Faenza. Si è svolta nella mattina del 21 gennaio 2012, presso il MIC (Museo Internazionale delle ceramiche di Faenza) la prima conferenza stampa di presentazione del Rally di Romagna in Mtb, kermesse sportiva e turistica in programma dal 19 al 25 maggio 2012.
La competizione giunge quest’anno alla terza edizione e avrà un taglio ben preciso come ha voluto dare la neonata associazione di gestione Romagna Bike Grandi Eventi.
L'obiettivo è coniugare la passione della bicicletta con il turismo ambientale, con la conoscenza del territorio e le peculiarità abientali che il rally incontra durante le sue sette tappe, dall’asse collinare fino al mare di Cervia, attraversando il Parco della Vena del Gesso, il Parco Carnè, le Foreste casentinesi, le pinete litoranee e la Cava del gesso di Monte Tondo, nella quale i partecipanti al rally avranno in esclusiva il permesso di transito.
Alla presentazione dell’evento sono intervenuti Stefano Quarneti (presidente di Romagna Bike Grandi Eventi), Stefano Dal Fiume (diirettore tecnico), Raffaele Babini (Direttore di corsa Rcs, società organizzatrice del Giro d'Italia) e Christian Fabbri (vincitore dell'Edizione 2011).
Numeri e tipologia di svolgimento sono stati descritti da dal segretario organizzativo Alessandro Zanotti.
Dai trenta atleti della prima edizione si stima quest’anno la partecipazione di 90/100 corridori (numero chiuso) impegnati in un percorso complessivo di 450 km e 19.500 m di dislivello totale.
In evidenza il rilevante lavoro dietro le quinte svolto da volontari, gruppi di motociclisti, radioamatori e fruitori dei sentieri, tra i quali i soci dell'Uoei di Faenza che festeggia i 100 anni dalla fondazione e gruppi di cacciatori cinghialisti. A questi si aggiungono amici, familiari e tifosi al seguito degli atleti.
Determinante è la collaborazione dei Comuni attraversati e interessati a promuovere con questa kermesse i loro territori.
L’ospitalità dell’evento è grande come la fiducia degli sponsor: enti come Regione Emilia Romagna e Apt, province di Bologna, Firenze, Forlì-Cesena e Ravenna; aziende di sostegno quali la Specialized e Columbia per il supporto tecnico e la Gyproc Saint Gobain, main sponsor del Rally, leader mondiale di cristalli per case automobilistiche (anche la Fiat), che per la sua produzione impiega il gesso della cava di Borgo Rivola.
Per il vincitore della passata edizione Christian Fabbri: “Il percorso di quest’anno si mostra già sulla carta più impegnativo del precedente: a sfida si farà avvincente, saranno sette tappe con livelli di difficoltà unici che neanche sulle Dolomiti sono abituato ad affrontare”.
Per Raffaele Babini, vice direttore del Giro d'Italia: “L'impegno degli organizzatori giustifica il parterre di partecipanti dando insieme un plus valore all’iniziativa. Il Rally si può definire un modello per il movimento italiano, europeo e mondiale di ciclismo in mountain bike. Il mondo della bici è aria aperta e libertà e questiscenari sono una palestra a cielo aperto e un biglietto da visita senza precedenti per i turisti e la realtà attraersate”.
Grande è il merito degli organizzatori nell'aver disegnato un percorso impegnativo e selettivo per una gara intesa anche come “inno” al grande Alfredo Oriani, poeta e ciclista di Casola Valsenio, pioniere della bicicletta e dell'abbinamento collina-mare.
FOCUS SULLE SETTE TAPPE. Quest’anno la competizione non sarà caratterizzata da un prologo, come nelle precedenti edizioni, ma da un cross country di 35 km (dislivello 1.500 m) sabato 19 maggio snodati all’interno del Parco della Vena del Gesso, nella zona di Monte Mauro, con partenza dalla cava di Monte Tondo. L’attenzione a questa zona è fra gli scopi degli organizzatori del Romagna Bike Grandi eventi che, nei giorni scorsi, hanno condotto un gruppo di bambini delle scuole per una visita guidata lungo il percorso: “E' anche questo un modo per incentivare lo sport tra i giovanissimi facendo nel contempo promozione di attività fisica e natura” ha dichiarato Alessandro Zanotti.
Domenica 20 maggio “è considerata la tappa iniziale – ha spiegato il direttore tecnico Stefano Dalfiume – con 75 km dipercorso e 3.600 m) di dislivello, partenza da Riolo Terme e arrivo a Marradi in concomitanza con la Festa del pane.
Sarà una tappa bella, ma provante quella di lunedì 21 maggio, quando i corridori affronteranno 72 km (dislivello 3.200), lambendo la zona di Gamogna e percorrendo i sentieri che dividono la zona di Lutirano con la valle del Tramazzo, scendendo poi lungo il crinale di Monte Busca fino all’arrivo a Tredozio dove sono attesi ad una festa locale.
Sui generis si prospetta il percorso di martedì 22 maggio, con partenza da Marradi, tappa di 70 km (dislivello 3.400 m) con pochi momenti di respiro perchè dal crinale di Monte Busca, saranno ben tre le salite importanti da affrontare per guadagnare quota sulla Valle del Tramazzo, sui poggi del Monte Carnevalone e lungo i sentieri che porteranno a Palazzuolo sul Senio.
La quinta tappa mercoledì 23 maggio partirà da Palazzuolo sul Senio e arriverà a Riolo terme: un paio saranno le scalate importanti nella zona di Fontana Moneta sui sentieri gestiti dai volontari dell’Uoei, poi nell'area del torrente Sintria e Monte Mauro.
La tappa principe del Rally sarà la sesta, giovedì 24 maggio quando si attraverserà il Parco della vena del gesso alla quale sarà dedicata. Il percorso tuto nell'ambito del parco è stato fortemente voluto dal presidente Massimiliano Costa, con partenza e arrivo da Riolo Terme. Conta 5 salite importanti alla volta di Monte Rontana e lungo lo spartiacque Senio/Santerno fino al comune di Borgo Tossignano.
Il Rally si conclude venerdì 25 maggio, con la settima ed ultima tappa, una cronometro in seno ai comuni di Ravenna e Cervia, con partenza da piazza del Popolo e arrivo al Parco delle Terme di Cervia , lungo sentieri che lambiscono il mare e si snodano in suggestive pinete litoranee.
Per chiarimenti, delucidazioni, comunicazioni contattare:
Alessandro Zanotti Tel. 0546/52717 |
Stefano Quarneti Cell. 335 – 7282336 |
Giovanni Barnabè Cell. 347 4111553 |
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