Un totale di 70 atleti circa (di cui sette le donne) hanno partecipato alla 1^ edizione della 100 km dei due Mari, (organizzata dalla ASD AVIS Podistica Curinga) con partenza da Curinga (Catanzaro) alle 8.00 del mattino del 28 novembre 2015 e ritorno a Curinga dopo il giro di boa al 50° km a Squillace sul versante ionico della Calabria.
Tempo massimo regolamentare per completare la distanza complessiva è di 18 ore.
Una delegazione di atleti della Sicilia, tra i partecipanti, ha corso, dedicando la propria fatica a Giordana, la giovane donna di Nicolosi (CT) - ballerina e madre - recentissima vittima del femminicidio.
La vittoria della gara maschile è andata a Federico Borlenghi (Marathon Cremona) con il crono di 8h25'09, mentre tra le donne è stata la siciliana di Capo d'Orlando (Messina) Cinzia Sonsogno (ASD Podistica Capo d'Orlando) a tagliare per prima il traguardo in 11h45'47.
In totale sono stati 44 i finisher di questa prima edizione (di cui 6 le donne classificate dentro il tempo massimo). La selezione è stato forte, anche ca causa delle avverse condizioni meteo.
Molti atleti hanno riscontrato delle carenze nella logistica della gara, con posti di risotro (che avrebbero dovuto essere spaziati ogni 5 km) mal gestiti e scarsamente presidiati.
Occore dire qui che si è trattato di una prima edizione e nei confronti degli organizzatori, prima di emettere pesanti e rancorosi giudizi, bisogna avere clemenza e comprensione
Lo sforzo logistico nell'organizzare una 100 km in linea, come è stata questa, è notevolissimo.
E una valida organizzazione della logistica di gara non si può realizzare efficacemente se non si ottiene un buon supporto da parte delle organizzazioni locali, come accade nella blasonata 100 km del Passatore, in cui vengono mobilitati oltre 500 volontari. Oppure, si può sopperire con posti di ristoro volanti, in mancanza di quelli fissi regolarmente situati ogni 5 km.
Una prima edizione serve sempre per calibrare le azioni da mettere a punto successivamente e per vagliare i punti di criticità: non c'è mai stata gara sulle ultradistanze che sia nata in modo perfetto e chi ne affronta una alla sua prima edizione deve essere ben consapevole del suo ruolo in qualche misura "pionieristico" (e di conseguenza dovrebbe arrivare a partecipare prudenzialmente attrezzato).
I pionieri hanno appunto questa funzione: e ciò che manca alla macchina organizzativa deve essere in qualche misura attenuato dall'entusiasmo, dalla passione e dalla consapevolezza di essere i primi a percorrere una nuova strada e ad aprire una tradizione.
Per completezza, si precisa che, il 7 novembre scorso, i Giudici misuratori della Fidal hanno misurato e omologato il percorso di gara.La 100 km dei due Mari, oltre ad essere stata valevole come prova del Grand Prix IUTA 2015, ha ottenuto il riconoscimento del Bronze IAU Label, con la conseguente validazione dei risultati ottenuti dagli atleti nelle statistiche internazionali.
Classifiche
Pos. Pett. Cognome Nome Societa' Naz. Cat. Tempo
1 5 BORLENGHI FEDERICO (MARATHON CREMONA) ITA SM35 08:25:09
2 31 IADEMARCO ANGELO PODISTICA AVIS CAMPOBASSO ITA SM 09:17:26
3 2 ACTINS JANIS LSC LTU SM40 09:22:10
4 19 DESTEFANI STEFANO HOBBY MARATHON CATANZARO ITA SM45 09:45:52
5 44 PARISE MARCO GRUPPO MARCIATORI GORIZIA ITA SM40 09:53:33
6 39 MONACO SANTO ASS. POL. DIL. PLACEOLUM ITA SM45 09:57:41
7 62 SIMONE ROCCO POD. S. GIOV. A PIRO G. POLICASTRO ITA SM45 10:44:58
8 4 BOIANO ROBERTO ASD RUNNING TELESE TERME ITA SM45 10:59:34
9 68 ZINGARO LORENZO AS AMATORI PUTIGNANO ITA SM40 11:15:34
10 49 PIETRARCA PASQUALINO ATLETICA MOLISE AMATORI ITA SM45 11:28:59
Donne
# 63 SONSOGNO CINZIA ASD PODISTICA CAPO D'ORLANDO ITA SF40 11:45:47
# 15 CIFALI ELENA ASD ATLETICA SICILIA ITA SF40 12:07:20
# 45 PARRILLA IOLE ASD RUNNERS BARBERINO ITA SF40 12:37:38
Le classifiche complete sono consultabili su Timing Data Service
Ed ecco, ancora a caldo, solo a distanza di poche ore dalla fine della sua corsa, le impressioni di Elena Cifali, sull'esperienza appena portata a termine.
(Elena Cifali) È stato un successo! Gara finita, conclusa, volata via in un lampo, anzi in 12 ore e 7 minuti.
100km sono tanti, sono un viaggio incredibile che porta ad esplorare ogni più piccola particella dell' essere, eppure se le gambe girano e la testa fa il suo dovere, volano via in un momento.
Un tempo inclemente ci ha accompagnati fin dai primi momenti: pioggia battente, freddo, vento contrario, tutto faceva presagire una gara difficile. 3000 mt di dislivello positivo, per non contare quello negativo che ci spaccava letteralmente le ginocchia. Sono arrivata al traguardo intermedio dei 50 km senza quasi rendermene conto, correndo ininterrottamente con passo allegro e spedito.
50 km in 5 ore esatte. Iniziano qui le soddisfazioni.
Poi il vento, forte, contrario che gelava e tagliava. La salita ripida, che non lasciava scampo.
Ho cercato di mettermi dietro l'amico Nino perché le raffiche mi sbilanciano facendomi perdere l'equilibrio, ma nulla, non si capiva da dove arriva, sembravamo dentro un vortice!
Al 60° km le emozioni prendono il sopravvento e piango! Il pianto arriva sempre nelle Ultra, mi ricorda quando poco vale l'essere umano al confronto con il mondo intero.
Accarezzo la spilletta con nome di Giordana mentre asciugo le lacrime.
Mi riprendo e continuo a correre dove posso e camminare dove non posso.
Sto ancora bene e cerco restare vigile nonostante la stanchezza. Il buio avanza, ci ingoia, non vedo nulla, non gli alberi, non la strada né le sue buche. La strada diviene una minaccia, riesco a correre solo tenendo la lampada in mano piuttosto che sulla fronte.
Vicino a me Adriano, un nuovo amico di Torino.
Ogni gara porta con sé un volto, questa gara ha il suo!
Gli ultimi 20 km sono un calvario: pochi ristori, poca luce, tante insidie, eppure io, Adriano e Nino avanziamo senza indugio.
Ho fame! Tanta fame, praticamente svaligio il ristoro dell'85 km: crostata, mandorle, parmigiano e un bicchiere di brodo caldo che mi rimette al mondo.
Tornano le forze e la voglia di finire! Si corre! Adesso è quasi fatta: 15 km di risate, silenzi, concentrazione. Nino ci precede di qualche secondo, io e Adriano restiamo l'uno di fianco all'altro. Gli prendo la mano e tagliamo il traguardo come vecchi amici, un abbraccio forte al di là del gonfiabile suggella il nostro tempo:12h7', quasi 2 ore meno che alla 100 km del Passatore di maggio scorso.
Sono felice, anzi, siamo felici!
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