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25 ottobre 2011 2 25 /10 /ottobre /2011 08:39

V.-Tarascio-A.-Gargano-A.-Tallarita.JPGIl resoconto della 2^ giornata (22.10.2011): e siamo a quota 200 km +. "Quei tre" ricevono la visita del presidente della IUTA, Gregorio Zucchinali.Ai tre si aggiunge per la 100 km Antonio Mazzeo, sicchè quei tre diventano in questa seconda giornato "quei quattro", mentre Davide Stangherlino ha optato per la 12 km e Marinella Satta ha migliorato il suo record con palla da basket con 55,188 km.

Ecco il brioso resoconto di Michele Rizzitelli, esauriente dal punto di vista dell'informazione, ma al tempo stesso ironico e leggero.

(Michele Rizzitelli) In elegante abito rigato e cravatta blu, lineamenti nobili, barba bianca di qualche settimana e corti capelli canuti ex-rossicci. Così s’è presentato il Presidente della IUTA, Gregorio Zucchinali, sul luogo dello svolgimento della 100 kmx10 = 1000 km, accompagnato da Massimo Pasi, medico e Coordinatore della Commissione Medica IUTA. Giunto di primo mattino, con la sua presenza ha voluto rimarcare l’importanza di una gara, aperta a tutti, che si effettua per la prima volta in Italia, e che schiude grandi scenari al movimento nazionale dell’ultramaratona. Con tono pacato, voce suadente e accento bergamasco tanto quanto basta, ha  incoraggiato tutti, ha apprezzato la severità dell’organizzazione, ha sorvolato sulle polemiche, non rinunciando alla sua abituale, sottile vena ironica. Insomma, con la sua presenza, il Presidente ha inteso dire: “C’ero anch’io”.

Ai tre della 100 km, oggi s’è aggiunto Antonio Mazzeo, atleta dal curriculum impressionante, che fa parte della storia dell’ultramaratona italiana.

Davide Stangherlino ha optato per la 12 ore (80,740 km il risultato finale).

Marinella Satta s’è presentata sulla linea di partenza con un pallone da basket. Al colpo di pistola, ha cominciato a prenderlo a schiaffi  e a sbatterlo a terra. Solo dopo aver percorso 55,188 km  e migliorato il suo record registrato nel GVR, ha smesso d’infierire.

I maratoneti si sono ridotti a sei: Lorenzo Gemma, Stefano Giorgio, Marina Mocellin, Roberto Paracchini, Vito Piero Ancora e Michele Rizzitelli.

I tempi fatti registrare da qualcuno di questi risultano alti perché, in gara, si sottopongono al test cognitivo. Vito Piero Ancora non sazio, di chilometri, ne ha percorsi 50. Il miglior maratoneta di oggi è stato Giorgio Stefano (4.03.44).

La monotonia del circuito rende ancor più dura la gara. Per movimentarla, allorchè completa il percorso della mezza maratona, ciascun atleta compie un giro con la bandiera dell’AVIS; l’operazione viene ripetuta al km 25 e suoi multipli. Quando si raggiunge la distanza della maratona o il traguardo della gara cui si è iscritti, è il Tricolore che viene sventolato.

Poteva essere diversamente nell’Ultramaratona del Tricolore? Non è questa la Città del Tricolore? Siamo, poi, nel 150° dell’Unità d’Italia.

Sono cominciate le piccole crisi. Dovranno superarne più di qualcuna al giorno moltiplicate per dieci. Il conseguimento del risultato ha genesi multifattoriale: stare in forma per una decade, tempo bello per altrettanti giorni ecc.

Se ci scappa il diluvio di Fano, sono dolori.

Anche oggi il tempo atmosferico è stato ideale, e ha favorito podisti e paracadutisti.

Dal confinante aeroporto, partivano a ripetizione aerei superleggeri che lanciavano una pioggia di paracadutisti. I concorrenti più timorosi sono rimasti a lungo con il naso all’insù. Ma non si è registrata nessuna invasione di campo.

Le noiose gare in circuito sanno anche diventare romantiche. Accade quando tramonta il sole. Mille fiaccole, ondeggiate dal vento, illuminano il sinuoso tracciato, rendendo magica l’atmosfera.

Riscaldati dal loro caldo tepore e avvolti nel Tricolore, hanno tagliato il traguardo con lo stesso tempo Antonio Tallarita e Vincenzo Tarascio (10:34:59), Antonio Mazzeo (12:58:54) e Angela Gargano (13:27:04)

 

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25 ottobre 2011 2 25 /10 /ottobre /2011 08:21

Tallarita_ultramaratona-del-tricolore.JPGA Reggio Emila sulla pista ciclistica "G. Cimurri", dal 21 ottobre 2011, si sta svolgendo la manifestazione (non competitiva, ma presidiata dai giudici di gara per la vidimazione dei risultati) in cui Antonio Tallarita e altri ultrarunner che vorranno affiancarlo correrrano una 100 km al giorno per 10 giorni consecutivi. La manifestazione denominata come 10X100 chilometri e adesso battezzata come "Ultramaratona del Tricoloro vedrà alla sua fine degli atleti che in 10 giorni hanno totalizzato 1000 km su strada e avrà dei risvolti importanti dal punto di vista dello studio scientifico della resistenza mentale e fisica nella corsa di lunghissima durata. A tal fine una équipe medica sarà presente nel luogo si svolgono le dieci 100 km.

Mei dieci previsti, chi vorrà potra soltanto partecipare ad una maratona.

Ecco il resoconto della 1^ giornata da parte di Michele Rizzitelli, come sempre divertente ed ironico...

(Michele Rizzitelli) Il prologo s’è recitato in casa Tallarita, situata nella zona residenziale di Reggio Emilia, alle ore 20.00 di giovedì, 20 ottobre. Gabriella e Antonio hanno preparato pizzette, risotto ai quattro formaggi, tagliatelle al pomodoro, scaloppine al limone, insalata verde, ananas e dolci siciliani.

L’indomani mattina, il sole non era ancora sorto quando si sono aperti i cancelli della pista ciclistica “G. Cimurri”. Due uomini e una sola donna si sono presentati alla 100 kmx10 giorni: il nazionale della 24 ore, Antonio Tallarita della Polisportiva Biasola, il primatista italiano MM50 della 48 ore, Vincenzo Tarascio della Sanremo Runners e la capofila del Club dei Supermaratoneti, Angela Gargano della Barletta Sportiva. Otto i partecipanti alla maratona, tutti appartenenti al Club dei Supermaratoneti: Mario Liccardi, Stefano Giorgio, Marina Mocellin, Roberto Paracchini, Vito Piero Ancora, Lorenzo Gemma, Angelo Cappuccio e Michele Rizzitelli.

Tutti i "millechilometristi" si sono presentati a Pietro Trabucchi per essere sottoposti ad un test cognitivo. Lo psicologo li ha presi per la testa ed ha applicato un elettrodo cutaneo in corrispondenza dei lobi frontali; poi ha tirato loro le orecchie e ha applicato altri due elettrodi al lobi. A gara terminata, ha ripetuto la procedura: è un metodo per studiare l’effetto di una fatica  muscolare intensa sulla capacità di attenzione.

Alle ore 9.00, tutti erano sulla linea di partenza per l’inizio dell’Ultramaratona del Tricolore. Questa è, a quanto pare,  la denominazione definitiva, dopo essere stata chiamata in vari modi: 10% = 1000 km; 1000 km di Reggio Emilia; 10, 100,1000.

Il vento è debole-moderato; il sole trapassa con facilità il cielo velato; la temperatura si manterrà fra 6° - 14° e l’umidità fra il 95% e il 42%; l’erba dei campi è madida di rugiada.

Il circuito ciclistico, prestato per l’occasione ai podisti, misura 1022x4 m di larghezza, completamente piatto con curve a destra e sinistra e un rettilineo di 350 m, ricoperto di asfalto morbido. Per metà è circondato da alti pioppi, l’altra metà confina con il vuoto deserto di un poco frequentato aeroporto, che lo espone al soffiar dei venti.

La prima giornata è trascorsa tranquilla. Tutti hanno giuocato al risparmio energetico. Conclusasi la maratona, “quei tre” non sono rimasti soli, essendo giunti, nel pomeriggio a dar man forte, i coniugi Gabriella Valassina e Franco Cabrini, che hanno fatto loro compagnia per il tempo di una mezza maratona.

