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28 dicembre 2011 3 28 /12 /dicembre /2011 20:46

8070.jpgEcco di seguito una breve nota sulla Granfondo ciclistica Sportful Dolomiti Race che si corre a Feltre (BL) il prossimo 17 giugno 2012.

Siccome i gran fondisti sono previdenti... in 2.000 per non sbagliarsi si sono già iscritti!

Il 1° gennaio 2012 la quota di iscrizione verrà aumentata. Si è registrata anche la bella sorpresa del record di accessi al sito www.gfsportful.it nel quale si stanno sfiorando le 100.000 nuove visite (visitatori unici).

Ecco il comunicato stampa completo.

In 2.000 già pronti a sfidare in bicicletta le Dolomiti Bellunesi Per Castelli 24h, già una cinquantina le squadre iscritte alla 24h. L’anno sta per finire e con esso scatteranno anche gli aumenti delle quote di iscrizione alle manifestazioni organizzate dal Pedale Feltrino Tbh: la gran fondo Sportful Dolomiti Race (17 giugno 2012) e la 24 ore, Castelli24h (8-9 giugno2012).
7016Dal 1 gennaio scatteranno gli aumenti delle quote di iscrizione, ma sono già tantissimi i ciclisti da tutto il mondo pronti a partire da Via Campogiorgio per affrontare 216 km e 5.300 mt di dislivello scalando le Dolomiti Bellunesi, da Passo Duran a Passo Valles, Forcella Staulanza, il trentino Passo Rolle e il feltrino e tradizionale Passo Croce d’Aune, ultima asperità della giornata.

Alla gran fondo di Feltre, una delle più prestigiose d’Italia, sono già iscritti circa 2.000 granfondisti da tutta la penisola, ma anche dalla Gran Bretagna, Spagna, Australia, Germania, Danimarca, Belgio, Stati Uniti.

Per loro quest’anno il comitato organizzatore ha spostato il ristoro di Caprile a Falcade, per dare un supporto migliore a chi si appresta ad affrontare il terribile e lunghissimo Valles.

Da qualche giorno è attiva anche la nuova piattaforma web della manifestazione in cui è presente anche un blog in cui tutti gli appassionati potranno dire la loro: un sito che sta sfiorando la quota record di 100.000 visite registrate nell’arco del 2011.

E vola anche il gruppo facebook che conta circa 1.500 amici e punta a raddoppiare almeno gli amici iscritti, creando una bacheca virtuale in cui discutere e confrontarsi sulla gran fondo feltrina.
Le iscrizioni alla gran fondo di Feltre si chiuderanno il 4 giugno.

Dal 1 gennaio aumenterà anche la quota di iscrizione alla 24 ore di Feltre, Castelli24h in calendario l’8 e 9 giugno. Sono già una cinquantina le squadre iscritte, tornerà anche il team di scozzesi, entusiasti del loro esordio di quest’anno.


 

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23 ottobre 2011 7 23 /10 /ottobre /2011 17:26

simoncelli_honda_sat21.jpgE' morto Marco Simoncelli, 24 anni, pilota ufficiale della Honda del team di Fausto Gresini. Il grave incidente é  avvenuto al primo giro di gara nel circuito GP di Sepang (Malesia): una tragedia davvero inimmaginabile che lascia tutti pieni di costernazione e di dolore, anche i non appassionati di motociclismo.
Il nostro Marco Simoncelli ha affrontato una curva in modo anomalo per poi rientrare conn una traiettoria trasversale rispetto a quella dei motociclisti dietro di lui. E' stato preso in pieno dai due al suo inseguimento: Valentino Rossi (Ducati) che, pur sballottato e a fatica, riprendeva il controllo del suo mezzo e Colin Edwards (Yamaha) che invece rovinava a terra, causandosi una lussazione. Entrambe le moto passavano sul corpo di Simocelli, il cui corpo privo di casco  - alla fine della rapidissima carambola - rimaneva esanime a terra.
E' stata subito alzata la bandiera rossa per interrompere la gara.

