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30 luglio 2012 1 30 /07 /luglio /2012 08:04

Pellegrini.jpgDopo un giorno e mezzo promettentissimi di Olimpiade (con le cinque medaglie di sabato e quelle di bronzo nel judo femminile e d'argento nella sciabola maschile di domenica che hanno portato l'Italia ad essere la terza nazione nel medagliere olimpico) ci si aspettava dal nuoto azzurro un'altra chiusura trionfale.
E invece è arrivata una doppia delusione. Prima Filippo Scozzoli, vicecampione del mondo, che ha chiuso al settimo posto la finale dei 100 rana vinti dal sudafricano Van der Burgh col nuovo record del mondo di 58"46.
E subito dopo, il quinto posto di Federica Pellegrini nei 400 stile libero, in cui ha trionfato la francese Camille Muffat, che in batteria aveva ottenuto il miglior tempo della mattina, davanti ad Allison Schmitt (Usa) e alla campionessa uscente Rebecca Adlington (Gran Bretagna).
Grande delusione per la Pellegrini, che nemmeno si è avvicniati ai fasti dell'Olimpiade di Pechino, e subito una marea di critiche su Twitter e su Facebook e sui social network.
Probabilmente non si perdona alla Pellegrini la forte esposizione mediatica nei mesi precedenti ed anche il fatto di aver rifiutato di fare la portabandiera della squadra italiana nella cerimonia inaugurale dei Giochi.
Il fatto vero probabilmente è che con questi giochi olimpici sono venuti dei nuotatori ancora più forti, quasi "bionici", se qualcuno li ha osservati con attenzioni e che, di conseguenza, le possibilità di performance della pellegrini e degli altri nuotatori italiani sono state per il momento declassate.

Le dichiarazioni della Pellegrini vanno in questo senso.

«Non ne avevo più di così, ci ho provato fino alla fine», ha detto la Pellegrini ai microfoni di Sky Sport subito dopo la gara. «Fa male, ma so di avere dato il massimo». Poi la frase più allarmante. Alla domanda sul suo stato psicologico e la capacità di recupero dopo una sconfitta («cosa che mi è capitata tante volte, lo sport è fatto di questo»), Federica ha risposto: «Non c'è solo la testa». Come a dire: «...è la tenuta fisica che mi preoccupa», in vista dei 200 metri che si corrono 24 ore dopo. Tant'è vero che, parlando a RaiSport, ha aggiunto: «Domani ci sono questi 200, che non farò con uno spirito grandioso, ma a questo punto penso di aver bisogno di un anno di stacco. Poi, l'anno dopo vedremo se avrò ancora voglia di nuotare». «Sono entrata in acqua oggi pomeriggio per fare una gara all'attacco e mantenere il più possibile. Non ci sono riuscita», ha concluso Federica. «Non so che altro dire, non do colpe a nessuno, me le prendo tutte io. Ho dato tutto, nello sport si vince e si perde, e basta».

Queste, invece le dichiarazioni di Scozzoli. Non so cosa sia successo, sono arrivato ai 75 metri che ero veramente impiccato». Così Fabio Scozzoli commenta invece il settimo posto nella finale dei 100 rana. «Ho nuotato male, dovrò rivedere, è andata così. Sono abituato a gareggiare al fianco di Van der Burgh - ha aggiunto - lui era il treno giusto per fare una bella gara e prendere questa medaglia. È andata male, è comunque una finale olimpica, una bella esperienza, voltiamo pagina». La medaglia d'argento è andata all'australiano Christian Sprenger. Terzo lo statunitense Brendan Hansen.

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27 luglio 2012 5 27 /07 /luglio /2012 18:29

Ruggero Pertile: conferenza stampa alla partenza per Londra 2012Alla vigilia della partenza per la capitale inglese, dove sarà l’unico uomo azzurro  a disputare la maratona maschile dei Giochi Olimpici, il campione di Assindustria Sport si racconta: «L’esperienza di Pechino 2008 mi ha regalato consapevolezza internazionale. Oggi punto a un posto tra i primi dieci al mondo e al mio primato personale». 

