E' andata in scena la 16^ edizione della Maratona di Padova, il 19 aprile 2015.
Si è registrata una doppietta keniana, con la la vittoria e il primato personale per Kipkemboi tra gli uomini e di Githaiga tra le donne, ma Gualdi, Santini e Gelsomino salgono sul podio.
Zanardi è una freccia: «Ottima prestazione, che mi lancia per i Mondiali»
Vince il Kenya, ma l’Italia non sfigura. La 16^ edizione della Maratona S.Antonio si chiude con i successi del keniano Robert Kiplimo Kipkemboi in campo maschile, in 2 ore 9’34” (terzo miglior risultato di sempre nella storia della manifestazione e primato personale abbassato di due minuti e mezzo per l’atleta) e dell’esordiente Nancy Waigumu Githaiga tra le donne, in 2 ore 41’28”.
Come detto, però, il Belpaese risponde presente, perché se il secondo classificato è il burundese Pierre-Célestin Nihorimbere (2 ore 15’35”), sul terzo gradino del podio sale il bergamasco Giovanni Gualdi (2 ore 16’15”) che, dopo il secondo posto all’ultima Venicemarathon, torna a medaglia. Tra le donne sorprende Simona Santini, seconda al debutto in una 42 chilometri (2 ore 43’41”) davanti alla campionessa italiana in carica Claudia Gelsomino (2 ore 46’16”).
Dolce la dedica di Gualdi al traguardo: «A mia moglie Alice, che ha corso al mio fianco in bici. E’ sempre più raro poter trascorrere del tempo con la propria famiglia e oggi ne ho approfittato». Era la sua terza partecipazione a Padova: «Ed è sempre bello correre qui e sentire lungo il percorso il calore della gente. Complimenti sinceri a chi organizza l’evento». Simona Santini, marchigiana di Jesi, mamma di Olimpia, bimba di 3 anni e mezzo, è altrettanto contenta: «Vengo dalla pista e, alla mia prima maratona, ho scelto di partire prudente e procedere in progressione. Alla fine è uscita la gara che volevo».
Da segnalare, nei campionati italiani Fispes, la vittoria di Alvise De Vidi tra le carrozzine olimpiche T51 in 2 ore 57’57”. Ma questa è stata anche l’edizione del ritorno a Padova tra le handbike di Alex Zanardi (accolto sul traguardo dalla mamma Anna), dopo le medaglie dei Giochi paralimpici di Londra e a soli due mesi dalla frattura alla clavicola rimediata in allenamento. Un’ora 04’32” il suo ottimo tempo: «Sono molto felice della prestazione cronometrica. Il percorso è veloce, ma ho un po’ sofferto il vento. Per la prima metà di gara sono rimasto in gruppo, poi ho allungato e mi sono ritrovato da solo: con un po’ di collaborazione in più, sarebbe potuto arrivare un tempo ancora migliore. L’obiettivo della mia stagione sono i Mondiali di handbike di Nottwill (29 luglio - 2 agosto, ndr), ma una settimana prima tornerò a fare il pilota automobilistico correndo la 24 Ore di Spa-Francorchamps con una Bmw Z4 GT3. La stagione pre-olimpica consente anche queste scelte di compromesso. Sarà un’impresa inedita e molto stimolante, perché mi alternerò alla guida con due piloti normodotati».
Notevole, come sempre, anche la partecipazione alle Stracittadine, che hanno coinvolto almeno ventimila persone in Prato della Valle, con un esordio positivo per la nuova 10 km Challenge, che ha visto il campione di Assindustria Sport Ruggero Pertile tagliare il traguardo per primo in 33’18”. Nella mezza maratona molte presenze di spicco, tra cui quella dell’olimpionico del canottaggio Rossano Galtarossa, all’arrivo in un’ora 39’02”, del sindaco di Padova Massimo Bitonci (2 ore 28’28”), dell’assessore allo sport Cinzia Rampazzo (2 ore 16’13”) e del presidente di Assindustria Sport Federico de’ Stefani (un’ora 33 05”). «E correre è stato un modo per verificare dall’interno la qualità del lavoro svolto nell’organizzazione dell’evento» ha commentato il numero uno della società gialloblù.
In totale, tra maratona e mezza maratona hanno tagliato il traguardo in 2.955.
Una sintesi di 50 minuti della Maratona S.Antonio andrà in onda su Rai Sport 2 martedì 21 aprile alle ore 19, con il commento di Franco Bragagna.
