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29 ottobre 2012 1 29 /10 /ottobre /2012 13:04

Bedada.jpgIl maltempo non ha frenato l’'entusiasmo dei maratoneti, impegnati nella 27^ della venicemarathon che si è celebrata domenica 28 ottobre 2012: quasi in 6000 al traguardo. Impresa storica per Alex Zanardi all’arrivo con Eric in 3 ore. Philemon Kisang ed Emebt Bedada vincono in condizioni estreme.
Venezia, 28 ottobre 2012 – Pioggia, vento e acqua alta non hanno fermato la 27^ Venicemarathon che ha incoronato il keniano Philemon Kipchumba Kisang e l'’etiope Emebt Etea Bedada, vincitori della gara rispettivamente con 2h17’00” e 2h38’11”. Grandissima impresa anche di Alessandro Zanardi che ha portato al traguardo il giovane Eric in 3h11’28” e grande caparbietà per i 5.931 arrivati

A livello maschile, la gara si è sviluppata inizialmente su ritmi blandi, con il gruppo di testa che ha sofferto un po’ il forte vento contrario. Dopo un passaggio a metà di 1h08'’19”, l'’attacco decisivo è arrivato al 35° chilometro, quando Philemon Kipchumba Kisang ha allungato, andando a vincere in solitaria con il tempo di 2h17'’00” davanti al connazionale debuttante Titus Kwemoi Masai (2h18’21”) e all'’altro keniano Elija Karanja (2h19’41”). Ottimo quarto posto, a un soffio dal podio, per l’'azzurro Domenico Ricatti (2h19’43”), bravo a recuperare molte posizioni proprio sui ponti veneziani.

Tra le donne, la gara ha subito mostrato essere una questione tra etiopi: Emebt Etea Bedada ha corso fianco a fianco alla connazionale Fantu Eticha Jimma fino al 30° km, quando ha sferrato l’'azione decisiva, che le ha fatto ben presto guadagnare un vantaggio notevole fino a vincere con il tempo di 2h38'’11”. Dietro a lei, mentre Fantu Ethicha crollava, rinveniva la terza etiope Helima Hassen Beriso che guadagnava la seconda piazza 2h48’32. Terza chiudeva Fantu Eticha Jimma in 2h50’48”. Buon quarto posto per l’azzurra Monica Carlin con il tempo di 2h54’13”, mentre Martina Celi si è ritirata poco dopo metà gara.

KisangLa gara di handbike, vinta da Robert Kauffmann (GS Disabili Alto Adige) in 1h47’06”, davanti a Cristiano Picco (1h54’28”) e Gianni Garbin (1h56”08”), è stata ancora una volta arricchita dall'’ennesima impresa dell’ex pilota di Formula 1 e bi-campione paralimpico Alessandro Zanardi che ha portato con sé Eric Fontanari, ragazzo trentino diciassettenne tetraplegico: “E' stata un'’avventura pazzesca! Attorno al 25° km mi è venuto qualche dubbio, perché Eric ha iniziato a patire il freddo con degli spasmi muscolari e non riusciva più a tenere la sua handbike che piegava tutta a sinistra. A quel punto ho capito che era troppo rischioso arrivare in queste condizioni a Venezia per cui, memore dell’'esperienza dello scorso anno con Francesco Canali, ho deciso di sganciare la ruota anteriore di Eric e agganciare il suo mezzo al mio con una corda trovata quasi per caso sul percorso. Siamo così ripartiti, quando sul Ponte della Libertà iniziava a scendere una pioggia battente e tirava un vento fortissimo. Ma il bello doveva ancora venire: qualche chilometro dopo, infatti, mi si rompeva la guaina del cambio e tutto ciò mi ha costretto ad utilizzare un rapporto durissimo e fare una fatica incredibile. Poi, miracolosamente, ho trovato un nastro e ho ‘steccato’ la guaina rotta attorno al freno. In questo modo sono riuscito a cambiare di nuovo e rendere quindi più facile la mia pedalata. Inoltre, ero troppo incitato da Eric che dietro di me urlava ‘"Vai, trattore, che ce la facciamo, arriviamo al traguardo!"’. Iniziavano così i 13 ponti di Venezia, dove io facevo fatica a tenere l’'handbike perché la ruota anteriore slittava, visto che tutto il peso era sbilanciato all’'indietro. Avevamo il pubblico e i volontari ad aiutarci, e sapevamo che il traguardo era vicino e non potevamo mai mollare in quel momento. Dopo l’ultimo ponte mi sono fermato per attendere l’accompagnatore in bicicletta che avrebbe dovuto portarmi la ruota anteriore dell’handbike di Eric, perché volevo fosse lui a transitare per primo sul traguardo. Purtroppo, l’'accompagnatore non è mai arrivato, forse fermato dagli addetti alla sicurezza, e così ho deciso di trainare Eric fino a 1 centimetro dall’'arrivo, sono sceso dalla mia handbike e, come già fatto lo scorso anno con Francesco, ho fatto in modo che fosse il suo corpo a transitare per primo sotto la linea di arrivo. Adesso, con il senno di poi, dico che è stata durissima, ma anche stavolta un’'emozione incredibile: non potevo arrendermi, perché Eric ci ha creduto dal primo all’'ultimo metro. Mi complimento anche con Fabio Marzocchi, l'’altro ragazzo con noi in gara nel progetto Bimbingamba Sport che ci ha staccati al 25° km per portare a termine la sua gara con facilità”. 

