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21 aprile 2015 2 21 /04 /aprile /2015 07:43
(la foto della partenza è di Maurizio Crispi, le altre di Gioacchino Migliore)
(la foto della partenza è di Maurizio Crispi, le altre di Gioacchino Migliore)
(la foto della partenza è di Maurizio Crispi, le altre di Gioacchino Migliore)
(la foto della partenza è di Maurizio Crispi, le altre di Gioacchino Migliore)
(la foto della partenza è di Maurizio Crispi, le altre di Gioacchino Migliore)

(la foto della partenza è di Maurizio Crispi, le altre di Gioacchino Migliore)

Circa duecento gli amanti della corsa e della passeggiata in natura, per tutta la giornata di domenica 19 aprile 2015, hanno riempito di colore ed entusiasmo Palazzo Adriano ed i sentieri dell’appena istituito Parco Naturale, in occasione dell'Ecotrail dei Monti Sicani, quarta prova del Circuito Ecotrail Sicilia 2015.

E' stata una festa per tutti, che ha preso il via fin dalle prime ore del mattino in quella che fu la piazza set del film capolavoro di Tornatore, “Nuovo Cinema Paradiso” e che ha visto protagonisti gli atleti ma anche i tanti familiari al seguito, che hanno avuto modo di scoprire le bellezze storico-culturali di Palazzo Adriano e le peculiarità naturalistiche e paesaggistiche del parco Naturale.

A chiudere per primo i 18 chilometri della prova agonistica, valida come quarto appuntamento stagionale del Circuito Ecotrail Sicilia 2015 promosso da Asd Sportaction, Salvatore Pillitteri del CUS Palermo, che con il tempo di h 1.40,30 ha preceduto di oltre due minuti i due podisti della ASD Panormus, Antonio Camarda e Francesco Cesare.

Tra le donne ancora una vittoria per Susanne Olvback della SD Work Out Studio, davanti alla sorella e compagna di squadra Angela; terza la campionessa in carica, Graziella Bonanno della ASD Etna Trail.

Partner d’eccezione della manifestazione la Fondazione Teatro Massimo, che ha regalato alcuni biglietti, sorteggiati tra i partecipanti dall’organizzazione, per assistere a “Coppélia”, che andrà in scena il prossimo 20 giugno. Una partnership dall’alto significato simbolico per un evento, il Circuito Ecotrail Sicilia, che va ben oltre lo sport e che mira alla valorizzazione naturalistica, paesaggistica e culturale della Sicilia in generale, oltre che delle sue tipicità territoriali.

Prossimo appuntamento per la sempre nutrita carovana del Circuito, l’Ecotrail della Pizzuta, nella Riserva Naturale “Serre della Pizzuta”, a Piana degli Albanesi, il prossimo 24 maggio, con l'intermezzo dell'Ecotrail della Valle dei Templi (26 aprile 2015) e dell'Ecotrail delle Cantine di Camporeale (il prossimo 10 maggio 2015), rispettivamente 5^ e 6^ prova del circuito (ma B-side).

Per ulteriori informazioni www.ecotrailsicilia.it

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19 aprile 2015 7 19 /04 /aprile /2015 05:07
Circuito Ecotrail Sicilia 2015. A Palazzo Adriano, va in scena l'Ecotrail dei Monti Sicani

Il 19 aprile 2015 va in scena come quarta prova del Circuito Ecotrail Sicilia, con partenza ed arrivo sulla piazza principale di Palazzo Adriano resa celebre del film "Nuovo Cinema Paradiso", l'Ecotrail dei Monti Sicani.

Sarà l’intramontabile fascino della Piazza di Nuovo Cinema Paradiso a far da cornice a quella che è ormai una classica del Trail siciliano, l’Ecotrail dei Monti Sicani, in programma domenica 19 a Palazzo Adriano.
Oltre duecento i podisti e i semplici amanti della passeggiata in natura che si avventureranno lungo i sentieri dell’appena istituito Parco Natuale dei Monti Sicani, per la quarta prova stagionale del Circuito Ecotrail Sicilia 2015.

Diciotto i chilometri della gara agonistica lungo un percorso assai impegnativo con tante salite, per quasi mille metri di dislivello positivo. In programma anche due walktrail, le passeggiate non agonistiche rispettivamente di 18 ed 11 chilometri e una visita guidata che porterà i visitatori alla scoperta delle ricchezze naturalistiche e paesaggistiche del Parco Naturale, tra queste la maestosa Pietra di Salomone, uno dei reperti fossili ancora integri più antichi e preziosi della Sicilia, databili dai 280 ai 225 milioni di anni fa (periodo Permiano, ultima fase del Paleozoico).

Partner d’eccezione della manifestazione la Fondazione Teatro Massimo, che metterà a disposizione dei partecipanti dei biglietti per assistere a “Coppélia”, che andrà in scena il 20 giugno prossimo.

Ad organizzare l’evento l’ASD Sportaction, società promotrice del Circuito, con il patrocinio del Comune di Palazzo Adriano e il fondamentale sostegno di diverse azienda locali.

Per ulteriori informazioni www.ecotrailsicilia.it

 

 

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18 aprile 2015 6 18 /04 /aprile /2015 05:21
(Cofano Trail 2015 - foto di Adriana Ponari)

(Cofano Trail 2015 - foto di Adriana Ponari)

(Maurizio Crispi) Ancora non si sono smorzate del tutto le polemiche che hanno fatto seguito all'Ecotrail di Monte Pellegrino, terza prova del circuito Ecotrail Sicilia 2015, ed ecco che arriva una lettera aperta firmata da quattro società podistiche siciliane, in cui vengono riproposti alcuni punti in discussione a partire da quella circostanza (prendendo spunto dai malumori insorti in alcuni per un'applicazione ritenuta parziale ed eccessiva di alcune norme del regolamento di gara), apparentemente in modo costruttivo, ma sottilmente tendenti a rinfocolare ulteriormente le polemiche e creare le premesse per una ulteriore critiche alla Società podistica, principale organizzatrice e coordinatrice del Circuito del Trail Siciliano.

Già lo strumento della "lettera aperta" è, ad avviso di molti, improprio, poichè si tratta di una comunicazione "pubblica" che utilizza il mezzo stampa, dando per scontato che l'interlocutore cui è diretta (sia esso singolo o gruppo) sia inaccessibile e trincerato dietro posizioni non aperte alla dialettico, e quando si profili un forte conflitto tra cittadini e le istituzione (vorrei ricordare uno dei più alti esempi di "lettera apertas" che fu il "J'accuse" di Emile Zola per prednere posizioni contro l'atteggiamento governativo nel caso Dreyfus). Quindi, la "lettera aperta" (o almeno la comunicazione definita tale) è in sé uno strumento fortemente polemico che intende fare molto rumore.

Ma qui, a prescindere dal contenuto della lettera aperta che parla da sè, sia nei suoi contenuti espliciti sia in ciò che si nasconde tra le righe, non siamo in presenza di un conflitto irriducibile o di una mancanza di volontà dialettica tra le parti coinvolte, anzi al contrario.