L’appuntamento è per le ore 12.00 (italiane) di domenica 12 agosto. E’ il giorno della maratona maschile, che chiude idealmente i Giochi Olimpici di Londra, con Ruggero Pertile unico rappresentante della nazionale azzurra al via. Alla vigilia della partenza per la capitale inglese, il campione di Assindustria Sport Padova riceve ora l’«in bocca al lupo» di Francesco Peghin, padre del progetto «Sogno olimpico», che punta ad accompagnare i migliori atleti della squadra gialloblù nel loro cammino verso risultati di rilievo internazionale, di Francesco Canella, Presidente di Alì Spa, la catena di supermercati che ha sempre creduto in lui, di Gianfranco Bardelle, presidente del Coni regionale Veneto, e  di Dino Ponchio, presidente dei Coni provinciale padovano.

Ruggero Pertile - AlìQuattro anni fa, a Pechino 2008, «Rero» era stato il primo atleta della società a correre nella rassegna a cinque cerchi. Oggi si ripresenta alla partenza pronto a confrontarsi con i migliori specialisti al mondo. Concorrenti che ormai conosce bene. «La condizione è buona, migliore di quanto non fosse a Pechino. Rispetto ad allora ho avuto la certezza della convocazione con maggiore anticipo e mi sono potuto preparare con meno stress, ma di quell’esperienza, che mi ha regalato una nuova consapevolezza internazionale, conservo un ricordo bellissimo – sottolinea Pertile, di ritorno dal raduno azzurro di St. Moritz – Che gara mi aspetto a Londra? Come sempre occorrerà stare attenti al terzetto del Kenya, capitanato dal due volte campione mondiale Abel Kirui, ma sono da considerare anche la formazione etiope e quella marocchina, l’americano Ryan Hall e lo svizzero Rothlin. E non vanno dimenticati nemmeno gli atleti giapponesi. Insomma, i rivali non mancano, com’è naturale che sia ai Giochi Olimpici».

«Non credo ci saranno giochi di squadra – prosegue il campione di Villanova di Camposampiero, in carriera vincitore delle maratone di Roma 2004, Padova 2006 e Torino 2010 – E, in questo senso, una gara “tirata” potrebbe agevolarmi, perché credo che la mia condizione sia migliore rispetto a quella di molti altri. L’ultima maratona l’ho corsa a Otsu, in Giappone, a inizio marzo, perché volevo avere tempo per recuperare. Lì ho capito che posso viaggiare a ritmi intorno a 3’ al chilometro e ai Giochi Olimpici ne farò tesoro per interpretare al meglio la gara e andare alla ricerca di un piazzamento da finalista, come ai Mondiali di Daegu. E chissà che non possa saltar fuori anche il primato personale: oggi so di valere un tempo attorno alle 2 ore e 9’. Sarebbe fantastico realizzarlo a Londra».

Saranno in tanti a tifare per lui. E, tra loro, anche Federico de’ Stefani, presidente di Assindustria Sport Padova, e Francesco Peghin, che, quattro anni dopo, brinda di nuovo con Pertile: «Ruggero è la dimostrazione che, con la fatica e con l’impegno, i sogni si possono realizzare davvero – afferma il vicepresidente di Confindustria Veneto – Sappiamo tutti quale sia la sua storia personale. Sino a pochi anni fa lavorava all’Alì, ma grazie alla stessa Alì e ad Assindustria ha potuto dedicarsi a tempo pieno al suo sogno. Ruggero Pertile in allenamento a Saint MoritzSt MoritzE’ l’immagine più bella del progetto “Sogno Olimpico” che Confindustria Padova e Assindustria Sport hanno lanciato nel 2003, per accompagnare i migliori atleti gialloblù nel loro cammino verso risultati di rilievo internazionale. Ed è significativo sottolineare che Ruggero è l’unico atleta della squadra azzurra a Londra che non proviene da un Gruppo sportivo militare».

