(Foto e articolo di Elena Cifali) Un mercoledì come tanti per tanta gente ma non per noi: la Banda dell’Etna: Io, Enzo e Peppe.
Con i nostri zaini caricati sulle spalle iniziamo il nostro Cammino.
La destinazione di oggi è il sentiero che porta alla Schiena dell’Asino sull’Etna. Un sentiero bellissimo e suggestivo, reso ancora più affascinante dalla neve caduta di recente.
Non fa freddo come immaginavo ma il cielo è coperto da nubi basse che di tanto in tanto si diradano lasciando intravedere il panorama.
Percorriamo all’incirca 4 km di continua e morbida salita, il nostro entusiasmo è sempre lo stesso, le nostre chiacchiere continue, intervallate da brevi soste e interrotte solo per controllare il GPS.
La neve ghiacciata scricchiola sotto il nostro intercedere e i nostri occhi si nutrono di quanto più bello esista in questo angolo di terra: l’Etna.
Sua Maestà emette qualche leggero sbuffo di fumo ed io mi chiedo quando sarà la prossima eruzione. Non mi sorprenderei se avvenisse proprio adesso, nel momento in cui noi siamo così vicini al cratere. Allungando la mano ho quasi l’impressione di poterlo toccare, nero come la notte il cratere centrale si distingue dal resto del vulcano che invece indossa il suo tipico manto invernale, bianco di un bianco abbagliate.
Un’ora di cammino e ci troviamo esattamente sul punto in cui si può scorgere l’immensità della Valle del Bove, un posto incantato, incredibilmente bello ed altrettanto pericoloso. Un passo falso qui significherebbe precipitare all’interno della pietrosa valle e ciò comporterebbe quasi certamente la morte.
Rimaniamo col fiato sospeso quando ci rendiamo conto di essere saliti oltre le nuvole. Siamo in capo al nostro piccolo mondo e questo ci dona sensazioni di grandezza ed invincibilità.
Il mio zaino, con i suoi 7 kg pesa sulle spalle: il suo peso mi ricorda della “missione” che sto costruendo pian piano.
Ancora sette mesi e si parte per Santiago, oggi questo piccolo Cammino altro non è che un’altra fase della lunga preparazione.
Alcune ore sull’Etna ci regalano serenità e spensieratezza, ma anche noi, come tutti i comuni mortali siano soggetti e sottomessi alle regole del vivere quotidiano, dunque gambe in spalla, si torna a casa, una lunga giornata lavorativa - ognuno nel suo ufficio - ci attende.
Descrizione del sentiero natura Schiena dell'Asino. Il Sentiero Natura Schiena dell’Asino ricade all’interno del Parco dell’Etna ed il suo ingresso è situato a lato dell’SP 92 che sale da Zafferana Etnea verso il Rifugio Sapienza all'altezza del grande incrocio con la Via Salto del Cane che collega, immettendosi sulla SP 92, il paese di Pedara al Rifugio Sapienza… Percorrendo questo sentiero, molto panoramico nell’interezza del tragitto, si riesce a dominare l’intera Valle del Bove, grande depressione calderica derivante dallo smantellamento erosivo degli ex edifici vulcanici dell’originario Mongibello!
Il primo tratto del sentiero, abbastanza ripido, porta ad un falso piano situato a circa una sessantina di metri di dislivello dal piano stradale, il quale permette la prima sosta riposante ma sopratutto emozionante data la grandiosità del panorama che si presenta agli occhi dei trekker; A perdita d’occhio si rimane colpiti dall’integrità della visione di tutto lo Ionio dalla Calabria fino al Golfo di Catania compresa Siracusa Augusta e oltre… Nonché i coni dei Crateri silvestri e di tutti gli altri crateri che hanno in tempi geologici caratterizzato con le loro eruzioni tutto il versante sud dell’Etna…
Dopo una più o meno lunga sosta per riprendere fiato e scattare tante e tante fotografie, comincia la scarpinata verso la vetta del versante sud della Valle del Bove… Lungo tutto il tragitto a tratti in salita e a tratti in discesa e/o pianeggiante si è sempre accompagnati dalla stupenda visione del panorama est siciliano… come a non volerlo abbandonare… ma anche dalla folta vegetazione di alta quota che caratterizza l’intero versante sud del vulcano…
Usciti infatti dal rimboschimento a pino larici, subentra la vegetazione endemica: lo Spinosanto, il Senecio, la Viola dell’Etna, il Romice, la Saponaria, l’Erysimum bonannianum, l’Antemide, il Crespino dell’Etna, il Cerastio, la Robertia e varie graminacee che, assieme alle tante piante esclusive delle alte quote, formano qui le estese praterie d’altitudine che danno vita ad un vero giardino posto a quasi 2000 metri slm.
Una volta arrivati in cima, con gli occhi bassi a guardar per terra data la breve salita che caratterizza la fine del sentiero, si viene ad un tratto investiti da uno dei paesaggi più suggestivi che si possono trovare sull’Etna… La così tanto attesa Valle del Bove… Grande, grandissima, depressione a paesaggio scuro, lunare, privo di vita, fermo come congelato da uno scatto fotografico… Circondata da alti versanti a nord e a sud, i quali ricalcano i fianchi mancanti di un imponente edificio vulcanico ormai inesistente… Visibile con la sola immaginazione seguendo le linee dei suoi contorni…
E poi, a sinistra, gli imponenti crateri sommitali, i quali sovrastano l’enorme vallata e la modificano ogniqualvolta durante un eruzione le colate laviche scendono lungo i ripidi versanti verso di essa.
Tutti gli escursionisti, siano essi novellini od esperti, dovrebbero per un attimo soffermarsi in silenzio alla lapide basaltica di Franco Malerba…
Detto ciò torniamo alla Schiena dell’Asino…
Da qui è possibile scendere all’interno della Valle del Bove, percorrendo le piacevoli quando divertenti discese lungo i canaloni di soffice sabbia vulcanica, e percorrerla in lungo e in largo…
Oppure è possibile con un po’ d’impegno raggiungere la vetta della Montagnola (2640 m.s.l.m.) o per chi si è già accontentato di quanto visto e visitato ridiscendere lungo la strada d’andata…
Vai al servizio fotografico completo, con le foto realizzate da Elena Cifali, sulla pagina FB Ultramaratone, maratone e dintorni: Walktrail sull'Etna lungo il sentiero "Schiena dell'Asino" (39 photos).
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