La Procura Antidoping ha convocato gli atleti che una o più volte sono risultati "irreperibili": via con Gibilisco e Howe. Chiamati i primi 10 di una lista di 65 che violarono i regolamenti sulla reperibilità. Rischiano un anno di squalifica. Il tutto alla vigilia dell'udienza per Carolina Kostner, per la quale il procuratore ha chiesto 51 mesi di stop per aver coperto Schwazer
Nel giorno della vigilia del processo a Carolina Kostner, è riesploso il caso delle mancate reperibilità ai controlli antidoping, evidenziato dalle carte dell'inchiesta penale di Bolzano e oggi ufficialmente aperto anche in sede sportiva.
Dieci dei 38 atleti della Fidal che avevano accumulato più di tre infrazioni per i ritardi nella comunicazione dei loro dati, saranno interrogati la prossima settimana dalla procura Antidoping del Coni.
Le dimensioni dell'inchiesta sono più grandi, perché nelle prossime settimane sfileranno negli uffici dello stadio Olimpico altri 55 atleti.
A un’attenta analisi della lista degli atleti che avevano almeno una mancata comunicazione o missed test si evidenzia che si tratta esattamente di 65 atleti, dei quali 38 con almeno 3 mancate comunicazioni (il limite dal quale si è a rischio squalifica), e 27 con una o due.
Una cifra che va addirittura al di là dei 38 che, secondo l'inchiesta della Magistratura sarebbero stati potenzialmente squalificabili, col rischio di un anno di stop.
I convocati sono: Gianluca Tamberi, Claudio Licciardelli, Andrea Lalli, Giuseppe Gibilisco, Matteo Galvan, Giovanni Paloci, Andrew Howe, Fabrizio Schembri, Fabrizio Donato e Marco De Luca.
Il tutto è accaduto alla vigilia (fissata per il 16 gennaio 2015) dell'udienza per Carolina Kostner, per la quale il procuratore ha chiesto 51 mesi di stop per aver coperto Schwazer.
Fonte: www.atleticalive.it) Riportiamo quanto presente sul sito del CONI: (clicca qui per un approfondimento sui nomi e sui possibili rischi squalifica per gli atleti)
L’ Ufficio di Procura Antidoping comunica di aver disposto le audizioni dei seguenti atleti [i cui nominativi sono stati riportati sopra] per essere sentiti in merito alla violazione della normativa antidoping (artt. 2.3 e 2.4 delle Norme Sportive Antidoping), a seguito delle risultanze dell’indagine denominata Olimpia condotta dai NAS–ROS dei Carabinieri di Trento su mandato della Procura della Repubblica di Bolzano, nonché degli autonomi accertamenti svolti dall’Ufficio di Procura Antidoping. Le audizioni programmate al momento si riferiscono a 65 atleti tesserati FIDAL, con riserva di procedere all’esito degli accertamenti in corso, anche nei confronti di atleti di altre Federazioni.
Per maggiore chiarezza di seguito é riportato anche il testo integrale dei due articoli contestati della normativa antidoping:
2.3 Eludere, rifiutarsi od omettere di sottoporsi al prelievo dei campioni biologici.
Eludere il prelievo dei campioni biologici, ovvero, senza giustificato motivo, rifiutarsi di sottoporsi al prelievo dei campioni biologici previa notifica, in conformità alla normativa antidoping applicabile.
2.4 Mancata reperibilità. Violazione delle condizioni previste per gli Atleti che devono sottoporsi ai controlli fuori competizione, incluse la mancata presentazione di informazioni utili sulla reperibilità e la mancata esecuzione di test in base a quanto previsto dal D-CI. Ogni combinazione di tre mancati controlli e/o omesse comunicazioni entro un periodo di dodici mesi, accertata dalle Organizzazioni antidoping aventi giurisdizione sull’Atleta, costituirà violazione delle NSA.
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