«Siamo orgogliosi di essere rappresentati da un atleta come Ruggero che in otto anni, dalla vittoria di Roma 2004, passando per il successo nell’edizione 2006 della Maratona S.Antonio, si è affermato a livello internazionale, diventando il più forte specialista italiano in attività – gli fa eco Francesco Canella, presidente di Alì Spa – Grazie a Ruggero la passione per la corsa si è trasmessa anche all’interno della nostra azienda. Il 12 agosto saremo tutti a tifare per lui».

 

Ruggero Pertile
Nato l’8 agosto 1974
Specialità: maratona (primato: 2h09’53”)
Maglie azzurre: 11
Società: Assindustria Sport Padova

Ruggero Pertile Sogno OlimpicoAlla corsa lo hanno portato i fratelli maggiori, podisti amatoriali. Ha lavorato come banchista-commesso in un supermercato Alì, ma da anni è un maratoneta a tempo pieno.

Esordiente in maratona nel 1999, a Venezia, con un incoraggiante 2h15’00”, Ruggero Pertile ha vinto la maratona di Roma del 2004 e nel 2006 si è imposto sulle strade di casa, nella Maratona S.Antonio, laureandosi campione italiano.

Nel 2008 ha coronato il suo sogno olimpico partecipando alla maratona di Pechino, chiusa al quindicesimo posto, quarto tra gli europei al via. Il 19 aprile 2009, tagliando il traguardo per secondo alla maratona di Torino in 2 ore 9’53”, è diventato il più forte atleta azzurro della specialità in attività, firmando anche il miglior crono continentale dell’anno. Nel 2010, dopo il quarto posto ai campionati europei di Barcellona, proprio a Torino è tornato sul gradino più alto del podio, coronando con la vittoria una fantastica rimonta. Il 2011 si è invece aperto con l’argento alla Maratona di Milano, unico atleta bianco capace di contrastare gli specialisti keniani ed etiopi, e si è chiuso con l’ottavo posto ai Mondiali di Daegu, in Corea, primo atleta europeo al traguardo.

PRIMATI PERSONALI

3000 metri: 8’13”68,Treviso, 25-06-1999;

5000 metri: 13’42”37, Conegliano, 19-06-1998;

10000 metri: 28’54”45, Bilbao, 03-06-2012;

Mezza maratona, 1h02’17”, Udine, 14-10-2007;

Maratona, 2h09’53”, Torino, 19-04-2009.

 

LE SUE MARATONE

Venezia, 24-10-99  2:15:00 (12)

Padova, 30-4-2000  2:34:32 (21)

Milano, 1-12-02  2:10:39 (5)

Padova, 27-4-03  2:10:53 (4)

Parigi, 30-8-03  2:13:45 (23) Argento CAMPIONATI MONDIALI a squadre

Roma, 28-3-04  2:10:12 (1)

Carpi, 17-10-04  2:10:22 (3)

Otsu, 06-03-05  2:11:13 (8)

Helsinki, 13-08-05  2:21:34 (35) CAMPIONATI MONDIALI

Padova, 23-04-06  2:11:18 (1)

Goteborg, 13-08-06   Oro CAMPIONATI EUROPEI a squadre

Boston, 16-04-07  2:16:08 (7)

New York, 04-11-07  2:13:01 (6)

Pechino, 24-08-08  2:13:39 (15)OLIMPIADI

Torino, 19-04-09  2:09:53 (2)

Barcellona, 01-08-10  2:19:33 (4)  Bronzo CAMPIONATI EUROPEI a squadre

Torino, 14-11-10  2:10:58 (1)

Milano, 10-04-11  2:11:23 (2)

Daegu, 04-09-11  2:11:57 (8) CAMPIONATI MONDIALI

Otsu,  04-03-12              2:10:06 (12)