Proprio alla vigilia della quarta prova del Circuito Ecotrail Sicilia è stato indetto da Aldo Siragusa e dall'ASD Sportaction che egli rappresenta un forum di discussione, a Palazzo Adriano (Palermo) a cui sono stati invitati tutti i presidenti di società interessanti, per un proficuo scambio di idee e per una discussione costruttiva, ai fini di un miglioramento di alcuni punti ritenuti critici e per un appianamento delle divergente. Il Forum, in sé, è uno strumento fortemente democratico in cui ciascuno può dire la sua e votare tutti i punti messi all'ordine del giorno.
La lettera aperta, in queste circostanze, appare invece uno strumento non democratico e manipolativo che, prima ancora della discussione effettiva e del confronto di idee proficuo tra le parti, intende cristallizzare l'antagonismo e creare un rapporto e di pressione, facendosi forza dell'adesione sottoscritta che il documento (scritto probabilmente da un'unica persona) ha ricevuto da diversi presidenti di Società. 

Tanto rumore per nulla, quindi: le stesse cose, molto pacificamente, avrebbero potuto essere portate alla discussione del Forum nel pieno "spirito trail", uno spirito trail saldo nei suoi contenuti, anziché semplicemente "enunciato", come molti sembrano fare: una mossa strategica, più documento propositivo, le cui interpellanze costruttive, senza tanti clamori, avrebbero potute essere portate direttamente al Forum del 18 aprile, a Palazzo Adriano.

Ma quello della polemica, della lotta larvata, dell'antagonismo tra diversi attori, dell'esser parte di una congrega piuttosto che di un'altra sono mali tipicamente siciliani, che affliggono anche coloro che sono, apparentemente, per cultura e preparazione, al di sopra di beghe scaturewnti dalle declinazioni della sicilianità più deteriore.

Alla lettera aperta che riportiamo qui di seguito, includiamo la risposta di Aldo Siragusa.

 

“ Con il presente documento i sotto elencati presidenti delle società che partecipano al circuito ecotrailsicilia intendono proporre, sentite le indicazioni ricevute dai loro iscritti, alcune riflessioni, con l’esclusivo intento di contribuire in maniera fattiva alla rimodulazione e alla implementazione dei criteri organizzativi che sino ad ora hanno governato il suindicato circuito. Resta inteso che si condivide sin d’ora il carattere consultivo della riunione indetta dalla ASD Sport Action e che nessun obbligo viene fatto alla stessa Sport Action sull’eventuale presa in considerazione né applicazione delle proposte.
Ringraziando prioritariamente Aldo Siracusa, a cui non può non essere riconosciuto il ruolo di grande impulso allo sviluppo dell’attività agonistica legata al trail running, non può non considerarsi in questa sede l’origine e la diffusione di tale disciplina che non è certamente ascrivibile esclusivamente ad lui.
Altri eventi e altri attori nel corso di questi anni hanno promosso ognuno con il suo ruolo, la corsa in natura e l’origine e la rievocazione della memoria di questi eventi specie di quelli agonistici deve servire come base di lavoro per lo sviluppo delle prove del circuito Ecotrail Sicilia.
Il trail running è fortemente legato alla promozione e alla valorizzazione delle aree boschive, paesaggistiche e naturali e porta in sé anche la mission di valorizzare la cultura del posto, le tradizioni, le produzioni tipiche. Punto fermo rimane altresì il carattere di forte convivialità delle manifestazioni e di ciò ne sono esempio tutti gli eventi internazionali che mettono al primo posto nel management organizzativo l’accoglienza degli atleti anche nei giorni precedenti alla manifestazione (campi, tende, posti letto in oratori). Nessuna prova o forse un paio nel 2014 di prove del circuito ecotrailsicilia ha previsto un “terzo tempo”, il momento conviviale in cui spesso a base di semplici piatti si assicura ai concorrenti e con un ticket minimo agli accompagnatori di poter sostare in area gara consumando un pasto di varia natura. E’ stato più volte chiesto di prevedere questo momento senza ulteriore aggravio dei costi che sommati al viaggio in auto e al soggiorno pre gara raggiungono nel w end cifre considerevoli.
In merito alla fornitura di un gadget o pacco gara di welcoming tutte le organizzazioni di manifestazioni di tale ambito sono orientate nel fornirlo addirittura dando forte risalto alla consegna di esso e del pettorale anche nel giorno precedente la gara con forti ricadute anche per il territorio per ciò che concerne l’ospitalità alberghiera.
Vanno fatti sforzi maggior nella ricerca degli sponsor che più che sull’erogazione di un contributo possono aiutare l’organizzazione verso la fornitura di un ricordo da destinare a tutti indistintamente a prescindere dalla successiva posizione di classifica. Si suggerisce quindi di incrementare gli sforzi per la realizzazione del cosiddetto “pacco-gara” che ad avviso degli scriventi è da considerarsi tra i parametri di valutazione e tra i criteri di soddisfazione espressi dall'atleta.
Resta inteso che altri servizi base non possono essere prescindibili, ci si riferisce all’assistenza medica, alla presenza di volontari e/o operatori lungo i punti o gli snodi più critici della gara, alla dotazione minima per i ristori che devono prevedere cibi solidi e liquidi e non limitarsi alla semplice acqua e banane.
Sui controlli della sicurezza personale, si suggerisce - prima durante e dopo - in zona arrivi, la presenza di due giudici che indirizzino gli atleti che giungono al traguardo in un imbuto, così da poter registrare con tutta calma i numeri di pettorale e controllare il materiale obbligatorio. Tutti gli atleti trovati non conformi alle regole della manifestazione, contribuiranno ad una penalizzazione della società, che sarà valutata in base alla gravità dell’infrazione.
Cosi facendo i presidenti di società sensibilizzeranno maggiormente i propri atleti.
Siamo convinti che bisognerà adoperare anche la prova fotografica, qualora quest’ultima risulti inconfutabile.
Diversificare le regole per ogni gara, es: Gare con il Materiale obbligatorio e gare con materiale consigliato.
Opportuna la nomina di una commissione che si occupi delle questioni di tipo che di volta in volta decide su queste problematiche, ovviamente a stretto giro di messaggi. Si propone che solamente il portavoce di ogni singola società, si faccia carico di discutere sulle questioni sopraelencate, per evitare inutili polemiche che sfociano in discussioni sterili e senza fine.
Ci si rende conto che assicurare servizi è da considerarsi un costo per l’organizzazione e quindi ciò ne avrebbe ricadute la quota di partecipazione ecco perché ci si auspica la forte riduzione del numero di prove al fine di concentrare le carenti risorse finanziare in pochi eventi con un management organizzativo più dettagliato e con un richiamo anche extra-regionale. Poche prove in cui concentrarsi anche con una quota di iscrizione maggiore.
Non si può pensare ad un calendario agonistico che duri un anno perché in contrasto già con la nomenclatura sportiva tradizionale che parla di stagione, proponiamo di pensare più che a un circuito ad un campionato sotto l’egida di un ente e/o federazione in cui ogni singola società possa proporre anche con un turnover negli anni delle prove in modo da permettere a chi non ha potuto in una stagione di organizzare nell’altra o di promuovere nuovi territori accantonando prove che negli anni si ripetono.
Chiaro che sia necessario un coordinatore tecnico o una commissione tecnica che ad inizio anno valuta le proposte di prove e le inserisce in un calendario assegnando degli standard organizzativi da rispettare.
Necessario introdurre poi il sistema di rilevazione elettronica e considerare il pettorale come accessorio utile solo per il riconoscimento e la spunta dell’atleta in punti di controllo a beneficio anche della sicurezza.
In merito alla premiazione delle tappe pur condividendo l’emblematica e simbolica offerta di prodotti tipici ci si auspica la maggiore corposità di essi in quanto premio e se possibile l’associare il tradizionale trofeo anche in materiali di stretta derivazione artigianale.
La premiazione finale fermo restando il giusto riconoscimento ai primi classificati assoluti e di categoria, crediamo sia importante assegnare a tutti a prescindere dalla posizione un capo finisher magari fornito da uno sponsor tecnico del circuito da indossare orgogliosamente anche in occasioni di altre manifestazioni con forte ricaduta anche sul piano dell’immagine e della promozione del circuito (ad esempio, un gilet).
Ringraziando per aver chiesto di essere ascoltati porgiamo distinti saluti.”
I presidenti di:
ASD Etna Trail
Asd Panormus
ASD Misilmeri marathon
Asd Marathon Monreale

