
Sal Rei (Capo Verde) 10 novembre 2012 – È ancora lui, Adilson Fortes Spencer Varela, l’imperatore di Boa Vista che nella notte tra sabato e domenica ha bissato il successo nella dodicesima edizione della ultramarathon disegnata sul periplo dell’isola capoverdiana. Il forte runner “di casa”, vero specialista delle prove sulla lunga distanza, ha controllato e dominato la gara, nonostante una partenza “ad handicap” a causa di un problema tecnico alla propria attrezzatura. Sul tradizionale percorso di 150 chilometri da percorrere in autosufficienza alimentare Adilson ha controllato e dominato. Nonostante la partenza ritardata, il 33enne di Boa Vista non si è perso d’animo e con un ritmo regolare ha rimontato uno ad uno i 40 avversari e all’altezza del terzo check point (dopo 35 chilometri), nel cuore del deserto di Viana, è passato in testa alla competizione affiancato dal più temibile tra gli avversari, il connazionale Daniel Cabral Josè, secondo lo scorso anno e terzo nel 2010. Per Daniel un ulteriore tentativo di conquistare la vittoria, dopo aver chiuso alle spalle proprio di Fortes Spencer anche la passata edizione. Ma è sulla spiaggia di Chaves che Adilson mette una seria ipoteca sulla Boa Vista Ultramarathon incrementando il ritmo e mettendo un divario incolmabile tra lui e Cabral.
A metà gara, presso le vecchie saline di Curral Velho il distacco del leader della gara sale a 45 minuti, mentre alle loro spalle il duo composto da Claudio Morlin e Augusto Jaquin Soares de Gama viaggia compatto: un’alleanza che consentirà ai due di superare le prime ore della notte e presentarsi sulla linea di traguardo al terzo posto ex aequo. A quasi due ore e mezza la varesina Marta Poretti, che oltre ad essere la leader della classifica femminile, mantiene la quinta posizione assoluta al punto di controllo di 71 chilometri. Tuttavia Marta deve guardarsi dal rinvenire di Corrado Buzzolan e Carmelo Nucifora, separati da soli 20 minuti dalla giovane ragazza runner di Busto Arsizio.
Intanto qualche minuto prima delle tre di notte Adilson Fortes Spencer Varela taglia vittorioso il traguardo con il tempo di 19:57’22”, sicuramente più provato rispetto allo scorso anno, anche a causa delle alte temperature incontrate durante la giornata di corsa. Inoltre, il runner di Rabil, piccolo villaggio di Boa Vista, ha accusato stanchezza nella seconda parte di gara anche a causa della recente partecipazione alla Macau Marathon del 2 dicembre. Per Adilson è un poker eccezionale che vien dopo le vittorie del 2006, 2009 e 2011.

Per Corrado Buzzolan (informatico con un “48 ore” in pista come allenamento) e Carmelo Nucifora (bancario di Mestre ultrarunner dal 2006) quinto posto da spartirsi in due a 6 ore e 20 dal vincitore.

Classifica femminile. Tra le donne secondo successo di fila per Marta Poretti con il tempo finale di 25:39’02” che ha nettamente staccato l’ungherese Erika Pickl (accompagnata in gara dal fidanzato austriaco Gerhard Lusskandl. Per lei la seconda vittoria consecutiva dopo quella dello scorso anno: "Sono contenta anche se speravo di abbassare il tempo dello scorso anno – ha commentato Marta all’arrivo – ma il caldo di metà giornata mi ha costretto a rallentare". Per Marta, responsabile amministrativa di un'azienda meccanica in provincia di Varese, il tempo finale di 25:30’02” a sole cinque ore e 36 minuti da Adilson Fortes Spencer Varela e la quinta posizione assoluta.

Corsa e natura. I concorrenti della Boa Vista Ultramarathon hanno attraversato aree che il governo di Capo Verde ha destinato, dopo una recente legge, che tende a costituire il parco naturale dell’isola di Boa Vista che include 14 “zone protette” per la riproduzione di uccelli endemici, della famosa Tartarughe Comun e, nella parte marina, di pesci e delfini: un progetto volto a sensibilizzare la popolazione locale (e i turisti) sul valore ecologico dell’iniziativa governativa.

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