In questo periodo - d'estate - si svolgono a Londra una grande quantità di manifestazioni "libere" di questo tipo, come il giorno dopo (domenica 6 luglio) la "Poppy Walk & 5K Run"" nell'area di Saint Margaret's Docks.
Questa piccola manifestazione, invece, si è svolta lungo il perimetro dello Shadwell Basin, (uno dei più significativi tra i Docks sopravvissuti ed oggi utilizzato soltanto per attività outdoor e mantenuto per la sua intrinseca bellezza di specchio d'acqua tranquillo), avendo come punto di ritrovo lo slargo che si affaccia su Glamis Road, dove erano stati collocati alcuni gazebo, ma niente di che.
Una cosa da "io, mammete e tu", in pratica, diremmo noi Italiani.
I partecipanti potevano optare per la distanza di 1,6, 3 e 5 km, da realizzare percorrendo più volte il perimetro dello Shadwell Basin, di lunghezza leggermente inferiore a 1000 metri: per percorrere cinque chilometri, occorreva fare infatti cinque giri e mezzo.
L'orario di partenza e l'andatura erano liberi: si poteva partire quando si voleva dalle 13-13.30, dopo aver perfezionato la propria registrazione ed aver preso un contrassegno-pettorale da spillare su uno degli indumenti.
Si poteva partecipare spingendo un passeggino, correndo con il baby jogger, camminando da soli oppure con i propri bimbi.
Insomma, lo schema tipico delle non competitive, anche di quelle nostrane.
Ma, trattandosi di una manifestazione locale, la partecipazione è risultata piuttosto limitata e, in più, senza spettacolo senza la consueta massa dei podisti alla partenza, a stento si capiva cosa stesse accadendo: ma tanti per tutta la durata della manifestazione arrivavano alla spicciolata e dopo le rapide formalità si incamminavano volenterosi.
Alla fine, è stata una bella esperienza - malgrado tutto. Quattro chiacchiere con gli organizzatori e con altri dei partecipanti, un'amosfera amicale (tutti coloro che arrvivavano via via e che si erano previamente iscritti, venivano chiamati solo per nome), il piccolo - ma ricco - rinfresco finale, la festosistà derivante dalla presenza dei bambini e il vedere che tutti - ciascuno come poteva - si cimentavano.
Unico elemento un po' discutibile è stato quello dell'insistenza degli organizzatori di "Community Solutions" nel richiedere un ulteriore contributo per i fini della Charity, oltre alla quota di partecipazione già pagata (£10.00). Un'insistenza, peraltro garbata.
Ma, evidentemente - e lo dico a beneficio di altri Italiani che leggeranno questo piccolo articolo - ciò fa parte degli usi e costumi di queste piccole non competitive organizzate a scopo benefico. Se si compara la quota "d'iscrizione" di questa Minimarathon con la "Poppy Walk" si vedrà che, per questa, l'ammontare della quota base non era infine troppo elevata, per cui la richiesta di un ulteriore contributo - secondo la mentalità di chi opera nelle Charity, poteva ancora essere accettabile.
Maureen ha dato, infatti, attraverso il sistema di pagamento on line un ulteriore contributo.
Il fatto è che queste richieste attivano - facendo leva su delle corde profonde - in coloro che le recepiscono un senso di colpa che induce appunto ad essere "caritatevoli" e a "dare" comunque, sperando che quei denari verranno bene utilizzati.
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