Lettera aperta a firma di 4 società palermitane

(Maurizio Crispi) Non entro nel merito dei contenuti della "lettera aperta", poichè dietro le proposte costruttive si cela, a mio avviso, uno stravolgimento del Circuito Ecotrail che è - si ricorda - circuito organizzato da una società che è la Sportaction che utilizza i propri mezzi e le propie risorse, unitamente con la strategia di tenere le quote d'iscrizione il più basse possibili.

Altra cosa sarebbe se diversi "attori" (società o enti) si mettessero d'accordo per organizzare un circuito costituito dalle gare da loro organizzate, come ad esempio è stato il caso del Circuito Trail dei Monti Occitani, nato nel 2014, mettendo assieme una serie di eventi ultratrail tradizionali del Piemonte (ed anche francesi), già da tempo esistenti e creandone di nuovi ad hoc.

Se ad alcuni non garba non far parte del circuito con la loro manifestazione, potrebbero anche fare da soli ovviamente, fare andare la manifestazione con le proprie gambe e poi proporsi su di una posizione di parità chiedendo di dar vita un circuito tra attori che abbiano pari forza organizzativa.

Il punto è che i podisti siciliani  (e con loro gli organizzatori di eventi) si sono abituati da anni - ormai decenni - di dittatura di circuiti - come il Grand Prix Siciliano di Corse su strada - che funzionano sulla base di una una vera e propria "dittatura", per cui tutti i neo-organizzatori sbavano per poter entrare a far parte del circuito e potere avere un posto al sole. Con il Trail siciliano (e parlo specificatamente dello sviluppo dell'Ecotrail Sicilia) non è stato così: è stata un'avventura "democratica" con l'opportunità a territori mai toccati da eventi podistici di farsi avanti e ad organizzatori in erba di farsi le ossa.

Ma nessuno ha mai detto a nessuno: "Per avere tanti iscritti garantiti, devi essere nel circuito".

Tutto all'insegna della piena libertà e, proprio per questo, le adesioni non sono mancate e le opportunità si sono dischiuse e hanno dato frutto.

E ora?

Forse, gli scontenti potrebbero anche pensare di andare avanti con le proprie gambe, oppure semplicemente non partecipare alle gare. O anche gli scontenti potrebbero dar vita ad una propria manifestazione di trail, etc, etc.

Non c'è nessun contratto matrimoniale inscindibile, come è quello religioso. 

Si può anche divorziare, ma in fondo perchè farlo se non conviene nessuno e soltanto seguendo uno spirito polemico?

A meno che non si tratti di un puro problema di rapporti di forza e di tentativo di alterare gli equilibri perchè c'è qualcun altro che vuole mettersi al comando del carro. E anche questo - se le cose stessero così -, mi si permetta di dirlo, sarebbe un rigurgito tipicamente siciliano.
 

Di seguito la replica di Aldo Siragusa.

Gentile direttore,
mi permetta di manifestare la mia posizione rispetto a questa lettera aperta che leggo sul suo giornale.
Non entro nel merito delle questioni esposte perché verranno trattate in occasione dell’incontro di domani a Palazzo Adriano, ma vorrei dire che tra le proposte valide e degne di attenzione ce ne sono alcune basate su presupposti sbagliati, generati dalla scarsa conoscenza degli obiettivi del Circuito Ecotrail Sicilia e del suo regolamento.
Altre sembrano invece dettate quanto meno dall'incapacità di comprendere quali siano le difficoltà di organizzare una macchina complessa come il Circuito.
Non posso, inoltre, non rilevare come la stesura della lettera faccia abbondante ricorso ad allusioni e affermazioni espresse soltanto a metà che alimentano ulteriori dubbi e polemiche, spostando i toni in senso diametralmente opposto all'obiettivo che ci eravamo prefissati con l’organizzazione dell’incontro di domani.
Non condivido affatto, dunque, l’averla voluta rendere pubblica da parte dei firmatari.
Per fortuna, con l’incontro di domani ci sarà finalmente (!) spazio per il dialogo e il confronto, guardandosi negli occhi e mettendo da parte definitivamente, mi auguro, aride polemiche che non possono appartenere allo spirito trail.

Cordialmente

Aldo Siragusa Responsabile Generale Circuito Ecotrail Sicilia

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26 marzo 2015 4 26 /03 /marzo /2015 16:06
(Ecotrail di Monte Pellegrino 2015 - Foto di Adriana Ponari)

(Ecotrail di Monte Pellegrino 2015 - Foto di Adriana Ponari)

L'Ecotrail di Monte Pellegrino, svoltosi lo scorso 22 marzo 2015 alla sua 8^ edizione, è stato gravato, nel suo post-gara, da una serie di polemiche innescate da un post scritto con acrimonia da Giuseppe Cuttaia, Presidente della ASD Panormus, in cui esprime delle lamentele veementi e, in definitiva, strumentali per la penalizzazione da parte dei Giudici di Gara di un suo iscritto (Nino Camarda), a causa della scarsa visibilità del pettorale, in contrasto con una specifica norma del regolamento di gara.

Aldo Siragusa, alla guida di ASD SportAction e organizzatore del Circuito Ecotrail Sicilia, passata la maggiore intensità della polemica, a mente serena, analizza il post di Giuseppe Cuttaia, primum movens della accesa discussione che ha fatto seguito, e ad ogni punto risponde serenamente.
Un post scritto con il cuore e con il cervello che cerca di riportare tutti ad una visione maggiormente sportiva e di fair play: a volte si dimenticano questa qualità essenziali e ci si lancia nella polemica, perdendo di vista i punti essenziali e soprattutto la verità e il reale stato delle cose.

Le parole di Aldo Siragusa, auspicabilmente, dovrebbero riportare tutti con i piedi per terra e ad una visione dellro sport preferitopiù serena. 