 

 

 

 

Di seguito, il video con le immagini dei successi più belli di Ruggero Pertile

 

 


 

 

 

Nella foto la conferenza all’Alì (da sinistra a destra Gianfranco Bardelle, Francesco Peghin, Ruggero Pertile, Francesco Canella e Dino Ponchio) e Pertile che si allena a St Moritz assieme ad Andrea Sorgato e al fisioterapista Maurizio Odorizzi

 

 

_____________________________________________________________

Visita www.maratonasantantonio.it e www.assindustriasport.it

Per informazioni:

Ufficio Stampa Assindustria Sport Padova tel. 049 8227114 – fax 049 8227164

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26 luglio 2012 4 26 /07 /luglio /2012 20:32

valeria_straneo_a_rotterdam.jpgL’Olimpiade di Valeria Straneo è iniziata idealmente oggi alle 13.00: i suoi tanti tifosi e gli amici l’hanno festeggiata al Campo scuola di Alessandria, esponendo striscioni e incoraggiandola prima della partenza per Londra.
Il 5 agosto, sul percorso della maratona femminile, faranno il tifo per lei i genitori, i suoceri, i figli, il marito e le sorelle.
L'atleta alessandrina è serena ("Se cinque anni fa mi avessero detto che avrei partecipato a un'Olimpiade, mi sarei fatta una bella risata"), ma anche emozionata all'idea di vivere nel Villaggio olimpico, a contatto con gli altri campioni.
I Giochi vivranno sabato la prima giornata di gare.
Quella che segue è un'intervista a Valeria Straneo selezionata per la partecipazione alla Maratona di Londra 2012 (13 luglio 2012).

(Fonte: marieclaire.it di Manuela Ravasio e Paola Di Marcantonio) Un fascio di muscoli per una silhouette mignon: come carburante un'energia da record, quella che, nell'ultima 42 chilometri di Rotterdam, ha regalato a Valeria la qualificazione a Londra 2012. Non male per l'ex-maestra d'asilo, 36enne di Alessandria che, archiviato l'epiteto di "rivelazione", ora viaggia ad alt(issim)o livello verso il Tamigi per una maratona che mischia l'ansia da partenza, la fatica (tanta) e un ritmo portafortuna firmato David Guetta il cui titolo mai fu più appropriato per una maratoneta: Titanium.

Il ricordo della prima volta a Londra?
È la mia prima volta!

Cosa c'è nell'iPod che ascolti pre-gara?
Artisti diversi, senza un genere "obbligato" anche se una delle canzoni preferite forse perché mi ha accompagnato fino a Rotterdam è Titanium di David Guetta.

Notte prima della gara: le ultime tre cose a cui pensi.
Penso alla gara e alla fatica che mi aspetta. A quei momenti che precedono la partenza e poi l'arrivo. Se è una gara a cui tengo particolarmente non riesco proprio a prendere sonno.

Come sarebbe la tua divisa ideale?
Comoda e sportiva.

Se non avessi fatto l'atleta, cosa saresti oggi?
Probabilmente lavorerei ancora all'asilo nido Arcobaleno di Alessandria.

Ti capita mai di provare vergogna? Quando?
No, fortunatamente non mi capita mai.

Se non il tuo sport: quale altra disciplina praticheresti?
Credo ginnastica artistica e sci di fondo.

Chi è il tuo supereroe?
Shrek! Sarà perché ho visto il film un centinaio di volte coi miei bimbi...

Vorresti battere altri record che non siano nella tua disciplina sportiva?
Non ci ho mai pensato, per ora sono felice di quelli che ho conquistato.

 

Un'intervista a Valeria Straneo su Youtube (rilasciata per l'Associazione Jada di Alessandria. Pochi giorni dopo questa intervista, l'atleta alessandrina ha stabilito il nuovo record italiano di maratona, rinforzando ulteriormente la sua candidatura per una delle tre maglie azzurre alla maratona olimpica di Londra 2012).


