Per completezza, dopo gli articoli e i racconti di alcuni dei protagonisti già pubblicati in questa pagina, si aggiunge qui il resoconto di Denise Quintieri sul buon esito della 6 ore (e maratona) di Curinga che ha spento la sua felicemente la sua 4^ candelina. Come si vede, anche la recensione di Denise Quintieri lascia emergergere sulla manifestazione di Curinga un giudizio ampiamente positivo.
(Denise Quintieri) Pioggia di record e di stelle alla Sei ore e maratona di Curinga, manifestazione di Maratona e ultramaratona che si è svolta nel piccolo paese in provincia di Catanzaro: in primis, il record di partecipanti, circa 130 iscritti dei quali 102 classificati nell'ultramaratona di Sei ore e 15 sulla distanza classica della Maratona. Caso curioso, nessuna donna classificata nella maratona, tutto il gentil sesso ha deciso di cimentarsi nell'ultra distanza della Sei ore. Nella maratona vittoria di Fabio Ricci, Esercito in 2h59'45'', nuovo record della manifestazione. Secondo posto per Giuseppe Sestito, Violetta Club Lamezia in 3 ore e 38 secondi, terzo posto per Rocco Affuso.
Ma è stata la Sei ore la gara clou con ben 10 azzurri specialisti della 100 km e della 24 ore presenti che si sono dati sportivamente “battaglia” sui saliscendi del percorso bello ma duro curinghese.
Marco Boffo fra gli uomini e Monica Carlin fra le donne non hanno lasciato adito a dubbi e sin dalle prime battute hanno fatto comprendere a tutti che a Curinga erano venuti per fare “sul serio”. Entrambi, come altri, hanno preferito la Sei ore calabrese al ritiro della nazionale azzurra cominciato proprio sabato 30 luglio in quel di Livigno, con la presentazione della squadra della 100 km che a settembre difenderà i colori azzurri ai Mondiali di Winschoten, in Olanda. Alcuni degli atleti presenti a Curinga hanno poi raggiunto il gruppo azzurro a Livigno, dove è in corso uno stage per gli azzurri di ultramaratona (100 km); la “preferenza” è stata dettata per tutti per la voglia di cimentarsi in una lunga distanza a poco più di un mese dall'appuntamento mondiale, per verificare la propria forma fisica, come nel caso dei vincitori di entrambe le categorie maschili e femminili, Boffo e Carlin.
Per quanto riguarda l'Avvocato trentino, Monica Carlin, l'intenzione dichiarata era di correre per due- tre ore, per via di una fastidiosissima tendinite che la sta affligendo, ma il calore del pubblico e delle grida dei tanti bambini, che a Curinga non mancano mai, lungo il percorso di km 3,605, omologato Fidal, nonostante una “micidiale salita” di circa 200 m, chiamata la salita di San Rocco, con il suo 17% di pendenza, l'ha spinta fino alla fine realizzando il nuovo record della manifestazione: alla fine delle sei ore la Carlin aveva percorso ben 70,305 km, ottava assoluta nella classifica generale.
“…Il calore che trasmette Curinga è unico, è il calore del sud che apprezzo e mi affascina di più…”, scrive Antonello Martucci nel suo libro “Graffiti di ultramaratona”. E' il calore del popolo curinghese che spinge gli atleti a inanellare giro dopo giro, ora dopo ora, nonostante la fatica e il caldo, con più ristori ben forniti, anche quelli organizzati “privatamente” dagli abitanti e quelli “personalizzati” ben apprezzati quest'anno dagli atleti.
Il veneto Marco Boffo, della Brema Running Team, concluderà la sua fatica ottenendo la vittoria e il nuovo record della manifestazione: ben 81,241 km percorsi in sei ore! Al secondo posto si classifica l'altro azzurro, il dronerese Paolo Rovera, Asd Dragonero (Cuneo), anche lui realizza il secondo miglior tempo di sempre a Curinga: 76,698 km percorsi per lui. Terzo posto per l'azzurro, re di Sparta e della Nove Colli, l'ingegnere friulano Ivan Cudin, 75,789 km percorsi. Per Cudin una presenza annunciata a Curinga alla quale non ha voluto mancare, nonostante il periodo a dir poco infelice per lui; tuttavia, dal suo volto non è mai scomparso quel sorriso e quella positività che trasmette sempre e comunque, ovunque egli vada! Seguono il catanzarese Leonardo Guarnieri con km 74,500 e Massimo Termite, km 72,126, poi il pugliese Nicolangelo D'Avanzo e il milanese Valerio Fatatis.
