La pioggia della settimana non ha spento la voglia di partecipare al grande evento internazionale Turin Marathon Gran Premio La Stampa. Oggi, domenica 4 ottobre, la città di Torino ha accolto migliaia runner che, contro ogni previsione, hanno trovato una bella giornata di sole ad attenderli. Un premio, dunque, per tutti coloro che negli scorsi mesi hanno affrontato la loro preparazione per arrivare in piena forma a questo momento.
Alle 7.00 si sono aperte le porte del Centro Maratona, quest’anno ospitato da Palazzo Arsenale, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, un chiaro segno della crescente collaborazione tra la Turin Marathon l’Esercito Italiano, che troverà il suo culmine nel 2016 quando, in occasione della 30esima edizione della Turin Marathon, si svolgeranno i Campionati Mondiali di Maratona delle Forze Armate.
Alle 9.00 tutta l’attenzione si sposta su piazza San Carlo e su piazza Castello, le più belle piazze auliche della città che saranno, nelle prossime ore di gara, teatro della partenza e dell’arrivo dei 42,195 km dove oltre 20.000 persone, composte da atleti e famiglie, si sono riunite in attesa di prendere parte alla Turin Marathon Gran Premio La Stampa, StraTorino La Stampa e Junior Marathon. Mentre saranno confermati i percorsi della stracittadina e della corsa dei più piccoli, sarà il tracciato della maratona ad essere la vera novità del 2015, un percorso molto veloce, la cui peculiarità di passare vicino ai principali parchi della città, farà ricordare la manifestazione come la Maratona dei parchi.
Dopo l’inno nazionale intonato dal Caporale Maggiore scelto, Renato Giordano, tutti i maratoneti si sono posizionati in trepidante attesa ai nastri di partenza per lo start dato dall’Assessore allo Sport della Città di Torino, Stefano Gallo, le cui volontà hanno fatto sì che Torino 2015 Capitale Europea dello Sport si aprisse e si chiudesse con la maratona simbolo della città.
Subito dopo la partenza della Maratona, alle 9.40, sarà nuovamente Stefano Gallo a dare lo start per i partecipanti di StraTorino. Qualche isolato più in là, nella prestigiosa e storica Piazza Carlo Felice, sarà la coloratissima Junior Marathon, un momento di gran festa grazie all’intrattenimento di Fantastik Toys, Circo wow, e al gruppo storico Historia Subalpina per i bambini e i loro genitori, che alle 9.50 si sono lanciati per primi per tagliare il traguardo in piazza Castello, prima dei grandi runner.
La gara. Dell’edizione 2015 di Turin Marathon si ricorderà sicuramente il bel debutto dell’atleta altotesina, portacolori del Gruppo Sportivo della Forestale, Silvia Weissteiner che, con una tattica di gara molto corretta, ha tagliato per prima il traguardo in piazza Castello, attaccando intorno al quarantesimo chilometro Fatna Maraoui, atleta dell’Esercito, e riuscendo a lasciarsela alle spalle, quando l’impresa sembrava quasi impossibile 02:32:35 il tempo del debutto di Weissteiner. Per la Maraoui un pizzico di delusione nel vedersi superata dalla connazionale, ma anche soddisfazione per essere riuscita a giungere al traguardo di Torino dopo due tentativi falliti delle passate edizioni. Per lei anche una conferma dello stato di forma e il miglioramento, seppure di un solo secondo, del personale (02:33:15).
Al terzo posto un’altra debuttante sulla distanza, l’atleta etiope, Abera Tarikua Fiseha, di casa a Torino, dove risiede e si allena, che è riuscita a chiudere in 02:51:01.
La gara maschile ha visto l’alternarsi per gran parte del percorso dei due favoriti, Alex Saekwo e Robert Gititu, entrambi keniani. Il cronometro non ha premiato pienamente la loro preparazione, fermandosi rispettivamente alle 02:15:29 e alle 02:20:48.
Un lungo e travagliato viaggio di arrivo a Torino per il primo e una non corretta condotta di gara dal punto di vista dell’idratazione, hanno fatto sì che entrambi gli atleti non potessero esprimersi al loro meglio. Sul terzo gradino del podio il marocchino, appartenente alla società organizzatrice, Turin Marathon, Tariq Bamaarouf, che a causa di un risentimento al ginocchio sinistro è riuscito a tagliare il traguardo della Turin Marathon 2015 in 02:27:08.