 

 
 


 

Altri articoli sulle Olimpiadi di Londra

Donne d'acciaio: in acqua con Alessia Filippi.

Campionesse simbolo del made in Italy: intervista a Valentina Vezzali.

News, personaggi e curiosità nel nostro speciale Olimpiadi 2012.

Manuela Ravasio e Paola Di Marcantonio

 

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5 luglio 2012 4 05 /07 /luglio /2012 11:48
Oscar-Pistorius.jpgOscar Pistorius parteciperà alle Olimpiadi di Londra, primo atleta disabile a gareggiare ai Giochi insieme agli atleti normodotati. Il 25enne atleta sudafricano è stato selezionato per la staffetta 4x400 ma poi è stato anche ripescato dal Comitato olimpico del suo paese per la gara individuale, per la quale aveva fallito la qualificazione. Pistorius aveva già preso parte lo scorso anno ai Mondiali di Daegu e aveva vinto la medaglia d'argento nella staffetta, pur scendendo in pista solo nei turni preliminari e non in finale.
Un evento storico: Oscar Pistorius sarà il primo atleta paralimpico a gareggiare in un'Olimpiade. Il 25enne sudafricano, che corre grazie a due protesi in fibra di carbonio al posto delle gambe (che, per motivi terapeutici, gli sono state amputate chirurgicamente sin dall'età di 11 mesi), a Londra gareggerà nei 400 metri, ma anche nella staffetta 4X400.
Pistorius si è guadagnato il pass per prendere parte alla staffetta 4x400, ma il comitato olimpico sudafricano lo ha inserito anche nei 400, gara in cui aveva mancato per pochi decimi la qualificazione (aveva realizzato in Benin il crono di 45"52 decimi, contro i 45"30 decimi richiesti dalla Federazione sudafricana). 
I tempi. La federazione sudafricana richiede infatti per andare ai Giochi due prove al di sotto del limite dei 45''30. Lo scorso 29 giugno il quattrocentista ai campionati africani di Porto Novo in Benin aveva vinto la medaglia d'argento in 45''52, al di sopra dunque del limite fissato per il pass individuale alle Olimpiadi. Nel marzo scorso però Pistorius aveva corso i 400 in 45''20, da qui la decisione di concedere comunque il via libera. 
L'anno scorso il 25enne sudafricano era già entrato nella storia dell'atletica prendendo parte ai Mondiali e vincendo la medaglia d'argento sempre nella 4x400 (gareggiando solo in batteria).
Dopo le Olimpiadi, Pistorius prenderà poi parte anche alle Paralimpiadi, dove deve difendere il triplo oro (100-200 e 400 metri) conquistato a Pechino nel 2008. 
«Oggi è davvero uno dei giorni più felici della mia vita». Così Pistorius ha commentato  su Twitter la qualficazione ai Giochi. «Sarà fantastico - ha poi aggiunto in un comunicato - andrò a Londra 2012 per prendere parte sia alle Olimpiadi che alle Paralimpiadi. Sono orgoglioso di quello che ho fatto. Sarà un onore e sono davvero fiero per tutti i sacrifici che ho fatto in questi anni»
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15 febbraio 2012 3 15 /02 /febbraio /2012 09:55
olimpiadi.jpgFa molto discutere la decisione governativa di dire "No" all'ipotesi della candidatura italiana per i Giochi Olimpici del 2020. In questa decisione che ha avuto nello schieramento politico molti sostenitori, ma anche tanti detrattori, ai quali si devono aggiungere i rappresentanti e gli organismi del mondo dello Sport (il CONI  e il suo Presidente Petrucci in testa), ma anche tanti sportivi, atleti di vertice e semplici appassionati.
In un momento come quello che stiamo attraversando non si può che essere solidali con la scelta governativa, anche nel maggiore rispetto possibile dei tantissimi <Italiani che sono stati chiamati a sacrificarsi per il risanamento  dei conti pubblici e di una situazione economica difficile e ristagnante.
(Fonte EventReport.it) Il Consiglio dei Ministri presieduto da Mario Monti ieri ha detto no alla candidatura di Roma quale città ospite dei Giochi Olimpici 2020. Pur esprimendo condivisione e apprezzamento per il progetto presentato dal Comitato organizzatore Roma 2020, Monti ha sottolineato che il Governo non ritiene sia responsabile, nelle condizioni in cui versa attualmente l’Italia, assumere un impegno di garanzia di 4,7 miliardi di euro nei confronti del Comitato Olimpico Internazionale (con una previsione base di spesa di oltre 17 miliardi di Euro, una cifra che potrebbe andare incontro a lievitazioni imprevedibili da qui al 2020).
Le considerazioni sono quindi di ordine economico: gli scostamenti fra preventivi e consuntivi possono essere molto rilevanti, ha detto Monti, e l’Italia in questo momento non può permettersi distrazioni o rischi economici. Il Governo ha dovuto chiedere sacrifici importanti agli italiani, e non pensa sarebbe coerente vincolare il Paese a un impegno finanziario che potrebbe mettere a rischio il denaro dei contribuenti.
Svanito il “sogno” di Roma, rimangono in lizza Tokyo, Istanbul, Madrid, Doha (Qatar) e Baku (Azerbaigian): il prossimo maggio la Commissione esecutiva del CIO selezionera fra le città candidate quelle che saranno riconosciute come candidature ufficiali e, il 7 settembre 2013, sarà scelta la città che ospiterà le Olimpiadi 2020.
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21 ottobre 2011 5 21 /10 /ottobre /2011 07:59

