Maratona di Sant'Antonio 2014. Una maratona, migliaia di storie... Non solo top runner e performanti
Si fa sempre più imminente la Maratona di Sant'Antonio 2014. Domenica 27 aprile al via atleti da 37 diversi paesi in una maratona che farà da collettore per migliaia di storie: ci sarà a gara di don Leo e quella di don Danilo, quella del cane Stella e dell’uomo che corre all’indietro e tantissime altre.
Il ricordo del piccolo Angelo, l’associazione A.S.L.A. e i 380 iscritti alle Stracittadine di Sit Group
Non ci sarà solo la gara di cartello dei top runner. Certo, la Maratona di Sant'Antonio vivrà del confronto tra i campioni che cercheranno di stabilire il nuovo record della corsa. Ma vivrà anche, o forse soprattutto, delle tante piccole e grandi storie degli atleti che più raramente si conquistano articoli sui giornali o servizi in TV ma che, con le loro vicende, rendono affascinante questa disciplina. Sono davvero tanti i podisti che domenica 27 aprile saranno alla partenza di Campodarsego o a quella della mezza maratona, da Camposampiero. Ne abbiamo scelti alcuni, queste sono le loro storie.
Il più vecchio e il più giovane. Correre fa bene. E lo può testimoniare meglio di tutti l’emiliano Alberigio Guicciardi, nato il 4 dicembre 1930: è lui, con i suoi 83 anni, il più anziano tra gli atleti al via. In campo femminile la palma spetta alla vicentina Erika Pinarello. Delle donne non si dovrebbe mai dire l’età, ma se la si precisa, nel suo caso, è solo per farle i complimenti: è nata il 20 marzo 1934. I più giovani? Il padovano Nicola Bodon, nato il 30 gennaio 1996 e la statunitense Emily Akley, nata il 12 giugno 1994.
In gara ben 37 nazioni. E c'è anche chi arriva dall'Australia. E’ una Maratona sempre più internazionale: in totale saranno presenti atleti provenienti da 37 Paesi e da quattro continenti. Le nazioni più rappresentate dopo l’Italia sono, nell’ordine: Israele (17), Francia (13), Spagna (11). Si segnala la presenza di maratoneti provenienti da Australia, Hong Kong e Sud Africa.
Sotto la tonaca le scarpe da corsa. Ci sarà anche un parroco al via da Campodarsego: Danilo Miotto, sacerdote a Rubano, già più volte sul percorso della maratona nelle scorse stagioni. Tra gli iscritti anche don Leopoldo Voltan, parroco proprio di Campodarsego, ma non ci sarà alcuna “disfida sacerdotale”: don Leo correrà infatti la mezza.
In ricordo del piccolo Angelo. Qualche mese fa mi è venuta l’idea di legare la mia passione per la corsa a un evento che ha cambiato per sempre la mia vita e la vita della mia famiglia: Angelo il nostro ultimogenito si è ammalato di una cardiomiopatia dilatativa a 14 mesi ed è deceduto a 17 mesi il 29 aprile 2009. Lui è stato curato a Padova la città del Santo e poi a Parigi» racconta la mamma, Valerie Delcourt, francese di origine ma residente in Italia da quasi 15 anni. «Quest’anno, il 29 aprile, sarà il quinto anniversario della sua scomparsa e vorrei ricordarlo in una maniera particolare… ho deciso di correre la mia prima mezza maratona in sua memoria». Valerie sarà alla partenza di Camposampiero, e gareggerà per “Un cuore un mondo” Padova onlus, associazione che aiuta i familiari e cura i bambini ammalati di cardiopatie e che sarà presente in forze alle Stracittadine, con 300 iscritti.
Assindustria e Atletica Vicentina le suqadre più numerose. Assindustria Sport Padova è la società di atletica leggera che organizza l’evento. Ma è anche quella che schiera più atleti al via nelle prove agonistiche: ben 53. A tallonarla in questa speciale classifica di società c’è l’Atletica Vicentina, che presenta 47 podisti.
ASLA, CORRERE CONTRO LA SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica). La Maratona S.Antonio vedrà partecipe anche quest’anno l’associazione ASLA onlus per la lotta contro la sclerosi laterale amiotrofica. Nata in memoria di Silvio Bastianello, l’ASLA si propone spesso in iniziative di sport e solidarietà, per tenere alta l’attenzione su quella che oggi è la più diffusa della malattie rare, la SLA. Domenica 27 aprile alle ore 10.30 a Camposampiero saranno pronti a partire per la corsa 6 ammalati di SLA in carrozzina, spinti da una quarantina di atleti appartenenti a diverse società sportive, per percorrere tutti i 21 chilometri previsti dalla mezza maratona.
SIT Group: in 380 alle stracittadine. L’azienda è la SIT, e sviluppa e produce sistemi per la sicurezza, il comfort e l’alto rendimento degli apparecchi a gas. Produce, però, anche una grande passione per la corsa: sono 380 i suoi dipendenti iscritti alle Stracittadine. E’ suo il gruppo più numeroso.
Cassa di Risparmio del Veneto: in 36 alle prove agonistiche. Cosa c’è di meglio di correre all’aria aperta dopo una giornata trascorsa dietro a un bancone o a una scrivania. Lo sanno bene alla Cassa di Risparmio del Veneto, che non per niente ha una propria squadra agonistica. Domenica 27 aprile schiererà 23 podisti alla mezza maratona e 13 alla gara da 42,195 chilometri.
Luciano Morandin la corrrà a passo di gambero. A Campodarsego ci sarà anche il padovano Luciano Morandin, classe 1947, pronto a macinare chilometro su chilometro… di spalle. Già, perché Morandin è uno specialista del retrorunning, letteralmente: corsa all’indietro. E’ una disciplina nata come forma di riabilitazione per atleti colpiti da tendiniti o in fase di recupero dopo traumi, ma fa proseliti anche tra chi sta benissimo, perché sviluppa muscoli che normalmente non si usano e migliora la capacità di concentrazione.
La Maratona a quattro zampe di Stella Candian. Guai se non ci fosse. Lei è Stella, bastardina nata nel 2003, al via di Campodarsego assieme al suo padrone Leonardo Candian, di Vigonovo, che rivela: «Quando corriamo assieme, l’impressione che diamo è che sia lei a tirare me».
Nella foto (di Antonio Muzzolon) Catwoman e Joker nella scorsa edizione della Maratona S.Antonio
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