Benessere, socialità e filosofia del camminare: questi i temi affrontati nel libro di Lanfranco Giorgi dal titolo "Escursionismo: ben-essere altrove" (La Caravella, 2011). Il titolo non rende pieno merito ai conteneuti che offre al lettore che ci debba imbattere.
Non si tratta di un manuale o di una guida turistica: la sua lettura puà rappresentare un'imprevista occasione per il lettore, dandogli la possibilità di conoscere un modo diverso di "viaggiare" con un ripensamento radicale sull'idea di esplorare risorse e meraviglie già presenti in noi ed in tutto ciò che ci circonda.
Dovremmo riappropriarci dell'essenziale, sperimentando la fatica e lo spirito di adattamento, (ri)scoprire nuove declinazioni del camminare; dagli aspetti sociali e socializzanti alla montagna-terapia, dalla funzione antidepressiva del camminare al piacere del silenzio, all'amore per la natura.
Quindi non solo il camminare inteso come esperienza in nuove terre ma come percorso finalizzato a invertire le logiche delle quotidiane attività "mercantili", verso una migliore sensibilità per la nostra salute complessiva.
Nel volume ci sono materiali diverssi e una ricca documentazione, testimonianze e riferimenti, ma soprattutto la voce narrante di chi, in prima persona, ha sperimentato e sperimenta le meraviglie del "ben essere altrove"!
Il volume è stato pubblicato da una piccola casa editrice, fuori dai grandi circuiti editoriali.
Giorgi ama le citazioni e il suo libro ne è pieno.
Ogni sua affermazione è supportata da citazioni, che in alcuni casi rendono la lettura un po' discontinua.
Ma i pregi sono tanti.
Lanfranco Giorgi è un accompagnatore volontario in associazioni di escursionismo, ed è persona colta e curiosa, e - nel corso della sua attività - ha raccolto e ben amalgamato riflessioni molto interessanti sul camminare come strumento di benessere e di cura, gli aspetti psicologici del camminare, i suoi aspetti sociali, e le varie filosofie che parlano di camminare.
Il libro di Giorgi si conclude con il riferimento alla filosofia del camminare propria della Compagnia dei Cammini, scritta da Luca Gianotti.
Sempre in conclusione Giorgi cita il concetto elaborato dal sociologo Domenico De Masi, sull'"Ozio creativo" (e sviluppato nel volume Ozio creativo. Conversazione con Maria Serena Palieri, Rizzoli, 2002) dove si elencano i beni rari della società del futuro, i beni che saranno la vera ricchezza. De Masi cita il pubblicista, scrittore e poeta Hans Magnus Enzensberger, secondo il quale sarà ricco in futuro chi possederà "il tempo, l'autonomia, lo spazio, la tranquillità, il silenzio, l'ambiente ecologicamente sano." De Masi, di suo, a questi "beni" aggiunge "la convivialità e la bellezza".
La conclusione di Giorgi, assolutamente condivisibile, è che noi camminatori siamo gli uomini del futuro, perché possediamo tutte queste cose, abbiamo tempo e non abbiamo fretta, siamo liberi e autonomi, abbiamo spazio e ambiente naturale sano in cui muoverci, il silenzio e la tranquillità sappiamo dove trovarla, ma anche la convivialità quando camminiamo in gruppo. E la bellezza è tutta intorno a noi, quando siamo nella natura. Ecco il manifesto del camminatore come uomo nuovo!
Per conoscere Lanfranco Giorgi, la Compagnia dei Cammini (Luca Gianotti) lo ha intervistato.
Lanfranco Giorgi, "Escursionismo: ben-essere altrove", La Caravella editrice, 2011, 13 euro