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11 dicembre 2011 7 11 /12 /dicembre /2011 23:50

Ecotrail-Cava-Croce-Santa-Rosolini 6605Elena Cifali (Monti Rossi Nicolosi), lo scorso 8 dicembre 2011, ha preso parte all'Ecotrail della Cava di Croce Santa a Rosolini. Ancora fresca di esperienze di corsa (ha cominciato a correre nel corso di quest'anno), nel campo del trail aveva preso parte soltanto alla Valetudo Etna Sky Race, circa un mese fa (vedi il suo racconto: Etna Valetudo Skyrace (6^ ed.). Il racconto di Elena Cifali: fatica, crisi, bellezza ed emozioni). Per Elena, la partecipazione all'Ecotrail della Cava di Croce Santa è stata un'esperienza positiva, per quanto di sicuro meno severa di quella dell'Etna.

Ha concluso la sua gara su una distanza di circa 14 km in 1h35' circa, classificandosi 90^ assoluta e terza sul podio di categoria.

Dalla classifica:

90 527 CIFALI ELENA MF35 3 CT071 MONTI ROSSI NICOLOSI 01:35:44

Ecotrail-Cava-Croce-Santa-Rosolini 6020Qui di seguito, il suo racconto.

(Elena Cifali) Come sempre prima di una gara mi alzo quando il sole deve ancora sorgere, dopo un’abbondante colazione il tempo di prepararmi e sono già in macchina.

Io e la mia famiglia viaggiamo con Salvo e Maria Rosa.

Tutto come previsto: in poco più di un’ora siamo già a destinazione a Cava di Santa Croce a Rosolini.
La corsa - oltre a darmi forza, coraggio e dinamismo - mi fa conoscere luoghi sempre nuovi che, di volta in volta, mi arricchiscono .
Al nostro arrivo il piazzale della partenza è già gremito di runner in calzoncini e maglietta tecnica o canotta, tutti sorridenti, allegri: si respira un’aria di festa che ormai conosco bene.
Ecotrail-Cava-Croce-Santa-Rosolini 6210Ad accoglierci arrivano Orazio [Scicolone], Melchiorre [Bernardone] e Tatiana [Betta]: già, la campionessa Tatiana Betta oggi è in nostra compagnia! Scopro in lei una donna semplice che ama la vita e quello che fa, una che come me ha un lavoro, una casa, un marito dei figli, ma non per questo rinuncia a ciò che ama: la corsa, una passione più forte di ogni sacrificio. E’ lei che durante il pranzo post gara ci da consigli e suggerimenti, ci racconta le sue imprese e ci fa sognare.
Di li a poco, scorgo tutto il resto della comitiva: Tiziana, Rino, Francesco e tutti gli altri: “ che bello ritrovarsi”. Ognuno di loro porta già al petto il pettorale che li ha accompagnati in tutte le tappe del circuito Eco Trail, a me ne assegnano uno nuovo di zecca: 527, che bel numero !
So per certo che deve arrivare anche Maurizio Crispi, lo cerco tra la folla e quando lo scorgo gli faccio cenno con le mani, gli vado incontro e lo abbraccio, a lui devo la mia visibilità su "Ultramaratone, Maratone e dintorni", sono felice di conoscerlo, non capita tutti i giorni di poter dialogare con un’uomo capace di imprese “impossibili”.
Alle 9:00 in punto partono i partecipanti del walktail ed io subito penso che quando sarò così "vecchia" da non poter più correre, sicuramente camminerò, ammirando e stimando tutti coloro che hanno il coraggio di fare questa attività.
Ecotrail-Cava-Croce-Santa-Rosolini 6490RLa giornata è splendida, un caldo sole troneggia in cielo, solo un leggero vento ci accarezza di tanto in tanto. Inizio le operazioni di preparazione, cambio le scarpe, infilo le ghette, massaggio i muscoli e riscaldo le gambe. Ecco sono pronta.
Aldo Siragusa nel corso del Briefing - subito prima della partenza - ci spiega con meticolosità il percorso e le regole del trail, per fare trail non devi solo saper correre ma devi anche avere uno spirito d’altruismo e un’amore per la natura che nella corsa su strada non sono indispensabili.
Sulla linea di partenza si posizionano i “forti”, quelli che (beati loro) aspirano a vincere o fare un buon tempo, io mi tengo un po’ più indietro, non voglio intralciare nessuno.
Accanto a me sempre Salvo, il mio pilastro, colui che mi dà la forza e il sostegno necessario qualora dovessero mancarmi.
Dopo la falsa partenza per la TV e i fotografi si parte sul serio: Prooooonti... Viaaaaa!!!
Non so cosa aspettarmi da questo percorso: il paesaggio è così differente dall’Etna, qui tutto è bianco e verde, uno spettacolo della natura. Immediatamente dopo il via si crea un lungo serpentone di runner che iniziano ad arrampicarsi su per la collina. Subito un restringimento ci fa frenare l’entusiasmo e ci costringe a procedere a passo d’uomo, sotto di noi solo pietra bianca resa scivolosa come il sapone dal fango che siamo costretti a calpestare a causa della pioggia dei giorni precedenti.
Correre su questi enormi lastroni di pietra è bellissimo, ho quasi l’impressione di ballare perché pur di non scivolare devo muovere le braccia per darmi equilibrio. La concentrazione è elevatissima, non posso permettermi passi falsi, qui si cade !
Il tasso di umidità, soprattutto quando ci inoltriamo nella vegetazione è elevatissimo, sudo copiosamente, sono fradicia già al 3° km.