I soccorritori sopraggiunti hanno riscontrato che Simoncelli era privo di coscienza con presumibili gravi lesioni al torace, ai polmonie al collo e con visibili i segni del passaggio di ruote sul collo - come hanno riferito ancora a caldo i medici soccorritori.
Sottoposto a supporto cardiorespiratorio è stato subito trasportato nella vicina area di emergenza, ma non c'è stato nulla da fare.
Non si conosce il motivo della traiettoria anomala della moto di Simoncelli: ma il più presumibile è che le gomme, ancora fredde, abbiano perso aderenza; così com'è ignoto il meccanismo che gli ha fatto perdere il casco.
In ogni caso le immagini al rallentatore, più volte trasmesse da ItaliaUno, hanno un carattere terribile, tragico e inelluttabile.
Se ne va un pilota emergente di Moto GP 500 in un incidente d'una gravità mai registrata negli ultimi anni
Tutto lo ricordano - e lo ricorderranno - per la sua espressione buona, sempre sorridente, sempre ottimista, nelle prove di GP 2011, dopo il suo passaggio dalla 125 alla 500, sempre alla ricerca del piazzamento.
Molti avevano disapprovato il suo passaggio alle moto di cilindrata superiore, ritenendo che la sua alta statura e la sua leggerezza fossero un doppio handicap nel garantirgli una piena governabilità del mezzo.
Ricorderemo sempre Simoncelli, giovanissimo - appena 24 anni - per il suo sorriso, per la sua faccia da ragazzino un po' dinoccolato, per la sua grande chioma di capelli ingovernabili, per il suo ottimismo, e per l'immagine di sport pulito e idealista che trasmetteva.
Ci mancheranno le sue interviste nel dopo-gara in cui alle domande rispondeva con quel non dissimulato accento romagnolo pieno di bonomia, trovando sempre il modo di fare un bilancio positivo della gara appena conclusa.

Tante qualità in lui che lo hanno reso campione di simpatia.
Il cordoglio di tutti gli sportivi va alla fidanzata, ai genitori, ai familiari tutti.

 

La sequenza dell'incidente.



 
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16 agosto 2011 2 16 /08 /agosto /2011 07:59

Granfondo_Colnago_Piacenza.jpgSe la Placentia Marathon for Unicef, con le sue 16 edizioni rappresenta l’evento storico dello sport piacentino, la Gran Fondo Colnago che, promossa da ASD Eventi,  giunge quest’anno alla 7° edizione, continua ad impressionare per il numero di iscritti e per la grande competenza e passione degli organizzatori. Come di consueto si corre su tre differenti distanze: 70 km (600 mt di dislivello), 125 km (1700 mt di dislivello), 156 km (2700 mt di dislivello). Insomma ce n’è veramente per tutte le gambe. La Granfondo Colnago dà appuntamento a tutti a Piacenza il 4 Settembre 2011.
La Granfondo Colnago, confermandosi al centro del panorama Granfondistico italiano, ha dato la sua adesione a diversi circuiti: Coppa Piemonte, Brevetto dell'Appennino/Coppa Emilia, e conferma per il quarto anno consecutivo il suo inserimento nel Prestigio di Cicloturismo.
Il riconoscimento della Rivista Cicloturismo colloca la manifestazione piacentina tra le dieci più importanti granfondo in Italia, tra cui Nove Colli con i suoi 14.000 iscritti e la Maratona delle Dolomiti con 9000 iscritti.
La Gran Fondo Colnago nasce da una proposta dei componenti dell’A.S.D. Eventi al Cav.Ernesto Colnago che ha subito apprezzato l’idea e lo spirito con cui si vuole vivere la bicicletta sul territorio dell’appennino piacentino.
L’obiettivo è sempre stato quello di creare un   grande evento che, secondo le previsioni, dovrebbe portare per un week-end a Piacenza  e nel suo interland, oltre 5.000 presenze provenienti da tutto il territorio nazionale ed internazionale.
La Gran Fondo Colnago , manifestazione internazionale di ciclofondo amatoriale, raccoglie i “campioni” e i “senza fretta” sulle due classiche distanze di  155 km Granfondo e 125 Km Mediofondo, vi è in oltre un percorso cicloturistico di circa 70 km.
Tre  gare in una: non solo per la lunghezza dei percorsi, ma anche perché 3 saranno i modi di interpretare la manifestazione: una per coloro che andranno al massimo per la classifica, tanti, ma tanti, che invece preferiscono godersi la giornata di sport che la Provincia  di Piacenza ha riservato per questo giorno, e un terzo gruppo che in tutti i modi non vorrà perdersi la possibilità di partecipare all’evento pedalando sul percorso cicloturistico.
La “sfida” del 2011 è quella di creare l’Evento Gran Fondo Colnago sempre più grande sviluppando all'interno dell'ente fiera un Expo più vario e allargare la proposta di  eventi collaterali per le famiglie e gli accompagnatori, di portare la manifestazione nel cuore dei Piacentini e dei ciclisti ed essere un punto di riferimento per manifestazioni di questo tipo