Le classifiche complete sul sito della mysdam
CLASSIFICHE (i primi classificati delle diverse categorie maschili e femminili)
UOMINI: 1. Robert Kiplimo Kipkemboi (Ken) 2h09’34”, 2. Pierre Celestine Nihorimbere (Bur) 2h15’35”, 3. Giovanni Gualdi (Corrintime) 2h16’15”, 4. Giuseppe Mura (Futura Cagliari) 2h24’39”, 5. Antonio Santi (La Fratellanza 1874) 2h27’26”, 6. Claudio Tanzi (Gs Dilettantistico) 2h32’35”, 7. Michele Bedin (Salcus) 2h32’57”, 8. Giuliano Virgis (Atl. Città di Padova) 2h33’12”, 9. Yahya Boudouma (Sabina Marathon Club) 2h34’54”, 10. Luigi Lai (Atl. Pula) 2h36’33”.
Handbike. MH3: 1. Mauro Cattai (Basket e non solo) 1h07’24”. MH4: 1. Giordano Tomasoni (Pol. Disabili) 1h07’48”. MH5: 1. Alessandro Zanardi (Circolo Canottieri Aniene) 1h04’32”.
Carrozzine olimpiche: 1. Justin Levene (Gbr) 1h45’12”, 2. Federico Mestroni (Pol. Nordest) 1h45’33”, 3. Pieter Du Preez (Rsa) 2h29’25”.
Campionato italiano Fispes. Carrozzine olimpiche. T51: 1. Alvise De Vidi (FF.AA.) 2h57’57”, 2. Riccardo Cavallini (Aru Terni) 2h57’58”. T53: 1. Federico Mestroni (Pol. Nordest) 1h45’33”.
Non vedenti. T12: 1. Dario Morandi (Omero Runners) 3h12’28”. T11: 1. Loris Natale Cappanna (Lughesina) 3h10’49”, 2. Rosario Baratti (Omero Runners) 3h37’33”.
Campionato italiano Vigili del fuoco: 1. Michele Bedin (Padova) 2h32’57”, 2. Paolo Audia (Cosenza) 2h40’23”, 3. Marco Arnese (Milano) 2h49’45”.
Mezza maratona: 1. Giuseppe Mucerino (Calcestruzzi Corradini) 1h11’25”, 2. Edgardo Confessa (Vicenza Marathon) 1h11’45”, 3. Davide Parisi (Lagarina Crus Team) 1h14’08”.
DONNE: 1. Nancy Githaiga Waigumo (Ken) 2h41’28”, 2. Simona Santini (Atl. Brescia 1950) 2h43’41”, 3. Claudia Gelsomino (Atl. Palzola) 2h46’16”, 4. Paola Dal Mas (Pol. Lib. Porcia) 2h49’46”, 5. Elisa Mezzelani (Stamura Ancona) 2h57’29”, 6. Monica Baccanelli (Atl. Gavardo ’90) 2h58’55”, 7. Francesca Capobelli (Amatori Osimo) 3h06’30”, 8. Elena Bortolato (Brema Running Team) 3h09’23”, 9. Cristina Pitonzo (Gs Maiano) 3h09’36”, 10. Chiara Moras (Martesana Corse) 3h10’41”.
Handbike: 1. Giulia Ruffato (Anmil Sport Italia) 2h42’49”, 2. Anna Grazia Turco (Utopiasport) 2h18’31”.
Campionato italiano Vigili del fuoco: 1. Paola Dal Mas (BL) 2h49’45”, 2. Laura Cappello (Padova) 4h24’32”.
Mezza maratona: 1. Elisa Adorni (Circolo Minerva) 1h21’12”, 2. Sara Trevisan (Lib. Piombino) 1h23’35”, 3. Angeline Peluso (Fra) 1h25’49”.
I comunicati stampa precedenti
MARATONA S.ANTONIO, PARLANO I TOP RUNNERS (18.04.2015)
Domenica 19 aprile la 16^ edizione. Gualdi: «Voglio salire sul podio ma soprattutto divertirmi». Gelsomino, al suo esordio: «Mi hanno parlato tanto di questa gara, ero curiosa di provarla»
Zanardi: «A Padova è iniziata la mia avventura in questo sport. Il percorso è ideale per realizzare una grande risultato»
Tutto è pronto per la sedicesima edizione della Maratona S.Antonio, in cartellone domenica 19 aprile con partenza da Campodarsego alle 8.45 e arrivo a Padova, in Prato della Valle. Sabato mattina, il Caffè Pedrocchi ha ospitato la conferenza dei top runners presenti al via.
In campo maschile i favoriti sono il keniano Robert Kipkemboi Kiplimo (2 ore 12’03” di primato personale), l’etiope Gebrekidan Gebreegziabher (2 ore 12’38” realizzato nel 2012, quando tagliò per secondo il traguardo a Metz), il burundese Pierre-Célestin Nihorimbere e l’azzurro Giovanni Gualdi, nel 2014 secondo alla Venicemarathon. «Spero di salire il più in alto possibile sul podio ma soprattutto di divertirmi» ha dichiarato Gualdi alla vigilia della gara. «Delle mie partecipazioni a Padova nel 2010 e nel 2013 ricordo soprattutto il calore del pubblico, che è molto importante per noi che corriamo».
