Santiusti guida Assindustria in Finale Oro. La forte ottocentista gialloblù lancia la squadra in vista della due giorni di gare che assegna lo scudetto (24-25 settembre, Sulmona). «E’ l’ultimo impegno di una stagione davvero intensa. E poi, dopo quasi due anni, tornerò ad abbracciare i miei genitori a Cuba, dove resterò un mese»
Da qualche notte Yusneysi Santiusti Caballero fatica a dormire. Succede perché sa che la prossima settimana tornerà a Cuba e riabbraccierà la sua famiglia: mamma Ester, papà Gustavo e suo fratello Joendry. «Non vedo l’ora. Resterò lì per un mesetto, facendo un po’ di vacanza e riprendendo ad allenarmi. Non li vedo da quasi due anni e in questi giorni sono talmente agitata che fatico a prendere sonno, e non mi capita mai. Con me porterò una valigia di regali dall’Italia: soprattutto magliette e vestiti. Ho più cose per loro che per me» racconta Yusneysi, che non ha ancora la cittadinanza italiana ma il permesso di soggiorno che le permette di rientrare nel paese in cui è nata, ventisei anni fa.
Prima, però, ci sarà l’ultimo impegno di una stagione tanto lunga quanto ricca di soddisfazioni: sarà infatti tra le stelle della squadra femminile di Assindustria Sport Padova, presente sabato e domenica a Sulmona, per la Finale Oro dei campionati di società, a cui si è qualificata anche la formazione maschile. «Correrò 400, 800 e staffetta 4x400 e sarà la mia ultima uscita per il 2011. Sono contenta di chiudere con la finale dei Societari perché è una manifestazione diversa da tutte le altre: è forse l’unica occasione in cui puoi vedere in uno stesso posto tutti i tuoi compagni di squadra e fare gruppo, tifando assieme per chi sta gareggiando. Nell’attesa non c’è lo stress che invece vivo prima dei meeting internazionali, perché non devo pensare al cronometro ma solo al miglior piazzamento. E poi so per esperienza che ai Societari si vive un’allegria che non sempre si trova da altre parti, rimanendo assieme anche dopo le premiazioni, per la cena con i compagni».
Quest’anno Yusneysi si è imposta negli incontri internazionali di Torino, Reims, Madrid e Padova, ritoccando il suo primato sul doppio giro di pista a Zagabria, la scorsa settimana, portato a 1’58”70. Ma dove può realmente arrivare? «Sono convinta di poter correre attorno all’1’57” e ne è convinto anche il mio allenatore, Claudio Berardelli. Anche il solo fatto che abbia ritoccato il mio personale in questa fase della stagione, dopo un’estate in cui mi sono preparata spesso da sola e con meno regolarità rispetto ai mesi scorsi, sta a testimoniare che di margini di miglioramento ne ho. Ora? Rientrerò a Cuba, poi resterò a Padova per un altro breve periodo e quindi tornerò ad allenarmi in Kenya. Non ho ancora fissato le date di preciso, ma dopo la positiva esperienza dell’anno scorso voglio ritrovare quelle sensazioni per poi tornare in Europa. Nel 2011 mi sono per la prima volta misurata con i grandi meeting internazionali e sono convinta che l’esperienza maturata mi sarà molto utile».
Nella foto (di Antonio Muzzolon) Yusneysi Santiusti al Meeting Città di Padova
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