Battista Marchesi prosegue imperterrito nella sua avventura malgrado il gran caldo:presto sarà alle prese con l'arrivo della nuova "bolla" africana. "Caronte", l'hanno denominata i weathermen. Eppure, Tista va avanti: predilige boschi e prati, alla ricerca del fresco.
Ogni tanto arriva il beneficio di una fonte da cui sgorga della bella acqua fresca. Pony e cavallini sono, in questi giorni, i suoi incontri preferiti.
E, come sempre, c'è l'incontro vivificante con tante persone che gli vogliono bene e che apprezzano quello che sta facendo.
A volte, l’andare di Battista Marchesi assume delle coloriture quasi fiabesche.
Ecco il nuovo racconto di Vitaliano "Diavolo Rosso" Grassi.
(Vitaliano "Diavolo Rosso" Grassi, cornaca n° 17 del 26 giugno 2012) Portami via con te, questo l'accorato appello di Tista rivolto a Caronte, chiamato in questi giorni dai meteorologi per continuare il tormentone delle calure estive.
Scipione, intanto, è ritornato nel suo libro di storia, nella sua vera storia.
Adesso è il turno di Caronte, anche lui ne sentirà di tutti i colori.
Marchesi, invece, non ha paura dell'infernale vecchiaccio che gli farà sudare sette camicie. Salirà sul suo traghetto, domenica, e insieme andranno a rinfrescarsi nella Val Brembana.
Questo è il patto stipulato fra i due.
Nel frattempo, come ogni mattina, si mette in marcia: sarà una giornata molto impegnativa, in quanto oggi lo attende un programma speciale, molto speciale.
Una giornata particolare necessita di un saluto particolare: e quale è il migliore, se non quello di due bianchi cavallini che, con il loro nitrito, hanno attirato la sua attenzione?
Vorrebbero parlare, ma preferiscono nitrire: è questo è il loro modo di salutare.
E via subito per i campi, tante volte lo ha detto, “Ho visto seminare il granoturco e lo vedrò crescere
giorno dopo giorno”.
Di corsa calpesta l'erba addormentata al sole che il contadino ha appena tagliato.
Tista sembra aver fretta di arrivare a Boario Terme: “Che voglia fare delle terapie”?
Niente affatto, è solo di passaggio.
Tista vuole arrivare ad Angolo Terme, a 400 m slm e percorrere l'alto periplo del Lago Moro, raggiungendo Bessimo lungo un accidentatissimo e scosceso sentiero.
Non siamo distratti: il nostro altimetro segna 500 metri.
Siamo troppo alti abbiamo sbagliato percorso, ma qualche chilometro in più ci voleva.
Nessun commento: si torna indietro.
Tista si lancia giù per i prati e, dopo un po’, ci ritroveremo al bivio dove tireremo le orecchie ad un cartello mal posto.
Un maneggio attira la nostra attenzione, incontriamo dei cavalli, ma sappiamo che ne troveremo tanti altri, perché la Val Camonica è il regno di questi maestosi animali, se ne vedono oltre duemila.
A volte ci fermiamo ad ammirarli, ma è solo una scusa per poterci riposare.
Il sentiero ripidissimo - e in alcuni tratti al limite del ribaltamento, andando su in bici- mostra le sue insidie.
Capitombolare fra queste rocce e sassi non sarebbe affatto divertente e salutare.
Ma, per Tista e il suo gregario, il problema non si pone, ognuno scende come vuole, nessuno sbuffa, anzi, più le difficoltà insorgono e più ci si diverte.
Si scende in silenzio, massima attenzione per entrambi, solo a Bessimo potremo riparlare.
La fatica è terminata, arrivati in fondo alla valle, una Santella ci aspetta per il ristoro.
Tista vuole acqua, ma la borraccia non c'è più. E' scomparsa durante la discesa, un salto sulle rocce ha tranciato il supporto metallico che la tratteneva, un bel disastro!
Stavolta però, non ci siamo fatti fregare. un'altra borraccia più grande ce la siamo portata.
Una rapida ricerca in bicicletta per trovare una fontanella e soddisfare l'assetato podista.
Rinfrescato e dissetato Tista non ha dimenticato l'appuntamento: Andrea Cotti Cometti di Costa Volpino, le figlie Laura, Gaia, Silvia e Marco lo attendono nella loro casa completamente ecologica.
Lo aspettano ai bordi della piscina, davanti alla quale la voglia di buttarsi dentro è fortissima.
Tista però non sa nuotare.
E' solo là, in mezzo al mare alla ricerca delle sue diecimila leghe che lo sa fare.
Andrea confida a Battista prima che se ne vada “Anch'io ho fatto una maratona, la tua presenza mi stimola a correrne un'altra”.
Ci lasciamo alle spalle l'invitante piscina dell'amico, per raggiungere l'albergo Lovere dove Tista finalmente potrà riposare.
Qui è in attesa Marco - dipendente dell'albergo- è lui che trasmette i chilometri giornalieri del Marchesi ed è con lui che scambia alcune considerazioni.
“Oggi mi sento proprio bene - dichiara Tista – molto meglio di quando sono partito, quattro mesi fa, Grazie anche alle mani di Davide Gaioni, le mie gambe rispondono alla perfezione; quando mi stendo sul suo lettino, non mi alzo sino a quando lui mi dice: ‘Tista, alzati e cammina’!”.
“E’ soltanto una inconsapevole battuta, che trova spazio nel mio spirito. – aggiunge il Tista - Mi ricorda chi l'ha detta duemila anni fa, se è andata bene allora, spero che funzioni anche adesso, su di me”.
E poi: “Sono solo un po' abbioccato, ho sdormicchiato mentre camminavo sotto il sole. Chiudere gli occhi alcuni secondi mi rilassa, è il mio riposo”.
Mi raccomando, voi non lo fate, lo faccio io perché al collaudo sono passato.
Marchesi, ormai superate le novemila leghe è lanciatissimo per raggiungere le diecimila. Quando toccherà il fondo, ci sarà una sorpresa, ma lo sapremo... nel prossimo racconto.
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