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26 marzo 2015 4 26 /03 /marzo /2015 08:23
(Foto e testo di Maurizio Crispi)

(Foto e testo di Maurizio Crispi)

Non c'è peggiore giornalista o opinionista che utilizzi la sua fama e la sua onnipresenza mediatica per screditare cos, persone o eventi solo perché non gli (o le) garbano personalmente e che trasformano una personale idiosincrasia (o vigorosi pregiudizi o ignoranza di base di ciò di cui parlano) in opinione generale o argomentano ai fini di una stroncatura virulenta e ingiustificata.

E' ciò che ha fatto il noto Giampiero Mughini a proposito della Maratona di Roma che come dice al termine della sua lunga "...gli ha rotto i coglioni".

Ma cosa sa Mughini della maratona, dei suoi significati e della bellezza dell'impresa che offre ad una moltitudine (sia nei panni di atleti, sia in quelli di spettatori) di vivere una città in una maniera diversa dal solito?

E vorrei dire a Mughini che proprio la Maratona di Roma si sta conquistando a poco a poco, grazie all'impegno e alla professionalità dei suoi organizzatori un posto sempre più di prestigio tra le grandi maratone nel mondo e tra quelle europee, ancora di più: nulla di strano che, tra breve, possa essere accolta nel club esclusivo e ristretto delle "major" maratone nel mondo.

E, a differenza di quanto egli dice con acrimonia, il confronto tra Maratona di Roma e Maratona di New York regge, anche se-ovviamente - quella di New York è più anziana ed è stata il primum movens del movimento mondiale degli amanti delle 42,195 km e la scaturigine dello sviluppo di tutte le grandi maratone del mondo che, dalla Grand Mela, in fondo, sono nate.
Sì, quando in una grande città si corre una maratona, ci può essere qualche disservizio, ma c'è anche l'occasione di una grande festa per tutti, sia in termini sportivi sia in termini di spettacolo: ed questa la cosa più importante, oltre naturalmente al fatto che un evento di così vaste proporzioni fa da volano per l'economia locale e accresce ulteriormente i numeri del turismo.

Giampiero Mughini dovrebbe chiedere scusa a tutti i maratoneti che hanno vissuto onestamente e con fatica (ma soprattutto con gioia) la loro esperienza alla maratona di Roma.

Ma si sa che le persone come lui non chiedono scusa a nessuno e procedono per la loro strada, tranciando giudizi a destra e a manca.

Probabilmente, in un fantasioso inferno dantesco, applicando la legge del contrapasso, a lui che ha parlato così vilmente di un evento sportivo amato da decine di migliaia di persone (e mi riferisco a tutti i maratoneti a quelli che, usando le sue parole, "trotterellano come cretini in braghette e cappellino sghembo"), sarebbe sicuramente comminata la pena di correre ogni giorno una maratona, al cospetto delle moltitudini che ha dileggiato e che lo potrebbero calorosamente incoraggiare con lanci di materiali disparati, morbidi tuttavia, benché di oscure origini, come si faceva un tempo con le persone condannate al pubblico ludibrio

