Campodarsego e Camposampiero: due comuni diversi, ma lo stesso entusiasmo per la Maratona. Oltre 300 volontari e 60 associazioni coinvolti nell’area di partenza. Il sindaco Patron correrà la prova da 21 chilometri e don Leo quella da 42,195 km. Prima della mezza la sfilata dei costumi storici di età antoniana, mentre 500 persone parteciperanno al Pranzo della solidarietà. E nelle gare paralimpiche ci sarà chi arriva addirittura dall’Ecuador
La Maratona di S. Antonio è, da sempre, una grande festa popolare. E dalla scorsa edizione lo è, in particolare, per il territorio del Camposampierese. La partenza della gara principale di domenica 22 aprile è posta infatti a Campodarsego, per un tracciato che attraverserà i paesi dello storico “Graticolato Romano” (San Giorgio delle Pertiche, Camposampiero, Massanzago, Borgoricco, di nuovo Campodarsego). Inoltre, con uno sforzo organizzativo che ha pochi eguali, nello stesso giorno si svolgerà anche la mezza maratona che parte da Camposampiero.
E se la macchina organizzativa si mette in moto dal giorno dopo la gara per l’edizione successiva, sono proprio questi giorni di vigilia quelli più frenetici. Le iniziative che coinvolgeranno il territorio sono state presentate martedì nella Sala consiliare del Comune di Campodarsego. Proprio a Campodarsego i volontari chiamati all’opera saranno più di 300, coordinati dall’assessore allo sport Valter Gallo e in gran parte provenienti dalle 60 associazioni culturali e sportive che sono presenti nell’area. Via Roma, d’altra parte, è ideale per la partenza, perché è una via larga su cui si immettono diverse strade laterali, in cui possono raccogliersi sia i top runners che gli atleti delle categorie paralimpiche.
La gara sarà preannunciata dalla musica della banda del paese e scaldata da quella dei complessi dei ragazzi del posto che suoneranno sia nella piazza principale sia in quelle di Fiumicello e Sant’Andrea, le frazioni toccate. In più ci sarà lo spettacolo offerto dalle associazioni di balletto e il coinvolgimento dei bambini e dei ragazzi delle scuole, che saranno a incitare gli atleti. Non solo: in piazza ci saranno anche diversi campetti da pallavolo. E poi ci saranno bandiere nazionali e striscioni, lungo tutto il territorio comunale.
Il primo cittadino Mirko Patron sarà tra i partecipanti. «Correrò la mezza maratona: sono sempre stato uno sportivo, ho praticato l’atletica leggera negli anni della scuole medie e poi giocato a calcio, da portiere. A un certo punto mi sono accorto che stavo mettendo su peso e ho scoperto la corsa: è diventata una vera e propria passione che mi porta a fare 7 o 8 chilometri tutti i giorni. E comunque, quel giorno, c’è un altro cittadino di Campodarsego che correrà più di me: don Leopoldo, il nostro parroco, che si sta preparando per partecipare per la seconda volta alla maratona».
L’attesa è grande anche per la mezza maratona che parte per la quarta volta proprio da Camposampiero, confermando il ruolo centrale della cittadina antoniana per la manifestazione. Un ruolo che ha motivazioni e origini che affondano nella storia e nella devozione popolare: da qui il 13 giugno 1231, su un umile carro trainato da buoi, partì Antonio per il suo ultimo viaggio terreno che lo avrebbe portato a spirare a Padova. Un itinerario che otto secoli dopo viene ricalcato quasi fedelmente dalla corsa.
Il passaggio dei maratoneti, provenienti da Campodarsego, è previsto poco prima delle 9.00. Alle 10.30 è invece fissata la partenza della Mezza da Contrà Nodari. Proprio nella frazione di Rustega cresce il fermento ed è già tutto pronto per riservare alla corsa la migliore delle accoglienze. Numerose le forze in campo e, come sempre, i volontari la fanno da protagonisti. Oltre 150 quelli coinvolti a vario titolo per transennamenti, spugnaggi, ristori, partenza, speakeraggio, sorveglianza, spettacoli e iniziative di contorno.
Il programma a Camposampiero prevede alle 8.40 la sfilata dei costumi storici di età antoniana accompagnati dal rullare dei tamburini e l’arrivo in piazza Vittoria della tredicesima edizione della Camminata della Solidarietà, organizzata dal Comune e dall’Istituto Comprensivo Parini. Genitori e bambini faranno poi da caloroso pubblico alla corsa prima di chiudere la mattinata a Straelle per il Pranzo della Solidarietà a cui sono attese oltre 500 persone che contribuiranno con la loro presenza a un’iniziativa che ha una finalità benefica che ben si sposa con la «Maratona della Solidarietà». Significativa in questo contesto anche la partecipazione alla mezza di 5 coraggiosi malati di Sla accompagnati dai volontari dell’Asla, Associazione Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Grande la soddisfazione da parte dell’amministrazione comunale, con in prima fila il sindaco Domenico Zanon e l’assessore allo Sport Gianfranco Bellotto: «La Maratona S.Antonio – sottolinea Bellotto – è la principale manifestazione sportiva dell’alta padovana, una corsa internazionale che Camposampiero è orgogliosa di ospitare e valorizzare in ogni modo».
All’incontro era presente anche Ruggero Vilnai, delegato all’atletica leggera del Comitato regionale della Fispes, che ha parlato delle prove paralimpiche. «Da sempre uno degli appuntamenti più attesi all’interno della Maratona di S. Antonio, la terza al mondo per questo aspetto dopo New York e Berlino. Oltre al nome di Alex Zanardi, noto a tutti, saranno molti i campioni presenti, a partire da Antonella Munaro, che tra l’altro è di Camposampiero e gareggia in casa lungo queste strade, arrivando a Vittorio Podestà e allo spagnolo Josè Vicente Arzo Diago, medaglia d’argento a Pechino, che correrà in handbike e che lo stesso Zanardi ha indicato come il suo concorrente numero uno». Tra gli iscritti alle prove paralimpiche anche Gabriel Byron Lopez Burgos, che gareggerà in carrozzina e che arriva addirittura dall’Ecuador, a dimostrazione di come la gara padovana sia rinomata anche all’estero.
Nella foto da sinistra a destra Gianfranco Bellotto, Domenico Zanon, Mirko Patron, don Leopoldo Voltan e Valter Gallo. Seduto: Ruggero Vilnai
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