Domenica a Monte Pellegrino c’erano oltre 320 persone (cifre reali!!!) che hanno partecipato alla manifestazione unendo diversi approcci di contatto con la natura e col territorio: l’agonista sfegatato, l’agonista blando, il non agonista che corre comunque, il camminatore puro, l’amante delle visite guidate, il bambino inconsapevole che gode di qualcosa che riuscirà a concettualizzare fra tanti anni, il cane abituato a spazi ristretti che si trova nella sua dimensione reale.
Tutti insieme, ognuno col massimo rispetto del personale spirito trail di ciascun altro. Sei libero di seguire il tuo spirito trail personale, ma - ti prego - abbi rispetto per coloro i quali si discostano dal tuo.

Aldo Siragusa - Ecotrail Sicilia su Facebook (Gruppo)

(Aldo Siragusa) E' arrivato il momento di rispondere a tutto quanto emerso dal post pubblicato da Giuseppe Cuttaia.

Premetto che ieri mattina mi sono incontrato con Nino Camarda, e, come abbiamo sempre fatto, abbiamo parlato di trail e di tutto ciò che gli gira intorno, prendendo come spunto anche quello che è successo domenica a Monte Pellegrino. Risultato: tutta questa polemica montata da Giuseppe Cuttaia si appoggia sul nulla, Nino l’ha presa male (vorrei vedere chi avrebbe fatto il contrario), ma sa che è solo un gioco, un gioco che ha però delle regole che vanno rispettate. Abbiamo mangiato un cannolo e siamo più amici di prima.

Partiamo dal regolamento, che recita: “Il pettorale deve essere portato sul petto o sul ventre ed essere sempre ed interamente visibile nella sua totalità durante tutta la corsa. Deve essere quindi posizionato sopra tutti gli indumenti ed in nessun caso fissato sul sacco o su una gamba. Gli sponsor non devono essere né modificati, né nascosti”.
Questa norma serve ad evitare che i giudici di arrivo, rincorrendo quelli che passano col pettorale non visibile, non riescano a rilevare l’arrivo di altri atleti che passano in quel frangente.
Prima che adottassimo questa regola, e ci limitavamo ai richiami, erano frequenti i casi di persone che non si ritrovavano in classifica. Adesso capita di rado. Ergo, la regola funziona, ed è utile ai partecipanti.
Per inciso: la fascia per il pettorale ha senso solo in una gara nel corso della quale si ha necessità di cambiarsi la maglia sudata e/o di mettere e togliere indumenti più o meno pesanti per forti escursioni termiche. Nella maggioranza delle nostre gare, non si presenta questa esigenza.

Adesso vorrei analizzare passo passo il post di Giuseppe Cuttaia:
Con un provvedimento arrogante e smisurato…”: Cosa c’è di arrogante nell’applicazione delle regole? Arrogante invece è chi tenta di sottrarsi alle regole. Perché smisurato? La sanzione è stata applicata esattamente nei termini previsti dal regolamento.

…oggi il nostro compagno Nino Camarda ben noto e riconoscibilissimo nella maglia nel volto e sempre nelle prime posizioni di classifica…”: la sanzione è stata applicata domenica scorsa a sei atleti e anche ad altri da quando esiste questa regola. Com’è che ti si risveglia l’intolleranza solo adesso che la regola colpisce un tuo atleta? Contesti la regola o il fatto che viene applicata anche a chi porta la tua maglia?
Non è detto che i giudici conoscano i volti di tutti gli atleti, ma, ragionando per assurdo, anche se fosse così, quanto impiegherebbero i giudici a segnare i cognomi dei finisher, anziché i loro numeri? E comunque, che facciamo, quelli che conosciamo li facciamo gareggiare senza numero e gli sconosciuti col numero?

…ha avuto rigorosamente applicato il regolamento sulla visibilita' del pettorale, regolamento tra l'altro necessario perche non si vuole utilizzare il servizio elettronico di cronometraggio per evidenti motivi di risparmio…”: il risparmio è a beneficio dei partecipanti. Il cronometraggio automatizzato inciderebbe sul costo dell’iscrizione per circa due euro. Ma, a prescindere, finché non ci saranno almeno 500 iscritti, e finché rispettiamo il regolamento, la spesa è superflua.

…Ringrazio a Aldo Siragusa per continuare a interpretare ancora lo spirito trail a suo uso e consumo!
Prego, figurati. Di quale spirito trail parli? Sembra che ognuno si sia costruito (tu compreso) una sua idea di spirito trail.
Il mio concetto di spirito trail è quello della valorizzazione del territorio: nei premi e nei pacchi gara trovi sempre prodotti locali, non abbiamo mai preso prodotti da supermercato.
Il mio concetto di spirito trail è quello della cultura: proprio un tuo tesserato, estratto a sorte, assisterà allo spettacolo a “Un Ballo in maschera”, che andrà in scena il 20 maggio al Teatro Massimo.
Il mio concetto di spirito trail è quello della solidarietà: da sempre il Circuito Ecotrail Sicilia si lega a progetti di solidarietà di cui condivide gli obiettivi dando un aiuto concreto.
Il mio concetto di spirito trail è quello che si vede nel Circuito Ecotrail Sicilia.
Negli anni abbiamo sostenuto:

  • L’associazione Salam che opera in favore del popolo Saharawi
  • Il progetto “Adotta un Pousse Pousse” in favore dei tiratori di risciò del Madagascar,
  • Il Centro Regionale Trapianti per la donazione degli organi
  • Fratres Palermo per la donazione di sangue
  • Il progetto “BEE LIFE”, una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi in difesa delle api e della biodiversità per un’agricoltura senza pesticidi killer d’api e d’insetti impollinatori.

Nel 2015 sposiamo la causa di altri due progetti di solidarietà:
Sartoria Sociale, progetto di impresa sociale che riunisce stilisti, sarti e amanti del cucito di varie etnie, impegnati nel recycling e upcycling di abbigliamento usato.
Arrhama, progetto che, attraverso lo sport, si pone l’obiettivo di aiutare le famiglie della periferia di Meknes in Marocco.

Domenica a Monte Pellegrino c’erano oltre 320 persone (cifre reali!!!) che hanno partecipato alla manifestazione unendo diversi approcci di contatto con la natura e col territorio: l’agonista sfegatato, l’agonista blando, il non agonista che corre comunque, il camminatore puro, l’amante delle visite guidate, il bambino inconsapevole che gode di qualcosa che riuscirà a concettualizzare fra tanti anni, il cane abituato a spazi ristretti che si trova nella sua dimensione reale.
Tutti insieme, ognuno col massimo rispetto del personale spirito trail di ciascun altro. Sei libero di seguire il tuo spirito trail personale, ma, ti prego, abbi rispetto per coloro i quali si discostano dal tuo.

Nel resto della discussione ho letto altri commenti dettati da scarsa conoscenza dei fatti, da risentimenti personali, invidia e dalla solita abitudine a lamentarsi perché ci fa sentire (solo sentire) migliori.

Li salto a piè pari per rispondere solo a Enzo La Scala sull'adozione della prova fotografica per la questione dei pettorali (ti ringrazio perché sei l’unico propositivo): la fotografia blocca un solo istante che non ci può dire cosa è successo prima e dopo. Ritengo non sia la soluzione migliore.