Alle ore 18.24, il sole ha concluso il suo unico giro, mentre i millechilometristi hanno continuato ad inanellarne: Antonio Tallarita fino alle ore 19.10 (10.05.37 il suo tempo), Vincenzo Tarascio fino alle ore 19.31 (10.26.55 il suo tempo) e Angela Gargano fino alle ore 21.50 (12.39.42 il suo tempo).

L’organizzazione è stata perfetta, con ristori e pasti gradevoli. Il pacco gara conteneva una polo di buona fattura e la miglior maglietta vista in circolazione nelle gare.

Anche domani (22 ottobre 2011) le condizioni metereologiche daranno una mano a “quei tre”.

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6 ottobre 2011 4 06 /10 /ottobre /2011 15:59

Katia Figini Run for women(MondoUltra) Katia Figini, sostenuta dalla Fondazione romana Fondiaria SAI, ha completato in Coloradi il circuito “RUN FOR WOMEN”, stabilendo un record mondiale, come prima donna ad aver corso in meno di un anno quasi 1000 km completando 5 gare estreme in 5 continenti, uno per ogni lettera che compone la parola WOMEN.
(Milano, 29 agosto 2011) Katia Figini, trail runner italiana di fama internazionale, dopo le vittorie conseguite all’Etoile d’Atacama (Cile), nell’Oman Race e nella Sahara Race e l’ottavo posto nella North Face 100 (Australia) ha concluso l’ultima delle 5 gare estreme che compongono il progetto Run For Women: 5 deserti,in 5 continenti, una corsa per ogni lettera che compone la parola WOMEN, una sfida per accendere l’attenzione sulle donne e sulla loro difficile condizione in molti paesi del mondo.
L’ultima delle gare in programma, la “Transrockies” sulle Rocky Mountains in Colorado, si è svolta lungo un percorso di 200 km articolato in 6 tappe, da percorrere in coppia, a un’altitudine compresa tra 2400 e 3600 metri. Katia si è classificata seconda segnando un tempo totale di 21 ore e 31 minuti.
Con l’ultima tappa di questa difficile impresa, Katia ha stabilito un record mondiale come unica donna ad aver attraversato 5 deserti in meno di un anno correndo in condizioni estreme. In particolare, Katia ha corso per circa 1000 km in un tempo complessivo di circa 113 ore e 4 minuti.
Si ricorda che la prima gara di Katia - prima tra le donne, quinta assoluta - è stata la Sahara Race, una gara estrema nel deserto egiziano, corsa nei primi giorni di ottobre del 2010: 250 km percorsi in sette giorni di corsa in autosufficienza in 32 ore e 3 minuti.
La seconda gara, il Desert Oman Raid, ha preso il via l’8 novembre scorso in Oman: una corsa durata cinque giorni  lungo un percorso di 170 km. Katia si è classificata prima fra le donne – quinta assoluta - in un tempo totale di 20 ore e 15 minuti.
Il marzo scorso Katia si è classificata ancora prima fra le donne nella gara Etoile d’Atacama nel deserto del Cile, una gara lunga 230 km complessivi, con un tempo totale di percorrenza di quasi 26 ore.
Nel mese di maggio Katia ha corso in Australia, dove ha percorso i 100 km della North Face 100 in 13 ore e 28 minuti, superando 4.500 metri di dislivello positivo e classificandosi ottava fra le donne.
Il Progetto Run for Women è sostenuto dalla Fondazione Fondiaria Sai, impegnata nelle iniziative finalizzate a promuovere l’emancipazione femminile nell’ambito dei progetti WOMEN to be, promossi per dare maggiore visibilità a tutte le iniziative finalizzate alla crescita sociale, economica e culturale della donna che la Fondazione porta avanti da anni.
Convinta dell'importanza di sostenere questo importante progetto, Katia ha aperto uno striscione ad esso dedicato sulla linea del traguardo di tutte le tappe che ha corso, compiendo un gesto simbolico teso a lanciare un messaggio di speranza per l’emancipazione delle donne che in diverse aree del mondo vivono ancora in condizioni difficili.

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31 agosto 2011 3 31 /08 /agosto /2011 09:12

RomaNolimits.jpgDopo la pausa del 2010 ritorna la Roma No Limits (che consacrerà la sua 9^ edizione), per la seconda vlta coma "Roma No Limitis Urban" Ancora Roma, sperimentalmente, per il secondo annoin una forma ancora più pazza e con più avventura, la "corsa più pazza del mondo".
L’International Marathon Club sostenuto dall’ASI e come sempre diretta da Umberto Silvestri, questa volta all'interno delle attività del Progetto ROBINSON CAMPUS, pur modificando la location di svolgimento e ovviamente qualche aspetto tecnico, non modificherà la logica e la filosofia di questa originale iniziativa.
Questa volta invece del ritorno alle origini e quindi agli uomini cacciatori, all'alba della storia, si va oltre, al di la. Al "dopo", al day after e quindi alla SOPRAVVIVENZA dopo la catastrofe, un terremoto distruttivo dopo la fine e, nella logica del progetto Robinson alla ricostruzione dei rapporti umani, all'incontro o meglio al rincontro.
Si ricomincia a vivere e a rimettersi in gioco, senza tecnologia e con i detriti e le macerie di una società che non esiste più. Si va alla ricerca dei propri limiti e si sperimenta quello che potrebbe essere una città "dopo l'apocalisse".
Ma ovviamente niente paura; si gioca, ci si mette alla prova e come sempre si sperimenter° assieme, modificando - pur se per poco, per un giorno soltanto e nel contesto di un evento, le nostre logiche mentali e i nostri stili di vita, irrigiditi dalla consuetudine.
roma-no-limits-2011-01.jpgCi sarà un solo ed unico percorso di 17/18 chilometri sugli Argini del Tevere (ma con frequenti incursioni all'esterno) partendo da Piazzale di Ponte Milvio fino all'Isola Tiberina e ritorno. Lungo il percorso della gara come tradizione troverete di tutto: fango, ostacoli, corde, acqua,ponti da attraversare.
Un percorso anche se non naturalmente impervio, sarà comunque difficile e impegnativo, ma assolutamente divertente.
Potrete correre e camminare, singolarmente con l'Extreme Marathon e a Squadre (composte da tre elementi, di cui uno di sesso diverso) con il Survivor Team. Ma quest'anno torna anche la novità dell'Impossible MTBike. Tornano gli amici ciclisti ad animare la sfida, a creare altro caos.
Il tutto a Ottobre per darvi una visione autunnale e un po' malinconica della città e del Tevere e quindi, oltre alle difficoltà “inserite”, dovrete fare i conti con le tante incognite legate alla stagione che nessuno conosce e può prevedere con matetica certezza.
La Partenza verrà data a Roma, da Piazzale Ponte Milvio all'incirca alle ore 9,30 dove verrà allestito anche un piccolo "villaggetto".
L'Arrivo sempre su Piazzale Ponte Milvio da dove sarete partiti.
Una nuova sfida, diversa dal solito, alla natura e ai propri limiti; il coraggio di affrontare l'ignoto dopo la catastrofe. Il ritorno forzato al passato che sarà però sempre gioco ma anche esperienza vera,scuola di sopravvivenza, lotta per la vita, per il traguardo, dove mente e corpo agiscono sinergicamente per raggiungere la "vittoria" finale che sia una medaglia, l'ammirazione degli amici, la soddisfazione personale di "esserci riusciti".
E' prevista la possibilità di organizzare anche quest'anno un Piccolo Percorso di 3 chilometri (HAPPY SURVIVAL), se ci saranno richieste in questo senso.