Grande soddisfazione in casa Venicemarathon perché i dati parlano chiaro e dimostrano ancora una volta la grandissima capacità organizzativa.
Sono stati infatti solo 283 i ritirati. Questa mattina 6.214 erano i partenti e 5.931 gli arrivati. Le previsioni meteo avevano scoraggiato 965 atleti che non hanno ritirato il pettorale, mentre sono stati 641 gli atleti che, per vari motivi, hanno posticipato l’'iscrizione direttamente all’'anno prossimo, e 190 i chip resi prima della partenza. Gli iscritti alla 27^a Venicemarathon, infatti, erano 8.111. 

Venicemarathon - Zanardi in azione“Malgrado il maltempo – - commenta il Presidente del Venicemarathon Club Piero Rosa Salva -– anche questa edizione è stata memorabile per tanti motivi: per l’'accesa sfida che si è combattuta tra i top runners, per l'’ennesima impresa di Alessandro Zanardi che ha scaldato il cuore di tutti, per i 5.931 eroi che sono arrivati al traguardo in condizioni estreme e per gli oltre 2000 volontari che hanno dato l’'anima. Di sicuro, le previsioni di questa settimana hanno scoraggiato molti atleti e quindi il numero dei partenti è stato inferiore rispetto agli iscritti, ma trovo straordinario il numero degli atleti che hanno concluso la maratona... in 27 edizioni questa è una delle poche in cui abbiamo sfiorato i 6.000 arrivati”. 

Curiosità . Tra gli arrivati, i più maturi giunti al traguardo sono stati Luciano Bevilacqua (MM75) in 5h47'’05” e Raymonde Bizzot (MM70) tra le donne in 4h21’'10”.
I gruppi sportivi più numerosi sono stati il Venicemarathon Club con 64 iscritti, la Polisportiva Biancazzurra Pettinelli con 63, la Essetre Running con 61, il Brema Running Team con 56 iscritti e l’'Atletica Vicentina Master con 52, prima tra le società non veneziane. Due, infine, i sacerdoti che hanno portato a termine la Venicemarathon: Don Marco Pozza in 2h47’32” e Don Danilo Miotto in 4h01’11”.
Numeri eccezionali anche lungo il percorso: 80.000 bottiglie di Acqua San Benedetto e 30.000 litri di Gatorade.
Palmisano ha offerto 15.000 confezioni di biscotti, 8.000 barrette inserite nei pacchi gara, oltre a 20.000 pezzi di biscotteria tradizionale sfusa lungo il percorso. 20 quintali di mele e 20 quintali di arance sono state messe a disposizione anche quest'’anno da Coldiretti, oltre a 35 quintali di banane.
2.000 è il numero di volontari impegnati a presidio di incroci, ristori e spugnaggi.
Proprio le spugne utilizzate dagli atleti sono state 20.000, prontamente raccolte al termine della gara.
Per garantire la sicurezza degli atleti sono stati inoltre utilizzati 40 km di nastro segnaletico e oltre 10 km di transenne per chiudere strade ed incroci.
La salute degli atleti invece è stata garantita da 4 postazioni mediche fisse distribuite sul percorso, 2 centri di raccolta per gli atleti ritirati, 7 ambulanze, 2 automediche, 1 motomedica, 3 idroambulanze, 10 squadre di pronto intervento a piedi, 10 squadre di pronto intervento in bicicletta all'interno del Parco di San Giuliano e 3 postazioni fisse e 25 defribillatori lungo il percorso offerti da Philips.
Complessivamente, sono stati a sostegno del soccorso della gara 7 medici, 21 infermieri professionali, 40 soccorritori della Croce Verde ed un servizio di assistenza fisioterapica, gestito da Natura House – Leopard Sport, con 15 fisioterapisti.