A Luisa Balsamo dico che ho inviato anche a lei l’invito per il forum del trail in data 2 gennaio.
Vorrei fare notare che proprio quelli che si lamentano, in quella discussione erano assenti…
Se avessero partecipato a quel forum avrebbero potuto contribuire con delle proposte ma, evidentemente riescono meglio nell'arte della lamentela distruttiva.
Se avessero partecipato a quel forum, saprebbero che è stato deciso che il Pasta-party (a proposito del quale il Cuttaia semina zizzania in un altro sito), non è mai incluso nel costo dell’iscrizione per evitare di farlo pagare anche a chi non rimane a mangiare.
Se avessero partecipato a quel forum saprebbero che è stato deciso di inserire nel regolamento (ma basterebbe leggerlo il regolamento!) una nota che recita: “Il pacco gara è da intendersi come un omaggio dell’organizzazione. Il suo valore non è in alcun modo collegabile alla quota d’iscrizione, la quale è riferita ai servizi strettamente legati alla manifestazione”. E saprebbero che lo scopo del pacco gara è di fare da vetrina ai prodotti locali e a eventuali sponsor. Non è uno strumento di ruffianeria nei confronti dei partecipanti. Questo lo saprebbe anche chi scrive: “ x un pezzo di formaggio spendevamo fior fiori di quattrini x arrivare dall'altra parte dell'isola”.

Perché, se il suo presidente non fosse stato colpevolmente assente, gli avrebbe potuto riportare quello che avevamo detto, ammesso che avesse avuto voglia di recepirlo. Noi organizziamo eventi di Trail, non siamo un supermercato. Se volete formaggio a prezzi vantaggiosi, consultate il volantino delle offerte al supermercato più vicino a casa vostra.

Giuseppe Cuttaia, con la tua reazione, hai perso una buona occasione per dare un segnale di sportività che ci saremmo aspettati dal presidente di una società e organizzatore di gare. Mi chiedo che credibilità si può avere dopo aver dimostrato di ritenersi esente dall’applicazione del regolamento solo perché “personaggio in vista”.
Il vero leader è quello che usa la sua posizione per diffondere valori positivi, come il rispetto delle regole, non quando se ne avvale per aggirarle.

Concludo ringraziando tutti quelli che ci hanno espresso solidarietà in privato, senza entrare nella bagarre spesso volgare e ipocrita di quella discussione, e ripeto ancora una volta (non mi stancherò mai di farlo), che non abbiamo la pretesa di essere perfetti, ma ci impegniamo al massimo per fare del nostro meglio.

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25 marzo 2015 3 25 /03 /marzo /2015 19:07
(Francesco cesare all'Ecotrail di Monte Pellegrino. Foto di Adriana Ponari)
(Francesco cesare all'Ecotrail di Monte Pellegrino. Foto di Adriana Ponari)

(Francesco cesare all'Ecotrail di Monte Pellegrino. Foto di Adriana Ponari)

Il palermitano Francesco Cesare, podista con un passato da calciatore e vincitore dell'Ecotrail di Monte Pellegrino 2015 dello scorso 22 marzo 2015, tiene un blog (FrancescoCesare1983) che tiene aggiornato con vigore, con lo stesso vigore e con la stessa combattività che mette in campo quando corre. Ha le sue idee e non esita ad esporle, ma - nello stesso tempo - vi racconta con spigliatezza cronachistica le sue nuove imprese podistiche, cercando di tradurre in parole il compito di racconta se stesso, di raccontare le gare, di esprime le sue idee in merito ad altri che praticano lo stesso sport e di intervenire in questioni controverse con il carisma e l'autorevolezza di chi è sempre nelle prime posizioni: infatti, Francesco Cesare é uno che vince spesso o che comunque si trova spesso nei primi posti in classifica: e sta vivendo - sin dall'esordio dell'Ecotrail Sicilia 2015 - una stagione particolarmente fortunata.
Nel post che linko di seguito, egli fa il punto della situazione di una gara che, nel suo aftermath, è stata avvelenata da qualche polemica, come è stato riferito in un precedente articolo di questo Magazine e racconta la gara dal suo punto di vista.
In merito alle polemiche, innescate da una decisione che, presa dai Giudici di gara e da alcuni reputata troppo severa, ha portato alla penalizzazione del suo più diretto avversario in gara, Francesco Cesare esprime senza acrimonia il suo parere, senza prese di posizioni virulente e sterilmente polemiche, soprattutto quando invoca il ricorso al "buon senso", per evitare di dovere prendere decisioni che creano inutile tensione e che possono essere disincentivanti.
E' giusto dire che i regolamenti, se ci sono, debbano essere applicati e che l'atleta che trasgredisce le norme di gara che ha pienamente accettato iscrivendosi debba essere penalizzato.
Ma è anche vero che, se si parte da questo assunto, i Giudici di Gara dovrebbero essere presenti ad ogni gara, in forma ufficiale - e non ufficiosa - e non in alcune sì ed in altre no..
Il parere espresso da Francesco Cesare apre la via ad una serena discussione tra le parti, soprattutto per quanto concerne una tensione costruttiva nel bilanciamento tra rigore nell'applicare le regole ed il buon senso, anche se il "buon senso" basato sulla discrezionalità decisionale di chi dovrebbe applicare le regole, ma decide di soprassedere, se evita delle scontentezze ne può generare altre, scaturenti dal fatto che, venendo meno il discrimine adamantino tra trasgressione e rispetto delle regole, si altera il senso stesso dello sport agonistico che si definisce in quanto tale, proprio perchè c'è una ritualità e ci sono delle regole da rispettare.

Per esprimere questo concetto con efficacia paradossale, potrebbe essere scritto nel regolamento di una certa competizione che si debba gareggiare in mutande e con una calza sulla testa. Ci potrebbe essere un bel protestare e un bel dire, "non lo voglio fare", "non mi sottopongo a queto rituale", ma c'è poco da fare: chi non si adegua, è passibile di squalifica o di penalizzazione. Non c'è alcuna discrezionalità in questo. Se non vuoi subire la regola, semplicemente non ti iscrivi.
Però è anche vero che, visto che ci muoviamo in in un amboto di sport amatoriale; delle regole si possa anche discutere ex post, se si verificano inconvenineti macroscopici e spiacevoli inconvenienti, come quello occorso all'Ecotrail di Monte Pellegrino dello scorso 22 marzo, trovando ad una successiva edizione delle formule compromissorie e negoziali, in altri termini riscrivendo le regole: ma sempre delle regole devono esserci, piaccia o no.
In più, direi che la discussione sul pettorale molto o poco in evidenza è una questione di lana caprina, poichèanche nelle gare con microchip per il rilevamento della prestazione cronometrica, si continua ad utilizzare il pettorale e a richedere agli atleti che sia posto in bella evidenza sul petto (e non sulla coscia o sulla schiena).

