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7 marzo 2012 3 07 /03 /marzo /2012 18:17

LOCANDINA CINEMANella Sala Promoteca del Campidoglio, è avvenuta la presentazione del film "Purosangue", che presenta una storia in cui trionfano le amicizie e le emozioni: un modo per dire no al doping.

(Matteo Simone, Psicologo clinico e dello sport, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR) Il 7 marzo è tutto pronto alla sala protomoteca del Campidoglio per accogliere il coronamento di un grande evento di una persona speciale che ha fatto dello sport uno stile di vita sana ed uno strumento di collegamento tra persone, istituzioni, professionalità, competenze, continenti.
Il grande Max Monteforte che ha all’attivo tanti obiettivi già raggiunti ma che ha tanta voglia di fare per se stesso ma anche per gli altri dalle semplici persone che stanno per strada agli amici più intimi ed i famighliari più prossimi. Un ragazzo educatissimo, sensibile e pulito nei modi e nelle attività che svolge, ha deciso di cimentarsi in qualcosa di impegnativo ma fattibile per lo più con il sostegno di altri che siano persone o istituzioni, sponsor o chi altro. E’ riuscito a portare a termine un impresa che ha stupito da subito gli amici sportivi e tutto il pubblico che ha assistito all’anteprima. Ha costruito un’opera bella da vedere ma utile da proporre a sportivi e non, ragazzi e genitori, gruppi sportivi e classi scolastiche.
Quello che è emerso alla presentazione del cortometraggio è tanta emozione per la presenza di tante persone care, ma anche tanta professionalità da parte di tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo prodotto. Si respirava un clima di benessere, di buone prassi, si sport pulito, di buoni esempi, di sorrisi e saluti semplici e sinceri all’insegna della sobrietà e di un sano stile di vita.
E questo a pochi passi dalla partenza della Maratona di Roma dove Max è un elemento cardine per il reclutamento dei professionisti della corsa ma anche per coinvolgere i semplici amatori ed i neofiti della corsa.
L'appuntamento è stato anche l'occasione per presentare una 'collettiva d'artisti' che hanno interpretato secondo il proprio stile il 'corto'.
L’intento di Max e del suo prodotto è un chiaro messaggio contro il doping ed a favore della fatica, dell’impegno, della fiducia in se stessi, di una forte motivazione in quello che si vuole raggiungere ma non a tutti i costi quindi essendo disposti anche a rinunciare.
Radio Città Futura ha dato sin dall’inizio il priprio convinto sostegno per sognare uno sport “pulito”, ache la NEW BALANCE ha supportato il progetto di Max per uno sport sano e pulito oltre che ACEA che ha scommesso su questa iniziativa, e non poteva mancare il sostegno della MARATONA DI ROMA. A tal proposito è d’obbligo invitare gli accompagnatori dei partecipanti e la popolazione di Roma a partecipare ai diversi progetti nell’ambito della “RomaFun - La Stracittadina” corsa non competitiva di 4,7km aperta a tutti:

  • SCUOLE DI ROMA - LA MARATONA VA A SCUOLA. riservato alle scuole del Comune di Roma e Provincia. Vedrà alla non competitiva di 4 km la presenza di oltre 10.000 studenti delle scuole della capitale. Vincerà l'istituto con il più alto numero di iscritti.
  • CENTRI ANZIANI. è rivolto a tutti i centri anziani del Comune di Roma. Il gruppo più numeroso vincerà il premio come Centro Anziani più "atletico" di Roma.
  • SCOUT. Progetto nato in occasione della scorsa edizione della Maratona di Roma coinvolge i gruppi scout del Lazio nella RomaFun - La Stracittadina di 4 km.
  • PARROCCHIE. Una folta rappresentanza di fedeli delle parrocchie romane sarà al nastro di partenza della non competitiva di 4 km.
  • CIRCOLI RICREATIVI e ASSOCIAZIONI SPORTIVE. la collaborazione consiste nel coinvolgere attivamente i Circoli Ricreativi e le Associazioni Sportive tramite la prevendita dei biglietti di partecipazione alla RomaFun - La Stracittadina.