La filosofia di Roma No Limits (dal sito web) . Quella che riproponiamo (anche se molto modificata rispetto alle edizioni passate) per il nono anno, è una iniziativa, una forma di sport, una disciplina sportiva complessa in parte già sperimentata con successo negli anni ottanta in Italia e poi abbandonata e che oggi, grazie anche a Roma no Limits sta facendo proseliti e diventando popolare in molti paesi europei ed extraeuropei (dove oramai la Roma No Limits è molto copiata e imitata).
Il Survival o il Surviving, che ne è la forma “ludica” e sperimentale, ma anche i trail, gli sport natura e soprattutto gli sport avventura, stanno affascinando gli studiosi dei comportamenti umani, gli esperti e i gestori delle situazioni di crisi, che ritengono queste esperienze utili in situazioni critiche e in casi di catastrofi naturali.
Sono discipline che potrebbero configurarsi tra quelle degli “sport estremi” o meglio come preferiamo chiamarle noi, tra gli “sport estremi possibili”. Sport che stanno diventando sempre più di moda e che fanno tendenza sia tra gli sportivi che tra la gente comune che ha bisogno (e necessità) di emozioni forti e di uscire dal tran-tran quotidiano, regalandosi pur se momentanei, “ritorni alla natura selvaggia”. D’altro canto, la voglia di cimentarsi in cose nuove, di saggiare le proprie capacità fisiche e psicologiche ricercando situazioni avventurose, in un mondo tecnologicamente appiattito, fa parte del desiderio umano.
L'Italia questa volta e senza voler essere presuntuosi, con la Roma no Limits, con il lavoro della nostra Associazione, dell'ASI e della Federazione Italiana Survival si è posta all'avanguardia della sperimentazione sportiva e dellla ricerca di nuove forme (più coinvolgenti e divertentei) di sport.
Con questa iniziativa, che rilanciamo per il secondo anno in una location e con forme e modalità diverse dagli anni passati per il 2 Ottobre 2011, intendiamo assecondare e indirizzare queste tendenze, dando una vetrina importante come la città di Roma alle attività o meglio alle “filosofie” dell’avventura e della sopravvivenza. Ancora una volta usiamo la città e non più l'ambiente naturale della campagna romana perchè era nostra intenzione dopo più di sette anni, uscire un po’ fuori dagli schemi organizzativi oramai (per i nostri standard) un pò codificati, invecchiati e in qualche modo già troppo istituzionalizzati.
Quest'anno per la seconda volta ROMA NO LIMITS URBAN sarà "Jungla Urbana" dove tutti, che siano partecipanti o spettattori,potranno ritrovare emozioni, passioni e istinti perduti e/o dimenticati.
Puntavamo nel giro di qualche anno a far diventare Roma no Limits un appuntamento internazionale importante tra le iniziative del survival mondiale e traino anche in Italia di tali attività e crediamo tra moltissime difficoltà, di esserci riusciti.
Siamo ovviamente anche soddisfatti di aver organizzato in questi anni attività che pur contenendo situazioni avventurose e per certi versi “al limite”,non hanno comportato mai incidenti di rilievo. La sicurezza e l'incolumità dei partecipanti è sempre stata curata al meglio da una squadra di ottimi professionisti e collaboratori.
Ovviamente consigliamo a tutti i partecipanti un atteggiamento attento, leale e responsabile e soprattutto di non impegnarsi se non si è in buone condizioni fisiche.

Le ISCRIZIONI anche se un po' a rilento proseguono. Vi invitiamo ad iscrivervi prima delle Ferie di Agosto per darci la possibilità di capire, di fare una stima sulla partecipazione e di conseguenza di tarare al meglio l'organizzazione della Roma no Limits in modo da potervi dare un appropriato livello di servizi e assistenza. Vi ricordiamo inoltre che dalla fine d'agosto scatterà la seconda fascia di costo per l'iscrizione (da 20 a 30 euro per gli individuali e da 50 a 80 euro per i team), soldi che tutto sommato converrebbe risparmiare, non credete? Affrettatevi!
iscrivetevi on line attraverso il nostro sito ma non c'è bisogno di spedirci il bollettino iscrizione pagato e il tesserino o il certificato medico. Ce li porterete in visione il giorno del ritiro del Pettorale (venerdi 30 settembre o Sabato 1 Ottobre)

Nel frattempo, soprattutto per chi vive a Roma e (dopo la bella settimana di giugno al Robinson Campus), a grande richiesta porteremo un po' in giro la nostra Parete d'arrampicata e qualche Ponte Tibetano. Tra Agosto e Setembre saremo all'Olgiata, all'Eur e a Guidonia ma probabilmente anche in Sicilia e forse a Milano.
Come avrete potuto leggere nella sezione delle news abbiamo fatto una serie di convenzioni alberghiere con una Cooperativa alberghiera di Roma e con un Istituto di suore molto vicino al luogo della partenza. Potete contattarli per avere info (i numeri sono nella news dedicata) e comunque se necessitate di ulteriori informazioni non esitate a telefonarci o ad inviarci una mail 3388352344 / 063037669 / 063227351.


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29 agosto 2011 1 29 /08 /agosto /2011 10:34

in-gommone-da-palermo-a-Londra.jpgHanno ritentato l'impresa compiuta nel 1953 da Di Napoli e Oliver, in un raid che ha messo a dura prova la resistenza psico-fisica dell'equipaggio, comandato da Mimmo Giardina, plurititolato Campione della Motonautica.
La partenza è fissata per il 21 maggio da Palermo puntando via mare su Marsiglia. Qui hanno lasciato il mare aperto per affrontare la navigazione fluviale sul Rodano e poi entrare nella Senna sino al canale della Manica. Infine, attraversata la Manica e navigando sul Tamigi, raggiungeranno Londra.
Il gommone utilizzato sarà un 11 metri della Colbac Marine, debitamente equipaggiato, che vediamo anche sotto nella prova effettuata da Mimmo Giardina durante la presentazione del Raid Palermo-Parigi-Londra.

 


Da Palermo a Londra sul gommone (la Repubblica, di Dario Prestigiacomo). Comprarono una spadara usata da dei pescatori di Isola delle Femmine. La sistemarono con cura, decorandola secondo tradizione, e la ribattezzarono "Sole di Sicilia". In testa, lo scultore palermitano Quintino Di Napoli e l'ex ufficiale dell' Intelligence britannico George Arthur Oliver, cognati ed entrambi provenienti da famiglie nobili, che avevano un sogno ai limiti della follia: salpare da Mondello, sfidare le intemperie attraverso il Tirreno, infrattarsi tra i fiumi e i canali di Francia per sbucare nello stretto della Manica e da lì, via Tamigi, raggiungere Londra portando un pupo siciliano allo corte della regina d' Inghilterra.

 

Era il giugno del 1953.

Sei mesi dopo, i due arrivarono nella capitale.

A distanza di quasi 58 anni da quell' impresa, un'altra imbarcazione proverà a compiere lo stesso percorso. Oggi come allora, la barca, un gommone di 11 metri con due motori, si chiama "Sole di Sicilia" e a bordo ospiterà un equipaggio di sette "lupi di mare" guidati dal campione del mondo di Endurance off-shore, il palermitano Mimmo Giardina.

La barca verrà inaugurata domenica alla Cala dei Normanni. La partenza è fissata per il 21 maggio. Si salpa da Mondello. Arrivo previsto a Londra tra il 4 e il 5 giugno.

L' idea di ripercorrere il viaggio di Di Napoli e Oliver - racconta Giardina, che è anche presidente del Sea Club, che ha promosso l' iniziativa - è nata grazie alla ricerca dello storico Gaetano Basile, che ha riportato alla luce la straordinaria avventura di questi due appassionati di vela. La nostra sarà una sorta di rievocazione, con mezzi più sicuri e veloci. Ma lo spirito con cui salperemo sarà lo stesso di allora.

Ad affiancare Giardina ci saranno la figlia Giuliana, anche lei campionessa di Endurance, Gianni Saitta, Alberto Cancelliere, Pippo La Mendola, Luca Tagliapietra e il giornalista Francesco Piras.

Il percorso è lo stesso di 58 anni fa: tredici tappe con approdi a Ischia, Ostia, Piombino, Monaco, isole Hyeres, foce del Rodano, Arles, Avignone, Valenza, Lione, Parigi, Le Havre, foce del Tamigi e Londra.

In tutto 2700 miglia di navigazione.

Da un punto di vista nautico - continua Giardina - la parte più difficile è quella nel Tirreno, dove le tappe sono più lunghe e in mare aperto. Ma ciò che mi preoccupa di più è l'umore del gruppo, perché condividere una piccola barca per più di due settimane in sette rischia di trasformarsi in una sorta di "Isola dei Famosi". Un rischio che Giardina, 25 anni di esperienza in mare, sa come affrontare: Se vedo uno che comincia ad alterarsi - racconta ridendo - prendo una bella bottiglia di vino e ce la scoliamo. Funziona sempre.


