Sabato 11 febbraio, preso la Cittadella dello Sport di Bergamo (in via Gleno 2L, a Bergamo), a partire dalle ore 10.00, avrà luogo il convegno promosso dal CONI provinciale Bergamo sul doppio tema, Il Ruolo sociale e formativo dello Sport. L'autoriforma del Coni tra limiti e opportunità. La prima sessione, dopo la relazione introduttiva del Presidente del CONI e quella di Ivo Lizzol, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione Università degli Studi di Bergamo, prevede il susseguirsi di alcune interventi dei Presidenti di altre sedi CONI Provinciali della Regione Lombardia e di altre Regioni, mentre la seconda parte del convegno sul tema dell'Autoriforma del CONI sarà organizzata come tavola rotonda.
Quello che segue è un testo introduttivo di Valerio Bettoni (Presidente CONI Bergamo), diramato ai mezzi di informazione sui due temi proposti dal convegno.
(Valerio Bettoni) Il servizio al territorio è nella partecipazione popolare di base. L’autoriforma del Coni e i forti contenimenti di spesa che toccano in particolare gli Enti Locali, costretti a tagliare il sostegno all’associazionismo di base, rischiano di far saltare l’organizzazione sportiva del nostro Paese il cui fondamento è sempre stato la diffusa presenza sul territorio nel rapporto di collaborazione tra volontariato ed istituzioni locali.
E’ un momento molto delicato e difficile per l’associazionismo sportivo di base il cui valore sociale è risorsa fondamentale particolarmente oggi in un tempo di difficoltà che ci richiama a ritrovare coesione e spirito innovativo attorno agli elementi fondamentali dell’essere comunità.
Lo sport è socialità, partecipazione, solidarietà; E’ scuola, integrazione, sanità, benessere, rispetto e coscienza civica: per questo va difeso come investimento alla coesione della società e ne va garantito il futuro con maggiore certezza per l’impegno del volontariato, orgoglio della comunità nazionale.
In particolare le nuove generazioni, i giovani che sono più naturalmente portati alla pratica sportiva e al sereno agonismo nelle regole e nel rispetto, hanno più bisogno che mai di ritrovare nell’associazionismo sportivo momenti di educazione, di serenità, di esempio, di responsabilità sull’ordinato andamento della società capace di accogliere nuovi bisogni e valorizzare nuove opportunità di crescita.
Siamo consapevoli che la pesante crisi economica e finanziaria internazionale mette a dura prova le istituzioni nel risanare situazioni di ritardo e di appesantimenti burocratici.
Occorre però ridurre il costo di centralismi verticistici non certo agire a discapito della partecipazione popolare diffusa, creando non solo iniquità ma vanificando le ragioni dell’esistenza di una organizzazione. Non possiamo accettare che si distrugga la dimensione dilettantistica dello sport come pratica popolare di base,sottraendo risorse e strutture che sono per i giovani, per la loro formazione, per gli appassionati che “fanno” le loro squadre e le accompagnano per vederle crescere e competere sanamente, per l’associazionismo che è sempre cultura di coesione, per il volontariato che è sempre cultura di solidarietà, per la diffusione di sani stili di vita quanto mai richiesti e ricercati in momenti in cui prevenire costa meno che curare.
La mancanza di un organismo istituzionalmente rappresentativo ed espressione democratica della base di riferimento, come le strutture provinciali del Coni, rischia inoltre di vanificare l’apporto economico del volontariato che ha un valore fondamentale per l’organizzazione sportiva con regole di partecipazione uguali per tutte e risorse definite.
Solo nel caso della Provincia di Bergamo con 3000 società operative abbiamo calcolato che il valore aggiunto svolto dal volontariato sportivo è quantificabile in oltre 130 milioni di euro all’anno, considerando che in ciascuna società sportiva operano mediamente 15 volontari tra dirigenti, allenatori e accompagnatori con almeno 300 ore annue ciascuno e valutando che ogni ora di lavoro vale almeno 10 euro.
Su queste riconosciute dimensioni di funzione sociale diffusa, l’autonomia e la serenità degli operatori, di quello che si configura come un servizio civile, richiedono la collaborazione ed il rispetto delle istituzioni, che siano ad essi accanto in un compito di sussidiarietà. Occorre invertire la tendenza: da un atteggiamento complessivo che progressivamente frena strutture, associazioni e persone, che disinteressatamente vi operano, ad un riconoscimento di valore sociale che questo impegno garantisce, dando certezza di programmazione e un cammino di fiducia al futuro dello sport.
Con queste finalità – di riflessione critica su quanto si va rischiando ma anche di proposte concrete per sostenere lo Sport e il volontariato dal basso con un nuovo ruolo propulsivo delle Regioni e degli Enti Locali – vi invito a Bergamo per un convegno/dibattito di cui allego una prima bozza organizzativa.
Chiediamo al nuovo Ministro dello Sport di intervenire per un indirizzo di richiamo ad una
presunta autoriforma che “chiude” lo sport sul territorio e per una riforma ben più organica capace di “far fare più sport a tutti”, senza mantenere gli insostenibili privilegi di centralismi che scaricano su altri i propri necessari contenimenti di costo. E’ perfino offensivo considerare l’attività dei Comitati Provinciali Coni come se fossero la casta dello Sport, vista la gratuità del loro impegno e la loro apertura nel dialogo con il territorio.
Chiamiamo ad una campagna di sensibilizzazione e di intervento le organizzazioni territoriali del Coni, i Presidenti, a tutti i livelli, delle Federazioni Sportive, delle Discipline Sportive Associate, degli Enti di Promozione e delle Associazioni Benemerite, il mondo del volontariato sportivo per un confronto con le Istituzioni Nazionali, Regionali, Provinciali su una riforma che riguarda l’intera società.
Valerio Bettoni, nato a Endine Gaiano nel 1948, sposato con Antonella è padre di Stefano e Andrea.
Consigliere Regionale dell’Unione di Centro (UDC) dal 29.03.2010 è Segretario della Commissione VI Ambiente e Protezione Civile e componente della Commissione I Programmazione e Bilancio e della Commissione IV Attività Produttive e Occupazione.
Valerio Bettoni è Presidente del Coni di Bergamo ed è stato Presidente della Provincia di Bergamo per due mandati consecutivi, dal 1999 al 2009. Ha una profonda conoscenza della politica delle istituzioni e del loro funzionamento ai vari livelli, dal Comune alla Regione.
Ha maturato una solida esperienza prima come Consigliere Provinciale poi come Assessore Provinciale allo Sport, Turismo, Spettacolo, Caccia e Pesca, ininterrottamente dal 1985 al 1995.
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