Dott. Matteo Simone
Psicologo clinico e dello sport, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
380-4337230 - 21163@tiscali.it
http://www.psicologiadellosport.net/eventi.htm

http://store.aracneeditrice.com/it/libro_new.php?id=5472
Il libro è distribuito anche da:
ViviBene Roma - via dei Gelsi 24/d Tel. e fax 0621800596 
Book Service Roma - via dei Castani 2 - Tel.3478645198
Frizzi e lazzi Running Manfredonia Corso Manfredi 303 - Tel.34056284788

Laboratorio Psicoeducazionale “STARE BENE”
Sabato 17 Marzo 2012 Orario: 10.00 – 17.00
per la promozione del benessere individuale, relazionale, famigliare (coppia marito/moglie, genitore/figlio), scolastico (insegnante/alunno), sportivo (atleta/allenatore) e dei team di lavoro
I laboratori si terranno a Campo Ascolano, Pomezia
Per informazioni tel 3662465592 o inviare una email a: silviazaccari@libero.it

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5 marzo 2012 1 05 /03 /marzo /2012 22:12
LOCANDINA-CINEMA.jpgMercoledì 7 marzo, alle 11.30, nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, verrà proiettato in anteprima "Purosangue", il cortometraggio scritto e diretto da Max Monteforte, girato in occasione della Maratona di Roma Acea 2011 e in Kenya.
In occasione della 17^ Maratona di Roma, la corsa diventa protagonista del corto cinematografico “Purosangue”, prodotto da Massimiliano Monteforte e diretto da Virginio Favale. L’idea nasce dalla necessità di riaffermare la cultura dello sport, in particolare della corsa, e dalla volontà assoluta di lanciare un messaggio chiaro contro il doping. Il 7 marzo in Campidoglio,
presso la sala Protomoteca, il cortometraggio sarà presentato in anteprima a tutto il mondo della stampa sportiva e cinematografica.
La storia di “Purosangue” vede confrontarsi le vite di due sportivi, Max e Chelimo. Il primo è un giovane italiano che si allena tutti i giorni per partecipare e vincere la Maratona di Roma.
L’altro è Chelimo; corre tutti i giorni, nel suo villaggio degli altipiani
keniani, ma perché per lavoro fa il postino. Chelimo sogna di diventare un atleta, e l’incontro con un manager italiano, che lo porta a Roma proprio a casa di Max, sembra dare una virata decisiva alla situazione. Ma sulla strada i due ragazzi si trovano ad un bivio: quello del doping! Entrambi dovranno decidere cosa dovrà essere della loro vita, sportiva e personale.
“Purosangue” è una scommessa dietro la quale hanno voluto puntare professionisti del mondo del cinema e dello sport.
Virginio Favale è il regista, Pierre André Transunto il direttore della fotografia. Nel film recitano attori come: Sebastiano Colla nei panni del manager (attore di teatro e di fiction, è anche insegnante di recitazione), Giuseppe Cruciani, il dottore (vero maratoneta e noto conduttore del programma “La Zanzara” su Radio24 e opinionista a Controcampo), Roberto Pedicini (già doppiatore di Kevin Spacey in “American Beauty”, presta la voce per i fuori campo del padre di Max), Gianluca Scuotto, che impersona Max con alle spalle varie esperienze di teatro e di fiction, e Festus Langat, l’atleta keniota che interpreta il protagonista Chelimo. Senza dimenticare Bikila, il criceto corridore mascotte della produzione. Bikila che corre per tutto il film dentro una ruota, metafora dell’atleta infangato dal doping, senza una direzione giusta da seguire.
Nei quasi 25 minuti di film si intrecciano due storie parallele e diametralmente opposte. Max e Chelimo hanno in comune il sogno di diventare un campione. Per Max questa è l’ultima occasione, trenta anni per un atleta non sono pochi, sta passando l’ultimo treno e così un infortunio inaspettato lo farà cedere al doping. Per Chelimo il sogno di diventare un professionista della corsa è appena iniziato e non va certo contaminato con delle pasticche. Entrambi, per un verso o per l’altro, si troveranno di fronte a un bivio, davanti al quale scegliere da che parte andare e, in un modo o nell’altro, entrambi troveranno la loro strada.
Il corto è stato sponsorizzato da ACEA, dalla Maratona di Roma, dall’azienda New Balance, sponsor di Max Monteforte fin dal 2002, dal negozio Noi Sport e, non ultima, dalla rivista “Correre”. Senza dimenticare Radio Città Futura e Canon che seguono tecnicamente tutto il progetto.
Il corto sarà proiettato nei più importanti festival del cinema del mondo.
UFFICIO STAMPA
Marco Raffaelli
3296735097
marco.raffaelli@atleticaipzs.com
Comunicato stampa
graphic design by Daniele Silvioli
 
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2 marzo 2012 5 02 /03 /marzo /2012 20:09

la-corsa.JPGIl n. 189 (febbraio 2011) della rivista bimestrale LA CORSA, diretto da Walter Brambilla, è in distribuzione nelle edicole (o in abbonamento) in questo periodo.

