Molti, a Palermo, avranno notato che agli arrivi della Mezza si sono avvicendati dei gruppetti di podisti (e podiste) con maglietta bianca con la dicitura "L'abbraccio" e che sul traguardo sventolavano un piccolo "lenzuolo" che portava scritto "Podisti da Marte" e al centro una vignetta su fondo giallo in cui podisti stilizzati apparivano circodati dalla scritta: "Caution. Alien crossing".
Questi arrivi sono stati caratterizzati da una grande gioia - e gioiosità - che faceva da sano completamento alla grintosità del gesto atletico.
Molti dei presenti si sono chiesti "Ma chi sono questi 'Podisti da Marte'"?
E non sono state trovate risposte soddisfacenti: lo stesso speaker (Aldo Siragusa) e l'animatore/intrattenitore (Alesandro Cilano) presenti in zona arrivi non sembravano saperne granchè che accoglieva e, non sapendo, non hanno commentato, se non per sottolineare l'aspetto di una strada, ma non definibile altrimenti, solidarietà di gruppo, non riconducibile al principio dell'appartenenza ad una ben specificiata società podistica.
Né tantomeno qualcuno ha pensato di intrattenere qualcuno di loro, evidentemente portatore di una originalità e vettore di un messaggio da decrittare, con una breve intervista per porre alcune fondamentali domande, tipo "Chi siete? Cosa fate?. Cose così, insomma.
Comunque, è sembrato particolarmente bello vedere questi piccoli intermezzi in cui la componente agonistica della corsa che sovente rende transitoriamente "nemici" e cattivissimi i podisti in gara (e soprattutto in dirittura d'arrivo, dove si scatenano delle vere e proprie guerre tra poveri con volate autenticamente assassine nei confronti di colui che, magari in 500^ posizione, ti precede di pochi metri) si stemperava nella gentilezza e nella soidarietà di un'impresa comune, realizzata fuori dagli schemi asfittici dell'appartenenza societaria e delle solite borie campanilistiche.
In effetti, i Podisti da Marte si pongono come un gruppo trasversale che raccoglie principalmente podisti milanesi che, a prescindere dalla valenza sportia del gesto atletico, cercano di creare una comunicazione con il resto della cittadinanza nel cui contesto si muovuono, proponendo "buone intenzioni" e principi sostenibili per un buon uso della città e dei contesti metropolitani: un messaggio di pace e, soprattutto, di buon umore.
Quello che segue si può considerare il loro "manifesto" e si trova esposto nel gruppo omonimo esssitente su Facebook.
Una volta al mese, tutti insieme a ritmo libero lungo un percorso di circa 10 km nel centro di Milano.
I Podisti da Marte cercano di contagiare la città con un concentrato di stucchevoli buone intenzioni. Salutano i passanti, sono cortesi con gli automobilisti, aggregano i runner che incontrano strada facendo. Usando le parole di Paolo Garimberti (il neo Presidente della RAI, che ha scritto dei Podisti da Marte su Repubblica), mettono le basi di un "corso pratico di educazione urbana".
- non è una gara, è un’occasione per correre e godersi il centro di Milano
- correte al vostro ritmo, nessuno resterà da solo
- é per tutti, dal tapascione al neofita
- é salutate tutti i passanti che incontrate
- é tirate nel gruppo i podisti che trovate lungo il percorso
- non siate aggressivi con nessuno, né passanti, né automobilisti
- i Vigili Urbani sono nostri grandi amici
- comunicate con gli altri marziani; è semplice: parlate la stessa lingua
- 6' a km è il ritmo ottimale per correre e divertirsi
I Podisti da Marte lanciano un messaggio pacifico e festoso a tutti i milanesi: i podisti non mordono. ANZI!!!
A chi li guarderà stupito ("ma da dove vengono questi qui???") loro diranno: "Veniamo da MARTE!!!!".
Podisti da marte hanno un loro sito web (www.podistidamarte.it), ma sono anche su Facebook con un gruppo (Podisti da Marte - La "critical mass" dei podisti milanesi) che raccoglie più di 1100 iscriti ed è in continua crescita.
Un video sui Podisti da Marte tra tanti rintracciabili in rete...
Le foto sono di Maurizio Crispi
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