Il 3 ottobre 2015 si è svolta la 5^ edizione dell'Ultramaratona del Tricolore (cui era abbinata la 4^ edizione della Lombardini/Kohler Cup), a Reggio Emilia. Anche questo evento è stato, secondo tradizione, un piccolo festival dell'Ultramaratona dal momento che ospitava tre diverse gare in tre differenti discipline dell'Ultra: una 6 e una 12 ore (ultramaratone "a tempo) e una 100 km (per quest'ultima il tempo massimo regolamentare era di 12 ore).
Le tre gare si sono disputate su di un circuito protetto, quindi senza traffico veicolare.
In particolare, la gara delle 112 ore é stato valevole come Campionato Italiano IUTA 12 ore.
Di seguito l'articolo di Michele Rizzitelli e i relativi link.
(Michele Rizzitelli) Motori diesel umani hanno ruotato per una giornata intera intorno alla Lombardini, lo storico marchio di motori diesel fondato da Adelmo Lombardini, sabato 3 Ottobre a Reggio Emilia, in occasione della 5^ Ultramaratona del Tricolore, cui è stata abbinata la 4^ Lombardini/Kohler Ultramarathon Cup, Grand Prix IUTA su strada.
Ma diciamoci la cruda verità. Nella stessa Reggio, se chiedi della fabbrica, solo gli anziani capiscono; ai giovani bisogna domandare della Kohler Engines, in quanto è dal 2007 che una pennellata ha sostituito i vividi colori bianco, nero e arancione con il grigio antracite del colosso americano. Proprio oggi, mentre i motori umani giravano, è avvenuta l’assunzione definitiva della denominazione statunitense, sotto gli occhi del Presidente, Tom Cromwell, i dipendenti con i familiari e tanto di banda musicale.
Tre prototipi di motori diesel umani erano in gara, questa mattina, nello stabilimento: cilindrata 6 ore, cilindrata 12 ore e cilindrata 100 km, che si sono comportati non meno bene dei famosi KDI (Kohler Direct Inyection). Hanno dato spettacolo raggiungendo risultati di altissimo livello senza ammorbare l’aria con centraline truccate. Se a rappresentare la multinazionale c’era il suo Presidente, per la IUTA era presente non solo il Presidente, Gregorio Zucchinali, ma anche il Segretario, Stefano Scevaroli, con signora.
Ha influito favorevolmente sul loro rendimento la giornata coperta anche se umida, il tracciato pianeggiante e la gradevolezza del percorso. Ero venuto con la convinzione di correre fra capannoni anonimi in cui il gusto estetico era sacrificato a vantaggio della funzionalità e del profitto. Invece, mi sono trovato in un circuito di 1583 m, formato da ampi viali fiancheggiati da alberi che hanno mitigato la mia naturale allergia a questo tipo di competizioni.
Nella gara più attesa, il Campionato Italiano IUTA della 12 ore, ha prevalso su tutti la forza di Nicolangelo D’Avanzo. I suoi 140,617 km, che rappresentano la terza prestazione stagionale mondiale, hanno fatto tremare il record italiano stabilito a Moreuil (FRA) dal fuoriclasse Boris Bakmaz (1944) nel lontano 1991 con 143,816 km. Comunque, è il nuovo primato italiano di categoria SM/40; il precedente era di Andrea Guiducci (134,425 km). Per inciso, si ricorda che il record mondiale è detenuto dal mito greco Yiannis Kouros con 162,543 km registrato nel 1984 a New York.
Nessuno meglio di Nicolangelo in Italia in quest’ultimo anno, avendo realizzato un poker. Sono suoi i titoli di Campione Italiano Assoluto della 6, 12, 24 e 48 ore.
Al secondo posto Uldis Klavins (135,496 km) e al terzo Diego Ciattaglia (129,571 km).
Fra le donne, vince Chiara Milanesi (116,418 km) con al secondo posto Tiziana Sportelli (110,940 km) e al terzo Aurelia Rocchi (107,322 km).
58 i classificati.
I partecipanti alla 100 km sono stati 12 con nessuna donna. Di questi, solo 7 hanno completato la distanza nelle 12 ore di tempo massimo concesso, regolati da Ciro Di Palma (9:06:24), Davide Brancaleone (9:29:32) e Andrea Accorsi (9:51:10).
Si ricorda che il record italiano, europeo e mondiale è detenuto da Mario Ardemagni, ottenuto nel 2004 a Winschoten (NED) con 6:18:23.
Nella 6 ore, lotta all’ultimo centimetro fra Peter Steib (79,911 km) e il nazionale Marco Lombardi (79,548 km), con al terzo posto il fortissimo veterano Adriano Arzenton (SM/55) con 68,504 km.
La Migliore Prestazione Italiana appartiene a Mario Ardemagni con 90 km in 5:39:10, conseguita durante la sua cavalcata mondiale della 100 km in Olanda.
Nella gara femminile, successo di Ilaria Fossati (63,081 km) su Maria Teresa Giardi (57,377 km) e Luisa Betti (56,403 km).
76 i partecipanti; in 65 hanno percorso la distanza della maratona.
Sul collo di tutti i classificati alle tre competizioni un medaglione robusto quanto un motore diesel.
Clicca qui per le foto (di Michele Rizzitelli)
Clicca qui per le foto (di Paolo Gino)
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5^ Ultram. del Tricolore 03/10/2015
Club Super Marathon Italia è un'Associazione di Promozione Sociale che aggrega gli amanti di corse della lunga distanza.
La gallery fotografica di Michele Rizzitelli sul sito web del Club Supermarathon Italia
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5^ Ultram. del Tricolore 03/10/2015
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Le foto di Paolo Gino (stessa location web)
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