Tra i numerosi servizi, distribuiti in 128 pagine, questi gli argomenti che interessano in particolare l’ultramaratona:

pagg. 114-120: rubrica di ULTRAMARATONA, a cura di Franco Ranciaffi.

Si parte con: “Palermo. 12 & 24 ore del Sole” (ottima edizione dell’evento curato da Luigi Stella) con foto di Federico Marchi, Campione Italiano M35 delle 6 ore su pista;

100 km Mondiali 2012. Azzurri convocati per Seregno” (Lista degli italiani convocati e dichiarazioni del sindaco della città brianzola); con foto del testimonial Mario Ardemagni;

24 ore tricolore e iride. Milano si candida al Mondiale 2015” (Iniziativa del Road Runners Club Milano);

Campionati italiani ultratrail. Titoli per quattro specialità” (Le gare ultratrail più importanti dei campionati Iuta);

Cile. Trail sulle Ande” (La Lincan Ray-Villarica);

Egitto. 100 km Pharaonic Race” (Curioso esito dell’undicesima edizione…);

Norvegia. Indoor affollata al Bislett” (Come è andata…);

Desirée Ficker. Muta al chiodo ma pronta per l’ultra” (Storia della campionessa sportiva e di bellezza americana che lascia il triathlon per debuttane nell’ultra), con foto;

USA. Capodanno lungo 24 ore” (Storie e curiosità di tre gare, ma una su tutte, quella di German Sanchez);

Giappone. Indoor a Tokyo” (E’ andata così…);

Principato di Monaco. No Finish Line” (Un evento straordinario e speciale che ha visto il trionfo di Maria Ilaria Fossati (foto) e i fuoriclasse della Sanremo Runners: Lukas Boewer (primo), Vincenzo Tarascio (secondo) e Diego Di Toma (tra i leaders) , con le foto di ciascuno e quelle del principe regnante Alberto II con la graziosa Charlene);

STATISTICA” con la “100 km, graduatorie mondiali e italiane 2011 “Re Giorgio ancora sul trono”, i migliori e le migliori 50 al mondo e i migliori e le migliori 50 in Italia con commenti, note, curiosità e le foto di Erick Wainaina, Giorgio Calcaterra, Marina Bychkova, Joanna Zakrewski, Monica Carlin, Monica Casiraghi e Francesca Marin.

Avviso: sul prossimo numero una storia speciale, la Los Angeles-New York FootRace del secolo scorso.

 

Tra gli altri servizi si segnalano resoconti, statistiche (Bilancio maratona italiana 2011; Non solo maratona: anche 10mila, 10km e 21,097 km), inchieste (Speciale. La corsa nei grandi sport di squadra), interviste, anche esclusive; il cross; le corse su strada; le indoor, novità editoriali; note storiche; gare in pista; skirunning-trail; corse in montagna; calendario nazionale e internazionale; primati mondiali specialità olimpiche; coach magazine, Atletica Lombardia; e numerose rubriche.

 

Rivista  LA CORSA

Go.Tu. surl Editore

Via Winckelmann, 2

20146 Milano

tel 02.42419.1 (r.a.)

fax 02.48953252

redazione@lacorsa.it

www.lacorsa.it

bimestrale, euro 5,00

Direttore responsabile: Walter Brambilla

In redazione Elena Bolgiani e Silvio Garavaglia

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17 febbraio 2012 5 17 /02 /febbraio /2012 08:14

zen Arco frecciaLo Zen, l'Arco, la Freccia è un volume che è indicato per i cultori delle filosofie e delle religioni orientali, della disciplina del tiro con l'arco (molti avranno letto o sentito nominare  Lo zen e l'arte del tiro con l'arco del tedesco Herrigel che fu discepolo di Awa Kenzo, ma anche per tutti coloro che praticando altri sport - e soprattutto specialità di endurance - hanno la necessità di costruire dentro di sé una disciplina mentale che possa aiutarli a governare meglio la loro applicsazione muscolare e psico-somatica di lunga termine, ressitendo alle crisi e ai segnali periferici che, si attivano sulla base di meccanismi fisiologici "salva-vita".

