Emmanuel Mutai e Mary Keitany hanno realizzato due splendide performance nella Virgin London Marathon che si è corsa domenica 17 aprile, vincendo il titolo maschile e femminile con impressionanti margini di vantaggio sugli avversari.Si è svolta una delle gare di corsa più suggestive del pianeta, la maratona di Londra.
Quasi 50.000 gli iscritti, un numero considerevole che comprende anche 377 italiani, una delle pattuglie più numerose dopo quelle inglesi e francesi. Nella gara maschile si è imposto Emmanuel Mutai, che ha tagliato il traguardo di Buckingham Palace in 2 ore, 4 minuti e 39 secondi. L'africano aveva annunciato l’assalto al record mondiale dell'etiope Hailé Gebrselassié (2h03'59"): l’impresa non è riuscita, ma il quarto miglior crono della storia e il primato del percorso lo possono certamente consolare.
Mutai ha infranto il precedente record della corsa con una performance di assoluto dominio che ha lasciato il campione uscente, Tsegaye Kebede, in un fluttuante naufragio, mentre Keitany ha vinto la gara con un crono che soltanto Paula Radcliffe aveva precedentemente mai realizzato.
L'anno precedente Mutai aveva avuto un tardivo slancio che lo aveva portato a conquistare il secondo posto, ma stavolta ha lasciato poche opportunità agli avversari, lanciandosi avanti in maniera quasi esplosiva dopo 20 miglia di corsa (dal 34° km circa in avanti) e conquistando una posizione dopo l'altra per vincere in 2h04'40", ben 30" più veloce del record stabilito da Sammy Wanjiru nel 2009.
"Da quando sono venuto a correre qui a Londra, ho concluso due volte in 4^ posizione e l'anno scorso sono stato secondo - ha dichiarato l'atleta 26enne che ha anche conquistato un Argento in occasione del Campionato del Mondo di Atletica e che, del pari, è stato secondo alla Maratona di Londra nel novembre 2010. "Quest'anno sono tornato e i miei sogni si sono realizzati. Volevo tanto vincere in una delle maggiori maratone e, alla fine, ce l'ho fatta" - ha aggiunto.
Keitany ha ha avuto anche lei un drammatico incremento di andatura per lasciarsi alle spalle la campionessa uscentte Lilyna Shobukhova e un gruppetto di altre rivali talentuose.
La detentrice del record del mondo nella mezza maratona ha tagliato il traguardo da sola in 2h19'19, laureandosi come la quarta donna al mondo più veloce in maratona, a pari merito con Irina Miritenko.
Dopo aver infranto il record della Mezza maratona, quest'anno, Keitany aveva dichiarato - nel corso dello stage di allenamento finalizzato alla maratona - di essere in ottima forma e di sentire di avere la possibilità di migliorare il suo personale nella distanza di almeno 10 minuti.
Alle spalle del vincitore, seguiva il tre volte vincitore della maratona di Londra Martin Lel, segnando un rimarchevole suo ritorno alla distanza di maratona (dopo il suo infortunio), soffiando il secondo posto in volata finale al Patrick Makau, laeratosi campione a Berlino nel 2010.
Entrambi hanno fatto staccare il crono su 2h05'45", un tempo che ha sforato di soli 30" il personale di Martin Lel: da parte sua, s'è trattato davvero di una prestazione stupefacente, considerando che egli si è aggiunto tra i partenti soltanto tre settimane fa e che non aveva corso una Maratona dai Giochi Olimpici a Pechino.
Kebede si è sentito soddifatto dal suo 5° posto in 2h07'48", dopo che i suoi sogni di un record del mondo si sono infranti. Nel gruppetto di testa, peraltro, il ritmo di corsa è stato molto serrato: sono stati, infatti, ben otto gli atleti a fermare il proprio cronometro al di sotto delle due ore e dieci minuti.
Shobukhova, nella gara femminile, ha conquistato il secondo posto in 2h20'15", mentre Edna Kiplagat con il crono di 2h20'15", ha aggiunto il suo terzo posto sul podio, al titolo vinto a New York nel 2010.
David Weir ha scritto un capitolo di storia nella storia sulle carrozzine, diventato il primo uomo a vincere cinque titoli consecutivi. Il Britannico ha tagliato il traguardo in 1h30'05", appena davanti allo svizzero, dentore del record del mondo, Heinz Frei, mentre la statunitense Amanda McGrory ha sprintato su Shelly Woods, riguadagnando la corona della vittoria che le era spettata due anni addietro con il crono record della corsa di 1h46'31", limando all'arrivo il record britannico della corsa di una manciata di secondi.
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