Si è svolto il 30 settembre 2012 il "Trail degli Eroi", a Borso del Grappa (Treviso). Nicola Giovanelli ha vinto l'edizione 2012 col tempo di 4h22'20, secondo Andrea Zanata, terzo Salah Cinaour.
Tra le donne Maria Chiara Parigi ha vinto in 5h37'6.
Il "Trail degli eroi" sulla distanza complessiva di 46 km (tempo massimo dallo start 10 ore) è una corsa nella memoria e nella storia del nostro paese attraverso quei luoghi che sono stati teatro della prima Guerra Mondiale e che hanno segnato il destino dell’Italia e quello di centinaia di uomini.
Si parte dalle pendici del Monte Grappa per raggiungere, attraversando luoghi di grandi battaglie, trincee e panorami mozzafiato, la Cima del Monte, laddove oggi riposano le spoglie di 12.000 soldati.
E' un’occasione unica per trovarsi faccia a faccia con la storia.
(fonte: DiscoverAlps.it) La pioggia non ha fermato le centinaia di concorrenti che, domenica 30 settembre, all'alba, hanno deciso di sfidare il Monte Grappa, lungo un percorso di 46 km, tra trincee e creste, per un totale di 2900 metri di dislivello positivo. Questo è il Trail degli Eroi.
Andiamo alla cronaca di gara.Subito dopo il via, dato dal Ristorante L'Antica Abbazia di Borso del Grappa, è stato Andrea Zanatta, portacolori del Playlife Sport Runners, a prendere il comando della gara iniziando a guadagnare minuti preziosi su Nicola Giovanelli, su Salah Cinaour e su Fabio Caverzan. Nicola Giovanelli, terzo classificato lo scorso anno, non si è lasciato intimorire dal pesante distacco iniziale e ha continuato con il suo ritmo sapendo di avere ancora molti chilometri per recuperare la prima posizione.
Al gran premio della montagna di Cima Grappa, dopo aver attraversato il Sacrario Militare della Prima Guerra Mondiale, Zanatta poteva vantare un vantaggio di circa cinque minuti su Giovanelli. A circa un minuto da Giovanelli è transitato Salah Cinaour (Marocco) inseguito da Filippo Salaris, settimo classificato alla Marathon des Sables.
In campo femminile Maria Chiara Parigi, favorita sin dalla partenza per la vittoria finale, ha preso la prima posizione davanti a Rosanna Tavana passando a Cima Grappa con poco meno di sei minuti di vantaggio. In terza posizione è transitata Catena Pizzino.
Mentre i battistrada proseguivano verso il Finestron, Giove Pluvio ha deciso di benedire i concorrenti con qualche goccia di pioggia. Il passaggio nel sacrato dell'Ossario ha riportato alla mente i ricordi raccontati dai propri nonni o letti nei libri, il Coro degli Alpini Edelweiss ha commosso i concorrenti che per un attimo si sono dimenticati della pioggia che stava cadendo e della fatica che avrebbero dovuto ancora affrontare.
Nelle creste verso il Finestron, Nicola Giovanelli ha iniziato a scorgere la figura di Andrea Zanatta, il recupero, lento, ma inesorabile per riagguantare la prima posizione era iniziato. L'atleta dell'US Primiero rientra sul battistrada lungo la strada sterrata del Col del Fenilon. Da questo punto Giovanelli corre per qualche minuto con Zanatta, ma rendendosi conto della propria condizione, apre il gas e prova ad andare a vincere il Trail degli Eroi.
Giovanelli nella discesa finale non commette errori, corre in perfetta solitudine verso il traguardo fermando il cronometro in 4.22.20 e stabilendo così il nuovo record della gara. In seconda posizione chiude Andrea Zanatta con il tempo di 4.35.38, completa il podio il marocchino Salah Cinaour, mentre il vincitore dello scorso anno Fabio Caverzan è quarto.
Tra le donne la corsa di Maria Chiara Parigi prosegue senza intoppi, l'atleta della Podistica Amatori Arezzo chiude con il tempo di 5.37.06, conferma la seconda posizione Rosanna Tavana, mentre Catena Pizzino è terza con 5.43.32.
La seconda edizione del Trail degli Eroi va in archivio con la soddisfazione sia degli atleti sia degli organizzatori che hanno messo in campo professionalità e passione in una giornata che rimarrà nei ricordi nonostante la pioggia.
Descrizione del percorso di gara. Il nome non è stato scelto, è stato “imposto” dai fatti di cui il Massiccio del Monte Grappa è stato teatro durante la Prima Guerra Mondiale. Monte Sacro alla Patria, ora speriamo divenga anche teatro di altri uomini… anch’essi un po’ “eroi”.
I partecipanti partiranno dal ristorante Antica Abazzia nel comune di Borso del Grappa, per poi attraversare in poche ore quasi tutti i comuni del comprensorio del Brenta. 46,5 km in autosufficienza e 2900 metri di dislivello positivo per una gara che è un vero e proprio tuffo nella storia. L’itinerario, di corsa, segue tutti i principali crinali della Cima Grappa ricalcando, dove possibile, i tratti di trincea della Grande Guerra e l’alta via degli Eroi.
Il percorso si svolge principalmente su sterrato e single track privilegiando i crinali e gli spazi aperti per offrire ampie panoramiche sulla pianura e i monti circostanti.
Partiti dalla Valle di S. Felicita si affronta l’impegnativa salita sul crinale Sinistro (orografico) che porta a Campo Croce. Il percorso non dà tregua e sale ripido, con uno scorcio sulla zona di partenza, sino a Malga Legnarola. Un panorama mozzafiato che spingerà gli atleti fino alla fine della faticosa salita che culminerà nell’attraversamento dell’Ossario, in rigoroso silenzio. Si transita quindi nei pressi del Rifugio Bassano per poi prendere una leggera discesa sino ad aggirare la dismessa Caserma Italo-Americana. Transitando ancora in salita, si procede verso il Monte Pertica. Da qui, via a tagliare tutto il pendio nord del Massiccio in un tratto di falsopiano, costellato di cippi commemorativi. Raggiunto il crinale ovest, lo si percorre tutto, prevalentemente in discesa, in un susseguirsi di collinette dove lo sguardo spazia sul Massiccio e le montagne circostanti. Il terreno agevola la corsa essendo prevalentemente prativo e morbido. A questo punto, ripida discesa fino al Finestron, “finestra” panoramica a strapiombo sulla Valsugana, e poi, per un tratto di bosco su saliscendi ‘rilassanti’, verso la magnifica vetta del Col del Fenilon. In leggera discesa su terreno misto, si raggiunge Campo Solagna, ove si sale verso il Col Campeggia e le relative trincee. Ed eccoci all’ ultima salita della grande “cavalcata”. Al termine infatti si prende la discesa verso valle non molto ripida ma abbastanza tecnica.
Una corsa nella memoria e nella storia del nostro paese attraverso quei luoghi che sono stati teatro della prima Guerra Mondiale e che hanno segnato il destino dell’Italia e quello di centinaia di uomini.
Il tutto nel classico “spirito trail”, un vero e proprio modo di vivere il contatto con la natura e il territorio, con una particolare attenzione al rispetto dell’ambiente, secondo quanto stabilito dal Manifesto Italiano del Trail.
Un’occasione unica di mettere in risalto, ancora una volta e con lo spirito giusto, il nostro meraviglioso territorio.
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