gran-fondo-colnago.jpgLe novità 2011. Finalmente si abbandonerà la salita di Vidiano per percorrere l’inedita salita di Groppo Arcelli, e per chi farà il percorso lungo ci sarà una piccola modifica all'ascesa al Passo Santa Barbara passando per la località di Boioli.
Confermata anche per l’edizione 2011 la Cronoscalata del Passo del Cerro: questo tratto, dal ponte sul Perino fino al Passo del Cerro sarà cronometrato e verranno premiati i primi 5 uomini e le prime 3 donne che avranno il miglior tempo indipendentemente dal percorso scelto.
Percorso della Piccola Fondo che sarà teatro di due particolari gare:
In collaborazione con il Comitato Paraolimpico, infatti solo su questo tratto si potranno sfidare gli atleti diversamente abili, e verranno stilate classifiche secondo il grado di disabilità.
Novità 2011 in collaborazione con l'AIDO verrà organizzata una gara per atleti trapiantati con relativa classifica e premiazione.
Per tutti gli altri atleti il percorso da 70 Km. sarà cicloturistico.
Per i famigliari e gli accompagnatori viene confermato il servizio navetta verso il centro storico di Piacenza dove si potranno visitare gratuitamente musei e monumenti, anzi il servizio navetta.

 

La GranFondo Colnago prende il nome dalla rinomata azienda produttrice di bici Colnago, nata come una bottega artigiana e divenuta negli anni una delle maggiori aziende mondiali nella produzioni di bici da corsa. 

 

Il sito ufficiale della Colnago

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27 luglio 2011 3 27 /07 /luglio /2011 07:23

1^ cronoscalata memorial Eugenio Mercorio

Si svolgerà il 24 settembre prossimo (sabato, con partenza alle ore 14.00) la 1^ gara ciclistica "Memorial Eugenio Mercorio", sulla distanza, a scelta, di 6 o di 13 km, cui è abbinata la 1^ Cronoscalata ciclistica FCI su strada, dietro iniziativa di un associato all'ASD Runners Bergamo, in memoria di un suo amico che non è più.

Il percorso della cronoscalata individuale va da Branzi nell'Alta val Brembana al piccolo comune di Foppolo, sempre nell'Alta val Brembana.  Chiunque fosse interessato… si prepari! Data l'occasione, se qualcuno in alternativa volesse partecipare correndo, sarebbe certamente bene accolto e ne nascerebbe una bella sfida.

