meno a causa di un problemino fisico». Così come accaduto lo scorso anno, al quarto posto si è classificato il friulano Ivan Cudin, il testimonial della SuperMaratona dell’Etna giunto in Sicilia per preparare i suoi prossimi impegni: «Ho corso con la testa, perché questa è una gara fantastica in cui non puoi sbagliare niente. Per me è stato un piacere ritornare anche se ho fatto solo tre settimane di preparazione».
La gara femminile - In campo femminile la vincitrice Francesca Marin ha fatto gara più. Sugli uomini che sulle donne, classificandosi settima assoluta: «È una gara bellissima con un panorama unico. Gli ultimi 10 chilometri non sono tanto corribili ma devo dire che è davvero ottima come organizzatore visto che sullo sterrato ogni chilometro c’è un ristoro. Volevo provare questa nuova emozione, unica e indescrivibile».
La vincitrice del 2012, Lara La Pera è giunta seconda: «Ho corso dove altri hanno camminato, ma la fatica dell’Ecomaratona delle Madonie della scorsa settimana si è fatta sentire. Sono partita piano perché volevo comunque finire questa gara speciale. Ho anche abbassato il tempo di 13 minuti quindi non posso che essere contenta». Entusiasta anche Giovanna Confortola: «È stato davvero qualcosa di emozionante. Gli ultimi 6-7 km sono davvero molto duri, ma tutto passa quando vedi questo traguardo davvero speciale». Peccato per Graziella Bonanno che a Piano Provenzana era transitata in seconda posizione, poi lo sterrato ha fatto il resto facendola scivolare fino al quinto posto: «È stato davvero un peccato. Ma ho patito troppo il pezzo sullo sterrato. Sono comunque contenta perché ho migliorato il mio tempo e già questo è un successo».
Grande soddisfazione degli organizzatori – Ennesima grande giornata di soddisfazione da parte dell’organizzazione come spiega l’ideatore Mariano Malfitana: "Siamo soddisfatti di essere riusciti a portare nuovamente a termine la nostra “fatica” il tutto grazie all’aiuto di coloro che ci hanno supportato in questa avventura. È per noi un grande orgoglio nonostante l’impegno che dobbiamo metterci visto che ci caliamo nelle difficoltà organizzative che si trovano con gli enti pubblici che spesso sono impegnati in cose più importanti rispetto allo sport, ma che ci hanno già promesso un valido supporto per proseguire nella continua crescita di questa manifestazione unica al mondo. Voglio rigraziare davvero di cuore tutti i volontari che ci hanno dato una mano".
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Foto di Maurizio Crispi