Il volume è ricco di aforismi e di frasi di grande impatto, ai fini di una ricerca interiore e della collocazione del proprio impegno sportivo in una più vasta contestualizzazione mentale ed energetica, come - ad esempio - questi due:

 

Un giorno di sforzo è un giorno di beatitudine;

Un giorno di pigrizia è un secolo di rimpianti.

   

Se guardi al bersaglio come al tuo nemico,

non farai mai progressi.

Il bersaglio è un tuo punto di riferimento, non il tuo avversario.

 

awa11Per la collana “Sapere d’Oriente” le Edizioni Mediterranee hanno pubblicato un volume di John Stevens dal titolo Lo Zen, l’Arco, la Freccia: vita e insegnamenti di Awa Kenzo. La pubblicazione di questo volume è un evento importante, poiché per la prima volta è possibile leggere in lingua italiana alcuni scritti di colui che fu il maestro di tiro con l’arco di Eugen Herrigel, autore de Lo Zen e il tiro con l’arco. Si tratta in effetti di una sorta di completamento ideale di quest’ultimo libro, poiché fornisce un certo numero di approfondimenti e dettagli sui contenuti e sullo stile di insegnamento di Awa sensei, quasi evocando l’atmosfera irripetibile e speciale di quei tempi così lontani.

KenzoAwaL’autore struttura il volume in una prima parte, in cui tratteggia la vita di Awa Kenzo ed espone i punti fondamentali della sua dottrina (il Daishado-kyo, ovvero la “Dottrina della Grande Via del Tiro”), e una seconda ove viene presentata una scelta di aforismi, tratti dai numerosi scritti del maestro.

Questa edizione italiana è arricchita da una Premessa del Preside dell’Accademia Romana Placido Procesi, e da una postfazione, in cui il traduttore, anch’egli membro dell’Accademia, sviluppa alcune considerazioni sulla presenza, nell’ambito del Kyudo contemporaneo, di elementi provenienti dalla dottrina di Awa sensei  e, più in generale, sugli aspetti sapienziali inerenti allo Shaho, ovvero al complesso dei Principi del Tiro, così come sanciti dalla All Nippon Kyudo Federation ed esposti nei volumi del Kyudo Manual, che rappresentano la documentazione ufficiale della medesima Federazione.

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1 febbraio 2012 3 01 /02 /febbraio /2012 16:29

cover-brizzi-italica--300x145.jpgItalica 150, la camminata di Enrico Brizzi and friends, diventa libro. A dir la verità già un altro libro era stato costruito su questa camminata, il romanzo di Brizzi "Gli psicoatleti".

Questo invece è il libro-documentario di questo viaggio in stile rock dalla Vetta d’Italia in Alto Adige a Capo Passero nel Sud della Sicilia.

Brizzi ha scritto la prima parte, il racconto del viaggio stesso.

Ecco un estratto che ben sintetizza lo stile del viaggio: « La Calabria è lunga in moto - ci ammonisce un centauro tedesco in pausa-pranzo. "Ve lo dico io, a piedi diventerete pazzi." Per un attimo valuto di spingerlo oltre il parapetto sul quale è appollaiato a bere latte e masticare gallette, giù per la scogliera scalata nottetempo dai Saraceni, verso il blu senza fondo del Tirreno; mi trattengo, invece, e con il fido fotografo Franz scavalco il guard-rail per aggirare la galleria della Statale lungo la vecchia strada panoramica. Il cartello presso l’imboccatura ci informa che la galleria è lunga un certo numero di metri e si chiama "Apprezzami l’asino".
"Apprezzami l’asino" grido allora, rivolto al tedesco immobile con le sue gallette e il tetrapak di latte. »

Il libro prosegue con i contributi degli altri camminatori del manipolo psicoatletico. Marcello Fini ha scritto gli approfondimenti storico-letterari. La terza parte sono le foto di Francesco Monti. Conclude il libro una serie di interessanti interviste di Samuele Zamuner fatte a personaggi noti, a cui chiedere lo stato dell’arte dell’Italia oggi, e i cambiamenti rispetto al passato. Tra loro le giovani politiche Giorgia Meloni e Debora Seracchiani, il giornalista Olivero Beha, l’esperto di ambiente e di clima Luca Mercalli e don Andrea Gallo.