 

Per informazioni più dettagliate: sito web www.gsaltitude.it
Mauro Rota, Vicepresidente Altitude, cell. 338-4299621

 


 

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29 giugno 2011 3 29 /06 /giugno /2011 07:00

bici.jpgSi è chiusa con successo la 9^ edizione della Granfondo di Torino Kappa Marathon – Gran Premio Città di Rivoli, appuntamento sportivo di ciclismo su strada ormai diventato un evento di primissimo piano nello scenario delle granfondo.
Partenza dalla Caserma Ceccaroni di Rivoli che, per il secondo anno, è stata il "quartier generale" dell'organizzazione e il centro logistico dei servizi della manifestazione.

Dopo l’esecuzione dell’inno Nazionale Italiano, il via.

Sulle griglie di partenza oltre 800 partecipanti che hanno regalato un bellissimo colpo d'occhio a tutto il pubblico presente. Da segnalare anche la partecipazione "scorretta" di circa trecento ciclisti che hanno percorso il tracciato senza la regolare iscrizione.
Tra i concorrenti due ciclisti d’eccezione, Jury Chechi, il “Signore degli anelli”, oro olimpico ad Atlanta e dominatore indiscusso della specialità e Antonio Rossi, campione olimpico e mondiale di canoa; due fuoriclasse che da tempo amano misurarsi nel ciclismo su strada, spinti dal desiderio di mettersi nuovamente in gioco per amore dello sport. Per entrambi un traguardo d’orgoglio nella Mediofondo.

Due percorsi previsti disegnati nella splendida cornice delle valli torinesi: un tracciato più impegnativo e competitivo di 136 chilometri, la Granfondo, e uno più breve di 107 chilometri, la Mediofondo; entrambi pieni di emozioni e di continui cambi di fronte.
Dal punto di vista agonistico, la granfondo è stata caratterizzata dall’ottima performance di Yuri Droz, l’atleta del Team Cinelli che ha condotto la gara in testa fin da subito accrescendo progressivamente il suo vantaggio sugli inseguitori e fermando per primo il cronometro in 4h10’52” con una media di 32,52 km/h. In seconda posizione, con un distacco di 13’03”, Alberto Conte, terzo Norman Storello (4h23’552). Tra le donne, vittoria di Maria Budasu in 5h5’59” su Francesca Celli che ha chiuso in 5h6’23” e Monica De Palma al traguardo in 5h6’24’’.
La mediofondo è stata una sfida tra due protagonisti, Fabrizio Melardi e Cristiano Bo. Melardi, torinese della Asd Cicli Bergamin Torino, parte subito fortissimo e resta da solo in testa fino a Vallo, dove viene raggiunto da un gruppetto di inseguitori tra i quali Cristiano Bo, Alain Sevetto, Davide Aufiero, Davide Gallo e Giovanni Villano che restano compatti fino a Caselette. A meno venti chilometri dall’arriv, Bo, portacolori della Team Edilcase, decide di allungare e va a vincere. Una prova tatticamente perfetta e un finale di gara in solitario che gli ha permesso di giungere per primo al traguardo con il tempo di 2h55’31”. Secondo classificato in volata Alain Sevetto in 2h56’42”, che ha avuto la meglio su Davide Aufiero. In campo femminile gara in solitaria, e non poteva essere altrimenti, per la torinese Olga Cappiello, già trionfatrice nelle passate edizioni. La Cappiello ha chiuso col tempo di 3h12’53”. Al secondo posto Paola Scaglione in 3h21’11”, terza al traguardo Roberta Pilotto (3h21’12”).

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17 giugno 2011 5 17 /06 /giugno /2011 18:29

Kappa-Marathon-partenza.jpegE’ ormai tutto pronto per la nona edizione della Kappa Marathon - Granfondo di Torino Kappa Marathon – Gran Premio Città di Rivoli -  che prenderà il via  domenica 26 giugno. Un grande appuntamento sportivo per gli amanti del ciclismo su strada.

L’edizione 2011 della Kappa Marathon ripropone i percorsi suggestivi e unici disegnati nella splendida cornice delle valli torinesi ma non mancheranno alcune novità che renderanno la competizione più agguerrita ed emozionante.

