Si è svolta con il favore di condizioni meteo ottimali la 12^ edizione della Strasimeno - Ultramaratona del Parco del Trasimeno.
Circa 1500 i partenti, frazionati in lotti destinati ai diversi traguardi disponibili (e riconoscibili per via delle differenze di numerazione dei pettorali - i numeri più bassi destinati agli atleti della 58 km) in applicazione di una formula ormai classica, che rende la manifestazione ideata da Giovanni Farano un evento accessibili a podisti di tutti i tipi e con tutte le preparazioni.
Come sempre, i traguardi sono stati quattro, unica differenza in quest'edizione 2013, il traguardo dei 10 km, piazzato a Tuoro invece che quello ai 15 km; come tutti gli anni, invece, il traguardo della Mezza (Passignano sul Trasimeno), con arrivo ubicato nella piazzetta della centro storico, un po' caotico, ma suggestivo; ancora quello, altrettanto classico, della 30 km (Magione) e, infine, quello della Maratona (Sant'Arcangelo).
La grande carica dei 1500 è partita puntualmente alle 9.15, con l'accompagnamento dell'abile speakeraggio di Fabio Fiaschi, neo-eletto presidente della UISP nazionale, che successivamente dalla piazzetta di Castiglione del Lago ha fornito agli astanti e agli appassionati un puntuale e appassionante aggiornamento sulle diverse fasi della gara.
Scremati i primi destinati al traguardo dei 10 km e animati da ritmi brucianti, rispetto a quelli un po' più lenti degli ultrarunner, la gara è proseguita verso i traguardi successivi, con una teoria di atleti sempre più rarefatta, specie dopo il traguardo dei 21,95 km, e con il crescere a dismisura della forbice tra i runner in testa alla gara lunga e tutti gli altri.
Basti pensare che Alberico Di Cecco (il vincitore dell'edizione 2012 e portacolori di Farnese Vini Pescara) ha passato la boa dei 42,195 km in testa a tutti i maratoneti.
Il gruppetto di testa dell'Ultramaratona (58 km) ha viaggiato compatto nei primi chilometri. Poi, dopo la mezza, si à sfaldato lievemente, l'ucraino Evgenij Glyva è passato in lieve vantaggio , ritrovandosi ai 21,097 km con il distacco di circa 45", davanti ad Alberico Di Cecco e ad Antonio Armuzzi che ha tenuto botta nella prima metà gara, per perdere un po' di terreno dopo il 35° km.
Ma quello attizzato dall'Ucraino è stato un fuoco di paglia.
Dopo Magione l'Ucraino (replicando la performance dell'edizione 2011) ha cominciato a perdere terreno, chiaramente in crisi.
Attorno al 35° km è passato decisamente in testa Alberico Di Cecco che, da quel momento, senza deflettere dal ritmo che aveva impostato e, con l'apparenza di essere sempre fresco, ha galoppato come un cavallo di razza sino al traguardo finale, tagliandolo nell'ottimo tempo di 3h33'35.
Il secondo posto sul podio lo ha conquistato meritatamente Antonio Armuzzi (Cantù Atletica) che malgrado il dispendio iniziale di un'andatura iniziale, ha poi saputo tenere a freno la sua focosità, contenendo i danni di un dispendio ulteriore. Ha saputo trattenersi e non ha cercato di stare dietro ad Alberico che procedeva in forte spinta, ridimensionandosi su di un'andatura più sostenibile: il distacco di Antonio Armuzzi da Alberico Di Cecco al traguardo finale è stato significativo, per l'esattezza 6'37 con il crono di 3h40'12.
Terzo a salire sul podio è stato il valente Daniele Palladino (Atletica Polisportiva Scandiano) che, con il suo gesto di corsa generoso (per quanto assai dispendioso), negli ultimi chilometri è riuscito a stare nella scia di Antonio Armuzzi, rosicchiando via un secondo dopo l'altro del distacco che si era creato tra i due e, infine, tagliando il traguardo, a soli 6'59' dal primo e di appena 20" da Armuzzi (crono finale: 3h40'34).
L'Ucraino Evgenij Glyva (USBW) è entrato in crisi profonda, dopo il 40° km, e ha negli ultimi chilometri perso posizioni, tagliando il traguardo soltanto 5° con il crono di 3h43'30.