Per capire che fa adesso Enrico Brizzi di bello, come vive il camminare, lo scrivere e il rock, la Compagnia dei Cammini lo ha intervistato in esclusiva.

 

Ecco  l'intervista completa (di Luca Gianotti).

 

Vedi anche: L'Italia dopo 150 anni. Enrico Brizzi racconta com'è

 

Enrico Brizzi, Marcello Fini, Samuele Zamuner – "Italica 150. Cronache e voci di un Paese in cammino", Pendragon 2011 – 15 euro

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31 gennaio 2012 2 31 /01 /gennaio /2012 11:59

londra in biciclettaEsce per i tipi di Ediciclo, il volume di Michele Monina, Londra in bicicletta: nell'anno delle Olimpiadi, Ediciclo non poteva perdere l'occasione di pubblicare un volume così. Ecco una guida sentimentale alternativa a Londra, ovviamente in bicicletta!

La bici, il rock, il Tamigi, il glamour metropolitano… questi tutti gli ingredienti per un racconto della capitale inglese del tutto inedito.

Michele Monina, scrittore e critico musicale, biografo di Vasco Rossi, Dalla, Fabri Fibra ma anche di Ibrahimovic, Milito e tanti altri, dà vita a una guida sentimentale alla città più cosmopolita d’Europa attraversata in bicicletta.
Michele Monina, scrittore e critico musicale, monta in bicicletta e attraversa la città che si sta vestendo a festa per le Olimpiadi, per fotografare dal punto di vista privilegiato delle due ruote Londra, la culla del rock, stavolta impegnata a farsi casa dello sport mondiale. Nel farlo decide di farsi accompagnare da suo figlio Tommaso, di neanche sei anni. Anche lui in sella e del tutto intenzionato a scoprire questo gigante fatto di strade e acqua.
Sì, perché il fil-rouge che i due si troveranno a srotolare chilometro dopo chilometro, pagina dopo pagina, sarà il Tamigi, il grande fiume che taglia la città in due, in un percorso psico-geografico che deve tanto a AIain Sinclair quanto ad Alan Moore.
Il libro che nasce da questo “percorso nel cuore rock della città” è un “on the river” fatto al passo di pedale; diventa, al tempo stesso, un viaggio nella Londra pre-olimpiadi e un viaggio metaforico che ricalca il celebre Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta di Robert Pirsig: un padre e un figlio che lasciano alla strada e a un fiume il compito di raccontare loro la vita.

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14 gennaio 2012 6 14 /01 /gennaio /2012 10:19

persevareumano_Trabucchi.jpgE' uscito nelle librerie il 12 gennaio, il nuovo libro di Pietro Trabucchi, Perseverare è umano. Come aumentare la motivazione e la resilienza nelle organizzazioni. La lezione dello sport, Corbaccio Editore, 2011.

Pietro Trabucchi,  multi-sportivo, ultrarunner e psicologo dello sport, ha al suo attivo numerose pubblicazioni scientifiche e molti libri, tra cui il recente "Resisto dunque sono", pure pubblicato per i tipi di Corbaccio, che approfondisce in maniera inedito un discorso sul concetto di resilienza applicato agli sport di endurance a partire da storie di vita di sportivi da lui seguiti personalmente.

Tra le tante esperienze di consulenze e di supporto psicologico a sportivi di varie discipline che praticano sport di endurance, Trabucchi negli ultimi anni ha svolto preziose attività di consulenza per conto della IUTA con gli atleti itailani selezionati a far parte della Nazionale azzurra 100 km su strada e 24 ore su strada e, proprio a questi atleti, il volume è dedicato.

Il saggio (che scaturisce dall'osservazione "clinica" di situazioni correlate agli sport di endurance) fornisce un'importante apporto di riflessione sui modi in cui migliore il livello di motiviazione e di resilienza nelle organizzazioni, a partire dalla lezione dello sport.

