Ilaria Fossati, amatissima ultramaratoneta, di grande grinta e coraggio, che ha più volte indossato la maglia azzurra, lo scorso febbraio 2015 ha subito un intervento chirurgico che è andato bene.
Ilaria ha recuperato con velocità senza lasciarsi abbattere, affrontando la malattia e tutti i fantasmi ad essa correlati con la stessa determinazione con cui ha affrontato le sue ultramaratone.
il 22 marzo 2015, (a distanza di poco più di un mese dall'intervento chirurgico), è rientrata nel mondo amatissimo per lei delle ultra, con la sua partecipazione, in occasione della Cento Chilometri di Seregno - Trofeo Italsilva".
Ed è stato giusto che fosse così, visto che per lei l'avventura delle Ultra è cominciata proprio a Seregno: dunque, anche una partecipazione fortemente simbolica e il segnale dell'avvento della Primavera, dopo l'Inverno della malattia.
Brava, Ilaria! E' così che si fa!
Poche parole, a fatica
A (sole) 4 settimane dall'intervento, il rientro alle gare, alla vita di sempre, ma che ho visto così diversa... rientrare in occasione della 100 km di Seregno era fortemente simbolico.
Qui è iniziato tutto, e dovevo esserci.
Per me, per Noemy, per tutti quelli che mi sono stati vicini...
Per tutti quelli che erano meravigliati che fossi lì.
La mia gara del cuore...
Per la prima volta ho corso a Seregno senza pressioni, senza l'ansia del risultato, godendomi ogni dannato passo dei miei primi 60 km.
Perché niente è scontato.
Vedevo tutti superarmi e sfrecciarmi davanti e non me ne fregava nulla: sono ancora qui nel mio mondo, tra le persone a cui voglio bene...
Siete tutti snocciolati lungo il percorso, ma con me.
E l'ho sentito dagli abbracci in partenza...
Nessuna fatica, nessuna crisi, nessuna esitazione: le gambe ricordano, il cuore ci mette il resto.
Grazie a Maximiliano e Luciano che mi hanno scortato.
L'affetto era tangibile, tanto che era primavera anche lungo la terribile SS36, la pioggerella e la sensazione di umido.
La primavera era dentro di me.
Il senso di gratitudine mi ha sopraffatto, tutti mi avete riconosciuto e salutato e sostenuto.
Grazie a voi, ai Runners Desio, ad Ilaria che mi ha regalato la sua medaglia, ad Arturo che ha mollato la macchina fotografica per abbracciarmi.
A Marco che - "mettetevelointesta" - la sua bandana è ormai uno status symbol...
Grazie a Dio (con molta semplicità...) per avermi regalato un altro traguardo da onorare, con grandissima commozione.
E non sono io che ho le lacrime in tasca, sono i fotografi che mi beccano sempre nei momenti migliori!
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