Domenica 2 marzo 2014 si è svolta la 40^ edizione di "Valli e Pinete - Memorial Bavelloni e Ravaglia", una Mezza Maratona Regionale, valida per i calendari "ENDAS Scarpaza" e "Podistico Ravennate. Punto di raduno e centro logistico della manifestazione è stato il Pale de André di Ravenna. Acclamata presenza di Gianni Morandi con la sua allenatrace Laura Fogli.
C’erano tutti gli ingredienti per confezionare una torta prelibata con 40 candeline sopra, per la “Valli e Pinete”, sulla quale hanno soffiato in 3520. La ciliegina l’ha messa Gianni Morandi con la sua presenza e l’immancabile cordialità.
In 1030 (record dell’era moderna e terza piazza di sempre in Romagna dietro la “100 Km del Passatore” e la “Maratona Ravenna Città d’arte”) sono scattati col pettorale suddivisi in 620 nella classica km 21,097 ed altri 410 nella 30 km “vintage”, che ripercorreva tratti di percorso originale, con la partenza dal Circolo Endas Mameli e prima parte lungo l’argine dei Fiumi Uniti, curata da Trail Romagna.
Ed è proprio in quest’ultima che si è cimentato il “Ragazzo di Monghidoro”, con a fianco l’allenatrice Laura Fogli, presente nell’Albo d’oro con un prestigioso poker negli anni pioneristici.
Hanno chiuso in 2.55’31”, costringendo il pubblico ai “supplementari”, che poi è stato ringraziato con foto ed autografi di rito.
La Trama della Mezza maratona. Marocchini favoriti della vigilia ed in effetti balzano in testa Mohamed Hajjy e Rachid Benhamdane mettendo in chiaro le loro intenzioni e ad inseguirli altri conterranei Lyazali, Karim ed Errami, ma a debita distanza, mentre l’Italia è rappresentata dai romagnoli, Lucchese, Valeri, Bruschi, Monteruccioli e dall’umbro Bettacchini. La coppia di testa viaggia in armonia sino al t.v. di metà gara, dove Benhamdane (33’30”) precede in volata per un secondo Hajjy, poi si ricompattano e dandosi cambi regolari anche controvento decidono che la loro sorte si sarebbe risolta in una volata. Ma l’esperto Hajjy sa di temere in volata il giovane di stanza a Savignano e lo anticipa con un allungo risolutore, tagliando il traguardo vincitore (come 7 giorni prima alla Maratona di Malta) col tempo di 1.07’22”. Rammaricato davanti ai suoi tifosi giunge poi dopo 4” Benhamdane, che precede un Lyazali a scarto ridotto (a 2’24”), e nella lotta tra over 40 Karim (a 4’46”), precede Errami (a 5’17”). A seguire il primo romagnolo, Matteo Lucchese, azzurro di Ultratrail, che porta il personale ad 1.14’35”, ma ad onor del vero troppo poco per salvare l’onore italico.
Allora ci pensano le gemelle sampierane Martina e Valentina Facciani a scaldare il tifo del Pala De Andrè, conducendo una gara regolare sul passo di 3’45” (passaggio a metà in 39’38”). Almeno fino al 17° km, quando Martina allunga, andando ad iscrivere all’esordio il proprio nome nell’Albo d’oro, sancito da un probante 1.18’46” e prima delle interviste ha voluto assistere all’arrivo di Valentina, “scortata” per 29” sotto il muro dell’ora e 20’. Obiettivo centrato per entrambe. Il podio tutto romagnolo è scaturito grazie alla coriacea prestazione della stakanovista Nanu (1.23’02”), che ha preceduto la prima ravennate, Silvia Laghi (1.25’31”) e l’altra nazionale di Ultratrail Borzani (7^ ai Mondiali 2013, che qui ha chiuso in 1.26’).
La trama della“1975 Rewind”. La prova rievocativa si distingue per almeno cinque sesti da una coppia in fuga formata da Bernabei e Zambelli ed una all’inseguimento composta da Moroni e Montevecchi. E’ quest’ultimo a sparigliare le carte quando imprime un’accelerazione alla sua andatura e negli ultimi 5 km mangia un vantaggio di quasi 1’30” ai fuggitivi, risucchiandoli quasi in retta d’arrivo e regalando ai cesenati un trionfo insperato. Per Montevecchi 1.52’13”, con Zambelli e Bernabei attardati di soli 9” e 19”. Senza pathos invece la prova rosa, cannibalizzato dalla slovena Fortin che ha siglato un convincente 2.08’54”, staccando le indigene Borghini e Graffiedi di 7’10” e 7’23”.
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