IL PERCORSO. Come nelle passate edizioni, i corridori potranno scegliere tra due tipi di gara: un tracciato più impegnativo e competitivo di 136 chilometri, la Granfondo, e uno più breve di 107 chilometri, la Mediofondo. Due soluzioni perfette  per passisti e scalatori, dove la potenza e la velocità faranno la differenza.

Entrambi i circuiti attraverseranno le Comunità Montane della Bassa Valle di Susa, delle Valli di Lanzo e della Val Ceronda e Casternone.

Location di avvio della manifestazione sarà la Caserma Ceccaroni di Rivoli che per il secondo anno, grazie alla collaborazione con l'Esercito, sarà il "quartier generale" dell'organizzazione e il centro logistico all’interno del quale  saranno organizzati tutti i servizi necessari prima e dopo la corsa (villaggio expo, iscrizioni, ritiro pacchi gara, spogliatoi, docce e pasta party finale); l’arrivo invece sarà, sempre a Rivoli, in via Rosta di fronte ai Campi Sportivi.

La competizione prenderà il via alle ore 8,30 con una partenza controllata fino in via Alpignano.

Da qui i corridori proseguiranno verso la Bassa Valle di Susa passando per Alpignano e Caselette. Una volta giunti ad Almese inizieranno la salita del Colle del Lys. Tra panorami mozzafiato si lanceranno a capofitto verso Viù, dove all’altezza del Bivio Frazione Tornetti si separeranno il percorso granfondo e mediofondo.

300x90.jpgAi granfondisti toccherà, passando per la località degli Asciutti, che come dice il nome è una zona rivolta a sud e povera di acqua, l’impegnativa salita al Colle della Dieta. La salita, asfaltata recentemente, è lunga nove chilometri per un dislivello di settecento metri circa.

Una volta scollinato il colle i ciclisti della granfondo si dirigeranno verso Mezzenile e Ceres. Non sarà finita qui per gli scalatori, perché dovranno affrontare ancora il Passo della Croce (1179 mt.) e successivamente sfilare verso Monastero di Lanzo e Lanzo Torinese, da cui faranno ritorno e da dove il percorso granfondo si ricongiungerà con quello della mediofondo, che a Viù aveva proseguito verso Germagnano.

I ciclisti saranno nuovamente impegnati in numerosi sali scendi tra i comuni della Val Ceronda e Casternone, per poi attraversare Varisella, La Cassa, Caselette, Avigliana, Rosta e infine ritornare a Rivoli.

Tra le difficoltà che i corridori incontreranno c’è la salita del Col de Lys, un valico alpino che collega la bassa Valle di Susa con le Valli di Lanzo. Con i suoi 10 chilometri e il 7,9 % di pendenza è la più lunga e più dura di tutto del percorso e richiederà ai ciclisti grandi doti di resistenza fisica e buone “gambe”.

Tra le varie novità, segnaliamo l’introduzione di nuove difficoltà sui percorsi; i ciclisti incontreranno la salita del Colle della Dieta che collega Mezzenile e Viù e quella del Passo della Croce.

Grande attenzione poi, per quel che concerne l’assistenza meccanica per tutti i ciclisti. Cusati Bike metterà infatti a disposizione lungo il percorso di gara il suo equipaggio e le sue competenze.

maglia-tecnica-gadget-della-Kappa-Marathon.jpgGADGET. Per l'edizione 2011 della Kappa Marathon, tutti gli iscritti riceveranno un gadget speciale che arricchirà il kit d'abbigliamento che nel corso degli anni l’organizzazione ha voluto offrire in omaggio ai partecipanti, qualcosa di utile che i ciclisti possano indossare e che rappresenti un ricordo della gara. Quest'anno è stata scelta una maglia tecnica a marchio Robe di Kappa davvero speciale, un modello celebrativo e doveroso per il 150° dell'Unità d'Italia che riporta il logo della manifestazione e che ha i colori della bandiera italiana.

Le iscrizioni alla Kappa Marathon sono aperte fino al 26 giugno, il costo per la partecipazione è di 40 euro.