In questo senso, Perseverare è umano può essere di preziosa lettura anche per chi si occupa della gestione di organizzazioni sportive e desidera migliorarne il livello di efficienza operativa.

trabucchi.jpgDal risguardo di copertina.

L'uomo per natura non è un centometrista, è un maratoneta: questo è il risultato di due milioni di anni di adattamento all'ambiente circostante come dimostrano le più recenti teorie scientifiche sull'evoluzione umana. Il suo scatto non gli consentirà mai di raggiungere un'antilope, ma la sua resistenza e la sua motivazione sì. Purché sappia coltivarle e mantenerle salde nel tempo. Questa è la lezione che Pietro Trabucchi, psicologo e coach di atleti che praticano le discipline più dure dell'universo sportivo, come l'ultramaratona, ci insegna in questo libro. Il problema è che nella vita e nella società di oggi, la nostra più intima natura viene ostacolata da elementi estranei e fuorvianti come il mito del talento, la sopravvalutazione del potere degli incentivi o la leggenda dei motivatori esterni.

Sempre più spesso crediamo che sia possibile avere successo in qualcosa - nello sport, nello studio, nel lavoro - solo se "siamo portati" oppure se riceviamo una spinta o una ricompensa che prescindono dall'intima soddisfazione di svolgere bene ciò che ci prefiggiamo. Siamo motivati, certo, abbiamo delle ambizioni, degli scopi, ma molto spesso non riusciamo a mantenere con costanza la nostra motivazione. Ci sentiamo frustrati perché non abbiamo subito successo, ci sentiamo demoralizzati se qualcuno non ci incita continuamente, ci sentiamo defraudati se non riceviamo un "premio" per i nostri sforzi.

In sostanza sempre più spesso siamo condannati a sentirci dei falliti. E cerchiamo la causa del nostro fallimento fuori da noi, invece che dentro di noi, nel fatto che non "alleniamo" adeguatamente la nostra "resilienza" ovvero la nostra capacità di far durare la motivazione nel tempo.

Come coach, Pietro Trabucchi insegna in primo luogo a trovare e mantenere in se stessi la forza di raggiungere un obiettivo; e a costruire con gli altri, compagni e allenatori, ma anche colleghi e superiori, figli e genitori, un sistema sano di relazioni in cui ognuno trova il suo ruolo, mostra le sue capacità e ottiene i suoi obiettivi aumentando la propria autostima e migliorando la qualità della propria vita e quella del gruppo in cui si muove, sia esso un team sportivo, un'azienda o una famiglia.

 

Vai al sito web di Pietro Trabucchi

 

Booktrailer

 

 


 
 
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5 gennaio 2012 4 05 /01 /gennaio /2012 07:35