 


 

 

 
 

 
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10 agosto 2011 3 10 /08 /agosto /2011 09:44

Katia-Figini-Run-for-women.jpgIl 10 agosto, alle 23.30, andrà in onda su canale 5, nel programma STORIE DI DONNE, un servizio su Rum for Women, di cui è ideatrice/promotrice e runner protagonista, Katia Figini.

Ecco in sintesi il progetto di Katia Figini, in corso d'opera.
RUN FOR WOMEN. 5 deserti, 5 continenti, molti valori. Essere donna può essere molto difficile: violenza, ignoranza, fame e sete, conflitti, malattie, persecuzioni, sottomissione e oppressione caratterizzano la condizione femminile in ogni parte del mondo. Non sono certamente problemi di facile soluzione, ma colpisce il livello di disattenzione verso tutte le donne che vivono (o purtroppo, spesso, muoiono) in situazioni di estremo disagio.
Katia Figini ha deciso di accendere i riflettori sulle donne in difficoltà, diventando testimone in prima persona della forza e del coraggio che le contraddistinguono: percorrerà 5 deserti di 5 continenti, stabilendo un eccezionale record mondiale, prima donna in assoluto a farlo nell’arco di un solo anno. Una corsa per ciascuna lettera che compone la parola WOMEN: un modo per segnalare le tante realtà che pretendiamo di non vedere.
Nuovi percorsi per nuovi obiettivi. Solo un’atleta con l’esperienza e la determinazione di Katia Figini poteva raccogliere questa sfida straordinaria: per questo la Fondazione l’ha scelta per rappresentare i progetti WOMEN to be finalizzati alla crescita economica, sociale e culturale del mondo femminile.
Non assistenza, ma lo sforzo concreto di fornire strumenti e prospettive per un reale sviluppo, che consenta alle comunità di raggiungere piena autonomia. Sostenere, accompagnare, appoggiare sono le parole chiave di tutti gli interventi della Fondazione. Parole che ogni giorno si trasformano in fatti.

“Nei deserti ho incontrato volti e sguardi di donne che mi guardavano con imbarazzo e curiosità. Sapevo che la nostra cultura e le nostre vite erano molto diverse. Ma in quello scambio di sguardi ho sempre avvertito una complicità, un senso di solidarietà e un orgoglio. Un senso di appartenenza comune: ESSERE DONNA” (Katia Figini).

 

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5 agosto 2011 5 05 /08 /agosto /2011 17:28

Curinga-2776.JPGAntonio Tallarita, con il supporto e la collaborazione dell'ASD Cooperatori Scott, la nota e blasonata storica associazione ciclistica di Reggio Emilia, reduce dai fasti dell'impresa che lo ha visto protagonista e vincitore nella 1^ edizione della Torino-Roma No-Stop, propone un'impresa di ultramaratona che si preannuncia interessante sia sotto il profilo sportivo, sia - soprattutto - sotto quello scientifico di studio della fisiologia dell'ultrarunner impegnato in una corsa di endurance con importanti carichi di lavoro giornalieri e protraentesi per diversi giorni.

Si tratta della 10 % = 1.000  km (ovvero di una 100 kmX10 giorni=1000km).

L'evento in questione si svolgerà a Reggio Emilia presso il “Centro avviamento al ciclismo Giannetto Cimurri”, su di un ciruito di 1028 metri, dal 21 al 30 ottobre 2011,e avrà come obiettivo il raggiungimento del traguardo dei 1000 km in dieci giorni, percorrendo 100 km al giorno in 10 giorni consecutivi, con l'organizzazione da parte di ASD Cooperatori -Scott, storica Società di ciclismo della città del tricolore.

La 10%=1.000 km non è una competizione tra atleti. Non ci sarannoo vincitori, l’uno rispetto all’altro, ma solo atleti che vogliono misurarsi con se stessi per confrontarsi con i propri limiti e superarli. E’ un evento il cui obiettivo principale è quello di permettere, a ciascun atleta, di conoscersi meglio e di spostare il proprio limite personale sempre più avanti.

A tutti gli atleti che lo desiderano, verrà data la possibilità di partecipare allo studio scientifico che prevede la raccolta dati su:

  • consumi energetici,
  • reazione fisica ed affaticamento muscolare (comportamento dei radicali liberi, etc..)
  • uso di macchinario per capire quale sia lo strumento idonea a facilitare il recupero fisico.

 A tale scopo, un’équipe medica effettuerà, tutti i giorni, il prelievo del sangue all’inizio ed alla fine dell’attività giornaliera, effettuerà la pesatura dei liquidi, dei solidi consumati e la misura del peso corporeo dell’atleta.

All’interno dell’evento 10%=1.000 km sono organizzati delle manifestazioni collaterali, tra queste la mezza maratona, la maratona, la 50 km ed la 6 ore.

Orario di inizio, tutti i giorni. ore 15.00 con un tempo massimo rispettivamente di 3 ore (per mezza), 6 ore (per la Maratona e la 50 km).

 

MANUALE E REGOLAMENTO

1) ORGANIZZAZIONE

Podistica Biasola ASD e Società Ciclistica ASD Cooperatori-Scott.

Responsabile : Giuliano Mainini, Iotti Valentino e Antonio Tallarita,

e-mail: atallarita@libero.it

sito web: www.ctr-re.it

telefono: Antonio Tallarita cell 348 3318016 abitazione 0522.302269

Addetti stampa: Denise Quintieri (settore sportivo), Lauretta Chieli (settore medico).

2) STRUTTURA ORGANIZZATIVA

  • Segreteria organizzativa: Podistica Biasola ASD (per informazioni, risultati, reclami, etc..)
  • Società Ciclistica ASD Cooperatori-Scott per supporto logistico organizzativo.
  • Analisi metaboliche: CTR Reggio Emilia
  • Giuria d’appello: UISP Reggio Emilia (Gruppo Giudici di Gara) per controllo della “zona di
  • neutralizzazione” (rifornimento, spugnaggio, wc, massaggi, abbandono, etc ).
  • Autorizzata: Lega Atletica Leggera UISP Reggio Emilia
  • Rilievo ed elaborazioni dati: con transponders microchip elettronici.

3) OBIETTIVO DELL’EVENTO

La 10%=1.000 km non è una competizione tra atleti. Non ci sono vincitori, l’uno rispetto all’altro, ma solo atleti che vogliono misurarsi con se stessi per superare i propri limiti. E’ un evento il cui obiettivo principale è quello di  permettere, a ciascun atleta, di conoscersi meglio e di spostare il proprio limite personale sempre più avanti.

A tutti gli atleti che lo desiderano, verrà data la possibilità di partecipare allo studio scientifico che prevede la raccolta dati su:

  • consumi energetici,
  • reazione fisica ed affaticamento muscolare (comportamento dei radicali liberi, etc..)
  • uso di macchinario per capire quale sia lo strumento idonea a facilitare il recupero fisico.

 A tale scopo, un’équipe medica effettuerà, tutti i giorni, il prelievo del sangue all’inizio ed alla fine dell’attività giornaliera, effettuerà la pesatura dei liquidi, dei solidi consumati e la misura del peso corporeo dell’atleta.

All’interno dell’evento 10%=1.000 km sono organizzati delle manifestazioni collaterali, tra queste la mezza maratona, la maratona, la 50 km ed la 6 ore.

Orario di inizio, tutti i giorni. ore 15.00 con un tempo massimo rispettivamente di 3 ore e 6 ore.

4) PARTECIPAZIONE

Pur non essendo una competizione, ma trattandosi di evento che richiede una certa esperienza nella distribuzione dello sforzo fisico e nella capacità di supportare carichi di lavoro muscolare elevati, allo studio scientifico, saranno ammessi solo gli atleti regolarmente tesserati Fidal per l’anno 2011e atleti tesserati con gli Enti di promozione convenzionati con la Fidal ed in regola con la certificazione di idoneità agonistica per l’atletica leggera e della copertura assicurativa. Inoltre gli atleti devono essere nati dal 1991 e anni precedenti.