bates_michael1.jpg(SanremoBuonenotizie) Il 20 ottobre 2011, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e l’assessore allo Sport Chiara Bisconti hanno incontrato a Palazzo Marino Lord Michael Bates, impegnato in una marcia a piedi  di 5.000 chilometri per promuovere la ‘Tregua  olimpica’ in vista dei Giochi di Londra 2012.

All’evento erano presenti il Console generale del Regno Unito Vic Annells e il Console generale degli Stati Uniti Kyle Scott.

All’iniziativa di pace di Lord Bates, rappresentante del Partito Conservatore britannico, ha dato un significato ancor più importante la recente decisione delle Nazioni Unite di dare il proprio sostegno alla ‘Tregua olimpica’. Il 17 ottobre scorso, infatti, i rappresentanti di tutti i 193 Stati membri  dell’Assemblea generale dell’Onu hanno firmato a New York una risoluzione proposta dal Governo britannico, in cui si impegnano a “mettere in atto iniziative per la pace e la riconciliazione secondo lo spirito dei Giochi olimpici dell’antichità”.

Cinque Paesi, tra cui il Regno Unito, hanno confermato il proprio  impegno ad attuare la Tregua in concomitanza con i Giochi di Londra.

Il periodo dell’Olympic Truce comprende anche i sette giorni che precedono la cerimonia di apertura delle Olimpiadi e i sette che seguono la cerimonia di chiusura dei Giochi Paralimpici.

La ‘Tregua olimpica’ fu dichiarata per la prima volta come Risoluzione dell’Assemblea Generale dell’Onu in occasione delle Olimpiadi di Lillehammer in Norvegia nel 1994.

Lord-Bates_505.jpgLa lunga marcia della pace di Lord Bates, che si può seguire sul sito Walk for Truce. Bringing Resolution to Reality, è iniziata il 22 aprile scorso e terminerà nel marzo del 2012 a Londra. Totalmente autofinanziata, ha il sostegno del Primo Ministro britannico David Cameron, del Segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon e del Presidente del Comitato olimpico internazionale Jacques Rogge.

