In 30 ore (con un discreto margine rispetto al tempo massimo concesso secondo regolamento) Enzo Tidona di Vittoria tesserato con la ASD No al Doping di Ragusa, ha tagliato il traguardo della Nove Colli Running (edizione 2016, andata in scena tra il 21 e il 22 maggio), l'ultramaratona più dura in Italia (e una delle più dure al mondo) sulla distanza di 202,400 km, con partenza da Cesenatico (Porto Canale) il sabato 21 maggio ed arrivo sempre sul lungomare di Cesenatico la domenica dopo appunto appena 30 ore dallo start.
Enzo Tidona con questa impresa "eroica" ha postomesso una pietra miliare nella disciplina dell'ultramaratona, UNICO atleta della provincia Iblea a aver mai tagliato un traguardo simile.
Enzo Tidona per prepararsi alla Nove Colli Running ha lavorato duramente, con sedute di allenamenti di 70 km, seguiti da defaticamento effettuato in bici per poi riprendere la corsa a piedi.
Dai diigenti della sua Società Enzo Tidona viene definito "...un vero capolavoro di atleta che, scrivendo nel suo personale palmarés questo risultato, ha reso orgogliosa tutta la compagine ASD No al Doping" e ponendoper i suoi comprimari di società una pietra miliare da emulare".
Adesso amici parenti e simpatizzanti lo attendono nella sua città con orgoglio e soddisfazione, per ingraziarlo di aver portato alto il valore dello sport e della volontà, e di aver dato lustro alla Città tutta che ha motivo di acclamarlo "eroe".
Per la cronaca, sono stati 176 i partenti della Nove Colli Running 2016, il 21 maggio mattina da Cesenatico e circa una ventina gli staffettisti.
Sempre per la cronaca, Enzo Tidona non è il primo siciliano a laurearsi finisher della Nove Colli Running: prima di lui - nel corso del 2014 - è stato finisher il messinese Alberto Bertuccio (ASD Filippide Messina), seguito nel 2015 dal marsalese Michele D'Errico, classificatosi 36° assoluto con il crono di 27h20'. Inoltre, a onor del vero, va anche detto che, accanto ad Enzo Tidona, ha tagliato il traguardo con lo stesso crono, il messinese Enzo Varriale (ASD FilippideMessina) che, tra l'altro, a sentire le testimonianze degli accompagnatori al seguito, ha avuto avuto per Tidona un'indubitabile funzione di supporto e di stimolo, all'insegnadella solidarietà.
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