(Maurizio Crispi) Il caso Schwazer (vedi l'articolo pubblicato in questa pagina: Alex Schwazer, oro olimpico a Pechino, escluso per doping dai Giochi di Londra) ha riportato l'attenzione sul problema delle pratiche di doping tra gli atleti di alto livello che, malgrado gli sforzi del CIO di realizzare (attraverso la WADA (World Anti-Doping Agency) l'utopia di uno sport di alto livello "pulito" (per mezzo di controlli ed applicazione di un preciso codice di comportamento), torna sempre a riafforare nei modi più impensati, come una gramigna infestante e difficilmente eradicabile. Diciamocela tutta: la pratica del doping è molto più diffusa di quanto qualcuno vorrebbe farci credere.
Soprattutto nello sport ad alto livello, in barba a tutti i controlli WADA del mondo. Growth hormone in testa a tutti (e adesso anche si può supporre che venga affrontata anche la frontera del "doping genetico", soprattutto quegli sport che richiedono uno potenziamento muscolare mirato, come potrebbe essere il caso dei nuotatori di alto livello.
Identiche caratteristiche somatiche: mentone prominente alla maniera di Superman, fronte alta e spaziosa (che sono effetti collaterali sulla struttura ossea determinati dall'Ormone della crescita...).
C'é certamente tutto un team alle sue spalle: ma questo non può essere mai dichiarato e rimane coperto da un velo di ipocrisia.
Tutti sanno, ma nessuno dice.
E giù poi con le dichiarazioni moralistiche e atteggiamenti di messa all'indice dell'atleta appena caduto dal suo piedistallo che diventa vittima designata d'un sistema intero votato al doping: e questa è sicuramente la cosa più brutta.
scrivi un commento …


Perchè ho dato alla mia pagina questo titolo?
L'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho
creato, con titolo simile ("








