La Pistoia-Abetone 2015 procede velocemente verso il sold-out: sono in via di esaurimento i pettorali per l'Ultramaratona, mentre sono ancora disponibili quelli per i traguardi intermedi.
A meno 20 giorni dalla gara che quest'anno celebra il suo 40° compleanno, il comitato organizzatore invita i ritardatari ad affrettarsi, poche decine i posti rimasti per la 50km.
L'attesa per la Pistoia-Abetone sta per finire. Che il clima sia già quello da pre-gara lo dimostrano i dati sulle iscrizioni, protagonisti nell'ultima settimana di un picco di richieste per il traguardo dei 50 chilometri di Abetone. A meno di venti giorni dalla gara, sono solo poche decine i pettorali rossi rimasti a disposizione: arriva dunque, da parte degli organizzatori, l'invito ad affrettarsiper non rimanere esclusi dall'iscrizione, è rivolto a tutti gli atleti interessati ed a quelle società con tesserati orientati alla partecipazione.
Molto buona anche l'affluenza per tutti gli altri eventi, in particolare per il Quarto Traguardo che come sempre coinvolge numerose associazioni del territorio e fa registrare adesioni importanti anche dal mondo delle istituzioni.
Sponsor tecnico 2015. È l'Asics il nuovo sponsor tecnico della Pistoia-Abetone Ultramarathon 50km. Il comitato organizzatore e il responsabile italiano dell'importante azienda giapponese Giorgio Garello hanno stretto fin da subito un proficuo rapporto di collaborazione. Nel dare il benvenuto all'Asics i responsabili della gara esprimono l'auspicio di un lungo sodalizio.
Abbinamento. Anche per il 2015 la Pistoia-Abetone sarà abbinata alla gara ciclistica "Granfondo Pissei Edita Pucinskaite". Chi parteciperà ad entrambe le gare, indipendentemente dal traguardo raggiunto in entrambe le manifestazioni, riceverà uno speciale attestato. Coloro che invece le termineranno (155 km il 21 giugno e 50km il 28) si aggiudicheranno un omaggio enogastronomico. Per la partecipazione alla combinata valgono i regolamenti di ciascuna manifestazione.
Pistoia-Abetone Ultramaratona 50 km: un po' di storia. Più lunga di una maratona, più dura di una cento chilometri “classica”, la Pistoiabetone Ultramarathon 50 km è una corsa dalle mille difficoltà, soprattutto per l’atipicità del percorso che presenta solamente 5 km di falsopiano nella fase iniziale, per poi dare luogo ad un alternarsi mozzafiato di salita e discesa. La prima prevale (ben 31 km!), ma anche i tratti di discesa costituiscono un banco di prova severo ed impegnativo.
Spezzano il ritmo e sono causa di crampi negli atleti. Il via è alle 7.30 dalla storica Piazza del Duomo e, passando per Via Dalmazia e Capostrada, i super-maratoneti raggiungono Ponte Calcaiola dove imboccano la Statale 66 lungo la quale si snoderà gran parte della gara. Il primo traguardo intermedio (non competitivo) è fissato a LE PIASTRE (Km 14), dopo quasi 9 km di ascesa con pendenza media del 7% e rampe anche al 10% (il tratto più impegnativo è nell’attraversamento dell’abitato di Piazza). La successiva “Valle del Reno” (6 km in leggera discesa per raggiungere Pontepetri) facilita le alte velocità, ma può invogliare gli atleti a spendere più energie del necessario, dispendio pagato a caro prezzo nel finale della corsa. Verso Tafoni e Maresca (23° Km) la strada risale per poi tuffarsi in picchiata verso Gavinana e quindi San Marcello dove si trova il secondo traguardo intermedio (Km 30). Ancora infida discesa (tratti al 10%) verso Mammiano e La Lima (km 33), luogo di inizio della scalata finale.
Diciassette chilometri di salita (pendenza media 5,5%) con un primo tratto (fino a Casotti di Cutigliano) apparentemente abbordabile, ma in realtà ideale per “impiombare” i muscoli di atleti già provati per lo sforzo ed un finale crudele con 13 km di arrampicata piena di
tornanti (con punte del 12% nell’abitato di Pianosinatico), per raggiungere il traguardo di Piazza delle Piramidi, ove si celebra l’apoteosi per tutti coloro in grado di completare la massacrante competizione.
Quello che non è stato detto lo lasciamo alle parole dell’indimenticabile Sergio Pozzi, il cui record della corsa ha resistito per ben 25 anni: «La prova è una di quelle per uomini veri. Se la maratona è dura, la Pistoia–Abetone lo è molto di più. Devi calcolare tutto, tenendo d’occhio i tornanti che mancano all’arrivo e prendere un passo corto senza strappi. Tre sono le regole da rispettare se si vuole arrivare con soddisfazione in cima all’Abetone: 1°) partire con grande prudenza; 2°) affrontare molto lentamente i 7 Km di discesa da Gavinana a La Lima; 3°) non curarsi mai dei distacchi degli avversari diretti. Nel 1981 sono arrivato ad avere un ritardo dai primi di oltre 7 minuti, eppure ho vinto lo stesso».
Io qui ci metterei l‘altimetria e dopo questo che è scritto.
Sveglia prima dell’alba, riscaldamento, punzonatura, concentrazione, fatica, gioia di esserci: gli ottocento ultramaratoneti della Pistoiabetone sono i protagonisti principali della giornata, molti di loro hanno scelto di allenarsi un’intera stagione in funzione di questo appuntamento.
Il parco partenti è sempre affollato di top runners di livello mondiale, la vittoria non è mai scontata. Secondo gli addetti ai lavori, la Pistoiabetone è una delle corse in salita più dure e affascinanti del panorama podistico italiano ed europeo.
Sicuramente è l’ultramaratona in salita più longeva d’europa, con i suoi 39 anni ininterrotti di presenza in calendario. Fidal, Iuta e Uisp la scelgono regolarmente come prova di campionato italiano nelle rispettive categorie di riferimento, per Avis è diventata campionato italiano di corsa riservata ai donatori, l’Arma dei Carabinieri l’ha scelta per festeggiare il proprio bicentenario indicendo un trofeo ad hoc.
La IAU, massima autorità mondiale in fatto di Ultramaratone, nel 2010 le ha riconosciuto la «Bronze Label» ufficializzandone l’ingresso nel circuito internazionale delle ultramaratone più quotate.
PISTOIABETONE ULTRAMARATHON 50KM
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