In occasione del Trofeo Stadion, promosso dalla ASD Podistica Solidarietà, presso lo Stadio di Atletca della Farnesina (Roma), il 18 aprile 2015, con un nutrito programma di gare in programma in varie specialità dell'Atletica, si è distinta particolarmente Giuliana Salce, grande marciatrice in gioventù che, nel suo 60° anno di vita si è presa lo sfizio di rimettersi le scarpette e di competere di nuovo nella sua specialità.
(da www.atleticalive.it) "Infatti il risultato davvero inaspettato e assolutamente “gioioso” è il ritorno alle competizioni di una delle hall-of-famerdell’atletica italiana, ovvero Giuliana Salce. Nel suo 60° anno di vita (ma ne ha ancora 59), si toglie non solo la soddisfazione di rimettere le scarpette e farsi un pò di giri in pista sui 3 km, ma anche di ottenere il nuovo primato italiano di categoria F60 con 16’36″63. Limata rispetto al precedente record italiano stabilito solo l’anno scorso, di quasi 4 minuti! Per chi non sapesse chi è Giuliana Salce, sappiate che vanta un oro mondiale ai primi campionati mondiali indoor di Parigi dove ottenne anche il record del mondo, un altro argento mondiale e uno europeo, sempre indoor, dove si esaltava letteralmente. Ma vanta anche svariati record mondiali, europei, e 12 titoli italiani (qui una sua breve storia e l'elenco dettagliato dei suoi record). Insomma, una grande dell’atletica italiana".
Non si può non ricordare, in questo momento di rinovellato successo nella sua disciplina originaria la triste parentesi nella storia di Giuliana Salce, quando nel 1999 Giuliana Salce, ormai quarantaquattrenne, decise di passare al ciclismo (categoria master: una volta entrata in questo ambiente le venne subito proposto di doparsi, Giuliana accetta, ma la morte del ciclista Marco Pantani, avvenuta il 14 febbraio 2004, la convinse a fare outing e da lì iniziare una personale battaglia contro il doping utilizzando i mass-media e scrivendo il libro, Dalla Vita in giù. Diario di una donna in marcia, per la Bradipolibri (2008), in collaborazione con il giornalista Fabrizio Calzia (curatore), da sempre attento ai fenomeni di doping nello sport