(Maurizio Crispi) Ho sognato che correvo una 50 km podistica.
Eo in gran forma e mi sentivo pieno di energia.
Solo che il percorso di gara era all'interno di una casa: occorreva correre in lungo e in largo dentro quest'appartamento, salendo e scendendo anche delle scale.
Il punto culminante del micro-circuito (da ripetere un'infinità di volte, quasi fossimo dei criceti) era un salone al cui centro c'era un tavolo da biliardo e attorno tanti sgabelli, collocati lungo le pareti. Ogni volta occorreva fare un giro completo di questo salone con grandi balzi salendo e scendendo da questi sgabelli molto alti (del tipo di quelli da bancone del bar).
C'erano anche molti spettatori e tutti mi incoraggiavano.
Alla fine mi ritrovavo da solo e tagliavo il traguado vittorioso, avendo percorso i 50 km di gara nientemeno che in 2h15'.
Mi laureavo stracampionissimo in una 50 km da appartamento e ricevevo una corona di allora da mettere sulla testa.
Un sogno bizzarro, ma non tanto, a ben vedere.
MI sono ricordato di un mio amico molto dotato per la corsa che, a tempi del Liceo, in maniera alquanto bizzarra prediligeva allenarsi a casa sua (un appartamento molto grande dotato di un corridoio piuttosto lungo). Lui si allenava nel corridoio, facendo avanti ed indietro in continuazione: una cosa da fuori di testa.
Qualche volta, quando andavo a studiare da lui, dopo aver fatto i compiti, ci allenavamo assieme: e, quindi, anche io con lui fuori di testa...
Nulla di strano, per così dire: ai tempi dei giochi oliimpici di Roma il cui eco era per noi ancora molto vicino, un marciatore inglese - credo che sia stato il britannico Don Thomson - che conquistò l'Oro nei 50 km di Marcia - dichiarò alla stampa di essersi preparato minuziosamente per gareggiare nel clima torrido dell'estate romana e che, a questo scopo, si era frequentemente allenato in casa proprio, tenendo a bollire grandi pentoloni pieni d'acqua, in modo tale da creare un microclima molto umido e afoso, simile a quello che si aspettava di trovare a Roma.
In fondo, poi, tra correre in appartamento e correre su Treadmill (o Tapis Roulant) che differenza c'è? Praticamente, nessuna.
Poi, se si cerca in internet, mettendo nel motore di ricerca la frase "Correre in casa" o "Correre sul posto a casa" si avrà la sorpresa di imbattersi molti link che riportano a persone che per i motivi più diversi corrono in casa e chiedonoo consigli su come farlo meglio.
E che dire poi delle sempre più frequenti scalate delle volate di scale che porrtano sino alla cima dei più alti grattacieli?