5) LUOGO DI SVOLGIMENTO DELL’EVENTO

L’evento si svolgerà presso il Centro di Avviamento al Ciclismo Giannetto Cimurri, sede della Società Ciclistica ASD Cooperatori-Scott. Il centro, è dotato di una pista lunga 1.028,10 metri, larga 4 metri, asfaltata, completamente chiuso al traffico e recintata.

Il circuito è completamente piano con curve sia a destra sia a sinistra ed un unico rettilineo di circa 350 metri.

Indirizzo : via Antonio Marro (una traversa del viale dei Partigiani a fianco dell’aeroporto di Reggio Emilia)

6) ISCRIZIONE ENTRO IL 15 OTTOBRE 2011

L’ iscrizione sarà ritenuta completa, e quindi verrà registrata, solo quando la Segreteria Organizzativa avrà ricevuto quanto sottoriportato:

a) Dati personali via e-mail (atallarita@libero.it) o via fax al n 0522.389226.

Dati personali necessari: nome, cognome, sesso, data di nascita, città/paese di nascita,

indirizzo residenza attuale completo di numero civico, cap e nome della città/paese,

nazionalità, numero di telefono.

b) Fotocopia dell’effettuazione del pagamento previsto nella quota di iscrizione e spedizione di copia dell’avvenuto versamento agli indirizzi sopra indicati

c) breve curriculum sportivo possibilmente con fotografia da mettere nel sito.

d) Copia di: certificato medico agonistico ( della validità di un anno, valido almeno fino alla data di fine dell’evento, tessera Fidal o altro Ente di promozione convenzionato (fronte e retro) valida per l’anno in corso.

7) QUOTA DI ISCRIZIONE E MODALITA’ DI PAGAMENTO

a) Per chi partecipa a tutta la durata dell’evento: € 200.00

b) Per chi sceglie di partecipare a frazioni dell’evento (distanza o tempo): € 25 al giorno.

c) Il versamento della quota di partecipazione deve essere eseguito entro e non oltre il 15 ottobre su c/bancario presso banca Credem IBAN: IT 25 S 0303212810010000002787

intestato ad Antonio Tallarita via J F Kennedy 25 42124 Reggio Emilia.

8) RITIRO PACCO GARA E MATERIALE TECNICO

Il pacco gara sarà distribuito presso il Centro Avviamento al Ciclismo Giannetto Cimurri, via Antonio Marro (a fianco Aeroporto) in Reggio Emilia sede della ASD Cooperatori-Scott dalle ore 17.00 alle ore 20.00 del giorno giovedì 20 ottobre 2011 o in alternativa dalle ore 7.00 alle ore 7.45 del giorno venerdi 21 ottobre 2011

Il pacco gara contiene:

- regolamento evento

- numero 2 pettorali

- 8 spille di sicurezza

- talloncino identificazione borse atleti

- microchip da portare alla caviglia destra

- maglietta ricordo di partecipazione

- elenco iscritti

- tabella tempo giro-chilometri

- gadget vari (se disponibili)

- informazioni ed indirizzi utili per godersi al meglio la città di Reggio Emilia

9) REGOLE VARIE

  • L’atleta dovrà indossare il microchip fissandolo alla caviglia della gamba destra prima di entrare nell’area di partenza. Il microchip non può assolutamente essere scambiato con altri concorrenti e non potrà essere riutilizzato in altre gare o eventi. Al termine della partecipazione all’evento o a frazioni dello stesso, il microchip dovrà essere restituito alla Segreteria Organizzativa.
  • I due pettorali dovranno essere indossati in maniera visibile sia nella parte anteriore sia nella parte posteriore del corpo
  • E’ consentito il cambio indumenti durante l’evento, con l’obbligo di mantenere ben esposti i numeri di pettorale.
  • L’abbigliamento deve essere conforme a quanto previsto dal regolamento Tecnico Internazionale
  • Il Medico di Servizio è l’unica persona autorizzata ad entrare nel circuito in caso di infortunio di un atleta. Il Medico di Servizio deciderà quali trattamenti sono necessari per l’atleta e potrà imporre, qualora ne ravvisi la necessità, il ritiro dell’atleta.
  • E’ esclusa ogni forma di accompagnamento, pena la squalifica
  • Gli assistenti degli atleti non potranno stare in pista, se non per il tempo necessario per i rifornimenti, spugnaggi, cambi di indumenti ed altre operazioni prettamente di assistenza.
  • Per svolgere questa attività, gli assistenti degli atleti dovranno utilizzare solo ed esclusivamente l’apposita area di neutralizzazione.
  • Non è obbligatorio “dare” strada agli atleti in caso di sorpasso in quanto tutti gli atleti hanno diritto di provare a fare la migliore prestazione personale.
  • E’ vietato correre o camminare appaiati.
  • L’eventuale abbandono del circuito per soste di riposo, rifornimento, bisogni fisiologici, massaggi, cure mediche, etc… dovrà avvenire esclusivamente nell’area di neutralizzazione e dietro segnalazione ed autorizzazione dei Giudici.
  • L’abbandono del circuito per altre cause non ammesse, porterà alla squalifica dell’atleta.
  • Per quanto non previsto nel seguente regolamento valgono le Normative IAAF, FIDAL ed i regolamenti di Ultramaratona IUTA. (www.fidal.it/showquestion.php?faq=7&fidAuto=12798).

10) AGENDA E DURATA DELL’EVENTO

a) Durata totale evento completo: 10 giorni

b) Inizio evento: venerdì 21 ottobre 2011 ore 8.00

c) Fine evento: domenica 30 ottobre 2011 ore 24.00

d) Ogni giorno, per chi corre la 100 km e la 12 ore, inizio ore 8.00 e termine ore 24.00

e) Ogni giorno, per chi corre la mezza maratona, la maratona, 50 km o la 6 ore, partenza ore

15.00 e termine entro il tempo massimo standard previsto per queste distanze.

11) ASSISTENZA

Durante l’evento, sarà effettuata la seguente assistenza:

  • Medico
  • Massaggiatore
  • Per i soli atleti che partecipano all’evento completo o parziale ma di più giorni, sarà effettuato un servizio di supporto per eventuale acquisto (a spese dell’atleta) di materiale e/o alimenti personali o quanto altro utile al completamento del proprio programma. Le richieste non devono impegnare personale dell’organizzazione per più di una ora.

12) SERVIZI DURANTE L’EVENTO

Nell’apposita area di neutralizzazione, controllata dai giudici e/o dagli organizzatori, gli atleti potranno usufruire di:

  • rifornimenti personali (in apposita area separata dal rifornimento dell’organizzazione)
  • rifornimenti dell’organizzazione
  • area di spugnaggio
  • toilette
  • docce calde
  • area di relax e recupero e cambio indumenti

13) RIFORNIMENTI PERSONALI

Nell’area di neutralizzazione, sarà predisposta un’ area riservata ai rifornimenti personali. L’area di rifornimento personale dovrà essere autogestita. L’organizzazione non si impegna ad effettuare assistenza personale.

Agli atleti che intendono usufruire di questo servizio si consiglia di contrassegnare i propri alimenti o il proprio tratto di tavolo con il numero del pettorale o con il proprio nome.

E’ proibito prendere e ricevere somministrazione di bevande o alimenti o altro materiale personale fuori dall’area di neutralizzazione

14) MISURAZIONE RISULTATO

Il rilievo e l’elaborazione dei dati sarà effettuato con transponders - microchip elettronici e dai Giudici di Gara.

In caso di richieste su gare a tempo (6 – 12 ore) sarà approntato il servizio standard che si utilizza in questa tipologia di gara.

 15) AGGIORNAMENTO RISULTATO

Sarà fatto ogni ora attraverso fogli appesi in una apposita bacheca posta nell’area di neutralizzazione.

16) PREMIAZIONI

10 %= 1.000 km non è una gara ma un evento, una occasione per conoscere se stessi e provare ad andare oltre i propri limiti. Non è quindi prevista nessuna classifica e quindi nessuna premiazione.

Come ricordo di partecipazione, a ciascun atleta sarà dato un quadretto avente una pergamena riportante il logo dell’evento, la data, i giorni di partecipazione ed i km percorsi nel tempo.

17) OBBLIGO DEI CONCORRENTI

Tutti i concorrenti, per tutta la durata della partecipazione all’evento, sono tenuti a indossare un abbigliamento decoroso, indossare il microchip alla caviglia destra ed i pettorali bene in evidenza in modo da facilitare la lettura del numero durante il passaggio davanti alla postazione dei Giudici di gara.