Premiazioni Speciali. Il premio Trofeo Sprint del Gazzettino per il primo atleta del Triveneto al traguardo, consegnato dal redattore della testata Michele Fullin, è andato Said Boudalia dell’Atletica Biotekna Marcon.

Le dichiarazioni dei protagonisti:

Philemon Kipchumba Kisang:
 “Nonostante il cattivo tempo è stata una gara bella ed avvincente. Dopo una prima parte di gara corsa al coperto, ho deciso di attaccare al 35° chilometro ed è andata bene. E’ una grande emozione vincere in una città come Venezia ed in una maratona così importante”.

Titus Kwemoi Masai: “Ieri avevo annunciato che avrei fatto un crono attorno alle 2h07’, ma purtroppo il tempo ha scombussolato i miei piani. Vuol dire che ci riproverò l’'anno prossimo”.

Elija Karanja: “E’ stata una gara molto difficile, soprattutto quando siamo arrivati sul Ponte della Libertà a causa della pioggia e del vento forte, ma mi ha aiutato molto il calore del pubblico”.

Domenico Ricatti: “Ho corso con il cuore e con le gambe per tutti i 42 chilometri, e per questo devo ringraziare il mio allenatore Piero Incalza che mi ha sempre dato le giuste indicazioni tecniche e motivazionali. Nonostante l’acqua e il vento è stata un’esperienza bellissima, grazie all’incitamento del pubblico lungo il percorso. Ho preso la medaglia di legno, ma visto che il Signore faceva il falegname, allora vuol dire che è un materiale molto prezioso! Ho già ricevuto l'’invito per l’'anno prossimo, sarò ben felice di tornare qui per migliorare il mio quarto posto e riprovare queste grandi emozioni”.


 

 

 

Classifiche
Gara Maschile
1. Kisang Philemon Kipchumba (KEN) 02:17:00

2. Masai Titus Kwemoi (KEN) 02:18:20
3. Karanja Elija (KEN) 02:19:41
4. Ricatti Domenico (ITA) 02:19:43
5. Awash Habtamu (ETH) 02:21:00
6. Korir Patrick Kiptanui (KEN) 02:24:58
7. Boudalia Said (ITA) 02:27:50
8. Rognoni Dario (ITA) 02:30:30
9. Simion Giancarlo (ITA) 02:30:46
10. Ndiwa Robert (KEN) 02:30:48

Gara Femminile
1. Bedada Emebt Etea (ETH) 02:38:09

2. Beriso Halima Hassen (ETH) 02:48:30
3. Jimma Fantu Eticha (ETH) 02:50:48
4. Carlin Monica (ITA) 02:54:13
5. Cunico Maurizia (ITA) 02:56:57
6. Gizzi Noemy (ITA) 03:01:06
7. Vecchiato Ambra (ITA) 03:01:14
8. Markley Pamela (USA) 03:01:33
9. Patuelli Francesca (ITA) 03:02:28
10. De Rose Rossella (ITA) 03:09:09

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Presentazione

  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
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  • Ultramaratone, maratone e dintorni
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

Archivi

Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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Statistiche generali del magazine dalla sua creazione, aggiornate al 14.04.2014

Data di creazione 12/04/2011
Pagine viste : 607 982 (totale)
Visitatori unici 380 449
Giornata record 14/04/2014 (3 098 Pagine viste)
Mese record 09/2011 (32 745 Pagine viste)
Precedente giornata record 22/04/2012 con 2847 pagine viste
Record visitatori unici in un giorno 14/04/2014 (2695 vis. unici)
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