LE CLASSIFICHE:
MASCHILE
Alex Saekwo KEN - 2.15.29
Robert Gititu - KEN - 2.20.48
Tariq Bamaarouf – MAR - 2.27.08
FEMMINILE
Silvia Weissteiner - ITA - 2.32.35
Maraoui Fatna – ITA - 2.33.15
Tariku Fiseha Abera – ETH - 2.51.01
Si è svolta nella mattina del 3 ottobre 2015, alla vigilia della 29^ edizione della Turin Marathon Gran Premio la Stampa, presso la Sala degli Svizzeri di Palazzo Chiablese la conferenza stampa di presentazione Ufficiale dei Top Runner. Presenti questa mattina l’assessore allo Sport Giovanni Maria Ferraris e il figlio del presidente della Turin Marathon, Pietro Chiabrera, che ha aperto la conferenza presentando i volti dei protagonisti della Maratona. Prima della presentazione ufficiale dei Top Runner Luigi Chiabrera ha annunciato il vincitore del "Premio Valerio Arri", assegnato quest’anno al fotografo ufficiale della FIDAL, Giancarlo Colombo, premiato dal giornalista del La Stampa, Guida Tiberga.
“Torino è la culla di sfavillanti carriere e quest’anno, si è fatta una scelta ben precisa nella formazione del cast di top runner che si sfideranno sulle strade subalpine, ossia quello di limitare il numero dei partecipanti top, ma di scegliere alcuni atleti con storie interessanti” - ha spiegato Alessandra Ramella.
In campo maschile si daranno battaglia due keniani. Un atleta che da tempo è inquadrato dal punto di vista della preparazione alla regina delle corse su strada e un atleta al quasi debutto: Robert Gitu, dal personale di 2.14.37 e Alex Saekwo che arriverà nel pomeriggio di oggi, aveva esordito in maratona a Nairobi con il personale di 2.14.15, per poi vincere nel 2014 Verona con il personale di 2.14.15
In campo femminile ci saranno solo i colori azzurri, regaleranno grandi emozioni Fatma Maraoui già di casa a Torino e dalla grande esperienza con un personale di 2.33.16 e a dargli battaglia ci sarà al suo debutto di Silvia Weissteiner.
Da ventinove anni Turin Marathon Gran Premio La Stampa propone, insieme alla gara amatoriale, apprezzata sia per gli aspetti tecnici sia per quelli organizzativi, una gara elite di particolare rilievo. Negli anni le scelte agonistiche hanno permesso a Turin Marathon di affermarsi in campo internazionale per i risultati raggiunti sia dai suoi atleti con la squadra di maratona migliore d’Europa sia per i riconoscimenti ottenuti, come lo IAAF Gold Road Race Label.
Numerosi atleti hanno dato una svolta alla propria carriera proprio sulle strade torinesi, Stefano Baldini è un esempio con il suo secondo posto nel 2000, diede inizio alla cavalcata verso l’oro olimpico di Atene 2004, altri hanno trovato rifugio a Torino quando maratone ben più blasonate davano forfait, come avvenuto nel 2012 a Sharon Cherop, atleta keniana che quell’anno fissò il nuovo record femminile della 42 km di Torino (02:23:57), e le azzurre Valeria Straneo ed Emma Quaglia. E poi una serie infinita di giovani atleti, che a Torino hanno mosso i loro primi passi significativi alla scoperta della maratona, per poi raggiungere risultati internazionali senza eguali, alcuni degli ultimi esempi sono quelli della keniana Priscah Jeptoo, vincitrice della Turin Marathon nel 2010 e vicecampionessa mondiale e olimpica (2011 e 2012) oppure dell‘etiope Tirfi Tsegaye che ha vinto a Berlino, Parigi, Tokio, etc. e ancora più indietro nell’albo d’oro i vari Sammy Korir, Joseph Chebet e molti altri.
Torino quindi è la culla di sfavillanti carriere e quest’anno, si è fatta una scelta ben precisa nella formazione del cast di top runner che si sfideranno sulle strade subalpine, ossia quello di limitare il numero dei partecipanti top, ma di scegliere alcuni atleti con storie interessanti.
In campo maschile si daranno battaglia due keniani. Un atleta che da tempo è inquadrato dal punto di vista della preparazione alla regina delle corse su strada e un atleta al quasi debutto.
Robert Gititu è uno degli atleti keniani inseriti nel progetto austriaco-keniano di Run2gether. Il team che si allena al Mount Longonot Sport & Recreation Camp a 2.400 metri sul livello del mare e che contribuisce allo sviluppo della zona grazie alla preparazione sia sportiva, ma anche sociale dei suoi atleti. Il progetto cui Robert Gititu partecipa è portato avanti in collaborazione con la scuola pubblica locale, gli atleti sono ospitati gratuitamente nel camp e sono allenati da coach internazionali.
