Stupefancente! Giorgio Calcaterra conquista anche l'edizione della 100 km del passatore del quarantennale. Non ha migliorato il crono realizzato l'anno scorso, quando si ritrovò a duettare con l'esordiente Alberico Di Cecco, ma non bisogna dimenticare che poco più di un mese fa, il 22 aprile 2012 per l'esattezza, Giorgio ha conquistato il titolo mondiale (ed europeo) nella 100 km su strada (con il suo personal best nella specialità 100 km su strada).
Autenticamente, Giorgio Calcaterra - proprio nella ricorrenza del 40° anniversario della 100 "più bella del mondo" - sta scrivendo una delle sue più belle pagine, una pagina che - probabilmente - nessun altro dopo di lui, potrà mai più scrivere.
C'è da chiedersi piuttosto quando accadrà che Giorgio Calcaterra non sarà più l'asso pigliatutto di questa corsa.
Ha dichiarato all'arrivo: "Se avessi dovuto scegliere tra fare il Mondiale e partecipare alla 100 km del passatore, avrei optato sicuramente per il Passatore" - aggiungendo poi: "Ho cominciato tardi la preparazione per il Mondiale, perchè era mia intenzione poter correre anche la 100 km del Passatore. Se avessi anticipato i tempi e avessi cominciato prima la preparazione in vista del Mondiale, sarebbe stata poi una rincorsa troppo lunga per il Passatore".
Alle spalle di Giorgio Calcaterra, con una condotta di gara davvero encomiabile e di grande costanza, è arrivato - pure con grande emozione - Pietro Colnaghi, noto nel mondo delle maratone, ma esordiente nella specialità 100 km.
Un distacco di qualche minuto soltanto: ancora più distanziato, ma quasi dentro il tempo delle 7 ore, a sorpresa, ha tagliato la linea del traguardo l'azzurro Daniele Palladino, che solo dopo il 97° km era riuscito a scalzare dalla 3^ posizione il russo Dimitri Tziganov.
Quarto è stato, appunto, Tziganov, mentre in 5^ posizione arrivava l'azzurro Marco Boffo, anche lui reduce dal campionato del Mondo (ed Europeo 100 km).
Nella gara femminile, sin dalle battute iniziali, in testa alla corsa erano Monica Carlin (che a causa dei residui di un precedente infortunio e di una sindrome influenzale non del tutto risolta era stata costretta al ritiro al Mondiale di Seregno) e Paola Sanna (al suo rientro nell'ultramaratona). Le due sono rimaste in contatto sino a circa Borgo San Lorenzo, ma poi Monica carlin ha preso il volo sull'avversaria, trovandosi presto in netto vantaggio sui passaggi cronometrici rilevati nelle sue quattro precedenti partecipazioni (un vantaggio che risultava, a suo dire, di circa 1'30 ad ogni passaggio). E' andata avanti, comprendendo che sempre più si rendeva tangibile la possibilità di entrare in zona record e sentendosi spinta - per questo motivo - a forzare ulteriormente l'andatura nel finale e tagliando il traguardo, con il nuovo record della corsa, con il crono di 7h35' circa (mentre il suo personal best è di 7h28').
Ricodiamo che Monica Carlin è stata vincitrice della 100 km del Passatore per altre tre volte, per quanto non consecutivamente.
Seconda donna è stata l'esordiente (e giovanissima) russa Irina Pankovskaia, che dopo aver perso il contatto con le prime due, a poco a poco è riuscita a riavvicinarsi a Paola Sanna e a superarla. La russa Irina, al suo esordio, ha dimostrato di saper tener duro e di essere grintosa quanto è necessario: all'arrivo, proprio per questa sua determinazione, era quasi allo stremo, traballante e sull'orlo del collasso. Ma prontamente supportata dall'équipe medica e dai compagni di squasra, si è rapidamente ripresa.
Con oltre 20' di ritardo rispetto a Monica Carlin e terza ad entrare in Piazza del Popolo è stata la bergamasca Paola Sanna (ASD Runners Bergamo): soddisfatta per il fatto di aver concluso in terza posizione una gara che essendo stata per lei, a tutti gli effetti, "di rientro" è risultata particolarmente difficile ed impegnativa.
Campioni Italiani FIDAL assoluti 100 km per il 2012 sono dunque Giorgio Calcaterra e Monica Carlin.
In quest'edizione 2012 dei primi quaranta anni della 100 km del Passatore, si registra anche un cambiamento epocale: per la prima volta, infatti, è stata abolita la pedana rialzata, a cui podisti in arrvo accedevano salendo lungo un rampa inclinata.
Invece dopo la "porta" di arrivo, quest'anno, era disposto un lungo tappetto blu che conduceva ai piedi di un maxischermo (novità di quest'anno) dove tutti i convenuti (in grande folla) hanno potuto seguire dal vivo quasi tutte le diverse fasi della corsa (con numerosi replay e flashback).
Un cambiamento molto suggestivo che ha consentito di spostare le transenne verso il centro della Piazza del Popolo, facendo sì che gli spettatori fossero molto più coinvolti e a contatto con i loro idoli/eroi, man mano che tagliavano il traguardo.
E' stato un modo - molto interessante - per restituire la Piazza al pubblico di appassionati e ai Faentini eper costruire una scenografia degli arrivi ben più appassionante e coinvolgente: un cambiamento che fa capire che se la tradizione deve essere rispettata deve - in altri casi - essere rotta per creare innovazione e cambiamento.
Altro cambiamento di rilievo è stato il servizio di speakeraggio.
Al posto di Walter Brambilla, speaker storico della manifestazione, quest'anno erano Danny Frisoni (speakeraggio) e Daniele Menarini (Condirettore della rivista "Correre, per il commento tecnico) a dividersi il compito di intrattenimento della piazza, in modi frizzanti e vivaci.
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