Non presente nella lista degli arrivati, Marco D'Innocenti (vincitore dell'edizione 2011), pure ancora nella testa della corsa sino al passaggio della Mezza.
Per quanto riguarda la gara maschile, c'è da dire che quest'anno i distacchi sono stati davvero notevoli e che, ad eccezione della testa della corsa, prima del passaggio di gruppetti più compatti o di atleti distaccati di pochi secondi uno dall'altro, occorreva aspettare per tempi che, nella dinamica del podismo di lunga distanza, sembravano essere davvero infiniti.
Quest'approfondimento della forbice tra i primi classificati e tutti gli altri é la riprova che quest'edizione ha visto tra i top runner il confronto tra autentici fuoriclasse che testimoniano della crescita del movimento dell'Ultramaratona e della qualità oggettiva dei top runner dell'Ultra.
Grande contentezza da parte di Enzo Melatti, preparatore e coach di Alberico Di Cecco, che ha commentato, sottolineando la passione che Alberico sta mettendo nell'impressione delle Ultramaratone: "Alberico sta andando veramente bene. Abbiamo fatto molto lavoro di potenziamento che oggi sta dando i suoi frutti: già, questo riscontro lo abbiamo avuto con il risultato che Alberico ha ottenuto alla maratona di Terni. Questa gara è stato un test importante nel percorso di preparazione che Alberico sta compiendo verso il Campioneto Europeio 100 km che si svolgerà a Belves, il prossimo aprile".
Con questa ulteriore vittoria Alberico Di Cecco si conferma uno dei campioni indiscussioni nel Gotha delle Ultrtamaratone italiane.
Ovviamente, anche tutti gli altri atleti (alcuni dei quali in area azzurra) hanno fatto faville: citiamo tra questi Marco Serasini (4°), l'italo-marocchino El Fadil Soufyane (Running Club Futura RM) in 6^ posizione, il forte marchigiano Paolo Bravi (Grottini Team), Loris Fanton (8°), Marco Lombardi per Atletica Libertas Runners Livorno (9), Carmine Campitelli e Michele Evangelisti, rispettivamente11° e 12°, ma 9° e 10° degli Italiani finisher.
Donne. La testa della gara femminile è stata molto più compatta ed omogenea di quella maschile.
Le prime tre donne a salire sul podio finale sono state a tutti gli effetti le "magnifiche tre" dell'Ultramaratona del Parco del Lago Trasimeno.
Al 3° km di gara, il terzetto di punta della gara femminile sulla distanza dei 58 km era composto da Marina Zanardi (Grottini Team), Barbara Cimmarusti (Atletica Futura Figline) e Paola Sanna (vincitrice dell'edizione 2012) portacolori dell'ASD Runners Bergamo, hanno proceduto di conserva per gran parte della gara.
Poi, Barbara Cimmarusti ha preso il sopravvento tagliando per prima il traguardo, con grandissima emozione (14^ assoluta, staccando il crono a 4h18'05), accolta da un comitato festante di amiche e promoter.
Alle sue spalle (con un 1' di distacco) si è piazzata Paola Sanna (16^ assoluta) con il crono di 4h19'05 e, in 3^ posizione, Marina Zanardi (24^ assoluta) con il tempo di 4h28'19.
Complimenti allo splendido terzetto femminile: hanno tutte fatto una grande gara, molto generosa e senza risparmiarsi, come del resto anche all'arrivo non si sono risparmiate gli abbracci e i reciproci complimenti.
Il rilevamento cronometrico ai diversi traguardi intermedi e a a quello finale è stato effettuato da Dream Runners Perugia.
Di seguito i link alle classifiche delle diverse gare in programma
Data | Nome manifestazione | Luogo svolgimento | Volantino | Web | banner | Classifica |
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03/03/2013 | STRASIMENO 10 km | CASTIGLION DEL LAGO (PG) | web | Vedi classifica | ||
03/03/2013 | STRASIMENO 21 km | CASTIGLION DEL LAGO (PG) | web | Vedi classifica | ||
03/03/2013 | STRASIMENO 30 km | CASTIGLION DEL LAGO (PG) | web | Vedi classifica | ||
03/03/2013 | STRASIMENO 42 km | CASTIGLION DEL LAGO (PG) | web | Vedi classifica | ||
03/03/2013 | STRASIMENO 58 km | CASTIGLION DEL LAGO (PG) | web | Vedi classifica |
Foto di Maurizio Crispi