 

Per informazioni: TURIN MARATHON  011.4559959, oppure www.turinmarathon.it

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10 maggio 2011 2 10 /05 /maggio /2011 18:40

Wouter-Weyladt_caduta_giro_italia-228x300.jpgIeri, è morto un ciclista al Giro: ma la tappa di oggi -pur neutralizzata - si fa lo stesso.
Wouter Weylandt, ciclista belga della Leopard-Trek, 25 anni, è morto dopo essere caduto a una ventina di chilometri dal traguardo della terza tappa, da Reggio Emilia a Rapallo.

L’incidente è avvenuto in un tratto in discesa dal Passo del Bocco.
Da quanto si è appreso, il Belga avrebbe battuto con la testa contro un muretto laterale. Secondo una prima ricostruzione dei Vigili del fuoco, Weylandt si trovava a 40 metri da un tornante quando ha toccato con il pedale sinistro contro un muretto e proprio ciò avrebbe causato la caduta, che si sarebbe protratta per una ventina di metri, sino a condurlo a sbattere rovinosamente contro il muretto sul lato opposto.
I telecronisti della Rai che stavano commentando la diretta hanno detto di avere visto immagini fuori onda particolarmente drammatiche, che per la loro crudezza non saranno tuttavia mostrate.
Dopo la caduta sono arrivati i primi soccorsi, i medici hanno tentato di rianimarlo, provando col massaggio cardiaco e con altri interventi eroici, ma Weylandt ha continuato a rimanere a terra esamine senza segni di vita.
Sono momenti frenetici, in attesa dei primi soccorsi (anche un elicottero viene allertato) serpeggia già la notizia che il peggio sia avvenuto.
Nel frattempo lo spagnolo Vicioso ha vinto la tappa, ma la direzione del Giro, in attesa di notizie più precise, ha deciso di sospendere il consueto festoso cerimoniale.
Poi è certezza. Il Belga è morto, probabilmente per gli effetti di un trauma cranico grave in corrispondenza dell'osso frontale, non protetto dal caschetto che indossava regolarmente.
Oggi, la carovana del Giro d'Italia è ripartita in lacrime in memoria del ciclista belga. Alla partenza i corridori si sono raccolti in un minuto di silenzio, con la quadra di Weylandt schierata in prima fila.
Dopo il suono che segnava la fine del silenzio fuori ordinanza, c'è stato un lungo applauso.
La tappa è stata neutralizzata, anche se le squadre hanno garantito una corsa a ritmo sostenuto.
Così, la tappa di oggi sarà un funerale lungo 216 chilometri, sino a Livorno.
I direttori sportivi ed i ciclisti si sono accordati che ciascun team tirasse per 10 chilometri, in ordine inverso rispetto alla classifica della cronosquadre. Poi all'ultimo chilometro i titolari delle maglie rosa, verde, rossa e bianca si metteranno in coda ai corridori della Leopard che passeranno insieme il traguardo.
"E' stata una fatalità - ha commentato il ct azzurro Paolo Bettini - Per una distrazione, in un momento di rilassamento, è successo tutto. Ho visto la discesa, ero due minuti avanti la corsa. Era una discesa tecnica, impegnativa ma ne abbiamo fatte di peggio e ce ne saranno altre più difficili da qui alla fine del Giro".
E' stata una partenza mesta quella della tappa di oggi, preceduta da un minuto di silenzio e di raccoglimento. Ma le esigenze dello sport-spettacolo non sono state disattese, anche se - sotto il profilo agonistico - di fatto questa tappa sarà nulla per via della "neutralizzazione".
E, da domani, si ricomincia.
I genitori del ciclista sono arrivati dal Belgio e sono stati portati in dolente visita sino al luogo dove si è consumato l'incidente, ma non potranno ancora riportare indietro con sé la salma del figlio che rimane a disposizione dell'Autorità giudiziaria per l'esame autoptico.

