E' un sogno iniziato nel 1993 e che continua ancora quello del grande pallavolista Max Di Franco, atleta siciliano 33enne, originario di Sommatino, in provincia di Caltanissetta.
E' già famosa la storia della sua carriera iridata, meritata e sudata senza avere alle spalle nessun manager, nessuna segnalazione; solo qualità come fattività, caparbietà e coraggio: questi gli ingredienti che hanno caratterizzato il percorso di questo grande campione che adesso si trova impegnato anche nel sociale grazie ad Aurora Onlus, associazione che promuove l'integrazione dei disabili nella società di cui è testimonial.
Disabile è anche lui: sembra assurdo ma è così. Avere un altezza (203 cm) da fuoriclasse nella sua Sommatino rappresentava un handicap, così come l'arretratezza e l'ignoranza che lo tacciavano come un "diverso" per via della sua spropositata altezza.
Diverso ha dimostrato di esserlo, ma positivamente, essendo riuscito ad essere protagonista d'una carriera nella massima serie del Volley che prosegue tutt'oggi.
La sua favola vera oggi è un cortometraggio, ma il sogno non è ancora finito.
Max vuole continuare ad essere il simbolo di chi "ce la fa" da solo. Infatti, studia da tempo per diventare attore con un nuovo sogno nel cuore: un film sulla sua vita di cui egli stesso vorrebbe essere interprete di se stesso nell'ultimo e più recente periodo!
Il suo cortometraggio dal titolo "Il bambino che sogna" è in nomination come migliore sceneggiatura allo Sportfilfestival 2011: si tratta di una produzione amatoriale, realizzata solo grazie al materiale video e fotografico appartenente alla famiglia Di Franco.
Quindi, anche questo timido approccio alla cinematografia è del tutto spontaneo e semplice...
L'avere ottenuto la nomination è già una vittoria, perchè in questo percorso "Il bambino che sogna" ha sbaragliato parecchi cortometraggi la cui genesi era stata affidata a protagonisti del mestiere, mentre la sceneggiatura in questione Max l'ha scritta insieme all'osteopata Maria Pia Gugliotta.
Entrambi si sono imbarcati in quest'avventura con mille difficoltà, ma mai li ha accarezzati il pensiero di mollare: hanno fatto tutto da soli con l'aiuto di qualche amico del montaggio...
Si considerano già vincitori per questo e si augurano che tutto questo sia solo l'inizio!