Con questo doppio contributo creativo di Vincenzo Ferro, Ultramaratone Maratone e Dintorni inaugura una nuova sezione che è "Poesie, sogni e visioni". Chiunque voglia potrà inviare il proprio contributo.
Ancora una volta il segnale che la corsa non è soltanto corsa ma può essere altro, tanto altro.
Molto spesso, se si esce dalla monotonia e delal ripetitività del gesto atletico, diventa un'interfaccia, un ponte di collegamento tra stati mentali diversi e tra attività fisiche che si pongono in connessione l'una con l'altra e che propongono in mille sfaccettature diverse l'esplorazione del mondo che ci circonda che procede congiuntamente con l'esplorazione del nostro mondo interiore.
Mi sono nutrito di paesaggi e colori
Ergendomi dinnanzi a cotanta soave bellezza
Trasalendo gli irti e scoscesi sentieri.
Nasce come granello dentro l’animo la consapevolezza
Assaporando i doni della natura rifugio di quieti pensieri.
Mi sono inebriato col profumo delle foglie e della terra
specchiandomi nella nube vaporosa di un arcobaleno.
Ho ascoltato il silenzio ed ho sentito me stesso.
Ho colto l’immensità della vita nella sua essenza.
Ho stabilito un contatto con la sabbia e la neve.
Continuo a cibarmi delle immagini impresse nella mia mente.
Io corro, io vivo
Mi sono incamminato felice e soave
e come sempre ho preferito stare insieme in allegria.
Circondato dall’immenso riesco a trovare
la forza di esplorare dentro per sentire che io sono vivo.
Ho imparato a sopportare la fatica, il dolore l’ho superato con la preghiera
ma so che nell’istante in cui si ripresenterà sarà come fosse la prima volta.
Ho incontrato un trascinatore mi ha spinto, guidato, confortato, spronato, consolato, esaltato
adesso ne condivido la passione per la terra, l’aria, il fuoco.
Attimi rubati alla famiglia, al lavoro, agli amici.. in quei momenti ritrovo me stesso.
La sua follia è diventata la mia follia.
Ho scoperto la polvere e il sudore
come essenza di un appagamento interiore.
Esserci per Essere.
Non importa quando arrivo perchè
alla fine mi ritrovo carico più di quanto lo fossi prima della partenza.
Lottare per me stesso, soffrire per gioire
sentirsi parte della carovana della vita.
Insieme raccogliamo i meritati frutti della nostra vittoria
dopo tanti sacrifici mattutini senza distinguere il vento, la pioggia, il gelo.
Abbiamo preso consapevolezza delle nostre capacità.
È giunto il momento di una nuova sfida
abbiamo tracciato una nuova retta.
Impavidi progettiamo il nostro futuro.
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