Potete anche pensare ciò che volete di me, sicuramente stiamo parlando di “agonismo amatoriale” (che poi nelle prime posizioni tanto amatoriale non è) ma io non mi rompo il sedere ogni giorno per venire a fare la scampagnata tra i boschi la domenica.
Io vivo di competizione ed agonismo, mi piace sentire il respiro del mio avversario alle spalle, mi piace far sentire il mio di respiro, il mio passo, la mia presenza a chi mi precede.
Sono “un animale da gara”, siete tutti miei avversari a partire dallo start fino al traguardo, poi una volta terminata la gara finisce tutto, ma “durante”, non ho pietà per nessuno (sportivamente parlando ovviamente).
Ho fatto questa premessa perché troppe volte sento critiche verso chi interpreta lo sport, la competizione con questo spirito, ma io non ho problemi a ribadirlo anche a voce alta che per me è cosi, chi mi “ama mi ama” a chi “sto sulle balle, sto sulle balle”, non è un mio problema, ho una sola faccia un solo pensiero e vado avanti. Sono cosi come mi vedete e come mi sentite, rispettoso sempre di tutto e di tutti, ma determinato in ciò che sostengo.
Questi sono i pro ed i contro di essere come sono io.
Quando ci vuole ci vuole...
(...)
C’è un pensiero che sento di esprimere prima di passare ai saluti
Nino Camarda e Gioacchino Maniscalco
Entrambi volti noti a tutti nel mondo Trail, entrambi sempre presenti ad ogni gara che sono stati penalizzati di dieci minuti perché il numero del pettorale non era perfettamente visibile al momento del loro arrivo.
Ci sono le regole ed è giusto che vadano rispettate, ma c’e’ anche il “buon senso” che è giusto vada applicato.
Sarebbe bastato un minimo di buon senso, un minimo.
Non stiamo parlando di tagli di percorso, non stiamo parlando di non passaggio ai controlli, non stiamo parlando di non rispetto della natura, non stiamo parlando di comportamento antisportivo.
I giudici FIDAL (coloro i quali hanno preso questa decisione), o sono sempre presenti ad ogni gara o non sono mai presenti.
Non ha senso che tre volte ci sono e quindici volte non ci sono, che coerenza è ?
O il regolamento si applica sempre, si applica scrupolosamente (in tutti i suoi punti), oppure visto che non siamo sotto regime Nazista (a meno che non mi sia perso qualche colpo di stato) basterebbe utilizzare un po’ di buon senso, basterebbe “parlarsi/ascoltarsi/confrontarsi..) uniti tutti insieme per migliorare il Mondo Trail, un mondo in grande crescita nel nostro territorio.
Di questa crescita da Atleta, da appassionato, devo dire grazie a persone come Aldo Siragusa, patron del circuito che con tanti sforzi e passione porta avanti da anni il Trail in Sicilia, che apprezzo, che ammiro, ma che come ho avuto anche modo di dirgli personalmente:”Impara ad ascoltarci, non essere intransigente, confrontiamoci”, ne va del bene di tutti.
Non è questione di questa “squalifica” in sé e per sè, che è stata solo una goccia che rischia di rompere il giocattolo, se il giocattolo si rompe, perdiamo tutti, tutti.

Francesco Cesare (FrancescoCesare1983)

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24 marzo 2015 2 24 /03 /marzo /2015 09:04
(foto di Adriana Ponari)

(foto di Adriana Ponari)

Il bagherese Gerlando Lo Cicero non se ne perde davvero una! Malgrado una recente sindrome da raffreddamento che lo ha gravemente limitato nei suoi allenamenti, non si è voluto perdere l'Ecotrail di Monte Pellegrino.
Non è stato al meglio della sua forma,ma ha comunque ha goduto della sua partecipazione, senza ambizioni di sorta, nel più puro "spirito trail".
D'altra parte in una sua recente esternazione, egli scrive: " Gerri propone: aboliamo le competitive, visto che gia la parola in se porta il voler correre pensando anche alle classifiche! altrimenti, spiegatemi perchè vengono chiamate appunto competitive!
Allora, visto che secondo qualcuno il correre pensando alle classifiche significa aver perso il vero spirito trail, propongo di abolire le competitive e partecipare d'ora in poi tutti quanti ai walktrail"

Un punto di vista estremo e, indubbiamente, provocatorio, visto che sappiamo che il nostro Gerlando Lo Cicero non disdegna correre bene e arrivare bene al traguardo,se è possibile.

In effetti il senso delle gare amatoriali "competitive" è esattamente questo: avere uno stimolo in più per cercare di fare meglio, soprattutto nel costante tentativo di superare il proprio limite personale.

Fermo restando che è giusto osteggiare forme di competitività estrema ed efferata, che tradiscono sia lo spirito amatoriale sia lo spirito trail.

.

 

(Gerlando Lo Cicero) Monte Pellegrino, 22 marzo 2015, terza tappa del circuito Ecotrail sicilia!
Case natura (ex Scuderie Reali), nel territorio di quella che è divenuta la Riserva Naturale Orientata Monte Pellegrino e Parco della Favorita: da qui parte e qui é situato il traguardo della gara, 16 km con dislivello di 980 metri!
Duro e impegnativo come percorso (molto tecnico nei tratti single track e con forte dislivello) ma bellissimo!
E come potrebbe non esserlo? Monte Pellegrino col suo ambiente unico non delude mai quanto a bellezza.
Io ho chiudo la mia gara in 1h54'38", 6° di categoria e 40° assoluto (250 partecipanti per la competitiva).
Benino, insomma, ma non benissimo.
I 14 giorni di fermo totale per via della sindrome influenzalein cui sono incappato si sono sentiti tutti, senza sconti (ho ricominciato a correre il martedì prima del giorno della gara), ma soprattutto sono pesante per ora, troppo.
Otto chili di sovrappeso penalizzano troppo nella corsa, che sia strada o sentiero. Oggi in salita ero affranto dalla fatica e lentissimo.
Solo in discesa poi riuscivo a recuperare un po.
Ma solo un po'.
Ma va bene così: mi sono comunque divertito.
Ma la cosa che più di tutte mi ha reso contento oggi é l'aver ritrovato un monte che e' stato la mia scuola e palestra di Alpinismo e Natura, di cui avevo dimenticato l'esistenza con la sua roccia calcarea, boschi, sentieri.
E' sempre stato li il Monte Pellegrino, sopra la mia Palermo.
Ero io che non sapevo più vederlo ne cercarlo.
Oggi, invece, l'ho ritrovato sotto forma di una bellissima corsa tra la sua natura e sui suoi sentieri.
O forse é lui che ha ritrovato me!

Gerlando Lo Cicero

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23 marzo 2015 1 23 /03 /marzo /2015 19:59
Ecotrail di Monte Pellegrino 2015 (8^ ed.). Pensieri, emozioni ed immagini by Adriana Ponari
Ecotrail di Monte Pellegrino 2015 (8^ ed.). Pensieri, emozioni ed immagini by Adriana Ponari
Ecotrail di Monte Pellegrino 2015 (8^ ed.). Pensieri, emozioni ed immagini by Adriana Ponari
Ecotrail di Monte Pellegrino 2015 (8^ ed.). Pensieri, emozioni ed immagini by Adriana Ponari
Ecotrail di Monte Pellegrino 2015 (8^ ed.). Pensieri, emozioni ed immagini by Adriana Ponari

Si è svolta domenica 22 marzo 2015, l'8^ edizione dell'Ecotrail di Monte Pellegrino, valevole come terza prova del Circuito Ecotrail Sicilia 2015, promosso da SportAction ASD. Sono stati in oltre 300 a prendere il via:oltre alla gara competitiva previste - secondo un palinsesto ormai consolidato i walk trail sulla distanza completa o su una più breve, il "Junior Trail", il "Vilardo Doggy Trail" per gli amici a quattro zampe ed un'escursione guidata nei luoghi della RNO Monte Pellegrino di maggiore interesse naturalistico.