Sinora Lord Bates ha percorso circa 3000 km e il prossimo 22 ottobre completerà i primi sei mesi della sua lunga marcia. Finora ha attraversato Grecia, Albania, Montenegro, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Slovenia, Kosovo. In Italia è arrivato il 22 settembre e si fermerà sino a fine ottobre, con tappe a Venezia, Verona, Roma. Dopo Milano Lord Bates proseguirà in direzione di Legnano, Arona, Domodossola; varcherà il confine svizzero e da Briga si dirigerà verso Losanna.

 

Vedi anche: Giochi Olimpici di Londra 2012. L'Onu dice sì alla tregua olimpica

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20 ottobre 2011 4 20 /10 /ottobre /2011 07:27

i-cinque-cerchi.jpgNegli antichi Giochi Olimpici che avevano anche una valenza fortemente rituale e religiosa, veniva dichiarata - all'unanimità - tra tutte le Polis greche una tregua dalle belligeranze che sarebbe cominciata prima dell'inizio dei giochi e proseguire sino alla loro fine, la cosiddetta "tregua olimpica", detta in greco 'ekecheiria' (ἐκεχειρία = le mani ferme).

Questa usanza è stata ripresa nel 1992 nei Giochi Olimpici moderni, ma la sua applicazione rimase un fatto isolato a quei giochi olimpici.

Successivamente, in occasione del summit del Millennio, tenutosi a New York, nella sede delle Nazioni Unite, dal 6 all'8 settembre 2000, e che ha visto convenuti più di 150 capi di stato e di governo, è stata adottata la "Dichiarazione dei Millennio" in cui è incluso un paragrafo sulla "Tregua olimpica".

Proprio facendo riferimento a quel paragrafo, per i prossimi Giochi di Londra del 2012, è stata - proprio in questi giorni - adottata una risoluzione ONU che applicherà una "tregua olimpica" di non belligeranza tra tutte le nazioni partecipanti che avrà inizio una settimana prima della cerimonia inaugurale e termine una settimana dopo la cerimonia di chiusura dei Giochi paralimpici.

Un grande valore di testimonianza in questo senso sta avendo la marcia a piedi di 5000 km di Lord Bates dal sito dell'antica Olimpia a Londra proprio per perorare la causa della "tregua olimpica" (vedi l'articolo: In cammino per la Tregua Olimpica: Lord Bates arriva in Italia).

Con una decisione non scontata, ma sostenuta a conti fatti da una votazione record sottoscritta da ben 193 nazioni, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato all'unanimità la tregua olimpica per Londra 2012

Quella riportata oggi presso l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite è forse la vittoria più bella di Londra 2012.

E' stata una soddisfazione non solo per il CIO e per il suo vicepresidente Mario Pescante, ma per tutto il movimento che potrà nuovamente farsi portatore di quegli antichi valori che un tempo animavano le Olimpiadi.

Il risultato finale, indubbiamente convincente nei numeri, era tutt'altro che certo alla vigilia della votazione. Restavano infatti da convincere Iran e Siria, ma il superlavoro di Sebastian Coe e di Pescante ha permesso al Cio di ottenere i voti necessaria far passare il progetto.

"Sono contento - ha affermato all'ANSA Mario Pescante - che l'Assemblea abbia recepito il nostro messaggio, ossia, quello di costruire insieme grazie allo sport un mondo più pacifico. Il nostro intento era quello di far capire che lo sport non deve dividere e ci siamo riusciti. Posso capire Iran e Siria, la loro è un'opposizione di carattere meramente politico, non specificatamente contro la tregua olimpica. Era il loro modo di protestare contro l'attività della Nazioni Unite, di recente particolarmente spinta contro Iran e Siria. Alla fine hanno capito che lo sport non deve essere un momento di divisione".

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Presentazione

  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
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  • Ultramaratone, maratone e dintorni
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

Archivi

Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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Statistiche generali del magazine dalla sua creazione, aggiornate al 14.04.2014

Data di creazione 12/04/2011
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