Indian-la-grande-sfida.jpgIndian. La grande sfida (un film di Roger Donaldson, Nuova Zelanda-USA, 2005) con un sempre bravo Anthony Hopkins nei panni di Burt Munro, un uomo ormai attempato con la passione della velocità sulle due ruote, dopo un passaggio poco attenzionato sul grande schermo,  è andato in programmazione su RAI3 il 4 gennaio 2012.
E' stato davvero un bel regalo di anno nuovo per tutti gli sportivi e non certamente per i soli appassionati di motociclismo, dato che, anche se la storia è quella di un uomo che con pervicacia insegue il sogno di realizzare il record del mondo di velocità su terra con le due ruote, con sua moto, una vecchia Indian USA carenata, prodotta negli anni Cinquanta, la storia è all'insegna di valori universali.
Burt abita molto lontano dalla mitica  Bonneville Salt Flats a Salt Lake City nello Utah (USA), il luogo in cui grazie ad una distesa di sale completamente piatta che si estende per chilometri (originata dal prosciugarsi di un enorme lago salato) sono stati realizzati i più importanti record di velocità del mondo su terra, tra cui qello mitico di  Malcom Cambell, il primo a superare le 200 miglia orarie sulla sua Bluebird a quattro ruote. Burt vive in un posto sperduto della Nuova Zelanda e ciò nonostante carezza il suo sogno, lavorando giorno per giorno alla sua moto per "migliorarla" e renderla più veloce.
Alla fine, Burt si decide di andare: e la decisione è presa, quando si rende conto che i suoi gironi non sono illimitati e che potrebbe morire anzitempo (un'improvvisa sintomatologia anginosa è il campanello d'allarme del possibile declino) e decide di imbarcarsi in un'impresa che potrà anche avere un esito incerto ("Ora o mai più", sembra dire tacitamente a se stesso).
Nessuno dei suoi paesani sembra "credere" in lui.
Ciò nonostante Buzz parte e si mette on the road: e già solo compiere questo primo passo è l'impresa.
Il viaggio sino agli Stati Uniti è lungo e avventuroso per uno come Burt che si è mosso dalla Nuova Zelanda solo quando era stato soldato nel Primo conflitto mondiale.
Alla fine Burt, vincendo mille difficoltà, ma spinto dalla sua passione, riuscirà nella sua impresa, ma per i dettagli della sua realizzazione sospendiamo il racconto per lasciare a chi vorrà vedere il film il piacere della sorpresa.
Ciò che conta però, come dice lo stesso Burt - citando Theodore Roosevelt - al ragazzetto figlio dei vicini di casa, l'unico a credere appassionatamente in lui: "L'eroe si distingue nel fatto non di vincere, ma per aver avuto il coraggio di scendere nell'arena. E solo in ciò sta la sua grandezza".
La vera forza dell'eroe sta dunque nel progettare la sua impresa e poi avere la forza di cimentarsi a dispetto di tutti i dubbi e le incertezze che possono attanagliare il suo animo, sapendo in anticipo che della vittoria non ci può mai essere alcuna certezza, mentre l'unica presa salda la si può avere solo sulla consapevolezza di aver tentato e di essersi esposto al rischio - sempre possibile - di un clamoroso fallimento.
E' una bella lezione morale per tutti gli sportivi che desiderano prendere un cimento, innnanzitutto con se stessi; è un bel film da vedere, anche se con uno script un po' buonista - come hanno detto alcuni critici DOC sempre pronti ad azzanare: ma è risaputo che i critici cinematografici non amano il buonismo e la melassa dei buoni sentimenti e vogliono storie sofferte o enigmatiche, ma a noi cultori di bocca buona  del cinemache sia vero ed autentico intrattenimento intelligente e desiderosi di vedere belle storie non possiamo che apprezzare la bella lezione morale che Indian ci trasmette.

Lo script peraltro segue le vicissitudini dell'omonimo personaggio (Herbert James "Burt" Munro - conosciuto come Bert in gioventù; 25 marzo 1899 – 6 gennaio 1978), realmente vissuto e primo uomo a infrangere il muro delle 200 miglia orarie su terra su moto sotto i 1000 cc con carenatura.


 

Scheda film
Indian, la grande sfida
Regia: Roger Donaldson.
Interpreti: Anthony Hopkins, Chris Bruno, Juliana Bellinger, Jessica Cauffiel, Martha Carter, Brian Clark, Campbell Cooley, Wesley Dowdell, Todd Emerson, Phoebe Falconer, Tim Farmer
Titolo originale The world's fastest indian.
Avventura, durata 127 min. -
Nuova Zelanda, USA 2005. uscita venerdì 7 aprile 2006
    

Trailer




Montaggio delle scene più belle


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23 dicembre 2011 5 23 /12 /dicembre /2011 23:30

Ragazzo-che-cavalcava-il-vento.jpgE' uscito il primo romanzo di Leonardo Soresi, direttore di SpiritoTrail (la rivista online del Trail), dal titolo immaginifico ed evocativo "Il ragazzo che cavalcava il vento"  (Editore: Spirito Trail ASD)
Javier Buendia, giovane indio tarahumara, si sta affacciando alla vita, quando è costretto ad assistere impotente alla violenza dei narcotrafficanti che si impossessano della sua terra. Inizia da qui una storia di riscatto e di crescita personale, in cui sarà guidato da un misterioso americano che ha scelto di lasciare gli Stati Uniti per venire a vivere nei canyon della Sierra del Messico. Sarà la corsa, con le sue fatiche, i momenti di debolezza e di esaltazione, a forgiarne il carattere e a portarlo fino in California per correre la Western States e far così conoscere a tutto il mondo il drammatico destino degli Indios Tarahumara.
leonardoSoresiL'autore. Leonardo Soresi, nato a Udine nel 1973, è commercialista a Spilimbergo (PN) dove vive con la moglie e i tre figli. Dal 2002 collabora con la rivista "Correre" mentre dal 2008 è redattore della rivista Spirito Trail. Appassionato di corsa in natura, nel 2009 è diventato il primo italiano ad aver portato a termine la Western States Endurance Run. Esordisce nella narrativa nel 2004, vincendo il premio Chatwin per la letteratura di viaggio. Nel 2007 vince il premio "Graphie", concorso nazionale di Narrativa per autori "under 35".  "Il ragazzo che cavalcava il vento" è il suo primo romanzo.