In campo femminile, occhi puntati sulla promettente keniana Nancy Githaiga Waigumu, che ha scelto Padova per esordire sui 42 chilometri, e sulla campionessa italiana Claudia Gelsomino, che ha affermato: «Mi hanno parlato tutti molto bene di questa manifestazione, così ho voluto mettermi alla prova anch’io. So che le condizioni climatiche saranno ideali per correre forte, visto che splenderà il sole ma non sarà troppo caldo».
Sul palco il presidente di Assindustria Sport Federico de’ Stefani, il presidente di Confindustria Padova Massimo Finco, il sindaco di Padova Massimo Bitonci e l’onorevole Marino Zorzato, vicepresidente della Regione Veneto. Curiosità: sia Bitonci, che de’ Stefani correranno la mezza maratona che partirà alle 10.30 da Camposampiero. Con loro anche l’assessore allo sport Cinzia Rampazzo e l’olimpionico di canottaggio Rossano Galtarossa.
In totale, domenica 19 aprile, nelle prove agonistiche saranno al via atleti provenienti da 39 nazioni diverse e quattro continenti. Le nazioni più rappresentate dopo l’Italia sono, nell’ordine: Stati Uniti (66), Gran Bretagna (36) Francia (19), Austria (13). Si segnala la presenza di maratoneti provenienti da Islanda, Filippine, Perù, Taiwan e Giappone.
I CAMPIONATI ITALIANI PARALIMPICI DI MARATONA. E NELLE HANDBIKE CI SARA’ ALEX ZANARDI. Ma Padova è anche riconosciuta come una delle capitali dello sport per diversamente abili e proprio per questo è stata premiata dal Comitato Italiano Paralimpico con l’assegnazione dei campionati nazionali di maratona: lungo le sue strade i partecipanti si contenderanno i titoli Fispes che vanno agli atleti in carrozzina (paraplegici e tetraplegici) ad amputati e non vedenti. Al via anche Alvise De Vidi, con 14 medaglie vinte ai Giochi paralimpici, il più grande atleta italiano di sempre e il sudafricano Pieter du Preez, il primo atleta tetraplegico a completare un Ironman.
Oltre a loro, ad arricchire il cast della Maratona ci saranno poi gli atleti delle handbike, nella gara organizzata in collaborazione con Anmil Sport. Tra loro Alex Zanardi, a Padova per la prima volta dopo le tre medaglie vinte ai Giochi di Londra: «L’erba cattiva non muore mai» ha scherzato Alex riferendosi al suo recupero lampo dopo la frattura alla clavicola rimediata appena un paio di mesi fa mentre si stava allenando. «A Padova sono legati ricordi importanti per me, perché proprio da New York e da qui è iniziata la mia avventura in questo meraviglioso sport, che mi ha regalato grandissime soddisfazioni. Oggi non posso che ringraziare Assindustria Sport, Anmil e le persone che, con la loro passione, rendono possibile tutto questo. La gara? Il percorso è ideale per realizzare un grande risultato».
LE STRACITTADINE, INIZIATIVE E PARTNER SOCIALI. La Maratona S.Antonio è però anche la manifestazione che spinge una città e la sua provincia a indossare pantaloncini e maglietta per merito delle Stracittadine, le corse non competitive abbinate all’evento agonistico, che, quest’anno, propongono tre percorsi diversi e una novità: c’è la prova da un chilometro - pensata appositamente per anziani e diversamente abili, che non possono affrontare distanze più impegnative - e ci sono quelle da 5 e da 10 chilometri. Tutte scatteranno alle ore 9.15. E proprio alla Stracittadina più lunga è legata, appunto, una delle grandi novità dell’edizione 2015: ai podisti sarà infatti data la possibilità di affrontarla anche in modo più competitivo, partecipando alla “10km Challenge”, che partirà alle 9.10 e sarà cronometrata. Al via, in questa prova, anche il campione azzurro di Assindustria Sport Ruggero Pertile. Nelle scorse edizioni le Stracittadine hanno richiamato più di ventimila persone. All’interno saranno presenti le squadre di Città della Speranza, ActionAid, Cuamm Medici con l’Africa, Un Cuore un mondo e Fondazione Ricerca Biomedica Avanzata-VIMM.
MARATONA S.ANTONIO, IL CAST SI ARRICCHISCE (17 aprile 2015)
L’etiope Gebreegziabher e il burundese Nihorimbere si aggiungono ai protagonisti della gara maschile. Nelle prove paralimpiche anche il sudafricano Du Preez, primo atleta tetraplegico a completare un Iron man, e il tedesco Strobel, che ritrova De Vidi
Maratona S.Antonio, a poche ora dal via si arricchisce il cast della sedicesima edizione dell’evento, in programma domenica 19 aprile.