Gli atleti hanno l’obbligo di restituire il materiale tecnico messo a disposizione e preso in prestito d’uso

 18) PROCEDURA RECLAMI

Si ricorda che questo evento non è una gara tra atleti ma con se stessi. Comunque, nel caso in cui un partecipante ritiene di essere stato danneggiato e prenda in considerazione di effettuare un reclamo esso dovrà essere presentato, su apposito modulo messo a disposizione dell’organizzazione, non più tardi di 30 minuti dopo dall’ avvenuto episodio di danneggiamento.

Il reclamo, dovrà essere presentato al Giudice d’ Appello presente nel circuito nell’area di neutralizzazione.

Il Giudice d’Appello analizzato il reclamo, dopo essersi consultato con chi riterrà opportuno, comunicherà la decisione entro e non oltre un’ ora dalla presentazione del reclamo. La decisione del Giudice d’Appello è insindacabile.

19) ATTIVITA’ COLLATERALI ALL’EVENTO

Durante la durata dell’evento saranno organizzate delle attività collaterali che puntano al coinvolgimento di altri appassionati di sport e della cittadinanza e precisamente:

Da lunedì 24 a venerdi 28: a partire dalle ore 9.00, ci sarà la presenza di ragazzi delle scuole primarie e secondari con gare a staffetta; mentre a partire dalle ore 14.00 è prevista la partecipazione di atleti locali che faranno da “compagnia”.

Gli atleti che parteciperanno alle attività collaterali, quali la maratona etc…dovranno rispettare il regolamento riportato, mentre per quanti parteciperanno alle attività non competitive è necessario presentare un documento di “sana e robusta costituzione”con validità annuale.

Gli atleti che partecipano con lo scopo di fare un allenamento in “compagnia” correranno all’esterno del percorso in modo da non disturbare i protagonisti dell’evento.

20) DIRITTI DI IMMAGINE

Ogni concorrente rinuncia espressamente ad avvalersi dei diritti di immagine durante l’evento così come rinuncia a qualsiasi ricorso contro l’organizzazione ed i suoi partners abilitati per l’utilizzo fatto per la sua immagine

21) ALBERGHI CONVENZIONATI

Hotel Airone, via dell’aeronautica 2. Tel. 0522. 924111 a 900 m dal percorso di gara ma, facilissimo e velocissimo da raggiungere in quanto visibile dal luogo di svolgimento dell’evento. Posizione geografica, di fronte ingresso aeroporto di Reggio Emilia.

22) ALTRE INFORMAZIONI UTILI

Indirizzi e numeri telefonici utili:

- Organizzazione: Antonio Tallarita cell 348.3318016

- Come arrivare nel circuito di gara: dalla stazione ferroviaria bus n direzione aeroporto.

- Farmacia più vicina: via Regina Margherita 29/A tel 0522 272458. Chiusa la domenica.

- Guardia medica: Via Belgio Telefono 848.800261

- Ospedale: Santa Maria Nuova. Telefono centralino 0522 296111

- Taxi: 0522 452545

- Carabinieri: Stazione Santa croce. Via Adua 75 Telef. 0522 511606

- Polizia Municipale: via Brigata Reggio 28. Telefono 0522 4000

- Supermercati alimentari vicini: Todis Discount via Adua; Conad “Le Vele” via Adua

- Poste vicine: via Borsellino 6

- Banche vicine: Unicredit via Regina Margherita 18, Monte dei Paschi di Siena via Zacchetti Bernardino 2, Popolare di Verona via cadoppi Pier Carlo 14.

- Ristoranti /Pizzerie: nel raggio di 1 km numerosi e con diverse specialità internazionali.

- Albergo: Hotel Airone via dell’Aeronautica 2 Reggio Emilia. Telefono 0522.924111

 

23) INFORMAZIONI STORICHE E CURIOSITA’

Reggio Emilia è definita la città del TRICOLORE. In questa città il 7 gennaio 1797 la Repubblica Cisalpina decise di adottare, come vessillo, il tricolore bianco rosso e verde.

Podistica Biasola ASD: nata nel 1981 oggi vanta circa 200 tesserati. In 30 anni di attività ha vinto per 15 volte il Campionato Provinciale a squadre.

ASD Cooperatori – Scott: è la Società Ciclistica storica di Reggio Emilia, organizzatrice della Gran Fondo di Reggio Emilia (la seconda in Italia per numero di edizioni), 17 volte Campioni d’ Italia di Ciclo Turismo e vincitrice nel 2010 del Giro delle Regioni.

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5 agosto 2011 5 05 /08 /agosto /2011 10:07

Firenze-Roma-No-Stop-campidoglio.JPGDopo i "fasti" della Torino-Roma No Stop che ha collegato la prima capitale d'Italia con l'attuale, nell'anno del Centocinquantenario, non poteva mancare l'impresa podistica da Firenze - seconda capitale d'Italia - a Roma. In questo caso non è stata disputata una gara (come nella specie della Torino-Roma), ma due podisti avventurosi contornati da un gruppo di amici che hanno dato il loro supporto volontario, hanno corso senza soste i 300 km che separano Firenze da Roma, per concludere la loro corsa sui gradini del Campifoglio.

Protagonisti della bella avventura sono stati i toscani  Antonio Mammoli, azzurro della 24 ore e il suo compagno di società, il neo "uomo d'acciaio" Stefano Santarini (che, arrivando 20° assoluto, si è distinto alla Nove Colli Running 2011). I due, coadiuvati dai "soliti amici" della Croce d'oro di Prato, dalla mattina di sabato 30 luglio a lunedi 1 agosto hanno corso ininterrottamente per 300 km, per 48 ore e una volta entrati a Roma, sono passati davanti all'Altare della Patria, hanno salto le gradinate del Campidoglio per entrarvi infine stanchi, ma con il sorriso sulle labbra.

Di seguito l'articolo di Denise Quintieri.

 

Stefano Santarini Antonio Mammoli e Federico MolliconeDa Firenze a Roma no stop: l'avventura di Mammoli e Santarini.  E'  la nuova avventura che ha visto protagonisti un gruppo della Croce d'oro di Prato, sezione podistica, dal 30 luglio al 1 agosto: da Firenze a Roma, 300 km di corsa no-stop! Non potevano di certo esimersi dal non ricordare, nell'anno del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, Firenze, l'altra città che è stata capitale d'Italia, prima che Roma ne divenisse la legittima sede, sia per quel che Roma ha sempre rappresentato nel mondo e perchè, ovviamente, tutto (gran parte della storia d'occidente) ha inizio da Roma!

E chi poteva portare a compimento siffatta idea? Antonio Mammoli, campione italiano della 100 km su pista (S. Giovanni in Lupatoto 2010), già azzurro della 24 ore e medaglia di bronzo europea conquistata sempre sulla medesima pista nel 2006, a studiare e mettere in pratica, ovvero correre per 300 km da Firenze a Roma. Con Antonio il suo fidato compagno di tanti allenamenti, Stefano Santarini, l'uomo che Mammoli ha portato e supportato pazientemente come un maestro fa con l'allievo prediletto, nella dura Nove Colli Running, nel maggio scorso. Antonio Mammoli e Stefano Santarini, i runner che hanno realizzato l'impresa e Renzo Chiaramonti, Gaspare Livornese, Romeo Romiti, i “soliti amici”, supporter a bordo di un mezzo messo a disposizione della Croce D'oro di Prato, al quale tutti appartengono.