Il paesaggio è meraviglioso... Si passa attraverso i canyon scavati nella roccia bianca, si sbuca davanti ad immensi prati, si corre dentro il letto di un fiume, si sento un forte odore di origano. E’ un susseguirsi di emozioni, qui non c’è spazio per troppi pensieri, ci si può solo lasciare inondare dalle sensazioni e nello stesso tempo occorre fare molta attenzione a dove si mettono i piedi e a non perdere di vista le stringhe biancorosse che indicano la giusta via.
Per ben due volte Salvo, che guida un folto gruppetto, perde di vista il sentiero giusto ma viene subito corretto da Mimmo: “A destra, fratello” gli urla ridendo. Poi silenzio, sento solo il rumore dei passi miei e dei miei compagni e del mio respiro ancora troppo pesante.
Mi rendo conto che Mimmo mi sta dietro, ho imparato a riconoscerlo durante la maratonina di Acate, un tipo caparbio che corre ed organizza corse per puro divertimento, gli prometto che il prossimo anno anche io farò la “scalata” del "Belvedere", il grattacielo a Ragusa per la festa di Santa Barbara.
Continuiamo a correre, ma temo il peggio quando Salvo scavalcando un muretto si punge con del fil di ferro poco sopra la caviglia, ma per fortuna nulla di grave, sicché continuiamo senza grosse difficoltà saltando muretti a secco, zompettando da un gradino all’altro, percorrendo centinaia di metri su pietraie che mettono a dura prova le nostre ginocchia e i nostri piedi.
Al 5° km, ripassiamo dal sito della partenza, annunciati da Aldo ed incitati dagli amici. Ancora qualche metro e mi ritrovo con i piedi in un’enorme pozza di fango, ci finisco dentro fino alle caviglie, da questo momento in poi le mie scarpe peseranno il triplo ma io non mi arrendo.
Siamo già al 7° km, quando Salvo mi dice qualcosa che riguarda noi due, sottolineando che avrei dovuto ricordarmene e trascriverlo nel mio racconto di corsa, ma io che, quando corro, mi sento come in un sogno l’ho dimenticato proprio come succede ai sogni se al risveglio non li trascrivi subito.
Iniziamo a salire fino a giungere al punto più alto del nostro percorso, alcuni bambini sbucati fuori dalle abitazioni rurali ci salutano ridendo: un riso ed un’allegria che riempie il cuore.
Stiamo per attraversare un antico borgo dalla bellezza spettacolare quando Salvo mi urla: “Guarda, c’è Maurizio”, non posso fare a meno di sorridere alla notizia, Maurizio è venuto a fare le sue bellissime foto ed io ne sono contenta ed è proprio lui che da dietro la sua Canon mi dice: “Forza, dopo quelle case è tutta discesa”.

Ha ragione, adesso è tutta discesa, e che discesa, bisogna fare molta attenzione i lastroni di pietra non perdonano e perdere l’equilibrio proprio adesso significherebbe tagliare il traguardo rotolando!
In lontananza, sento Aldo che loda la nostra amica Tatiana Betta, prima tra le donne che riconferma il fatto di essere una campionessa, quando si dice che la classe non è acqua.
Ma la voce di Aldo ci annuncia anche che il traguardo è ormai vicino: e allora Forza, più forte! ... adesso possiamo permetterci il lusso di forzare un pochino.
Tagliamo il traguardo, tenendoci per mano io e Salvo e, ancora una volta, è stato un piacere ed un’onore correre, anzi volare insieme a lui.

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Presentazione

  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
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  • Ultramaratone, maratone e dintorni
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

Archivi

Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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Statistiche generali del magazine dalla sua creazione, aggiornate al 14.04.2014

Data di creazione 12/04/2011
Pagine viste : 607 982 (totale)
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Giornata record 14/04/2014 (3 098 Pagine viste)
Mese record 09/2011 (32 745 Pagine viste)
Precedente giornata record 22/04/2012 con 2847 pagine viste
Record visitatori unici in un giorno 14/04/2014 (2695 vis. unici)
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