Per acquistare il volume:

Dopo aver compilato il modulo on line, spedisci la ricevuta di pagamento di 16,00 Euro (spedizione inclusa):
- via e-mail a leonardo.soresi@spiritotrail.it
- o via fax allo 0427/926605 Il pagamento può essere effettuato tramite:
 
1) bonifico bancario
Poste Italiane SPA
IBAN    IT09 C076 0102 8000 0009 3547 305
BIC (Swift Code):  BPPIITRRXXX  (solo per bonifici dall’estero)
intestato a:
Spirito Trail A.S.D.   
Via Bezzecca 7   
50139 Firenze
Causale:  acquisto libro Soresi



2) bollettino postale
C/C POSTALE   93547305  
intestato a Spirito Trail A.S.D.
Causale: acquisto libro Soresi

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23 dicembre 2011 5 23 /12 /dicembre /2011 15:15

ediciclo_auguri.jpgEdiciclo, la nota casa editrice specializzata quasi esclusivamente in titoli che riguardano la pratica dell'andare in bici, l'escursionismo e i viaggi a piedi, il trekking e il camminare in genere, augura a tutti un Natale tutto da pedalare con il racconto autobiografico di Stefano Bruccoleri e con il Calendario da scaricare ispirato a "La musica della neve" di Davide Sapienza.

(Stefano Bruccoleri) "Avevo cinque anni quando le condizioni economiche della mia famiglia originaria suggerirono un affidamento temporaneo che col tempo si sarebbe tradotto in un’adozione. Poi, un giorno vidi mamma arrivare dal vialetto
della casa. Io ero in giardino a giocare e la prima cosa che urlai dentro fu: «No! Non adesso. Non ti voglio, mamma. Non ti voglio vedere». Mamma aveva trentasei anni, a me appariva vecchia, consumata, pesante, ingombrante.
Era chiaro che veniva a riportarci a casa.
A distanza di trentasette anni quello resta il ricordo più nitido della mia infanzia.
La detestai, ricordo il cappotto che indossava, le arrivava sotto le ginocchia, e le scarpe impolverate di terra che raccontavano chiaramente della miseria che ci stava attendendo. La famiglia affidataria era benestante e in giardino c’era una bicicletta per ogni bambino della casa.
Io avevo la mia.
Quando mamma ci portò via, quella bicicletta non venne con me e ho passato la vita a rivolerne una, a rivolere quella bicicletta.  «La bicicletta non ha cassetti, i sogni li appoggi direttamente sui pedali».
A diciassette anni addolcivo la tristezza viaggiando su un vecchio atlante. Immaginavo di pedalare lungo le rive del fiume Po partendo da Torino e poi via via verso la Pianura Padana, fin dove il fiume si perde nel mare.
Oggi non m’interessa sapere perché in tutti questi anni non mi sia deciso a viaggiare in bicicletta nel mondo che sognavo piegato sull’atlante, quel che conta è che ora sono qui a riprendermi i sogni che erano miei"

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Presentazione

  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
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  • Ultramaratone, maratone e dintorni
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

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Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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Statistiche generali del magazine dalla sua creazione, aggiornate al 14.04.2014

Data di creazione 12/04/2011
Pagine viste : 607 982 (totale)
Visitatori unici 380 449
Giornata record 14/04/2014 (3 098 Pagine viste)
Mese record 09/2011 (32 745 Pagine viste)
Precedente giornata record 22/04/2012 con 2847 pagine viste
Record visitatori unici in un giorno 14/04/2014 (2695 vis. unici)
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Lara arrivo pisa marathon 2012  arrivo attilio siracusa 2012
            Lara La Pera    Attilio Licciardi
 Elena Cifali all'arrivo della Maratona di Ragusa 2013  Eleonora Suizzo alla Supermaratona dell'Etna 2013 (Foto di Maurizio Crispi)
            Elena Cifali   Eleonora Suizzo
   
   
   
   
   
   

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