Sabato 27 settembre 2014 la pista “Nino Mozzo” di San Giovanni Lupatoto (VR), in occasione della 20^ edizione della ormai classica "Lupatotissima" ospiterà due gare di ultramaratona, che saranno la 12 ore e la 6 ore.
La sei ore rappresenta il passaggio vero e proprio del maratoneta al mondo delle Ultra. Ti puoi concedere il “lusso” di rallentare nei momenti di crisi, perché non devi necessariamente arrivare ad una meta, perché svolgendosi in circuito (come in tutte le gare a tempo, vds 12 ore, 24 ore, 48 ore, 6 giorni) ci si vede in continuazione con gli altri concorrenti, perché si può attingere ai rifornimenti con puntualità e una frequenza maggiore, perché alla fine diventa una festa tra amici.
La 12 ore è la specialità "apripista" della 24 ore, soprattutto perché si corre su circuito oppure in pista. In Italia non sono molte le gare che ospitano questa distanza come prova più lunga della manifestazione. Di solito rappresenta un traguardo intermedio o di passaggio della più blasonata 24 ore.
Questi che possono sembrare dei “pazzi” provano emozioni, assaporano momenti che diventeranno ricordi indelebili di festa e amicizia. Ricordo le belle parole, scritte da Emanuela Pagan, che sintetizzano molto bene lo stato d’animo dei partecipanti delle gare in circuito: “le gocce di sudore sono le lacrime dei sogni inseguiti, quei sogni che, a volte, tolgono il sonno e che fanno più male della realtà eppure non si dissolvono neanche all’alba. Chi non ha mai provato l’ebbrezza di indossare un paio di scarpe da corsa e metterle in moto utilizzando la propria forza muscolare in accordo con cuore e polmoni, non può comprendere ciò che si cela dietro a quell’incedere, a volte claudicante, incessante per 6 ore o per un numero maggiore utile a concludere 100km. Anche i maratoneti, corridori di una certa resistenza, fanno fatica ad accettare di girare su quell’anello arancione per tutto quel tempo.”
Si sta pressoché definendo anche l’elenco degli iscritti alla gara di Ultramaratona, che ricordiamo vedrà due partenze separate: alle ore 09.30 di sabato 27 settembre partirà la 12 ore, mentre alle 15.30 partirà la 6 ore. Entrambe le gare quest’anno assegneranno il titolo di Campione Italiano Iuta 2014 di specialità, titolo riservato ovviamente ai tesserati Iuta per la corrente stagione, purché tesserati anche Fidal.
Le iscrizioni alle due gare di ultramaratona, preavvisate dalla necessaria prenotazione preliminare al 347.5859545, si chiuderanno il 20 settembre e comunque al raggiungimento dei 50 posti disponibili (complessivamente tra 6 e 12 ore). Possono partecipare i tesserati Fidal e i Tesserati degli Enti di Promozione convenzionati con la Federazione. Il giorno 21 settembre si procederà ad assegnare il numero dei pettorali. Per dettagli ed informazioni è disponibile il sito www.mombocar.it
Tra gli iscritti, sono diversi gli atleti italiani che hanno vestito in passato o recentemente la maglia azzurra in eventi internazionali, come la veronese Sara Valdo, Katia Alcherigi, Daniele Baranzini e Massimo Petruzzelli.
Sarà molto avvincente la “sfida” per la vittoria nella sei ore, per la presenza di tre atleti in grande spolvero quest’anno, come Daniele Baranzini, Francesco Milella e Erik Panatti.
Ricordiamo anche il ricchissimo Albo d’oro della Lupatotissima, che ha ospitato le stelle dell’Ultramaratona internazionale degli ultimi 2 decenni, come il greco Yiannis Kouros, pluriprimatista del mondo (dalle 24 ore alle 1000 miglia e 6 giorni) che vinse le edizioni 1999, 2000 e 2001 della 24 ore della Lupatotissima; la giapponese Norimi Sakurai, vincitrice della 100 km della Lupatotissima 2003 con 7.14.05,8 (primato del mondo della pista); il brianzolo Mario Ardemagni primatista Europeo ed Italiano della 100 km sia su strada che su pista, vincitore della 100 km della Lupatotissima 2003 con 6.41.48,6 tuttora primato italiano della pista.
A proposito del 2003 ricordiamo l’edizione stellare “The Stars under the Stars”, voluta dalla IAU e dedicata al 25° compleanno del record mondiale della 100 km su pista dello scozzese Donald Ritchie, ospite d’onore quell’anno della Lupatotissima e ancora oggi detentore del primato mondiale.
In quella incredibile gara furono battuti un primato del mondo femminile (da parte della giapponese Sakurai) e ben nove primati nazionali, tra cui oltre a quello italiano maschile battuto da Ardemagni anche quello italiano femminile ottenuto da Paola Sanna (8.26.19,4), ma anche quello di della 50 km femminile migliorato dalla grandissima Monica Casiraghi, che si laureò due mesi dopo campionessa del mondo della 100 km.
Nel 2003 ci fu anche la partecipazione straordinaria del due volte campione del mondo della 100 km (2002 e 2003) Mario Fattore, che vinse a San Giovanni Lupatoto la 50 km.