Firenze Roma No Stop In campidoglioL'impresa è stata presentata e patrocinata dal Comune di Firenze, giovedi 28 alla presenza dell'Assessore allo sport Nardella, che ha donato al gruppo la bandiera Italiana da portare in Campidoglio, mentre la partenza sabato mattina presto, dal famoso “biancone” di Piazza Signoria in Firenze. Il percorso in sintesi prevedeva il passaggio dal Valdarno e dall'aretino, con Foiano, sconfinando nel senese, con Chiusi e la zona di Montepulciano, poi il passaggio in Umbria, verso la Val Tiberina, fino a lambire Viterbo, il tutto durante le prime 24 ore di gara, con circa 180 km percorsi. Non è stato semplice, perchè correre in due insieme, quasi appaiati non è facile a meno che non si tratti di staffetta e questa Firenze-Roma no stop non lo era. Stefano è stato colto da crisi all'alba della domenica, ma poi - dopo un piccolo stop - qualcosa di positivo “...è scattato nella sua mente”, come egli stesso ha ammesso, e cosi s'è alzato ed ha proseguito la sua corsa, raggiungendo Antonio che, nel frattempo aveva macinato altri chilometri verso Roma. Nella giornata di domenica, dopo aver superato Castel Giorgio e tutta la provincia di Viterbo, l'avvicinamento verso Roma, raggiunta all'indomani, lunedi mattina, entrando dalla Giustiniana e arrivando poi in Piazza del Popolo e lungo il Corso, sino all'Altare della Patria e a Piazza del Campidoglio. 

Persino un piccolo sasso può avere un significato infinito. Forse proprio da un sasso è cominciato un lungo cammino dell'uomo sulla terra (R.Battaglia). 

E' stata davvero un'emozione condividere quest'avventura.

L'idea è venuta al gruppo dopo aver sentito dal vivo Roberto Benigni intonare l'Inno di Mameli.

La salita al Campidoglio, l'abbraccio e la foto di rito davanti alla grande statua equestre di marco Aurelio, l'entrata al Campidoglio, accolti dalla Signora Catia Paciotti, addetta all'Ufficio del cerimoniale di Roma Capitale, la quale ha offerto acqua e caffè per tutti in attesa dell'incontro con Federico Mollicone, Presidente alla cultura e sport di Roma Capitale, in una stanza attigua all'aula Giulio Cesare, dove si riunisce il Consiglio comunale di Roma. Federico Mollicone ha consegnato la medaglia di Roma Capitale ai due intrepidi Mammoli e Santarini e, dopo le foto di rito, il gruppo è tornato a casa con la consapevolezza di aver contribuito a costruire qualcosa di molto bello, splendido sotto tutti i punti di vista, un piccolo sassolino deposto in questo 150° dell'Unità nazionale. 

L'entusiasmo è il più grande patrimonio che l'uomo possieda, è l'energia vitale che stimola le idee, è il sentiero che conduce al successo. Rappresenta la colonna portante attorno alla quale possiamo muoverci con libertà e creatività (R. Battaglia).

Le fatiche dei nostri eroi non sono terminate, il gruppo della Croce D'Oro con in testa Antonio Mammoli, hanno ancora altre idee e ancor più grandiose, ma per spiegarle bisogna riallacciarsi a quanto effettuato dal Mammoli e dal solito gruppo nel luglio 2009, quando con le scarpe da corsa ai piedi e la fede nel cuore, Antonio Mammoli (e soci), ha compiuto il tragitto no stop dal Santuario di Montenero (LI) a quello di Boccadirio (BO), circa 170 km di pura emozione.

In questi due anni l'idea di continuare quel binomio fede e corsa non ha mai abbandonato Antonio e soci, pertanto la nuovissima avventura, in via di definizione, si concretizzerà a settembre, da Prato a San Giovanni Rotondo, una staffetta no-stop che prevede il passaggio fra alcuni dei maggiori santuari e luoghi di culto, quali la Verna, Assisi, Pompei... 

Se inseguiamo i nostri sogni con tutto il nostro cuore comprenderemo il vero significato della nostra esistenza, e quasi certamente raggiungeremo la meta che ci eravamo prefissati. (S.Bambarén, Vela Bianca)

 

Le foto della manifestazione si possono visualizzare a questo link

FOTO FIRENZE-ROMA 2011

 

Foto RunnersperCaso

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22 luglio 2011 5 22 /07 /luglio /2011 09:32

Mauro-Giaconia.JPGMauro Giaconia, il nuotatore di endurance che detiene attualmente il record del mondo nella 24 ore di nuoto in acque tranquille, si sta accingendo a compiere una grande impresa che è una delle mete più ambite dei nuotatori di endurance in acque libere (considerata alla stessa stregua della cima dell'Everest per gli scaltori d'alta quota). Si tratta della traversata in solitaria de La Manica (English Channel) che, nel rispetto della tradizione, va affrontata senza muta. Si tratta quindi di un impresa estrema in cui il nuotatore deve lottare non solo contro la fatica, ma anche contro il freddo. Ecco raccontato il progetto con le stesse parole di Mauro Giaconia.
(Mauro Giaconia) La "mia" marea, cioè il periodo in cui tenterò questa, che è la traversata per eccellenza, l'"Everest" degli open water swimmer, è fissata tra il 20 e il 27 Agosto prossimi. Mancano solo 3 mesi e la voglia di affrontare questa sfida è grande, come l'idea di aggiungere un altra perla alle mie tante imprese.
Qualche dettaglio.
La traversata unisce a nuoto l'Inghilterra alla Francia con partenza da Dover e arrivo a Calais [in corrispondenza di quello che è il punto di minima distanza dell'Inghilterra dal Continente].
La distanza lineare sarebbe di "soli" 33 km, ma il più delle volte non è così, le incredibili correnti che agitano questo tratto di mare lo rendono sempre impetuoso tanto da avere registrato nella storia delle sue traversate anche qualche episodio drammatico.

Ma il fascino che una simile traversata esercita è troppo forte...

Per me c'è un solo "svantaggio" che non è certo la distanza in chilometri da nuotare, ma piuttosto il freddo, perchè questa "tradizionale " si nuota senza muta, con una durata dell'impresa variabile tra le 9 e le 13 ore nelle gelide acque del Canale che non superano mai i 17°C.
Ovviamente, come tutte le traversate in mare, tutto può succedere e proprio queste infinite variabili trasformano quest'avventura in una vera e propria impresa, i cui esiti ijn termini di riuscita sono sempre incerti.
Vi aggiornerò presto sul mio sito web  con news e con  lo stato dei "freddi" allenamenti a cui mi sottopongo, oltre l'immancabile lavoro in vasca insieme ai miei compagni della Waterpolo e sotto l'attenta supervisione della Coach Cinzia Collura.
A presto!!
Mauro

 

Mauro Giaconia, dopo aver praticato vari sport (avendo tuttavia al suo attivo la partecipazione ad una 6 ore di nuoto nel 1985) dal 2001 ha deciso di dedicarsi esclusivamente al nuoto di endurance (traversate a nuoto in solitario sia in acque mosse sia in acque tranquille), avvalendosi di una sua tecnica di "scivolamento nell'acqua" apprezzata da molti.

Le imprese che ha compiuto da allora non si contano.

Per averne un'idea e leggere in dettaglio il racconto di ciascuna di esse, si può visitare il suo sito web, alla pagina specifica dedicata, appunto alle imprese che ha compiuto...

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1 luglio 2011 5 01 /07 /luglio /2011 07:15

Imprese-estreme 8448Michele Rizzitelli ha intervistato Pio Malfatti che, già azzurro di ultramaratona nella specialità 100 km ma anche promoter regionale IUTA della regione trentino Alto Adige, è attualmente impegnato, nell'intero arco del 2011 nel progetto "Maratrenta", che prevede di correre  30 maratone in tutte le Regioni italiane, tutte al disotto di un tempo cronometrico di 3 ore. Il progetto sta andando avanti con qualche ritocco rispetto al proramma originario: nel senso che è stata introdotta qualche variazione rispetto alle maratone di cui era sta annunciata la partecipazione. Ad esempio, Pio Malfatti ha deciso di non partecipare alla Maratona di Suviana, perchè i forti dislivelli altimetrici di questa gara non gli avrebbero consentito di rispettare l'impegno di mantenere il crono sotto le 3 ore. Questa e altre due maratone verranno sostituite con altre, sempre rispettando la condizione di toccare tutte le regioni italiane.

Ecco l'intervista, preceduta da un breve profilo del personaggio, elaborato dallo stesso Michele Rizzitelli.

 

La sua distanza preferita è la 100 km, che chiude in 7.25.00. Ha indossato 10 volte la maglia azzurra, contribuendo per tre volte alla conquista della medaglia d’oro a squadre: 2003 a Taiwan, 2004 in Olanda e 2008 a Tarquinia. Quando l’ha guidata come capitano (2008), le ha portato fortuna, e l’Italia ha conquistato anche l’oro individuale con Calcaterra.