Robert Gititu ha un personale sulla distanza di 02:14:37 ottenuto a Trieste nella primavera scorsa e un miglior tempo sulla mezza maratona di 01:04:59.
A dargli battaglia e a disturbare il raggiungimento dei suoi obiettivi di vittoria, ma permettendo forse, grazie al testa a testa, un sensibile miglioramento cronometrico, ci sarà il connazionale Alex Saekwo, nato a Mont Elgon, zona povera e remota a circa trenta chilometri da Kitale, un luogo che ha dato i natali a molti atleti keniani top. Inizia a correre come la maggior parte dei bambini del luogo per prendere parte ai Campionati Scolastici, ma senza mostrare troppa passione e talento. Nel 2009, a causa dell’inasprimento delle condizioni economiche della sua famiglia smette di frequentare la scuola secondaria e inizia ad allenarsi con serietà. Si sottopone ad allenamenti troppo duri per lui e gli infortuni non si fanno attendere. Incontra, però, il suo amico d’infanzia, Eric Ndiema (pb 02:06:07), che lo invita a Iten ad allenarsi con lui e il suo gruppo. A volte riesce a realizzare allenamenti soddisfacenti, altre volte finisce stremato, finché tenta il salto e nel 2012 s’iscrive alla Maratona di Nairobi, dove ottiene un dignitoso quattordicesimo posto in 02:14:15. Lo scorso anno corre e vince la Maratona di Verona in 02:14:12. Questo risultato gli dà coraggio a continuare e il suo amico Eric Ndiema, che crede nel suo potenziale, lo “sponsorizza” per allenarsi nel training camp della Demadonna Athletics e per preparare la maratona autunnale. Da inizio giugno 2015, Alex si allena in un gruppo di lavoro professionale con un progetto tecnico preciso, approfittando del contatto quotidiano con atleti più quotati come Levy Matebo (02:05 pb), Mark Korir, vincitore a Parigi nel 2015 in 02:05:49, il suo amico di sempre Eric Ndiema, Silas Cheboit (02:07:15 pb) ed Ernest Ngeno, secondo a Torino lo scorso anno, vincitore della maratona di Hengshui in 02:07:54, tanto per citare quelli più conosciuti a livello internazionale. Pian piano, grazie ad una serietà professionale encomiabile, una voglia di imparare non comune e un'umiltà e modestia non consueta, inizia a fare progressi significativi. Ecco che a fine agosto decide insieme al suo management di tentare il debutto internazionale a Torino.
Le aspettative per la gara, visti i test in allenamento, sono quelle di correre la maratona su valori intorno alle 02:10:30, nel caso la prova sia su ritmi regolari da 3:05-3:06 al chilometro.
In campo femminile l’obiettivo è di vedere solo colori azzurri sulla testa della corsa, grazie al bel ritorno a Torino di Fatna Maraoui e al debutto nella maratona di Silvia Weissteiner.
Anche nella gara rosa una scelta ben precisa operata dall’organizzazione.
Fatna Maraoui, atleta del C.S. Esercito, a Torino è di casa. Ha già corso più volte la Turin Marathon e quest’anno si presenta come la favorita.
Conosce in gran parte il percorso e l’atmosfera che si vive sulle strade torinesi. Le attese sono confortate dal risultato ottenuto in primavera alla Maratona di Milano, dove ha ottenuto il crono di 02:33:16, che rappresenta il suo migliore tempo sulla 42 km. E’ pronta per migliorare.
Al debutto, Silvia Weissteiner, l’altotesina del Gruppo Sportivo della Forestale. Eravamo abituati ad associare il suo nome alle corse di fondo in pista, da domenica prossima potremo dire che in Italia c’è una nuova maratoneta. Lei vanta un personale sulla mezza distanza di 01:13:28 ottenuto il 13 settembre scorso, che le ha dato un buon riscontro sulla preparazione.
Fatna Maraoui e Silvia Weissteiner potranno sfruttare l’occasione di affrontare una gara senza pressioni provenienti da altre atlete e quindi sfruttare al meglio una collaborazione che potrebbe portare a un miglioramento cronometrico per l’atleta con maggiore esperienza e a un debutto eccellente per la seconda.
Al via tra gli amatori qualificati una delle firme del quotidiano La Stampa, il giornalista Domenico Quirico, che correrà nella sua città potendo nuovamente dimostrare la sua passione e la sua capacità ad affrontare lo sforzo della maratona che è stata uno dei suoi grandi sostegni nei periodi più difficili della sua carriera giornalistica.
Al via, ripercorrendo i tempi di allenamento a Torino, il maratoneta azzurro Michele Gamba.
Sorprese e nuove partecipazioni saranno rese note nei prossimi giorni.
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