Maurizio Crispi

I commenti di Adriana Ponari introducono sempre nella "poesia" della gara e fanno da efficace preambolo alle sue gallerie fotografiche.
Il 22 marzo era presentesul campo e ha realizzato un efficace report°ge fotografico.
Qui, di seguito, appunto, il suo commento introduttivo.

(Adriana Ponari) Non dirò come si usa : "E' stata la festa dello sport e della natura!", ma piuttosto "Oggi (22 marzo 2015) è stato l'Ecotrail di Monte Pellegrino"
Del nostro Monte Pellegrino con il suo fascino e la mistica presenza della Santuzza; oggi lo abbiamo condiviso con chi è venuto a correre i suoi sentieri e i suoi pianori affacciati su di un mare azzurrissimo e luccicante.
Il percorso di 16 km per la competitiva con 200 circa partecipanti: se non lo si fa, non si comprende per quale motivo venga considerato ostico e affascinante ad un tempo... Si provi a salire per la Valle del Porco e a rimanere con riserva di aria sufficiente nei polmoni!
Eppure salire lungo un canyon quasi in verticale (tale è la definizione che mi viene in mente) è cosa dura, ma ti riempie la mente di ossigeno!
Arrivare, poi, al Gorgo di Santa Rosalia, piccolo stagno nutrito da acqua piovana e umidità boschiva, non vi è dubbio che ripaghi...
E poi le discese a rotta di collo, come la Rufuliata che porta all'arrivo, le varianti Viller e Zappulla, la Scala Vecchia ed il Sentiero medievale: ce n'è per tutte le bocche e per tutti i passi!
Ma non c'erano soltanto loro, c'erano anche i walktrailer e i piccoli pelosi a quattro zampe: ha vinto la Categoria, Yuri, vivacissimo Yorkshire con il suo umano Giovanni Vitrano...
Ma c'era anche Milo campione uscente e ahimè mancava la grande Campionessa Moka!
Vincitore assoluto il solito talentuoso Francesco Cesare, ben risoluto a primeggiare sempre di più, ma il Circuito Trail Sicilia è ancora lungo...e gli outsider non mancano!
Staremo a vedere!
Ancora una volta, è stata una bella avventura anche per me alla seconda esperienza con il Trail di Casa.
Per finire, un piccolo accenno al meteo è d'obbligo! Giornata solare e caldissima dopo tanta pioggia e la neve di 15 giorni fa per il Trail sulle Madonie... Ma - si sa - la nostra è terra estrema in tutte le sue manifestazioni; se ci si pensa: ammalia proprio per questo suo Essere!

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23 marzo 2015 1 23 /03 /marzo /2015 06:08
Circuito Ecotrail Sicilia 2015. Ottimi numeri e atmosfera di festa per l'Ecotrail di Monte Pellegrino, terza prova del circuito

Si è svolta domenica 22 marzo 2015, l'8^ edizione dell'Ecotrail di Monte Pellegrino, valevole come terza prova del Circuito Ecotrail Sicilia 2015, promosso da SportAction ASD. Sono stati in oltre 300 a prendere il via:oltre alla gara competitiva previste - secondo un palinsesto ormai consolidato i walk trail sulla distanza completa o su una più breve, il "Junior Trail", il "Vilardo Doggy Trail" per gli amici a quattro zampe ed un'escursione guidata nei luoghi della RNO Monte Pellegrino di maggiore interesse naturalistico.

L'aftermath della gara è stato avvelenato da polemiche fomentate da alcuni a causa della penalizzazione di un atleta per decisione irrevocabile dei Giudici di Gara.

Le polemiche non hanno senso, a mio avviso, e sono assolutamente anti-sportive: quando ci si iscrive, iscrivendosi si accettano tutte le regole enunciate nel dispositivo di gara e queste regole vanno rispettate. Se il giudice di gara eroga delle sanzioni, ciò scaturisce solo da una precisa responsabilità dell'atleta.
In calce vengono riportati il breve commento di Aldo Siragusa e la critica mossa dal Presidente di ASD Panormus
.

Una splendida giornata en plein air ad un passo dalla città. In un clima finalmente primaverile, erano oltre 300 stamane, tra podisti, camminatori e semplici amanti della natura a “Case Natura”, ex scuderie reali, per l’ottava edizione dell’Ecotrail di Montepellegrino, terzo appuntamento del Circuito Ecotrail Sicilia 2015.

Una festa proprio per tutti, a cominciare dai giovanissimi trail runner che hanno dato vita al Trail Junior, passando per un gruppo di simpaticissimi amici a quattro zampe, protagonisti assieme ai loro padroni del “Vilardo Doggy Trail”.

Ad imporsi nei 16 chilometri della gara agonistica, lungo gli impervi sentieri della montagna della “Santuzza”, tra gli uomini il palermitano Francesco Cesare, mentre tra le donne Susanne Olvback.

Tanti anche i partecipanti ai due walk trail non agonistici di 16 ed 11 chilometri ed alla escursione guidata, che hanno avuto modo di apprezzare le peculiarità naturalistiche ed i paesaggi mozzafiato della Riserva Naturale palermitana.

Ad organizzare l’evento, l'ASD SportAction, con il patrocinio del Comune di Palermo e dei Rangers, ente gestore della Riserva.

Prossimo appuntamento per la sempre più nutrita carovana del Trail, il 19 aprile a Palazzo Adriano, con l’Ecotrail dei Monti Sicani.

Per ulteriori informazioni www.ecotrailsicilia.it

Circuito Ecotrail Sicilia 2015. Ottimi numeri e atmosfera di festa per l'Ecotrail di Monte Pellegrino, terza prova del circuito
Circuito Ecotrail Sicilia 2015. Ottimi numeri e atmosfera di festa per l'Ecotrail di Monte Pellegrino, terza prova del circuito
Circuito Ecotrail Sicilia 2015. Ottimi numeri e atmosfera di festa per l'Ecotrail di Monte Pellegrino, terza prova del circuito
Circuito Ecotrail Sicilia 2015. Ottimi numeri e atmosfera di festa per l'Ecotrail di Monte Pellegrino, terza prova del circuito

(Aldo Siragusa) Faccio una premessa: La decisione è stata presa da Giuseppe D'Ambra e Pino Giordano, entrambi giudici FIDAL. Io non ho avuto alcun peso nella loro decisione.
Anche atleti Sportaction sono stati in precedenza penalizzati a causa di infrazioni simili.
La norma del pettorale è stata inserita per evitare casini all'arrivo permettendo di stilare le classifiche correttamente, e quindi per salvaguardare tutti i concorrenti.
Da un'analisi fatta con Giuseppe D'Ambra e Filippo Filippone abbiamo accertato che da quando è stata inserita questa norma, le classifiche sono molto più rispondenti alla realtà e molto raramente sfuggono concorrenti al rilevamento all'arrivo. Ritengo infine che non sanzionare gli atleti di oggi sarebbe stata un'ingiustizia nei confronti di chi ha subito la stessa sanzione in passato. Ognuno è libero di esprimere la propria opinione, sia qui, sia nel post di Cuttaia.

