La decisione del Sindaco di New York Bloomberg di annullare la Maratona di New York (diffusa soltanto il 2 novembre 2012) ha suscitato - come c'era da aspettarsi - molte polemiche, soprattutto da parte dei molti stranieri (forse quasi trentamila) giunti a New York nei giorni precedenti la chiusura dei voli da e per l'Europa ed altri continenti su New York.
Ci si è chiesto soprattutto perchè la notizia sia giunta così tardi, quando tutto lasciava pensare che ormai la maratona era cosa fatta (anche se una parte dei runner non avrebbero fatto in tempo ad arrivare).
Probabilmente nel ritardo hanno giocato dei fattori di tipo diversao:
- l'orgoglio di chi non vuole lasciarla vinta ad un evento atmosferico, sia pure di tanto vaste proprorzioni;
- il desiderio di dare a tutti un segnale di ottimismo;
- ma, ovviamente, anche i soldoni e il business, e quindi considerazioni come quella di non lasciare scontente le holding che reggono i grandi alberghi, etc.
Tuttavia, fare la maratona in queste condizioni con le numerose vittime che c'erano state, case distrutte ed allagate, la mancanza totale dell'energia elettrica (ancora persistente in alcune partei della città), gran parte della popolazione civile in ginocchio, hanno indotto gli amministratori della città ad un ripensamento: celebrando egualmente la maratona, ci sarebbe stato il rischio di dar vita ad un'aporia, con l'attivazione di controversie e contestazioni da parte della popolazione civile e si sarebbe verificata anche una perdita di popolarità dell'evento-maratona con delle ricadute sicuramente anche negli anni futuri. Insomma si sarebbe l'armonia tra la maratona e la Città.
E' stato così deciso in extremis di annullare l'evento, lasciando i maratoneti adirati e a bocca asciutta.
Per quelli che sono a New York e che non potranno correre la maratona, sono aperte tuttavia delle possibili "consolazioni":
- essere solidali con la popoazione;
- offrirsi per dare una mano volontaria, cosa in simili frangenti non guasta mai;
- vivere la permanenza a New York per quelli che ci sono arrivati come una vacanza e fare tutto quello che si fa di solito a NY, anche senza correre una maratona;
- Meditare sull'impermanenza e sul fatto che la nostra condizione di vita è basata sull'incertezza, piuttosto che sulla certezza.
L'unica cosa che si potrebbe dire è questa: Bloomberg avrebbe potuto uscire prima dalle sue ambasce e dare notizia che la Maratona era annullata, subito, quando già si era capito quali guasti l'uragano Sandy aveva causato.
L'altra è questa: quando si organizzano trasferte costose di questo tipo conviene sempre - ad un costo addizionale, in genere modesto - farsi un'assicurazione che dia la garanzia di un rimborso in caso di calamità naturali ed altri eventi analoghi.
Quella che segue è la testimonianza di un'affiliata all'ASD Runners Bergamo che, in questo momento si trova a New York.
(Edmea Tincani, ASD Runners Bergamo) Si, purtroppo, è stata cancellata: La notizia inaspettata ci ha raggiunto, ieri in tarda serata. Ancora ieri mattina i maratoneti facevano gli ultimi allenamenti in Central Park in una bellissima giornata autunnale mentre gli operai stavano transennando le strade e mondando i palchi.
Questa decisione fa venire parecchi dubbi ai maratoneti che hanno investito parecchio denaro e tempo per preparare questo evento.
Ieri sera, dopo aver consumato una deliziosa cenetta assieme al ns doctor Pasi (super-arrabbiato per la decisione presa) , abbiamo percorso alcune zone centrali completamente al buio, sembrava di essere su un altro pianeta. I vigili dirigevano il traffico con una pila. Immagino la stanchezza delle forze dell'ordine impegnate numerose ore al giorno.
Nella zona sud di Manhattan (verso la 40^ strada) sono ancora senza luce, acqua, riscaldamento, non c'è carburante e la metropolitana funziona parzialmente ma gli autobus sono frequenti e gratuiti.
Alcuni ospedali sono stati chiusi e gli altri funzionano a regime ridotto per carenza di personale.
Alcuni colleghi di mia figlia e di mio genero non sono ancora riusciti a raggiungere il posto di lavoro.
Da noi fortunatamente va tutto bene l'unico problema è stato il collegamento ad internet.
Oggi faccio un giro all' Expo per vedere che aria tira tra i maratoneti , ma come potete immaginare saranno super arrabbiati: hanno investito tempo e soldi per questa maratona.
Nel pomeriggio vorrei fare una corsetta sull'East River verso Sud per vedere fino a dove si riesce arrivare.
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