Ha mietuto allori nelle gare estreme del deserto del Marocco, della Libia e di Capo Verde. Un’infinità le sue gare, e non meno di 80.000 i chilometri macinati, ovvero due volte la lunghezza dell’equatore.

A 48 anni, al culmine delle sue qualità fisiche di resistenza, e prima che il fluire del tempo le appannino, si è proposto di lasciare un’impronta nell’atletica di alto livello. L’occasione gli è stata offerta dal 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ideando il progetto MARATRENTA, cioè correre, in 12 mesi, 30 maratone in altrettante contrade della penisola, con tempi sempre inferiori alle tre ore. Nessuno c’è mai riuscito! Un’impresa da Guinness World Records! Per 30 volte, ogni traguardo sarà per lui non un arrivo, ma l’inizio di una nuova partenza.
E’ il suo omaggio all’Unità nazionale, il suo modo personale per dire: Buon compleanno, Italia. Auguri fatti non con la retorica verbale, ma con le doti che contraddistinguono un ultramaratoneta: la fatica e il sudore.
Attraverserà, con il fiato sempre in gola, trenta plaghe di un’Italia così unita e cosi diversa per storia, geografia, usi e costumi. Darà valore alle diversità che scandiscono il Belpaese, e che una lingua comune (e altro) unisce. C’è qualcuno che ha l’ardire di metter in discussione Dante? Conoscendo il tipo, vedo il Poeta dimenarsi nella tomba, e scagliare contro il malcapitato i dardi delle sue invettive. Bisogna fare gli italiani, diceva d’Azeglio. E poiché c’è ancora molto da fare, Pio Malfatti porge il suo contributo fatto di sacrificio. Per festeggiare la nostra unità plurale, “diverse” sono le maratone che ha scelto, ma la maratona è sempre una: una gara di 42,195 km.
Ha cominciato al nord con Roncola (2.51.46), è sceso nell’estremo lembo del territorio nazionale a Ragusa (2.56.49), risalendo ha toccato Napoli (2.53.01), Terni (2.52.26), Salsomaggiore (2.56.27) e Piacenza (2.57.05). Ha puntato verso il centro a Roma (2.53.53), successivamente ha sostato al nord con Treviso (2.55.09, Milano (2.58.51), Padova (2.53.22), Vercelli (2.55.06) e Trieste (2.54.12). A Porto San Giorgio (2.55.52) ha fatto tredici. Le rimanenti diciassette lo vedranno impegnato ancora nella calda Sicilia, nella ventosa Sardegna, nelle serene colline di Toscana, nell’aspra Calabria, nella diversità dell’Alto Adige.
Pio Malfatti è il segno dell’Italia che cambia. Nel 1895, Luigi Vittorio Bertarelli, per far scoprire agli italiani il loro giovane paese, organizzò una passeggiata a tappe in bicicletta da Milano a Roma, coniugando cultura del viaggio e pratica sportiva. Era di moda la bicicletta, simbolo di progresso. Difatti, qualche anno dopo ebbe inizio il Tour de France e poi il Giro d’Italia. Pio Malfatti, per raggiungere gli stessi obiettivi, se ne va a piedi, il mezzo di moda dei nostri giorni, come dimostrano le maratone di New York, Roma, Milano ecc. Per completezza, devo ricordare che Luigi Vittorio Bertarelli fu grande anche a piedi. Nel 1891, in 24 ore percorse in pista 155 km, record che è stato battuto solo nel 1970 da Andrea Rossi con 175,144 km (I pionieri della 24 ore, Maria Teresa Nardin e Franco Bini, pag. 7).
Ad ogni maratona conclusa, Pio consegna all’organizzatore una bottiglia di Teroldego, ricavato dai vigneti amorosamente coltivati nella Piana Rotaliana. Dietro una bottiglia di vino ci sono la cultura, la sapienza, i profumi, i sapori di un territorio. Alceo, il poeta greco cantore del vino, in un frammento si spinge oltre: “Il vino è lo specchio dell’uomo”. Infatti, l’altro motivo del progetto Maratrenta, è quello di far conoscere agli italiani Mezzolombardo, la sua città natale di 6.000 abitanti, posta a 227 mslm, in provincia di Trento. Il nome curioso trova spiegazione tenendo presente che il Piano del t. Noce o Campo Rotaliano, nel XIII sec., fu diviso in due giurisdizioni. Una andò al conte del Tirolo e si chiamò Mezzotedesco (nome poi cambiato in Mezzocorona), l’altra rimase al principe di Trento e fu detta Mezzolombardo (lombardo, ossia italiano).
E’ di poche parole e riservato, Pio Malfatti, Promoter Iuta per Trentino Alto Adige. Appena si conquista la sua fiducia, ogni barriera cade, e si racconta.
D. Quando hai cominciato a correre?
Tardi, a 35 anni. Ho iniziato con la maratona. Una volta conosciuto Stefano Sartori, ho optato per l’ultramaratona. E’ stato lui ad inocularmi il virus della lunga distanza.
D. Fai l’imbianchino. Dopo una giornata di lavoro manuale, dedicarsi alla corsa non è un aggiungere fatica a fatica?
Dopo il lavoro, la corsa ha su di me un effetto rilassante. Mi dona pace e tranquillità.
D. Pratichi altri sport?
Arrampicata e bicicletta.
D. L’emozione più grande della tua carriera sportiva.
La prima convocazione in Nazionale. Fu un’esperienza entusiasmante trovarsi fra campioni del calibro di Sartori, Ardemagni, Fattori, Casiraghi. Quando ci penso, tuttora mi viene la pelle d’oca. 
D. L’esperienza più dura.
Il campionato mondiale della 100 km a Tarquinia. Non stavo bene e volevo ritirarmi.
Non potevo perché ero il capitano della nazionale: può un capitano abbandonare la nave? Soffrii le pene dell’inferno, ma la conclusi. In compenso, la sfilata con la bandiera fu una cosa eccitante. 
D. Parliamo di Maratrenta. Sono già tredici le maratone concluse. Qual è stata la più bella.
Trieste. 
D. La più emozionante.
Roma. La monumentalità della capitale mi ha lasciato a bocca aperta. 
D. La più pittoresca.
Ragusa, con le case di Ibla appollaiate sulla collina. 
D. La più facile.
Napoli. 
D. Quella che ti ha più sorpreso.
Terni. 
D. La più noiosa.
Piacenza, per la monotonia del percorso. 
D. Oltre a rendere omaggio all’Unità d’Italia ed alla promozione del tuo territorio, quale altro obiettivo ti sei prefissato?
Promuovere lo sport per la sua nobile valenza educativa. Vuole essere anche un invito a correre per scoprire le meraviglie nascoste del Belpaese. 
D. Praticamente, corri ogni domenica. Come recuperi.
Il lunedì vado in bicicletta, il giovedì faccio delle ripetute, negli altri giorni corsa blanda per 50 minuti.
 
Vai, Pio! Anzi vola, perché devi mantenere un ritmo di 4 minuti al chilometro, sia che piova, nevichi, sibili il vento, incomba la calura, in salita, in discesa. Hai già fatto molto. Le rimanenti diciassette (!) maratone saranno più agevoli. Bando alle superstizioni!
Antonella, orgogliosa di lui, lo accompagna in questa meravigliosa avventura.
 
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Presentazione

  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
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  • Ultramaratone, maratone e dintorni
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

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Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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Statistiche generali del magazine dalla sua creazione, aggiornate al 14.04.2014

Data di creazione 12/04/2011
Pagine viste : 607 982 (totale)
Visitatori unici 380 449
Giornata record 14/04/2014 (3 098 Pagine viste)
Mese record 09/2011 (32 745 Pagine viste)
Precedente giornata record 22/04/2012 con 2847 pagine viste
Record visitatori unici in un giorno 14/04/2014 (2695 vis. unici)
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Articoli pubblicati 4259


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Lara arrivo pisa marathon 2012  arrivo attilio siracusa 2012
            Lara La Pera    Attilio Licciardi
 Elena Cifali all'arrivo della Maratona di Ragusa 2013  Eleonora Suizzo alla Supermaratona dell'Etna 2013 (Foto di Maurizio Crispi)
            Elena Cifali   Eleonora Suizzo
   
   
   
   
   
   

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