Aldo Siragusa

(Giuseppe Cuttaia) Con un provvedimento arrogante e smisurato oggi il ns compagno Nino Camarda ben noto e riconoscibilissimo nella maglia nel volto e sempre nelle prime posizioni di classifica ha avuto rigorosamente applicato il regolamento sulla visibilità del pettorale, regolamento tra l'altro necessario perché non si vuole utilizzare il servizio elettronico di cronometraggio per evidenti motivi di risparmio.
Ringrazio Aldo Siragusa per continuare a interpretare ancora lo spirito trail a suo uso e consumo!

Giuseppe Cuttaia

Il commento di Giuseppe Cuttaia è - a mio modo di vedere - inutilmente polemico e litigioso.

Ricorderei d'altra parte che anche là dove è in uso il microchip per il rilevamento della prestazione cronometrica il pettorale deve sempre essere usato e deve essere ben visibile.
Che ci sia il microchip o no è una decisione degli organizzatori di questa o quella gara ed è un fatto essenzialmente legato alla disponibilità del budget necessario.

Per gare di piccoli numeri, si può fare a meno del chip, ameno di non dovere incrementare la quota d'iscrizione individuale.

Per concludere questo mio commento redazionale, è molto facile parlare e criticare, quando non si è mai organizzata una gara: per poterli capire sia i problemi che si pongono sia la necessità di certe scelte, bisogna aver provato a stare nel ruolo di organizzatore.

 

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21 marzo 2015 6 21 /03 /marzo /2015 06:15
Circuito Ecotrail Sicilia 2015. Il 22 marzo, l'Ecotrail di Monte Pellegrino, gara di origine del circuito, celebrerà la sua 8^ edizione

Si torna sempre con emozione all'Ecotrail di Monte Pellegrino sia per il suo fascino, sia per il fatto che rappresenta il punto di origine dell'intero circuito Ecotrail Sicilia. Da quella gara, infatti, sono partite le idee e l'architettura del circuito siciliano che poi è cresciuto nel corso del tempo, sino allo sviluppo odierno.
Domenica 22 marzo sarà al via la sua 8^ edizione con la gara competitiva, il walktrail, gare per bambini e cani, escursioni guidate accessibili a tutti alla scoperta della montagna di Palermo. Il raduno, la partenza e l'arriv, avranno come scenario "Casa Natura", l'edificio che un tempo ospitava le stalle borboniche, quando l'attuale parco era una "reale tenuta di caccia"
.

Tra i sentieri della Santuzza l’Ecotrail di Monte Pellegrino, tra gare, escursioni guidate e corse per bambini e amici a quattro zampe

Entra nel vivo la stagione del trail siciliano, con una classica che ormai da anni richiama nel capoluogo palermitano centinaia di trail runners o semplici amanti della passeggiata in natura, l’Ecotrail di Monte Pellegrino, terzo appuntamento stagionale del Circuito Ecotrail Sicilia 2015.

Domenica, con appuntamento dalle ore 08,00 presso le scuderie Reali, oggi “Case Natura” nel cuore del Parco della Favorita, tutti avranno la possibilità di godere delle bellezze naturalistiche e paesaggistiche della montagna che domina Palermo. Oltre alla gara agonistica di 16 chilometri, gli organizzatori dell’ASD SportAction, hanno infatti previsto due WalkTrail, ossia le passeggiate non agonistiche, rispettivamente di 16 ed 11 chilometri, una visita guidata accessibile a tutti e due particolarissimi trail di 3 chilometri, il “Trail Junior” dedicato ai più piccoli e il “Vilardo Doggy Trail”, che vedrà protagonisti assieme ai loro padroni, tanti scodinzolanti amici a quattro zampe.

Assai suggestivo il percorso di gara, che si addentrerà lungo sentieri della Riserva sconosciuti ai più, passando tra l’altro per la “Valle del Porco”, la più antica strada d’accesso alla montagna percorsa dalla Santuzza al ritorno da Santo Stefano di Quisquina, o per il “Gorgo di Santa Rosalia” (di grande rilievo sotto ilprofilo ecologico e bio-sistemico), o ancora per l’antico sentiero Medievale, fino a raggiungere i panorami mozzafiato di “Piano di Bernardo” e “Pizzo Volo d’Aquila”.

Ad organizzare l’evento, giunto all’ottava edizione ed unica tappa sempre presente nel Circuito Ecotrail, l'ASD Sportaction con il patrocinio del Comune di Palermo e dei Rangers, ente gestore della Riserva.

Per ulteriori informazioni www.ecotrailsicilia.it

Circuito Ecotrail Sicilia 2015. Il 22 marzo, l'Ecotrail di Monte Pellegrino, gara di origine del circuito, celebrerà la sua 8^ edizione
Circuito Ecotrail Sicilia 2015. Il 22 marzo, l'Ecotrail di Monte Pellegrino, gara di origine del circuito, celebrerà la sua 8^ edizione
Circuito Ecotrail Sicilia 2015. Il 22 marzo, l'Ecotrail di Monte Pellegrino, gara di origine del circuito, celebrerà la sua 8^ edizione
Circuito Ecotrail Sicilia 2015. Il 22 marzo, l'Ecotrail di Monte Pellegrino, gara di origine del circuito, celebrerà la sua 8^ edizione
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12 marzo 2015 4 12 /03 /marzo /2015 18:36
Circuito Ecotrail Sicilia 2015. In occasione dell'Ecotrail di Monte Pellegrino verranno sorteggiati due biglietti per la rappresentazione di Un Ballo in Maschera

Teatro Massimo e Circuito Ecotrail Sicilia: "L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire", così recita la scritta incisa nel frontone di uno dei più grandi teatri lirici europei (il terzo) e il più grande d'italia, progettato dal grande architetto siciliano Giovan Battista Filippo Basile

Fatti i dovuti cambiamenti, questa epigrafe - partorita da Camillo Finocchiaro Aprile (al tempo dell'inaugurazione del grande teatro siciliano, Ministro di Grazia e Giustizia) - potrebbe essere bene trasposta anche allo sport.

Ed é per questa ragione che Aldo Siragusa, ideatore e corordinatore del Circuito siciliano del trail, nonchè organizzatore di alcune sue prove, é felice di annunciare che, in occasione dell’Ecotrail di Monte Pellegrino, verranno sorteggiati 2 biglietti omaggiati dalla Fondazione Teatro Massimo per assistere al verdiano “Un Ballo in maschera”, che andrà in scena il 20 maggio.
In alcune delle successive tappe del Circuito Ecotrail Sicilia che seguiranno, verranno soteggiati altri biglietti.

Stay tuned!

Circuito Ecotrail Sicilia 2015. In occasione dell'Ecotrail di Monte Pellegrino verranno sorteggiati due biglietti per la rappresentazione di Un Ballo in Maschera
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Presentazione

  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
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  • Ultramaratone, maratone e dintorni
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

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Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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