A far compagnia alla Carlin sul podio la pugliese già vincitrice della passata edizione, Luisa Zecchino ( km 64,650) e l'azzurra Monica Barchetti, bolognese dell'Atletica Calderara (km 62,070). Quarto posto per l'altra azzurra di ultramaratona, calabrese ma torinese di adozione, Maria Grazia Villella (km 61,291), quinto posto per la catanzarese Loredana Scorza (km 59,000).
Al termine delle Sei ore di gara, grande festa e pubblico sempre numeroso, nostante le tante concomitanze festaiole nel raggio di pochi chilometri e premiazioni che di solito sono una ulteriore festa nella festa. Premiati come è di consuetudine a Curinga i primi tre uomini e tutte le donne partecipanti alla lunga distanza, in totale quest'anno ben ventuno “quote rosa”.
La Sei ore di Curinga alla sua quarta edizione era valida come Campionato italiano IUTA sulla distanza, aperto ai soli iscritti all'Associazione italiana di Ultramaratona e, pertanto, dopo la premiazione dei primi assoluti - uomo e donna -, laureatisi campioni italiani IUTA di specialità sono stati premiati alla fine i primi tre di ogni categoria femminile e maschile.
Fra le tante curiosità si possono annoverare la più giovane partecipante regolarmente iscritta all'ultramaratona, la lucana Giacoma Galante e il più “anziano” di età, il torinese Francesco Coriale.
La società co-organizzatrice dell'evento unitamente all'ideatore-promotore, Gianbattista Malacari, la neonata Podistica Curinga, ha schierato ben due atleti nella competitiva di sei ore, fra cui una donna, inevitabilmente la beniamina di casa, Elisabetta Prinzi che, alla sua prima gara ufficiale, è andata ben oltre il chilometraggio classico della maratona. La parte del leone fra le società presenti l'ha fatta come sempre l'Atletica Villa De Sanctis di Roma, ma la “risposta societaria” all'evento è andata ben oltre le più rosee aspettative, con rappresentanti di tutta Italia e, per la prima volta, molti Atleti provenienti dalla medesima regione, la Calabria, spesso restii a partecipare a questa manifestazione, trattandosi di ultramaratona. Degni di nota i tanti partecipanti sulla non competitiva, applauditissimi e tantissimi bambini di Curinga e dintorni che hanno gareggiato su una percentuale di percorso, dai 200 a 1 km.
Il fine settimana curinghese è inizato al venerdi quando, come è ormai consuetudine, atleti e abitanti si sono riuniti nell'anfiteatro, ove è stata presentata una serata all'insegna delle “gesta sportive “ di Michele Rizzitelli e Angela Gargano, Monica Barchetti e Andrea Accorsi, con quest'ultimo a presentare la sua nuova fatica letteraria “Senza Ali”, una serie di racconti brevi, di vita quotidiana intrise spesso di sofferenza, alla quale si tenta di dare risposta, anche là dove di risposte non sono.
L'occasione è stata propizia per presentare gli atleti che hanno vestito e vestono la canotta della nazionale e dell'ultratop nazionale che all'indomani avrebbero onorato la manifestazione calabrese, tra cui in non citati sopra, Leonardo Sestito, Antonio Tallarita, Marco Baggi, Marinella Satta.
La quarta edizione della Sei ore e maratona di Curinga è terminata quasi all'alba, con un'ampia tavolata piena di cibarie preparate dalle sapienti mani delle donne curinghesi, le fatiche degli atleti ampiamente ricompensate dal calore umano della gente che “adotta” di anno in anno i “propri atleti”, i quali diventano i beniamini di casa e “dalla vista del sole al tramonto che indora le montagne e le vallate e inonda con i suoi rosseggianti dardi la vasta distesa di mare mentre lo Stromboli proietta la sua ombra sull'orizzonte infuocato” (H. de Rilliet).
Un ringraziamento a tutti gli atleti che hanno partecipato, alle società presenti, ai tanti sponsor che hanno permesso con il loro supporto concreto la realizzazione della manifestazione, la Croce Rossa con la loro presenza discreta ma efficace, l'Avis, i volontari, le Polizie, le autorità cittadine, il Comune di Curinga.
Curinga, noli me tangere! (Curinga, non mi trattenere!) Ma l'argento mondiale Monica Carlin ha promesso che sì, a Curinga in un'altra edizione vi tornerà sicuro..e non solo lei!
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