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5 maggio 2011 4 05 /05 /maggio /2011 10:12

macchi Il PodioPrima vittoria in Coppa del Mondo di Paraciclismo per Fabrizio Macchi. Il varesino trionfa nella gara su strada. Domani al via anche nella cronometro
Fabrizio Macchi nella notte ha messo a segno la prima importante vittoria di Coppa del Mondo della stagione. A Sydney, dove è in corso la tappa iniziale del circuito iridato, il ciclista varesino ha vinto nella prova su strada della sua categoria (C2). Sulla distanza di 53,7 km, Macchi ha staccato di oltre 3 minuti l'irlandese Colin Lynch: 1h33’01 il tempo del varesino e 1h36’48 quello dell'irlandese, grazie anche all'aiuto del compagno di squadra Roberto Bargna, classificatosi poi secondo nella categoria C3.
Domani sarà al volta della prova a cronometro, la grande specialità del fenicottero di Bobbiate.

Nella foto il podio: da sinistra Lynch, Macchi e il sudafricano Jaco Nel.

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28 aprile 2011 4 28 /04 /aprile /2011 06:15

Fabrizio_macchi.jpgAl via la stagione su strada di Fabrizio Macchi con la prima tappa di coppa del mondo: a Sydney, il prossimo 4-6 maggio il ciclista varesino sarà impegnato sia nella prova in linea che in quella a cronometro.
Parma, mercoledì 27 aprile 2011. Dal fresco argento mondiale su Pista di Montichiari (Bs) all'Australia, con lo sguardo puntato al Mondiale in Danimarca di metà settembre. Inizia da Sydney, sede della prima prova di Coppa del Mondo di Paracycling, la nuova stagione su strada di Fabrizio Macchi, l'ultima prima dell'anno olimpico.
Due mesi intensi (maggio e giugno) che vedranno il ciclista varesino impegnato in una serie di gare internazionali, tra cui le tappe di Coppa del Mondo e di Coppa Europa e i Campionati Italiani di metà giugno. Settembre sarà invece il mese del Mondiale su strada di Roskilde (Dan) in programma dal 9 all'11, dove l'obiettivo è vincere per il terzo anno consecutivo il titolo iridato nella prova a cronometro.
Con il ricordo ancora vivo dell'argento conquistato al Velodromo di Montichiari, Fabrizio vive questo inizio di stagione con estrema serenità: "Dopo aver vinto il Mondiale di Bogogno nel 2009, quello in Canada lo scorso anno e l"argento su pista a marzo, posso allenarmi senza affanno e con grande tranquillità. Non sento nessuna ansia da qualificazione visto che ho già strappato il pass olimpico per Londra. E' come se la strada fosse tutta in discesa, ed il pensiero vola veloce alla prova a cronometro delle Paralimpiadi dell'anno prossimo e a quella medaglia d'oro che ancora mi manca. Mi impegnerò comunque al massimo nel corso della stagione e al mondiale in Danimarca non mi tirerò certo indietro".
Il fenicottero di Bobbiate partirà domani dall'aeroporto di Malpensa, assieme alla nazionale azzurra, alla volta di Sydney. La prova a cronometro è in programma mercoledì 4 maggio (dalle 13.00 alle 17.00 orario locale australiano) su una distanza di 24,8 chilometri. La prova in linea è invece in programma venerdì mattina e i chilometri da percorrere saranno 54.

 

Area Comunicazione Studio Ghiretti
Manuela Merlo
manuela.merlo@studioghiretti.it
338/2378079

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Presentazione

  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
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  • Ultramaratone, maratone e dintorni
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

Archivi

Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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Statistiche generali del magazine dalla sua creazione, aggiornate al 14.04.2014

Data di creazione 12/04/2011
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Lara arrivo pisa marathon 2012  arrivo attilio siracusa 2012
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 Elena Cifali all'arrivo della Maratona di Ragusa 2013  Eleonora Suizzo alla Supermaratona dell'Etna 2013 (Foto di Maurizio Crispi)
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