Nella prova maschile, a contendere il successo al keniano Robert Kipkemboi Kiplimo (2 ore 12’03” di primato personale) e all’azzurro Giovanni Gualdi, nel 2014 secondo alla Venicemarathon, ci saranno anche l’etiope Gebrekidan Gebreegziabher e il burundese Pierre-Célestin Nihorimbere.
Gebreegziabher, 31 anni, vanta un primato personale di 2 ore 12’38” realizzato nel 2012, quando tagliò per secondo il traguardo a Metz, in Francia. Nihorimbere ha invece scelto proprio Padova per esordire nei 42 chilometri: si allena in Toscana con un gruppo di atleti ugandesi e del suo Paese e chi lo conosce bene dice può correre sotto le due ore e 15’ e ha dunque le qualità per candidarsi per un posto sul podio.
Ma due new entry importanti sono da annoverare pure nella gara paralimpica. Al via tra le carrozzine ci saranno infatti anche il sudafricano Pieter Du Preez e il tedesco Stefan Strobel (entrambi nella categoria carrozzine T51). La corsa su strada padovana, che quest’anno assegna i titoli italiani di maratona, si arricchisce con la presenza di due atleti dal curriculum prestigioso.
Du Preez è un uomo che ama le sfide. E lo dimostra con i fatti: l’8 dicembre 2013 è diventato il primo atleta tetraplegico a completare un Ironman. A Busselton, in West Australia, ha coperto i 226 chilometri della gara (3,8 a nuoto, 180 in handbike e i 42,195 della maratona in carrozzina) in 13 ore e 20’. E a rendere l’impresa ancora più impressionante il fatto che ci sia riuscito dopo essersi rotto un braccio appena sei settimane prima, in un incidente stradale («Un motociclista inesperto ha fatto inversione a U davanti a me: mi ha colpito con la forcella rompendomi l’arto in tre punti»). A Padova torna dopo il secondo posto del 2014: la maratona può persino sembrare una cosa semplice a uno come lui, 35enne sudafricano di Johannesburg, nella vita di tutti i giorni analista finanziario.
Strobel, invece, per vivere fa l’insegnante e ai Giochi Paralimpici di Atene 2004 ha conquistato l’argento nella maratona dietro all’azzurro Alvise De Vidi che, con le sue 14 medaglie vinte in carriera, oltre che un atleta è anche il miglior testimonial possibile di questo sport. Strobel ritroverà De Vidi alla partenza di Campodarsego, anche stavolta pronto a una nuova, intensa sfida da vivere insieme.
Alì dona minuti alla ricerca contro il tumore al seno
Quest'anno alla Maratona del Santo la casetta di Alì si tinge di rosa sostenendo la Fondazione Veronesi contro il tumore al seno con "Pink is Good"
Il 19 aprile in Prato della Valle la casetta Alì diventerà un punto di informazione e promozione del progetto Pink is Good promosso dalla Fondazione Umberto Veronesi, in collaborazione con Lines per creare consapevolezza sul tumore al seno e contribuire alla ricerca contro la malattia.
Le hostess Alì distribuiranno materiale informativo e "gli assorbenti Lines della ricerca": l'obiettivo ambizioso della Fondazione Umberto Veronesi è quello di portare il numero delle vittime del tumore al seno sempre più vicino allo zero.
Fino al 30 giugno ciascuno potrà concorrere a donare minuti alla ricerca scientifica sostenuta dalla Fondazione Veronesi, acquistando assorbenti Lines. La meccanica dell'iniziativa è contenuta nel sito www.lines.it insieme ai consigli della Fondazione in tema di salute e prevenzione, e avrà un “contatore di minuti” per seguire passo dopo passo il progredire delle donazioni.
"Ogni occasione è buona per fare del bene - sostiene Matteo Canella Responsabile Affari Generali di Alì S.p.A. - Quest'anno abbiamo deciso, in sinergia con un nostro fornitore, di trasformare le attività promozionali di distribuzione gadget previste nella Casetta dell'Isola Memmia in attività di promozione sociale sposando il progetto Pink is Goog per donare minuti preziosi alla ricerca contro il Cancro al Seno".
L'incidenza del tumore al seno, cioè il numero di donne colpite ogni anno, è molto elevata, la più alta di tutti i tipi di tumore: nelle donne, circa un tumore maligno su tre - il 29%, per l'esattezza - è al seno. Nel caso del tumore della mammella si tratta di circa una donna su 8.Un'incidenza tra le più alte in Europa.
Le più colpite sono le donne sopra i 64 anni: circa il 40% dei casi.
Anche la sopravvivenza media, però, è molto alta: a cinque anni dalla diagnosi è dell'85% (la probabilità di sopravvivere 5 anni dopo un anno libere da malattia è del 87%, e dopo 5 anni è del 89%).
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