(Maurizio Crispi) Alla Whole Foods Breakfast Run che si è corsa a Kingston-Upon-Thames lo scorso 23 marzo 2014, ho "avvistato", tra i tanti eccentrici del running rappresentati (cosa che in UK capita di vedere con maggiore frequenza che in Italia, forse per via di un atteggiamento più rilassato nei confronti della "performance" nuda e cruda), un guerriero mascherato da Rinoceronte ("Rhino" in Inglese)
Probabilmente, quel podista che portava il pettorale 3520 (unico elemento che consentisse di ricondurlo ad un'identità) si sta allenando per la Virgin Money London Marathon 2014, dove non è infrequente vedere runner totalmente mascherati - al punto da trasfigurarsi e trasformarsi in icona ambulante) che corrono per raccogliere fondi per una causa benefica.
In questo caso, il mascheramento da rinoceronte era davvero perfetto...
E' come se il podista stesse correndo all'interno di un carro blindato o come un antico guerriero vestito di tutto punto con una massiccia armatura (e, d'altra parte, il Rinoceronte viene considerato un'animale in qualche modo "preistorico", con quelle piastre cornee - quasi ossificate - che lo ricoprono) e, in effetti, il suo sguardo poteva spaziare libero attraverso una stretta feritoia che si apriva tra la grossa testa del "Rhino" e il collo o dorso che fosse.
Del suo corpo si vedevano soltanto le gambette che sembrano essere esilissime in confronto ad un ingombrante corpaccione e le mani che reggevano la testa nella corretta posizione.
Il runner-rinoceronte ha fatto tutta la sua gara, anche se in uno dei gruppi delle retrovie...
Del resto con questa poderosa massa addosso (solo per la resistenza che oppone all'aria) non si può correre molto veloci, anche avendone le possibilità.
La mascherata da rinoceronte non era fine a se stessa, ma portava avanti la causa della salvezza dei rinoceronti dall'estinzione ed anche altre specie in pericolo di esserlo.
We recognise that the future of wildlife is inextricably linked to the communities that share its habitat.
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