Caro Dago, ma è immaginabile che cittadini italiani a centinaia di migliaia - e che altra colpa non hanno che di vivere a Roma - siano costretti a passare la mattina di una domenica di marzo recintati e impediti di andare da un quartiere all’altro della loro città, né più né meno dei palestinesi che vivono intorno agli insediamenti israeliani nella West Bank?
Ma è immaginabile che chi regge le sorti della città di Roma arrivi all’imbecillità e alla demagogia di voler trasformare per un giorno in parco giochi una città dove non c’è un centimetro quadro per spostare uno spillo?Ma è immaginabile una città spaccata in due, le due metà impenetrabili l’una all’altra, dalla farsa di far trotterellare in pantaloncini corti e cappellino qualche giovanotto e qualche italiano stagionato che non vuole arrendersi, e la chiamano “maratona di Roma” a scimmiottatura di quella di New York?
Per uno come me che stamattina era uscito non per andare a mignotte per guadagnare qualche euro di che pagare le bollette, è stato un inferno. Niente bus, ci mancherebbe altro, e questo a rendere onore agli sgangherati corridori della domenica. Niente bus per chi deve andare a visitare un parente malato o comprare di cui ha urgente bisogno. Sbarramenti e vigili a tutto spiano a impedire di andare e vivere, quel che si fa ogni giorno in una grande città.
Una grande città che a differenza di New York non ha una grande rete di trasporti underground: per cui o ti muovi in superficie o muori. La città spaccata in due, l’ho detto. Già un’altra domenica (di quando avevo dieci anni in meno) per andare a prendere un treno a Termini dal quartiere di Monteverde dove abito non c’erano né taxi Né bus. Mi sono portato la valigia a mano, e ci sono andato a piedi. Io sì che correvo per arrivare in tempo a Termini. Canaglie.
E pensare che montavo su quel treno non per andare a far visita a una escort, e bensì per fare un lavoro il cui guadagno avrei diviso a metà con lo Stato e con i suoi professionisti in fatto di demagogia e pagliacciate.
Volete fare trotterellare i corridori della domenica? Benissimo, fategli fare trenta volte su e giù le collinette della bellissima villa Pamphili. Oppure mandateli allo sprofondo, dove non avranno di che paralizzare la città. Oppure fategli fare non so quante volte il giro di un qualche cortile e mentre le telecamere li riprendono, in modo che il parco giochi sia soltanto virtuale. Che è poi quello che conta ai fini dell’immagine di una amministrazione attenta ai parchi gioco. Fate pure, purché non rompiate quei nostri coglioni oltretutto divenuti ipersensibili. Ecco, questo è il punto: a voi che reggete Roma (e l’Italia), io non chiedo nulla di nulla di nulla. Solo di non rompermi i coglioni.

Giampiero Mughini a Dagospia (Giampiero Mughini)

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commenti

N
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C
Penso che il Mughini domenica 22 marzo fosse rimasto a casa in pantofole e pigiama avrebbe risparmiato a tutti gli appassionati di calcio, tante di quelle stronzate che dice in televisione! Ma io non me la prendo con lui, ma con chi lo paga, infatti si è dimostrato un personaggio pubblico con poco cervello! Per rispondere a quello che ha scritto dico solo che non immagina nemmeno cosa significa correre un maratona!! Lui non sa cosa vuol dire correre o fare attività fisica, visto che nella sua vita non ha fatto altro che sparare ca....te e l'ultima l'ha detto domenica!! Complimenti agli organizzatori, il prossimo anno 20.000 corridori!! Facciamo Inca..re anche l'anno prossimo Mughini!!!
Rispondi
G
Caro mughini apprezzo sempre la sua sagacia,il suo sprezzante umorismo in tema di calcio!!guardi addirittura mi piace il suo snobismo,il suo credersi "culturalmente diverso..."Ma questa volta le scrivo con altrettanta sincerità,schiettezza!!!Lei si lei!! questa volta ha rotto i coglioni a quelle migliaia di persone che hanno partecipato e amato correre a Roma!!!Rimanga a casa staremo benissimo senza di lei in giro per Roma!!
Rispondi
E
E' solo l'opinione di un uomo superficiale, io c'ero, ho corso la mia prima maratona. La gente con l'ombrello era ovunque!!! Un evento così sentito dalle persone non può che nutrire l'anima, io direi che lasciare i mezzi a motore per un giorno e muoversi a piedi non può che far bene, anche questo è vivere, non siamo macchine, non siamo automi e il calore che si prova in un'impresa simile non ti lascia facilmente, anzi lascia il desiderio di ripeterla.
Rispondi
U
Grazie del bel commento!

Presentazione

  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
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  • Ultramaratone, maratone e dintorni
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

Archivi

Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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Statistiche generali del magazine dalla sua creazione, aggiornate al 14.04.2014

Data di creazione 12/04/2011
Pagine viste : 607 982 (totale)
Visitatori unici 380 449
Giornata record 14/04/2014 (3 098 Pagine viste)
Mese record 09/2011 (32 745 Pagine viste)
Precedente giornata record 22/04/2012 con 2847 pagine viste
Record visitatori unici in un giorno 14/04/2014 (2695 vis. unici)
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